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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 10

Codice 17.1
D.D. 3 ottobre 2002, n. 307

L.r. n. 40/98 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di realizzazione centro commerciale classico presentato dalla Società Dimar S.p.A. con sede legale in Fraz. Roreto 34 - Cherasco (CN), localizzato nel Comune di Cuneo - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ritenere che il progetto di realizzazione di centro commerciale classico, localizzato in Fraz. Madonna dell’Olmo - Zona motorizzazione nel Comune di Cuneo presentato dalla Società Dimar S.p.A., possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni di seguito elencate:

1. il rispetto dell’art. 26 della l.r. n. 56/77 s.m.i. in ordine all’acquisizione dell’autorizzazione urbanistica preventiva al rilascio della concessione edilizia che dovrà contenere le seguenti prescrizioni:

- l’adeguamento del progetto al Piano Esecutivo convenzionato (attualmente in fase istruttoria) ed alla richiesta di Commissione Igienico Edilizia e all’ASL, senza che ciò costituisca vincolo allo stesso PEC e successiva sottoscrizione della convenzione;

- l’adeguamento del progetto in merito alla quota di parcheggi pubblici da cedere ai sensi dell’art. 21 della l.r. n. 56/77 s.m.i., ed in merito alla quota di verde pubblico e privato;

- il progetto dovrà prevedere dettagliatamente in accordo con gli enti competenti, la realizzazione (tempi, costi, soggetti attuatori) dei raccordi stradali sulla SP 25, sull’incrocio con la SS 20 e sul collegamento con la SS 589, al fine di rendere complessivamente funzionale tutto l’insediamento;

2. l’apertura del centro commerciale è subordinata alla realizzazione funzionale, anche a scomputo degli oneri, dei raccordi stradali, con relative opere di adeguamento, sulle SS 20 e 589 (rotatorie, ampliamento sezione stradale, ecc.) e con la SP 25, quando siano rese disponibili le aree per il relativo collegamento alla stessa SP.

3. il proponente deve ripresentare il progetto di gestione delle acque reflue e di dilavamento, con l’indicazione dei volumi e delle caratteristiche qualitative degli scarichi.

Per tutte le acque di dilavamento dei piazzali (parcheggio coperto e scoperto) va previsto, oltre il trattamento di decantazione, una depurazione per diseolatura la cui efficienza deve essere mantenuta per tutta la durata del centro commerciale;

4. per le acque “nere” deve essere presa in considerazione una soluzione alternativa allo smaltimento in pozzi perdenti, nel rispetto dei dettami del d.lgs. 152/99, deve quindi essere presentata una proposta di recapito o in conduttura fognaria o, previa depurazione, nelle bealere limitrofe (se ve ne sono di permanenti).

L’eventuale trattamento di depurazione deve comunque garantire il rispetto dei limiti tabellari del d.lgs. n. 152/99;

5. deve essere indicata la fronte di approvvigionamento idrico; da acquifero sotterraneo, da acquedotto; in quest’ultimo caso occorre produrre adeguata cartografia della rete di allacciamento;

6. il proponente dovrà specificare se nell’aliquota definita “altri negozi” rientrano attività (es. tintorie) in grado di sviluppare scarichi produttivi pericolosi e quindi quali interventi verranno adottati per la mitigazione;

7. il proponente deve presentare in fase di progettazione definitiva tutti gli elementi riferiti alla fase di cantiere: esatta localizzazione, cronoprogramma dei lavori per le diverse fasi, piano di ripristino delle aree interessate;

8. la documentazione deve essere integrata con una planimetria dove siano riportate le aree destinate al deposito temporaneo dei rifiuti e il percorso dei mezzi pesanti adibiti alla raccolta;

9. a livello di progettazione definitiva, il proponente deve presentare una cartografia di tutta la viabilità interessata dal progetto che comprenda in una visione unitaria (oltre ai percorsi e agli svincoli interni al PEC) gli innesti sulla SR 589, sulla SR 20 e sulla SP 25;

10. il proponente deve precisare la quantità dei rifiuti che si intende gestire nell’ambito del servizio urbano, producendo al contrario per la quota rimanente gli opportuni protocolli di intesa con gli altri soggetti autorizzati ai sensi della normativa vigente al conferimento, alla raccolta e allo smaltimento;

11. il proponente deve indicare quali procedure verranno adottate per il ritiro degli elettrodomestici usati;

12. dovranno essere attuati tutti gli interventi di inserimento paesaggistico previsti dal progetto; in particolare è utile una simulazione della sistemazione a verde finale per una valutazione progettuale d’insieme;

13. il proponente deve dare formale comunicazione dell’inizio dei lavori e del cronoprogramma al settore VIA del Dipartimento di Cuneo dell’Arpa, in via M. d’Azeglio, 4 - 12100 Cuneo;

14. devono essere eseguite a cura del proponente rilevazioni post operam del traffico e conseguenti effetti indotti dal relativo incremento (rumore e qualità dell’aria) in corrispondenza dell’area di intervento e ad attività commerciale avviata e stabilizzata, a distanza di 3 e 6 mesi, al fine di valutarne l’effettivo incremento.

Dovrà essere data comunicazione all’Arpa dell’esecuzione e dei risultati di tali rilevazioni e eventualmente dovranno essere messe in atto opere di mitigazione le cui modalità saranno concordate con l’Arpa;

15. per quanto attiene l’intervento in adiacenza all’elettrodotto ferroviario da 66 Kv, Fossano-Cuneo, il proponente deve presentare alle F.S. i progetti esecutivi delle opere che si intendono realizzare;

16. per quanto attiene la realizzazione dell’attraversamento ferroviario della linea Cuneo - Saluzzo il proponente deve stipulare apposita Convenzione con le F.S. nella quale saranno definiti i tempi e i modi di esecuzione dell’opera;

17. si invita il proponente a predisporre in accordo con il Comune una linea di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto ambientale per consentire il raggiungimento del centro commerciale.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni