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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 12

Codice 25.3
D.D. 6 dicembre 2002, n. 1662

Autorizzazione Idraulica n. 3734 per la realizzazione di interventi di riassetto idraulico del Rio Ceresole, presso il capoluogo. Ditta: Città di Carmagnola

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, ai soli fini idraulici, senza entrate nel merito della scelta tipologica delle opere da realizzare, di esclusiva responsabilità del progettista, il Comune di Carmagnola, con sede in P.zza Manzoni n. 12, ad eseguire gli interventi in oggetto, nella posizione e secondo le caratteristiche e modalità indicate e illustrate negli elaborati progettuali allegati all’istanza, che si restituiscono al richiedente vistati da questo Settore, e subordinatamente all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. nessuna variazione degli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte di questo Settore;

2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità delle opere di canalizzazione e di attraversamento, nei riguardi sia delle spinte dei terreni e dei carichi transitanti, che delle pressioni e sottospinte idrauliche indotte da eventi di piena;

3. le sezioni di deflusso derivanti dall’intervento di riprofilatura dovranno essere tali da garantire un profilo regolare dell’alveo;

4. il manufatto di canalizzazione dovrà essere idoneamente immorsato a monte nell’attraversamento di via Ceresole ed a valle nell’attraversamento della S.S. n. 393, e non dovrà costituire in ogni caso restringimento alcuno della sezione di deflusso del corso d’acqua;

5. il piano di posa delle scogliere in massi previste nel tratto immediatamente a monte dell’attraversamento della ferrovia dovrà essere posto ad una quota inferiore di almeno 1,0 m rispetto alla quota più depressa del fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

6. i massi costituenti la scogliera dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua, ma provenire da cave di prestito; essi dovranno essere a spacco, a struttura compatta, non geliva, nè lamellare e dovranno avere volume non inferiore a 0,4 mc e peso superiore a q.li 8,0;

7. l’intervento di riprofilatura dovrà essere praticato con le dovute cautele e sorveglianze del caso, in periodo di magra del corso d’acqua, in modo da ottenere sezioni aventi dimensioni conformi a quelle rappresentate negli elaborati progettuali e comunque tali da garantire un profilo regolare dell’alveo del corso d’acqua; le stesse movimentazioni in alveo dovranno essere eseguite in senso longitudinale, parallelamente all’asse del corso d’acqua, procedendo per strisce successive, da valle verso monte e dallo specchio centrale verso riva per una profondità di scavo massima di cm. 50 (ripetibili); durante il corso dei lavori di riprofilatura è fatto divieto assoluto di depositi, anche temporanei, di materiale che determinino la pregiudizievole restrizione della sezione idraulica nonchè l’utilizzo dei materiali medesimi, ad interruzione del regolare deflusso delle acque, per la formazione di accessi o per facilitare l’intervento stesso;

8. per l’intervento di riprofilatura, che comporterà necessariamente il taglio della vegetazione presente lungo le sponde del rio, si dovrà contattare preventivamente il Corpo Forestale dello Stato, per la stima, e conseguente alienazione, del materiale legnoso che proverrà dai tagli vegetazione;

9. il materiale di risulta proveniente dagli interventi di riprofilatura dovrà essere stoccato, esclusivamente, nell’area all’uopo individuata nell’elaborato 6.19; degli accumuli previsti lungo le sponde dovrà essere limitata l’altezza, prevedendo in ogni caso il recapito nell’alveo del rio delle acque meteoriche provenienti dalle aree adiacenti al corso d’acqua, ovvero si dovrà garantire lo scarico naturale delle acque di scolo dei campi nel rio;

10. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

11. durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d’acqua;

12. la presente autorizzazione ha validità per mesi 18 (diciotto) dalla data di ricevimento del presente atto e pertanto i lavori in argomento dovranno essere eseguiti, a pena di decadenza della stessa, entro il termine sopraindicato, con la condizione che, una volta iniziati, dovranno essere eseguiti senza interruzione, salvo eventuali sospensioni dovute a causa di forza maggiore quali eventi di piena, condizioni climatologiche avverse ed altre simili circostanze; è fatta salva l’eventuale concessione di proroga nel caso in cui, per giustificati motivi, il termine dei lavori non potesse avere luogo entro la data prevista;

13. il committente dell’opera dovrà comunicare a questo Settore a mezzo di lettera raccomandata, le date di inizio e di ultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonchè il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori; ad avvenuta ultimazione il committente dovrà inviare dichiarazione del Direttore dei Lavori attestante che le opere sono state eseguite conformemente al progetto approvato;

14. l’autorizzazione si intende accordata con l’esclusione di ogni responsabilità dell’Amministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti di canalizzazione e di attraversamento (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico del corso d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto autorizzato di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta del manufatto mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

15. il soggetto autorizzato dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell’alveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

16. questo Settore si riserva la facoltà di ordinare modifiche alle opere autorizzate, a cura e spese del soggetto autorizzato, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione nel caso intervenissero variazioni delle attuali condizioni del corso d’acqua che lo rendessero necessario o che le opere stesse fossero in seguito giudicate incompatibili per il buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

17. l’autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto autorizzato, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovessero derivare a loro in conseguenza della presente autorizzazione;

18. con il presente provvedimento si approva l’occupazione del sedime di proprietà del demanio regionale da parte degli attraversamenti in argomento; con successivo atto sarà rilasciato il provvedimento concessorio, da parte della Coutenza, al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree del demanio regionale in questione;

19. il soggetto autorizzato, prima dell’inizio dei lavori, dovrà ottenere ogni altra autorizzazione necessaria ai sensi delle vigenti leggi in materia (concessione o autorizzazione edilizia, autorizzazioni di cui alla L. n. 431/1985 e s.m.i. - vincolo paesaggistico, alla L.R. n. 45/1989 - vincolo idrogeologico, ecc.).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al Tribunale Superiore delle Acque oppure al Tribunale Regionale delle Acque con sede a Torino, secondo le rispettive competenze.

Il Dirigente responsabile
Giambattista Massera