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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 23
Codice 24
D.D. 9 gennaio 2003, n. 1
Comune di San Paolo Solbrito (AT). Definizione delle aree di salvaguardia del nuovo pozzo P4 e ridefinizione delle aree di salvaguardia dei pozzi P1, P2, P3, che alimentano lAcquedotto Consorziale della Piana. Articolo 21 del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
Le aree di salvaguardia del nuovo pozzo identificato con la sigla P4 e le aree di salvaguardia dei pozzi identificati con le sigle P1, P2, P3 che alimentano lacquedotto pubblico, gestito dellAcquedotto Consorzio della Piana, sono definite come risulta sulla planimetria Proposta di definizione delle aree di salvaguardia in scala 1:2.000, agli atti con la documentazione trasmessa, allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
La definizione delle aree di salvaguardia in argomento è strettamente dimensionata al valore di portata utilizzato per il calcolo delle isocrone e cioè di 30 l/s per il pozzo P1, di 30 l/s per il pozzo P3, di 30 l/s per il pozzo P3 e di 42 l/s per il pozzo P4.
Nelle zone di rispetto ristretta ed allargata, sono vietati gli insediamenti e le attività di cui allart. 21, comma 5, del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
A norma dellart. 21, comma 6, del D.lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate le seguenti strutture ed attività:
- allinterno delle aree di salvaguardia è vietato linsediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di San Paolo Solbrito dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica dattuazione che disciplini gli interventi edilizi al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonchè agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;
- allinterno delle zone di rispetto ristretta è vietato linsediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche ed edilizie di legge, la medesima normativa tecnica dattuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e dadeguamento igenico-sanitario, fermi restando i divieti di cui allarticolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
- allinterno delle zone di rispetto allargata è consentita la realizzazione di fognature a condizione che siano adottati accorgimenti tecnici in grado di evitare la diffusione nel sottosuolo di liquami derivanti da eventuali perdite della rete fognaria; le soluzioni tecniche adottate dovranno essere concordate con lAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale territorialmente competente;
- allinterno delle zone di rispetto ristretta ed allargata le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dellart. 21, del Decreto Legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica il Dipartimento dellA.R.P.A. competente per territorio e al Comune di San Paolo Solbrito, il programma delle attività agrarie che intende attuare;
- qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati dallart. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.
Il Comune di San Paolo Solbrito e lAcquedotto Consorziale della Piana, dintesa con il Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e con il Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dal pozzo dovranno:
- provvedere alla sistemazione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dellarticolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
- le condotte fognarie esistenti, od in progetto, che attraversano (anche se marginalmente) le fasce di rispetto dei pozzi devono essere costruite o ricondizionate (nei tratti interessati) con doppia intercapedine per cautelare la risorsa da eventi accidentali per rotture o malfunzionamenti;
- procedere alla verifica e messa in sicurezza di eventuali reflui o scarichi prodotti dalle attività esistenti allinterno delle zone di rispetto ristretta ed allargata;
- verificare che le attività agricole, interessanti le aree di salvaguardia, siano condotte in conformità al programma delle attività agrarie, a norma delle disposizioni di legge sopra indicate;
- procedere, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, alla verifica e alla messa in sicurezza dei tratti di fognatura e degli scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, disponendone ove possibile lallacciamento alla rete fognaria, ai sensi dellarticolo 8 della medesima legge regionale, ovvero procedere al loro allontanamento dellarea di salvaguardia;
- nellambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988, effettuare una sistematica verifica della qualità delle acque di falda in arrivo ai pozzi, anche in relazione alla presenza dei centri di rischio esistenti sul fronte dalimentazione;
- in relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13, e 14, del D.P.R. n. 236/88, adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.
Il Comune di San Paolo Solbrito, in attesa delladeguamento della normativa tecnica dattuazione dello strumento urbanistico, dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti allinterno delle zone di rispetto ristretta ed allargata.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dellAmministrazione provinciale di Asti per gli adempimenti in ordine alla concessione duso delle acque.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio