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Bollettino Ufficiale n. 20 del 15 / 05 / 2003

Codice 25.9
D.D. 24 gennaio 2003, n. 70

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Bannio Anzino. Lavori di sistemazione idrogeologica torrente Olocchia e affluenti in loc. Piè di Baranca. Importo Euro 300.000.000= pari a Euro 154.937,07=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il progetto dei lavori di sistemazione idrogeologica torrente Olocchia e affluenti in loc. Piè di Baranca in Comune di Bannio Anzino dell’importo di Euro 300.000.000= pari a Euro 154.937,07= così suddiviso:

a) Per lavori    Euro    110.235,72
Oneri inerenti la sicurezza non
soggetti al ribasso d’asta    Euro    7.000,00
Totale    Euro    117.235,72
b) Somme a disposizione dell’Amministrazione:
per IVA sull’importo dei lavori (10%)    Euro    11.723,57
Per spese generali e tecniche 15%    Euro    17.585,35
Per IVA su spese tecniche 20%    Euro    3.517,07
Per contributo C.N.P.A.I.A. 2% su s.t.    Euro    351,70
Per IVA 20% su C.N.P.A.I.A.    Euro    70,35
Incentivo 1,5% art. 18 L. 109/94    Euro    1.758,53
Per acquisizioni, occupazioni,
indennizzi    Euro    2.582,28
Per arrotondamento    Euro    112,48
Sommano    Euro    37.701,33
Totale    Euro    154.937,05

A condizione che:

- Il Comune di Bannio Anzino verifichi la corretta applicazione dell’aliquota IVA sui lavori al 10% o 20%;

- le spese generali ammissibili a contributo (spese tecniche, incentivo per la progettazione ecc.) siano ricondotte entro il 15% dell’importo dei lavori a base d’asta;

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) - i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) - in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, soscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) - gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) - dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendone a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) - i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) - i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) - dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n. 45/1989, del D.Lgs. n. 490/99 e del R.D. 523/1904.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole