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Bollettino Ufficiale n. 20 del 15 / 05 / 2003

Codice 25.9
D.D. 18 ottobre 2002, n. 1356

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Antrona Schieranco. Lavori di sistemazione idraulica rio Loco (Urval) a monte e in corrispondenza abitato in Antronapiana - Perizia di variante - Importo finanziato L. 300.000.000= pari a Euro 154.937,07=. Importo perizia di variante L. 275.795.402= pari a Euro 142.436,44=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto di variante dei lavori di sistemazione idraulica rio Loca (Urval) a monte e in corrispondenza abitato in Antronapiana nel Comune di Antrona Schieranco dell’importo di L. 275.759.042.= pari a Euro 142.436,44= così suddiviso:

a) Per lavori (variante)    Euro    112.083,90
A dedurre ribasso d’asta 9,10%    Euro    10.199,63
Restano per lavori al netto del ribasso/aumento    Euro    101.884,26
b) Somme a disposizione dell’Amministrazione:
Per IVA sull’importo dei lavori
al netto (20%)    Euro    20.376,85
Per spese tecniche 15% su lavori
a base d’asta    Euro    16.812,77
Per IVA su spese tecniche    Euro    3.362,55
Sommano    Euro    40.552,17
Totale    Euro    142.436,43

nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) - i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) - in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, soscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) - gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) - dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendone a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) - i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) - i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) - dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n. 45/1989 del R.D. 523/1904 e del D.Lgs. 490/99.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole