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Bollettino Ufficiale n. 18 del 30 / 04 / 2003
Codice 26
D.D. 18 aprile 2003, n. 180
Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto definitivo di Palasport per pattinaggio di velocità su ghiaccio (detto"Oval"), in Comune di Torino. Provvedimento conclusivo della Conferenza dei servizi Definitiva ai sensi dellart. 9, commi 3-9, della L. 285/2000 e ss.mm.ii.
Premesso che:
lAgenzia Torino 2006 con nota prot. n. 2658/03/P del 07/03/03, pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti in data 10/03/03 al prot. 2777/26.26.00 ha richiesto lattivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dellart. 9, commi 3-9, della legge 9 ottobre 2000, n. 285, e ss.mm.ii., relativamente al Progetto Definitivo di Palasport per pattinaggio di velocità su ghiaccio (detto Oval), nel Comune di Torino;
con la medesima nota sono stati trasmessi gli atti progettuali costituenti il Progetto Definitivo, la determinazione del Direttore Tecnico Impianti ed Infrastrutture Sportive dellAgenzia Torino 2006 n. 24/03 in data 06/03/03 relativa allapprovazione del Progetto Definitivo in oggetto ed al riconoscimento della copertura finanziaria dellopera, per un importo di progetto pari ad euro 53.830.000;
con nota acquisita al protocollo n. 3389/26.00 in data 25/03/2003 è pervenuto tra laltro lelenco delle autorizzazioni e pareri, ritenuti necessari dal soggetto proponente per la realizzazione dellopera;
con determinazione n. 114 del 11/03/2003 il Direttore della Direzione Regionale Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento lIng. Tommaso Turinetti dirigente di staff assegnato alla Direzione medesima;
lautorità competente ha provveduto a dare notizia dellavvenuto deposito del progetto definitivo e del conseguente avvio del procedimento di Conferenza dei Servizi ai sensi della Legge n. 285/2000 e ss.mm.ii., sul Bollettino Ufficiale n. 12 del 20/03/2003, senza che risultino pervenuti agli atti osservazioni, informazioni o contributi tecnico scientifici da parte del pubblico;
il progetto presentato, come da dichiarazione del Responsabile Unico del Procedimento per conto dellAgenzia Torino 2006, Ing. Franco Pavan, non risulta rientrare nelle categorie progettuali sottoposte a fase di V.I.A. o a fase di Verifica ai sensi degli art. 10 e 12 della Legge regionale n. 40 del 14 dicembre 1998;
lAgenzia ha già ottenuto con separato procedimento amministrativo lassenso per eseguire i lavori di demolizione dei fabbricati esistenti e di bonifica dellarea, che pertanto non costituiscono oggetto di C.d.S. In particolare il soggetto proponente ha allegato uno stralcio del progetto relativo allabbattimento di un rifugio antiaereo risalente alla 2^ guerra mondiale, al fine di ottenere il parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici, il quale però non può essere valutato nellambito della C.d.S. in quanto non rientrante nel progetto dellOval, oggetto della C.d.S. in argomento;
sono stati successivamente trasmessi in tempi diversi alcuni chiarimenti agli elaborati progettuali da parte del Soggetto Proponente, rispettivamente con note pervenute in data 1/04/2003 al prot. n. 3629/26.00, in data 10/04/2003 al prot. n. 4001, in data 14/04/2003 al prot. n. 4072/26.00 ed in data 16/4/2003 al prot. 4235/26.00; in particolare con questultima nota si acquisiva agli atti la tav U04 0 0 D A AA 061 0 Planimetria Generale - Area Oggetto della Conferenza dei Servizi, redatta a seguito degli intervenuti affinamenti del progetto apportati dallAgenzia ed indicante con apposita retinatura le opere oggetto di C.d.S.;
lintervento in progetto prevede la realizzazione duna pista del ghiaccio ad anello della lunghezza di circa 400 metri per luso delle gare di pattinaggio veloce, allinterno di un fabbricato della superficie di circa 20.000 mq. Ledificio realizzando sarà ubicato su unarea della quale lAgenzia Torino 2006 dichiara e dimostra di avere titolo per intervenire, localizzata presso lo scalo ferroviario del Lingotto;
il progetto ha lobiettivo di realizzare un edificio flessibile, di grande spazio ma parzializzabile, idoneo allo svolgimento delle previste discipline ed attività relative ai Giochi Olimpici Invernali; durante il periodo post-olimpico si prevede un utilizzo delledificio, sia come palazzo per esposizioni che per usi sportivi, tuttavia le previsioni di utilizzo sono al momento dipendenti da fattori decisionali riferibili ad una pluralità di soggetti;
ledificio si caratterizza con un aspetto tecnologico ed avrà una maglia semplice e regolare; lungo il lato est delledificio è previsto un atrio di ingresso di forma rettangolare prospiciente su una facciata esterna completamente vetrata, mentre gli altri tre lati del corpo delledificio saranno caratterizzati dalluso del calcestruzzo a vista; la facciata est è in particolare contraddistinta dallemergenza di tre corpi collocati al piano primo denominati Pods, di forma libera che interrompono la regolarità e la rigidità delledificio; tali corpi sono rivestiti in zinco titanio naturale, materiale che produce una platina protettiva variabile a seconda della esposizione e del tempo. Tali corpi durante i Giochi Olimpici identificano le funzioni dedicate alla Famiglia Olimpica/VIP, Stampa e ai gestori delledificio; una volta terminati i giochi potranno essere rimosse le partizioni interne ed i Pods potranno essere utilizzati come sale conferenza in connessione con manifestazioni ed eventi; la facciata nord sarà in vetro strutturale, piana nella parte alta e incurvata alla base. Questa facciata sarà sostenuta ad interasse di 2 m da montanti inclinati da 700 mm di sezione. Nella parte ovest delledificio sono previsti tutti gli impianti, i locali tecnici, i magazzini, laccesso e gli spogliatoi per gli atleti; la parete sud sarà invece opaca, prevedendo solo nella parte inferiore una fascia trasparente in corrispondenza delle uscite; le facciate delle pareti sud ed est saranno realizzate in pannelli di vetro opacizzato sostenuti ad interasse di 6 m da travature metalliche dalla particolare forma ad arco in corrispondenza delle aree esposte. Le travature verranno ritenute e collegate lateralmente tra di loro in sommità dalla struttura di copertura che si presenta come un elemento dalla forma estremamente lineare, con un intelaiatura metallica e sarà sorretta da pilastri in acciaio; la stabilità è garantita da pareti di taglio in calcestruzzo, dai nuclei ascensore e da controventi metallici. La forma asimmetrica è determinata dalla necessità di ridurre il più possibile la volumetria in relazione alle tribune. La copertura sarà formata da membrature tubolari in acciaio e presenterà elevata luce libera tra gli appoggi; la superficie da coprire dellarena è approssimativamente di ml. 136x216; la copertura e le facciate del lato ovest si appoggiano su telaio in cemento armato; le fondazioni saranno su plinti, generalmente posate appena al di sotto del piano campagna, salvo quelle degli appoggi della copertura principale che sono previste a quota - 5.50 m, ove si riscontra maggiore capacità portante.
Dall atrio si sale al piano superiore, concepito come una terrazza dalla quale, in periodo post-olimpico, si possa avere una vista dellintera sala principale; questultima ha dimensioni idonee per contenere tribune smontabili per una capienza di circa 8.250 spettatori durante levento olimpico; si prevede che tribune smontabili per circa 2.000 spettatori rimangano in dotazione delledificio per gli utilizzi post-olimpici, mentre il Toroc si farà carico di allestire le rimanenti, necessarie per i Giochi Invernali; la pista del ghiaccio è stata progettata in modo da ottenere una superficie la più veloce possibile, sarà complanare e la pavimentazione verrà realizzata con un getto monolitico senza giunti né riprese; il dimensionamento di tale pista è stabilito dal Regolamento ISU; limpalcato costituente il pavimento dellarena è una soletta in c.a. controterra sagomata verticalmente per ospitare lovale di ghiaccio.
il Responsabile del Procedimento ha avviato il procedimento di Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dellart.9 commi 3-9 della L.285/2000 e ss.mm.ii., con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti;
Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica
Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi
Direzione Regionale Industria
Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale
Prefettura di Torino
Provincia di Torino
Comune di Torino
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Torino
Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte
Consiglio Superiore dei lavori Pubblici
Prefettura di Torino Commissione Provinciale di Vigilanza Locali Pubblico Spettacolo
A.S.L. 1
Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici
Comando Provinciale del Fuoco
C.O.n. I Regionale
Agenzia Torino 2006
R.F.I.
Commissione Impianti Sportivi Centro Studio Stadio Olimpico
Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio Direzione per il V.I.A.
A.R.P.A., con funzioni di supporto tecnico-scientifico.
Si sono svolte n. 2 riunioni della Conferenza dei Servizi Definitiva, la prima in data 25/03/03 e la seconda in data 16/04/03, nel corso delle quali il soggetto proponente ha illustrato il progetto presentato ed i successivi chiarimenti adottati a seguito delle necessità riscontrate nellambito degli incontri avvenuti e del sopralluogo effettuato in data 04/04/2003;
considerato che:
In sede della 1° riunione di Conferenza dei Servizi Definitiva del 25.03.2003 è stata rilevata negli atti progettuali lassenza degli studi ed analisi di sostenibilità economica e finanziaria dellintervento, riferiti anche agli utilizzi post-olimpici, previsti dalla V.A.S. approvata con D.G.R. 09.04.2001 n. 45 -2741; si è ritenuto opportuno portare a conoscenza della Cabina di Regia tale problematica; il Tavolo Istituzionale con funzioni di Comitato di Regia, nella seduta del 31 marzo 2003, giusto verbale n. 16, ha autorizzato il Responsabile della Conferenza a chiudere il procedimento in attesa della definizione di quanto sopra;
lEnte proponente ha trasmesso unitamente agli atti progettuali la Variazione Urbanistica al P.R.G.C. vigente del Comune di Torino (approvato con D.G.R. n. 3 - 45091 del 21.04.1995) in ottemperanza a quanto richiesto dalla D.G.R. n. 42 - 4336 del 5.11.2001, così come modificata dalla D.G.R. n. 41 - 7279 sulle procedure relative agli impianti olimpici;
la Variante Urbanistica, come da attestazione in data 15/4/2003 del Segretario Comunale è stata posta in pubblicazione, ai sensi dellart.9, comma 4 della L. 285/2000 e ss.mm.ii., dal 28/3/2003 al 14/4/2003; con successiva dichiarazione, rilasciata dal rappresentante della Città di Torino nellambito della seconda riunione della C.d.S. tenutasi in data 16/4/2003, è stato attestato che nei successivi dieci giorni non risultano essere pervenute osservazioni presso gli uffici Comunali;
la nuova destinazione prevista dalla predetta variazione, tenuto conto degli articoli delle Norme Urbanistiche ed Edilizie di Attuazione del P.R.G. vigente, rende conforme la strumentazione urbanistica con la previsione di realizzazione di strutture sportive quali il Palasport per il pattinaggio velocità su ghiaccio. Al fascicolo della Variazione risulta allegata una tavola illustrativa dove vengono indicati e calcolati gli spazi a parcheggio ai sensi dellart. 4 del D.M. 28.8.1999 e ai sensi dellart. 2 della L. 122/1989, di cui si prende atto;
la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio non ha espresso condizioni contrarie in ordine e nel merito alla nuova costruzione, pur evidenziando la necessità che lex fabbrica Lingotto mantenga il suo ruolo dominante nellambiente urbano circostante;
i rappresentanti della Città di Torino, giusto verbale della seconda seduta di C.d.S. in data 16/4/2003, hanno dichiarato che nulla osta al rilascio della concessione edilizia in merito al progetto definitivo di che trattasi, in quanto risultano rispettati tutti i parametri edilizi ed urbanistici ivi inclusi quelli relativi alle distanze da confine ed attestato che sono stati presentati gli elaborati grafici e le certificazioni ai sensi della L.10/91, della L.46/90, della L.13/89;
gli atti di assenso rilasciati in C.d.S. si riferiscono espressamente alle opere oggetto di richiesta ed individuate nella summenzionata Tav. U04 0 0 D A AA 061 0; la Città di Torino ha assunto in sede di C.d.S. limpegno di realizzare in tempo utile le opere relative ai parcheggi e al completamento della viabilità di accesso allimpianto Oval, così da rendere possibile ogni uso previsto per i fini olimpici;
Dato atto che:
nellambito dei lavori di Conferenza dei Servizi, anche con riferimento al sovrammenzionato elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dellopera inoltrata dal proponente, sono pervenuti i seguenti formali atti di assenso, pareri e contributi:
- Sovrintendenza ai Beni Archeologici rif. prot. n. 2723 del 24.3.2003 prot. n. 3742 del 10.4.2003;
- Sovrintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio prot. n. 6711 in data 8.4.2003 e prot. n. 6902 del 9.4.2003;
- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale prot. n. 7214 del 15.4.2003;
- Provincia di Torino prot. 105605/LA4 del 16.4.2003;
- A.S.L. 1 prot.7561 del 15/4/2003;
- R.F.I., con nota pervenuta al prot. 4229/26.00 in data 16/4/2003;
- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, prot. 5791/19 del 15.4.2003;
- Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi, prot. 7934/21 del 15.4.2003,
- Ufficio Territoriale del Governo di Torino - Prefettura prot. n. 02004140-1/26/2 del 15/4/2003;
- Comando Provinciale VV.FF. prot. n. 4879 del 15/4/2003;
in forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 44-7807 del 25.11.2002 il Responsabile del Procedimento adotta latto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dellart.14 ter della L. 214/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dellart.14 della L. 241/90 e dei commi dellart. 9 della L. 285/2000 e ss.mm.ii. nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n. 42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n. 41-7279 del 7/1072002:
sulla base degli esiti di C.d.S. risultano rilasciabili i seguenti provvedimenti autorizzativi:
- approvazione variazione urbanistica;
- rilascio concessione edilizia;
Tutto ciò premesso e considerato,
Vista la legge 28/1/1977, n. 10 e ss.mm.ii.;
Vista la L.R. 5/1/1977 n. 56 e ss.mm.ii.;
Visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
Vista la D.G.R. 9 aprile 2001 n. 45-2741, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;
Vista la D.G.R. 5 novembre 2001 n. 42-4336, art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per lapprovazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 e successive modificazioni e integrazioni;
Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi e del sopralluogo acquisiti agli atti;
Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.
Per tutto quanto sopra esposto
IL DIRIGENTE
determina
* di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi e dei seguenti atti di consenso, con espresso rimando alle condizioni ivi contenute:
a) A.S.L. n. 1 parere igienico edilizio ai sensi del D.M. 05.07.1975 e D.P.R. 380/2001 espresso prot.7561 del 15/4/2003;
b) Comando Provinciale VV.FF. prot. n. 4879 del 15/4/2003;
c) Ufficio Territoriale del Governo di Torino - Prefettura prot. n. 02004140-1/26/2 del 15/4/2003;
d) Sovrintendenza ai Beni Archeologici rif. prot. n. 2723 del 24.3.2003 prot. n. 3742 del 10.4.2003;
e) Sovrintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio prot. n. 6711 in data 8.4.2003 e prot. n. 6902 del 9.4.2003;
f) Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale prot. n. 7214 del 15.4.2003
g) Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi, prot. 7934/21 del 15.4.2003,
h) Provincia di Torino prot. 105605/LA4 del 16.4.2003;
i) R.F.I., con nota pervenuta al prot. 4229/26.00 in data 16/4/2003;
* di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito lassenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nellambito della Conferenza dei Servizi;
* di dare atto che ai sensi della L. 285/2000 e ss.mm.ii.e dellart. 14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza della amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla C.d.S. e pertanto vengono rilasciati i seguenti provvedimenti autorizzativi, richiesti dal proponente ed integrati da quelle emerse nellambito delle riunioni della C.d.S.:
* approvazione della Variazione Urbanistica, ai sensi dellart.9 comma 4 della L. 285/2000 e ss.mm.ii., al Piano Regolatore vigente in Comune di Torino per il progetto del nuovo Palasport per pattinaggio velocità su ghiaccio, denominato OVAL;
* Concessione Edilizia gratuita;
Le concessioni ed autorizzazioni sono:
a) rilasciate sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo, con riferimento a quanto espressamente individuato nella già menzionata tav. U04 0 0 D A AA 061 0 Planimetria Generale Area Oggetto della Conferenza dei Servizi di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti mentre una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente;
b) concesse facendo salvi ed impregiudicati eventi diritti di terzi;
c) subordinate allosservanza delle prescrizioni e raccomandazioni nel seguito elencate;
A) Prescrizioni relative alla Concessione Edilizia:
1) i camminamenti di servizio posti alla quota di -3,35 m rispetto al piano terreno, devono essere dotati, alle estremità, di idonei sistemi di esodo, tali da permettere il superamento del suddetto dislivello;
2) gli accessi allimpianto ed i percorsi di esodo riservati al pubblico devono essere adeguatamente separati da quelli dedicati agli atleti;
3) deve essere prevista listallazione di un adeguato numero di idranti esterni DN70, per fini di protezione esterna e per consentire il rifornimento dei mezzi dei Vigili del Fuoco;
4) i locali ad uso ufficio con presenza di persone dispongano di una superficie utile di almeno mq. 9,00 e di sufficiente luce naturale tale da assicurare un valore di fattore di luce diurna medio non inferiore al 1%; i locali non rispondenti ai citati requisiti potranno essere utilizzati solo in forma non continuativa;
5) i locali bagno ed antibagno abbiano pareti divisorie a tutta altezza; laltezza netta interna non sia inferiore a m. 2,40; ogni singolo w.c. abbia dimensioni interne, in pianta ed al netto delle piastrellature, di almeno mq. 1,10, con larghezza minima non inferiore a m. 0,90 (rettangolo minimo: m. 0,90x1,22 = 1,10 mq);
6) tutti gli ambienti con presenza continuativa e/o saltuaria di persone siano dotati di idoneo vespaio ventilato sottoposto al pavimento, in particolare si richiamano gli ambienti contrassegnati con i numeri da 003 a 018 dell tavola U04_0_0_D_A_AE_004_0;
7) le scale, compreso la scala di accesso alla postazione sospesa sopraelevata, siano rispondenti ai dettati dellart.16 del DPR 547/55 e del Titolo IV della Regola Tecnica di Prevenzione Incendi allegata al D.M. 19 agosto 1996;
8) siano adottati idonei accorgimenti atti ad impedire la formazione di agenti patogeni nelle reti di distribuzione e nei serbatoi di accumulo di acqua calda ad uso sanitario quali docce, lavandini, lavabi; in particolare la temperatura interna degli scaldacqua elettrici ad accumulo dovrà essere mantenuta a temperatura non inferiore a 70° C;
9) la postazione sospesa sopraelevata, in quanto locale chiuso, dovrà essere raggiunto dallimpianto di climatizzazione;
10) le finestre, i lucernari e le superfici vetrate siano concepite congiuntamente con lattrezzatura o dotati di dispositivi che consentano la loro pulitura senza rischi per i lavoratori che effettuano tale lavoro nonché per i lavoratori presenti nelledificio ed intorno ad esso;
11) il deposito e lutilizzo di ammoniaca vengano autorizzati;
12) laltezza dei parapetti non dovrà essere inferiore a ml.1.10;
13) le vie di accesso siano nellarea attualmente occupata da FIAT AVIO e separate secondo quanto previsto dalla normativa vigente; qualora ciò non potesse avvenire sarà necessario riesaminare laspetto dei flussi;
14) I parcheggi non siano immediatamente a ridosso della recinzione;
15) larea tecnica relativa allimpianto di ammoniaca deve essere mantenuta inaccessibile al pubblico.
B) Prescrizioni generali:
1) in ordine ai diversi aspetti di rilevanza ambientale, dovranno essere messe in atto tutte le possibili precauzioni e gli accorgimenti volti a limitare i rischi di contaminazione, in special modo nelle fasi di cantiere, che potrebbero comportare i maggiori rischi, onde contenere leventuale diffusione di inquinanti a carico delle matrici ambientali;
2) tutte le attività di monitoraggio, previsione e intervento al fine di evitare fenomeni di inquinamento e rischio per i lavoratori e la popolazione residente dovranno trovare opportuno riscontro, accoglimento e collegamento nella redazione degli atti di pianificazione relativi alla sicurezza dei cantieri di cui si prevede lelaborazione unitamente alla progettazione esecutiva ai sensi del D.Lgs. 494/1996;
3) al fine di rendere minima la produzione di polveri, si richiamano alcune delle principali misure, pure in parte proposte nello stesso Studio di Fattibilità Ambientale, e di cui si ritiene necessaria ladozione;
- tutte le fasi devono essere svolte in modo da contenere le emissioni diffuse, preferibilmente con dispositivi chiusi, e gli effluenti provenienti da tali dispositivi devono essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri con filtri a tessuto;
- i silos per lo stoccaggio dei materiali devono essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri con filtri a tessuto;
- laria di spostamento utilizzata per il trasporto pneumatico dei materiali, ove previsto, deve essere trattata in un sistema per labbattimento delle polveri con filtri a tessuto;
- i sistemi per labbattimento delle polveri con filtri a tessuto devono essere dimensionati e mantenuti in modo tale da garantire il mantenimento, in tutte le condizioni di funzionamento, di un valore di emissione di polveri totali inferiore a 10 mg/m3 a 0°C e 0,101 Mpa;
- i veicoli utilizzati per la movimentazione degli inerti dovranno essere dotati di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto;
- le aree di cantiere non pavimentate e gli eventuali stoccaggi in cumulo di materiali inerti o polverulenti devono essere mantenuti umidi per evitare il sollevamento di polveri;
- le aree di cantiere devono essere recintate con recinzioni antipolvere di idonea altezza in grado di limitare allinterno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere, almeno parzialmente, le polveri aerodisperse;
- deve essere fatto ricorso a sistemi e procedure di pulizia preventiva dei mezzi pesanti (in particolare i pneumatici) in uscita dal cantiere e alla periodica pulizia delle strade con limpiego di spazzatrici ad umido dotate di sistemi aspiranti, ecc..;
4) si ritiene opportuno adottare tutti gli appropriati accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare linquinamento acustico; si richiamano in proposito alcune delle principali indicazioni;
In particolare, per la fase di cantiere:
- le operazioni più rumorose devono essere programmate nel periodo della giornata più tollerabile per la popolazione (es.: 8,00-12,00 14,00-18,00), interrompendo tali operazioni nelle ore destinate al riposo (es: 12,00-14,00);
- i macchinari devono essere insonorizzati e omologati secondo norme CE;
- se necessario può essere previsto luso di barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta in prossimità delle lavorazioni più rumorose;
- dovrà essere richiesta al Comune la deroga prevista dallarticolo 6 della legge 447/95 per le attività rumorose temporanee, nel caso il rispetto dei limiti di zona posti dalla normativa vigente non sia garantito.
Per la fase di esercizio:
- la progettazione esecutiva deve garantire il rispetto dei limiti previsti dalle norme vigenti in materia di inquinamento acustico previa valutazione dellimpatto acustico di livello revisionale, a firma di tecnico riconosciuto competente, condotta ai sensi della legge quadro sullinquinamento acustico 447/95 (art.8) e ai sensi della L.R. 52/2000 (art.10), lipotesi di classificazione acustica avanzata nello Studio di Fattibilità Ambientale deve essere preventivamente concordata e condivisa in linea di massima dal Comune;
5) ai sensi del D. L.vo 22/97 e s.m.i. i rifiuti prodotti durante le fasi di cantiere devono essere conferiti ai soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento e/o al recupero; questultima destinazione deve essere preferita al conferimento in discarica. I rifiuti durante il trasporto devono essere accompagnati dal formulario di identificazione;
6) in ogni caso, presso larea di cantiere dovranno essere presenti appositi cassoni scarrabili atti alla raccolta delle diverse tipologie di rifiuti speciali prodotti durante la fase cantiere. A cura della direzione lavori, dovranno essere impartite apposite procedure atte ad evitare linterramento e la combustione dei rifiuti. Le modalità di gestione dei rifiuti devono almeno considerare le seguenti indicazioni:
- gli imballaggi ed assimilabili in carta, cartone, plastica, legno, etc. devono essere destinati al riutilizzo ed al riciclaggio;
- i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle lavorazioni di cantiere devono essere separati in contenitori specifici;
- i rifiuti speciali pericolosi provenienti dallimpiego, dai residui e dai contenitori di sostanze e prodotti chimici utilizzati in cantiere devono essere separati in recipienti specifici ed idonei ai rischi di queste sostanze la cui pericolosità può essere desunta dalle schede di sicurezza e dalle etichette;
- i rifiuti liquidi pericolosi (olii esausti, gli acidi grassi in olio minerali, i liquidi di lavaggio delle attrezzature, etc.) devono essere stoccati in contenitori etichettati e posizionati in un luogo coperto, utilizzando un bacino di contenimento per contenere gli eventuali spandimenti;
7) in merito alla eventuale residua presenza di amianto e alle implicazioni derivanti nella gestione della cantieristica si sottolinea che:
- nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. nonché, per quanto applicabili, dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/92, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;
- ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente aria dovrà essere predisposto un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nellarea interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;
- in connessione alle problematiche su esposte ed in linea generale si sottolinea come ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dellart.1 della L. 443/2001;
8) ai fini del progetto esecutivo, si dovrà tenere fede alla indicazione, contenuta in più punti del progetto definitivo, in base alla quale si prevede, conformemente ai dettami della DGR 9 aprile 2001, n. 45-2741 VAS, lallacciamento alla rete di teleriscaldamento alimentata dagli impianti dellAEM Torino S.p.A. per i fabbisogni di energia termica per gli impianti sportivi e per le infrastrutture ricettive;
9) con riferimento alle problematiche inerenti la sicurezza, nei locali dove è collocato limpianto frigorigeno, occorre garantire ladozione di tutte le misure, pur richiamate nella Relazione Tecnica Generale per i Vigili del Fuoco presentata a corredo del Progetto Definitivo, di cui si rammentano le finalità:
- prevedere soluzioni atte a garantire il contenimento di eventuali sversamenti allo scopo di evitare che questi vengano accidentalmente recapitati nel suolo o nei sistemi di raccolta delle acque meteoriche, con possibilità di inquinamento delle acque superficiali o sotterranee; tale requisito deve tenere anche conto dei liquidi eventualmente versati per la lotta allincendio;
- in tal senso, debbono essere garantite le prestazioni di impermeabilità delle pavimentazioni descritte nellelaborato relativo agli Elementi Tecnici del Progetto Definitivo;
- per le medesime circostanze di emergenza, i locali in cui è presente ammoniaca dovranno essere muniti di sistemi di captazione e abbattimento, asserviti da sistemi di segnalazione della presenza del gas che attivino segnalazione di allarme e i presidi di emergenza a diversi livelli di concentrazione; in particolare, non deve poter essere raggiunto il limite inferiore di infiammabilità;
10) fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ai diversi Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo delleffettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dellopera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dellavvio dei lavori allARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A;
11) si richiede inoltre che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dellopera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano allARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle eventualmente ricomprese nel presente provvedimento;
12) si rammenta ad ogni buon fine quanto richiamato a proposito delle aree industriali dimesse dagli Indirizzi di sostenibilità ambientale intrinseca, punto 1 - lettera A, comma l), della già citata DGR 9 aprile 2001, n. 45-2741 VAS;
13) relativamente al trattamento cui sottoporre lacqua da utilizzare per la formazione del ghiaccio, nel caso in cui dovesse essere scelto lutilizzo di acqua deionizzata ovvero trattata con acido cloridrico e soda caustica le acque di scarto e di scioglimento dovranno essere opportunamente trattate e neutralizzate prima di essere smaltite nello scarico fognario;
14) è necessario prevedere unassistenza archeologica costante in corso dopera, sotto la direzione tecnico-scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, con la quale andranno concordate le modalità di tale intervento;
* di dare atto che lAgenzia Torino 2006 dovrà perfezionare con R.F.I. - Direzione Compartimentale Infrastruttura di Torino - la Convenzione, di cui alla già citata nota prot. 4229/26.00 in data 16/4/2003, che regolerà i rapporti tra i due soggetti per quanto inerisce la fase di cantiere, ottenendo così la definitiva autorizzazione da parte di R.F.I.;
- di dare atto che lAgenzia Torino 2006 dovrà ottenere il definitivo parere della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo;
* di dare atto che la vigilanza sulla realizzazione dei lavori spetta agli organi competenti per legge;
* di dare atto, come dichiarato dallAgenzia Torino 2006 con D.D. n. 24/03 in data 06/03/03, che la spesa per la realizzazione dellopera in oggetto trova finanziamento:
per Euro 46.830.000,00 sul capitolo 1, sottocapitolo UO4, del Bilancio Preventivo 2003 dellAgenzia Torino 2006 approvato dal Comitato Direttivo nella seduta del 10/12/2002;
per Euro 7.000.000,00 con contributo della Città di Torino, attraverso mutuo della Cassa Depositi e Prestiti a valere sul Formale impegno approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazione in data 18/11/ 2002 mecc. 200208661/024 esecutiva dal 2/12/2002.
Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data davvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data davvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.
La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.
Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti