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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 07

Codice 26
D.D. 12 febbraio 2003 n. 55

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto Definitivo Impianti di Innevamento I09 Area Serra Granet e I05 Sagnalonga. Conferenza dei servizi definitiva ex art. 9 commi 3-9 della L. 285/2000

In data 23/12/2002 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti, prot. n. 13369/26, la nota prot. 8865, del 23/12/2002, con cui l’Agenzia Torino 2006 ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi ai sensi dell’art.9 comma1 della legge 9 ottobre 2000, n. 285 secondo quanto disposto dalla D.G.R.42-4336 del 5/11/01 e dalla D.G.R.41-7279 del 07/10/2002, relativamente a :

Progetto Definitivo Impianti di innevamento Area Serra Granet Sagnalonga in Comune di Cesana Torinese

Contestualmente l’Agenzia Torino 2006, in qualità di stazione appaltante, ha trasmesso il progetto definitivo, ai sensi della L. 109/1994, in tre copie alla Regione Piemonte e copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza.

Allegata alla domanda e’ stata trasmessa la seguente Determinazione del “Direttore Tecnico Infrastrutture Stradali ed Impianti Montani” dell’Agenzia Torino 2006 prot. n. 397/02 del 19/11/2002, relativa all’approvazione del progetto definitivo “IMPIANTI DI INNEVAMENTO IO9 AREA SERRA GRANET E IO5 SAGNALONGA” corredata dall’elenco dei documenti ed elaborati che costituiscono il progetto definitivo di che trattasi, ed alla copertura finanziaria per le opere del Progetto Principale, giusta la Determinazione del Direttore Amministrativo dell’Agenzia Torino 2006 n.312/02 del 28/10/2002. Le opere complementari sono state garantite successivamente con nota Toroc 03/247 del 21/01/03 comunicata dall’ Agenzia Torino 2006 con nota 664/03 del 22/01/03;

Successivamente l’Agenzia ha trasmesso i seguenti chiarimenti:

A) Prot. 253/03 del 14/01/03 acquisito con prot. 600/26-26-0 del 16/01/03 : Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 002-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 001-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

B) Prot. 396/03 del 16/01/03 acquisito con prot. 743/26-26-0 del 20/01/03 : Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 002-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 001-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

C) Prot. 927/03 del 28/01/03 acquisito con prot. 1177/26-26-0 del 29/01/03 riguardante l’impianto IO5 Sagnalonga comprendente:

Relazione Tec. Descr. IO5 D 28 OC 001-1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

Planimetria Opere Dif. Pass. IO5 D 30 OC 002-1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

Sez. Op.Dif.Pass IO5 D 30 OC 003-1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

ParticolariOp.Dif.Pass IO5 D 30 OC 004 -1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

Planim. E partic. Opere Nat. IO5 D 30 OC 005 -1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

Elenco Pr. C.M.E. Q.E. IO5 D 34 OC 006 -1 versione 1 -1° em. Del 27/01/03

D) Prot. 1042/03 del 30/01/03 acquisito con prot. 1353/26-26-0 del 31/01/03 riguardante

l’impianto IO9 Serra Granet comprendente:

Chiarimenti Opera Presa Gimont IO9 D 27 EM 014-0 -1° em. Del 29/01/03

Opera Presa R.Gimont IO9 D 30 EM 006-1 vers.1 1° rev. Del 29/01/03

E) Prot. R. P. 1556/26-26-0 del 05/02/03 (acquisito in III° C.d.S.) riguardante gli impianti IO5 e IO9 comprendente (chiarimenti redatti in ottemperanza a quanto prescritto dalle Direzioni Difesa Suolo e Serv. Tecnici di Prevenzione):

- Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente nel Comune di Cesana, comprendente: Integrazione all’ Elab 1.1, 2.2, 2.3, 2.5, 2.6, 4.2a, 4.2b em. del 31/01/03

- Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana composta da elab. Integraz. Alla Relazione Illustrativa 1.1 em. del 31/01/03

Area Serra Granet:

- realizzazione di un bacino di capacità pari a 29.500 mc in località La Coche - Plateau du Col (1.920 m s.l.m), nella zona fronteggiante l’abitato di Clavière, approvvigionato dal Rio Gimont (20 l/s) e dal lago del Golf del Monginevro (10 l/s), in territorio francese;

- realizzazione della relativa stazione di pompaggio, con annessa cabina di trasformazione MT/BT, prevista in posizione sottostante al Plateau du Col.

- posa di condutture interrate e ancorate lungo le piste di allenamento n. 93 e 97, per uno sviluppo lineare complessivo pari a 3.900 m;

- interventi di sistemazione superficiale delle piste n. 93 e 97;

- realizzazione di una conduttura di connessione con il bacino relativo all’area “Serra Granet Colle Bercia”

- altezza max rilevato: 6,25 m circa;

- profondità max, dalla quota di massimo invaso: circa 5 m;

- scarico di superficie: scatolare in c.a. e tubazione F 500 mm;

- scarico di fondo: tubazione diametro di 200 mm;

- opera di presa per l’innevamento: tubazione diametro di 250 mm;

- alimentazione: tubazione 125 mm da rio Gimont ed altro esistente lago

Area Sagnalonga:

- realizzazione di un bacino in località Sagnalonga (2.000 m s.l.m), sul versante che domina l’omonimo abitato, caratterizzato da una capacità pari a circa 8.000 mc, alimentato dal pozzo presente nell’abitato di Cesana T.se (10 l/s), le cui acque, previo declassamento ad acque tecniche, saranno convogliate verso la stazione di sollevamento collocata alla base della seggiovia Rafuyel e funzionale anche all’area dell’innevamento programmato di Sansicario;

- realizzazione di una condotta adduttrice di lunghezza pari a circa 2,5 km, su un dislivello di circa 600 m;

- realizzazione di una stazione di pompaggio in località Sagnalonga;

- altezza max rilevato: 2,25 m circa;

- profondità max, dalla quota di massimo invaso: circa 5,20 m;

- scarico di superficie: scatolare in c.a. e tubazione F 400 mm;

- scarico di fondo: tubazione in ghisa di diametro di 150 mm;

- opera di presa per l’innevamento: tubazione diametro di 200 mm;

- alimentazione: tubazione 125 mm.

Con D.D. n. 475 del 18/10/02 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato responsabile del procedimento l’ing. Lorenzo Garrone, dirigente in staff intermedio distaccato alla Direzione Trasporti, per l’attuazione del progetto “Interventi per i GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006.

Il Responsabile del procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione e del conseguente avvio del procedimento.

ll proponente ha presentato l’elenco delle seguenti autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera:

1. autorizzazione ai sensi della L.R. n. 45 del 09/08/89;

2. autorizzazione ai sensi del D.Lgs. n. 490 del 29/10/99.

3. autorizzazione ai sensi della L.R. n. 58/ del 11/4/95

4. autorizzazione ai sensi della L.R. n. 49/96;

5. autorizzazione ai sensi del r.d. n. 523/1904;

6. Concessione /autorizzazione edilizia ai sensi della L.R.n.56/77 e s.m.i.

7. Autorizzazione del Ministero delle Telecomunicazioni - Ispettorato Provinciale P.V.A. ai

sensi art.241 del D.P.R.29.03.73 N.156;

L’intervento è previsto nel contesto del comprensorio sciistico di Cesana. Ai fini dell’iter approvativo, il progetto relativo all’intervento in oggetto è stato esaminato nell’ambito della Conferenza dei Servizi Preliminare convocata ai sensi dell’art. 9 comma 1 della L. 285/2000: tale fase procedurale si è conclusa positivamente con la Determinazione Dirigenziale n. 682 del 13/12/2002.

L’autorità competente, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni, richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

- Comune di Cesana Torinese;

- Amministrazione Provinciale di Torino;

- Provveditore alle Opere Pubbliche per il Piemonte e la Valle d’Aosta;

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti;

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica;

- Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche;

- Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione;

- Direzione Regionale Economia Montana e Foreste;

- Direzione Regionale Turismo - Sport - Parchi;

- Direzione Regionale Difesa del Suolo;

- Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico;

- Direzione Regionale Industria;

- Direzione Regionale Trasporti;

- Direzione Regionale Opere Pubbliche;

- Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici;

- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale dello Stato;

- Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici;

- Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte;

- Arpa Piemonte;

- ASL 5 Servizio di Igiene e Sanità Pubblica;

- Commissioni Impianti Sportivi Centro Studi Stadio Olimpico;

- C.O.N.I Regionale Torino;

- Comando RFC. Interregionale nord;

- Ministero delle Comunicazioni Ispettorato P.V.A.

I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 08 gennaio 2003 e 29 gennaio 2003 31 gennaio 2003, nelle quali il proponente è stato invitato ed ha fornito opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato, adeguato a seguito delle prescrizioni e raccomandazioni derivanti dalla D.D. n. 682 del 13/12/2002 relative al progetto preliminare dell’opera in oggetto.

Considerato che:

- in sede di C. d. S. si è preso atto del fatto che il proponente ha recepito in modo sufficiente con la documentazione presentata le prescrizioni e raccomandazioni precedentemente impartite contenute nella D.D. n. 682 del 13/12/2002.

- le aree nel Comune di Cesana Torinese su cui insistono gli impianti sono individuate nel P.R.G.C. vigente (approvato con D.G.R. 25-12432 del 30/09/96) in:

Area Sagnalonga

- area di rispetto ed area inedificabile

- area attrezzata

- area per il verde pubblico

- area per attivita’ ricreative e ricettive

- area per parcheggi pubblici

- area residenziale esistente.

Area Serra Granet Colle Bercia

- area di rispetto ed area inedificabile

- area attrezzata

- area agricola

- area per attivita’ ricreative e ricettive.

Le stesse aree, nell’ambito della Revisione Generale del P.R.G.C adottata con D.C.C. n. 20 del 08/08/01 sono collocate in:

- Zona Agricola

- Zona consolidata Residenziale di impianto Rurale BR.IV

- Zona destinata ad attività turistiche ricettive esistenti BC.II

- Zona per attivita’ di interesse collettivo TP.

L’impianto in progetto, nell’ambito della suddetta Revisione Generale si colloca all’interno dell’ambito individuato come “comprensorio sciistico” per il quale la norma ammette interventi connessi con la gestione ed il potenziamento degli impianti di risalita e delle attrezzature per lo sci alpino. In conseguenza di tali prescrizioni urbanistiche, nell’ambito del progetto definitivo si è provveduto alle variazioni urbanistiche ex L.285/00 sia relative al P.R.G.C. vigente con adeguamenti ai sensi della 7/Lap per la parte geologica, sia relativamente al Progetto Preliminare della Revisione Generale del P.R.G.C. adottato ed in fase di salvaguardia mediante la predisposizione dei seguenti elaborati :

- Prot. 396/03 del 16/01/03 acquisito con prot. 743/26-26-0 del 20/01/03 : Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 002-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente Comune di Cesana IO5-IO9 D 25 UB 001-0, comprendente: Elab 1.1, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 3.1, 4.1, 4.2, 4.2

In seguito alle prescrizioni formulate in sede di C.d.S dalle Direzioni Servizi Tecnici di Prevenzione e Difesa Suolo sono stati predisposti i seguenti elaborati quale chiarimento in merito alla Variazione Urbanistica al P.R.G.C. vigente con adeguamenti ai sensi della 7/Lap, sia relativamente al Progetto Preliminare della Revisione Generale del P.R.G.C. adottato ed in fase di salvaguardia mediante la predisposizione dei seguenti elaborati:

- Prot. Reg. Piemonte 1556/26-26-0 del 05/02/03 (acquisito in III° C.d.S. del 31/01/03) riguardante gli impianti IO5 e IO9 comprendente:

- Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente nel Comune di Cesana, comprendente: Integrazione all’ Elab 1.1, 2.2, 2.3, 2.5, 2.6, 4.2a, 4.2b em. del 31/01/03

-Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana composta da elab. Integraz. Alla Relazione Illustrativa 1.1 em. del 31/01/03.

In base all’art. 9 comma 4 della L.285/00 la pubblicazione della “Variazione Urbanistica al P.R.G.C. Vigente con adeguamenti ai sensi della 7/Lap”, e del “Progetto Preliminare della Revisione Generale del P.R.G.C. adottato ed in fase di salvaguardia” è stata effettuata all’Albo Pretorio del Comune di Cesana T. dal 10/01/03 al 17/01/03 e nei 10 giorni successivi non sono pervenute osservazioni.

- L’area in oggetto è sottoposta a vincolo di tutela paesistico-ambientale ai sensi del D. Lgs. 490/ del 29/10/99;

- La Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali “ Torino 2006", ha confermato nella seduta del 16.01.03 il parere non ostativo già espresso in merito all’intervento nella seduta del 21.11.2002;

- Nella progettazione Definitiva sono contemplate le opere di recupero del contesto paesaggistico interferito e gli interventi di mitigazione, atti a consentire l’inserimento dei bacini nell’ambito paesistico-ambientale di riferimento;

- Nella progettazione Definitiva sono contemplate le opere di compensazione proposte in accordo con il Consorzio Forestale Alta Valle Susa ed in conformità a quanto richiesto dalla D.G.R. n. 45-2741 del 09.04.01 VAS, indirizzate ad interventi di sistemazione di dissesti presenti nel versante posto a monte tra bacino ed il colletto Bercia Area Sagnalonga e di rinfoltimento della superficie forestale della Val Gimont per il Bacino Area Serra Granet;

- Le opere, così come proposte, non appaiono tali da recare pregiudizio alle caratteristiche paesistico-ambientali della località;

- Il progetto rispetta le cautele e le disposizioni impartite, nonché le prescrizioni tecniche indicate nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano delle opere per la realizzazione del programma olimpico prevista dall’art. 1 comma 4 della L. n.285/2000 “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741, Allegato A - Cap. 7 - Impianti funiscioviari, piste da sci e infrastrutture connesse, Punto 7.2.1 Prescrizioni, come gia rilevato nella Determina di Progetto Preliminare.

- gli interventi di compensazione proposti nel progetto sono conformi a quanto richiesto dalla D.G.R. n. 45-2741 del 9/04/01 VAS;

- Ai sensi della L.R. 58/95 e 49/96, relative a progetti riguardanti invasi idrici, il progetto è stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Cesana Torinese nel periodo compreso tra il 07-11-02 e il 22-11-02. Durante tale periodo non sono pervenute osservazioni in merito.

Con riferimento all’elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera inoltrato dal soggetto proponente: sono pervenuti i pareri espressi dai seguenti Enti:

- Regione Piemonte - Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Trasmissione parere Prot. n. 1313/19 del 29/01/2003 acquisito con prot. n. 1392/26-26 del 03/02/01;

- Regione Piemonte - Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti - Trasmissione parere Prot. n. 1679/22 del 29/01/03 acquisito con prot. n.1299/26-26 del 30/01/03;

- Regione Piemonte - Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione - Trasmissione parere Prot. n. 1750/20 del 03/02/03 acquisito con prot. n. 1668 del 07/02/03;

- Determina Regionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - n. 100 del 06/02/03 recante autorizzazione condizionata ad operare su complessivi 73 778 mq nel Comune di Cesana acquisita con prot. n. 1759 del 10/02/03;

- Verbali di deliberazione della Giunta Comunale di Cesana T.se n. 5 del 11-01-2003; e n. 16 del 01/02/03 trasmesse via fax senza protocollo il 10/02/03 ed acquisite con prot. n. 1707/26-260 del 10/02/03 e n. 7 del 11/01/03 trasmesse via fax senza protocollo il 10/02/03 ed acquisite con prot. n. 1711/26-26 del 10/02/03;

- Certificazione del comune di Cesana T. del 28/01/2003 relativa a pubblicazione, dal 10/12/02 al 17/01/03, della Variazione Urbanistica al P.R.G.C. Vigente con adeguamenti ai sensi della 7/Lap", e del “Progetto Preliminare della Revisione Generale del P.R.G.C. adottato ed in fase di salvaguardia”, secondo la quale non sono pervenute osservazioni nei tempi stabiliti;

- Nota del Comune di Cesana Torinese con parere favorevole, con prescrizioni, Prot. n. 711 del 30/01/03 acquisita con prot. n. 1475/26-26 del 04/02/03; Prot. n. 659 del 28/01/03 acquisita con prot. n. 1402/26-26 del 03/02/03;

- Certificazioni del Comune di Cesana Torinese in ambito destinazione urbanistica, Prot. n. 662 del 28/01/03 acquisita con prot. n. 1398/26-26 del 03/02/03; Prot. n. 660 del 28/01/03 acquisita con prot. n. 1390/26-26 del 03/02/03;

- Arpa Piemonte - trasmissione parere prot. n. 3367 del 31/01/2003 acquisito con prot. n. 1485/26-26 del 04/02/03.

- Direzione Opere pubbliche e Difesa del Suolo prot. n. 689 del 29/01/03 acquisito con prot. n. 1395/26-26 del 03/02/03;

- Direzione Opere pubbliche e Difesa del Suolo prot. n. 728 del 31/01/03;

- Nota della Direzione Opere pubbliche, Settore decentrato OOPP. Prot. n. 4111/25.3 del 29/01/2003 e parere prot. n. 4522 del 30/01/02 acquisito con prot. n. 1484/26-26 del 04/02/03;

- Direzione Pianificazione e Risorse Idriche acquisito in sede della II^ C.d.S. del 29/01/03 acquisito con prot. n. 1389/26-26 del 03/02/03

- Regione Piemonte - Direzione Economia Montana e Foreste parere favorevole espresso in sede della III° C.d.S. del 31/01/03

- Parere Corpo Forestale dello Stato prot. n. 503 del 30/01/03 acquisito con prot. n. 1483/26-26 del 04/02/03

- Comando RFC Interregionale Nord prot. n. 89/3 APS-2 del 27/01/03 acquisita con prot. n. 1379/26-26 del 03/02/03

In forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n.44-7807 del 25/11/2002 il Responsabile del Procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n. 42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n. 41-7279 del 7/10/2002;

Tutto ciò premesso e considerato;

IL DIRIGENTE

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285;

Visto il D.lgs. n. 490/1999;

Vista la L.R. 45/1989;

Visto il R.D. 30/12/1923, n. 3267;

Visto il R.D. 523/1904;

Vista la L.R. 5/1/1977 n. 56 e ss.mm.ii.;

Vista la D.G.R. n. 45-2741 del 9 aprile 2001, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Visto il D.P.R. n. 156 del 29 marzo 1973 art.241;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002. Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Vista la Determinazione Dirigenziale n. 475 del 18/10/02 del Direttore della Direzione Trasporti con cui è stato individuato il Responsabile del Procedimento per il progetto in oggetto, acquisita agli atti;

Vista la D.D. n. 682 del 13/12/2002. conclusiva del procedimento, inerente il progetto preliminare dell’intervento in oggetto, acquisita agli atti;

Visti i verbali delle riunioni delle Conferenze dei servizi, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti.

Per tutto quanto sopra esposto;

determina

In merito al Progetto Definitivo IMPIANTI DI INNEVAMENTO IO9 AREA SERRA GRANET E IO5 SAGNALONGA, in Comune di Cesana Torinese. Conferenza dei servizi definitiva ex art. 9 commi 3 - 9 della L. 285/2000.

- di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi e dei seguenti atti di consenso:

a) Verbali delle deliberazioni della Giunta Comunale di Sauze di Cesana n. 5 del 11-01-2003 con la quale si esprime parere favorevole sulla progettazione definitiva Area Serra Granet Colle Bercia; n. 7 del 11-01-2003 con la quale si esprime parere favorevole sulla progettazione definitiva Area Sagnalonga e n. 16 del 01/02/03 con la quale venne modificato ed integrato l’elenco dei terreni gravati da uso civico;

b) Determina Regionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - n. 100 del 06/02/03, con la quale (viste le D.G.C. n. 5 e 7 del 11/01/03 e n. 16 deI 01/02/2003 che individuano le particelle catastali oggetto dl intervento sulla cartografia precedente ai frazionamenti, effettuati senza autorizzazione, specificando tra l’altro la destinazione a seguito della realizzazione del progetto olimpico de quo, come di seguito riportato) si autorizza il comune di Cesana T.se :

b1) a sospendere l’esercizio del diritto di uso civico alla collettivita’ locale per anni tre, per passaggio condotte idriche ed aree di cantiere sui terreni individuati al NCT censuario Cesana

Fg. 28 mapp. 42 ex 5 per mq. 215 In possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 14 ex 5 per mq. 583 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 36 ex 5 per mq. 147 In possesso a terzi F.g. 28 mapp. 39 ex 5 per mq. 132 in possesso a terzi F.g. 28 mapp 18ex 5 per mq.103 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 43 ex 5 per mq. 164 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 48 ex 5 per mq. 138 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 49 ex 5 per mq. 528 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 68 ex 5 per mq. 337 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 83 ex 5 per mq.173 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 84 ex 5 per mq.100 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 105 ex 5 per mq. 1053 in possesso a terzi F.g. 28 mapp. 16 ex 5 per mq. 232 In possesso al Comune F.g. 28 mapp. 33 ex 5 per mq. 424 In possesso al Comune F.g. 28 mapp. 98 ex 5 per mq. 6983 In possesso al Comune F.g. 28 mapp. 102 ex 6 per mq. 436 in possesso Comune F.g. 28 mapp. 104 ex 12 ex 5 per mq. 50132 in possesso Comune

censuario Bousson

F.g. 13 mapp. 164 e 170 per mq. 1054 In possesso Comune

F.g. 13 mapp. 60 per mq. 263 In possesso Comune

F.g. 13 mapp.172 ex2 per mq. 336 In possesso Comune

F.g. 13 mapp. 16 per mq. 367 in possesso a terzi

F.g. 13mapp. 83 per mq. 298 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 41 per mq. 2836 in possesso a terzi

b2) a mutare la destinazione d’uso per realizzazione del bacino e della stazione di pompaggio dei terreni :

censuario Cesana

F.g. 28 mapp. 37 per mq. 238 in possesso Comune

F.g. 28 mapp. 104 ex 12 ex 5 per mq. 5826 in possesso Comune

censuario Bousson

F.g. 13 mapp. 172 ex 2 per mq. 230 in possesso Comune

F.g. 13 mapp. 59 per mq. 97 in possesso Comune

b3) a mutare la destinazione d’uso per realizzazione strade dei terreni :

censuario Cesana Fg. 28 mapp. 62 ex 5 per mq. 243 in possesso Comune

censuario Bousson Fg. 13 mapp. 58 per mq. 89 possesso sconosciuto

censuario Bousson Fg. 13 mapp. 59 per mq. 21 in possesso Comune

e quindi per un totale complessivo di mq. 73.778 così come previsto dal progetto sottoposto all’approvazione della C.di S.

Autorizzazione all’Agenzia Torino 2006 ad operare su complessivi 73778 mq nel Comune di Cesana T.se gravati da uso civico interessanti le particelle su elencate.

- di prendere atto che il progetto prevede la realizzazione di una stazione di pompaggio di dimensioni massime, in pianta pari a 14,60 m x 5,90 m, posizionata in Zona 1 a Rischio Molto Elevato (RME), che la suddetta stazione è parte integrante di una struttura a rete, che si rende indispensabile e necessaria agli impianti di innevamento per lo svolgimento dei giochi olimpici e che il suo posizionamento non risulta altrimenti localizzabile. Ciò premesso ed in riferimento al parere rilasciato dal Settore Dec. OO.PP. Torino (prot. 4522 del 30/01/02) l’intervento in oggetto è compatibile con le condizioni di dissesto evidenziate dal PAI, approvato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po in data 26.04.2001 n. 18, ed in particolare con quanto previsto dall’art. 50 punto 1 comma VII.

- di prendere atto ai sensi della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

- di dare atto che ai sensi della L.285/2000 e dell’art.14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare alla C.d.S e pertanto vengono rilasciate le seguenti autorizzazioni richieste dal proponente ed integrate da quelle suggerite nell’ambito delle riunioni della C.d.S:

1. autorizzazione ai sensi dell’art.5 della L.R. n. 45/89;

2. autorizzazione ai sensi dell’art. 151 del D.Lgs. n. 490/99;

3. Concessione /autorizzazione edilizia ai sensi della L.R.n.56/77 e s.m.i.

4. autorizzazione ai sensi della R.D. 523/1904

5. Autorizzazione del Ministero delle Telecomunicazioni - Ispettorato Provinciale P.V.A. ai sensi art.241 del D.P.R.29.03.73 N.156.

Per la seguente autorizzazione la conferenza dei servizi ha espletato le procedure istruttorie fino alla fase della progettazione Definitiva concludendole con esito favorevole. L’autorizzazione potrà essere rilasciata solo a seguito dell’esame del progetto esecutivo, per la realizzazione del quale dovranno essere puntualmente rispettate le prescrizioni riportate:

6. Autorizzazione ai sensi della L.R. n. 58/95, 49/96 e ss.mm.ii.;

Le concessioni ed autorizzazioni sono:

a) rilasciate sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente concesse facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

b) subordinate all’osservanza delle prescrizioni e raccomandazioni nel seguito elencate:

A) PRESCRIZIONI IN AMBITO DIFESA DEL SUOLO (PROTEZIONE CIVILE):

Visto quanto dichiarato dal proponente relativamente all’aumento del rischio derivante da fenomeni valanghivi in località Sagnalonga e del dimensionamento del bacino in località La Coche, si ritiene opportuno che gli esiti della valutazione degli scenari di Dam Break vengano comunicati ai Comuni interessati, i quali dovranno recepire tali risultati ed inserirli all’interno del Piano di Protezione Civile comunale.

Dovranno inoltre essere rispettate le seguenti prescrizioni:

Area Serra Granet

1) nell’ambito delle procedure previste dal disciplinare di gestione e manutenzione dei bacini il proprietario, o esercente dei bacini d’invaso, dovrà procedere, oltre a tutte le verifiche ordinarie sulla stabilità dei rilevati arginali, a misurazioni periodiche inclinometriche in appositi tubi inclinometrici ubicati nelle immediate vicinanze dei bacini; gli esiti delle verifiche saranno resi disponibili all’autorità addetta per legge al controllo;

2) in sede di progetto esecutivo dovrà essere redatto un Piano di gestione del sistema di distacco programmato delle valanghe (P.I.D.A.), in cui siano illustrate le modalità di gestione e le procedure di sicurezza da adottarsi per l’attivazione del sistema; l’Ente proprietario o esercente dell’impianto dovrà nominare il personale, dotato di specifico titolo professionale rilasciato dall’AINEVA, responsabile della gestione del sistema;

3) nelle zone di rimodellamento delle piste di discesa dovranno essere realizzati a regola d’arte i sistemi di drenaggio delle acque superficiali, tramite canalette connesse secondo uno schema che permetta il convogliamento delle acque negli impluvi esistenti;

4) la viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere quella indicata nella specifica cartografia di progetto e non dovranno essere realizzati scavi e riporti non strettamente compresi nei movimenti terra previsti;

5) nel corso dei lavori dovranno essere scrupolosamente osservate le procedure contenute nel Piano di sicurezza in relazione alla eventuale presenza di minerali asbestiformi all’interno dei terreni movimentati, al fine di tutelare la salute della popolazione e dei lavoratori, nel rispetto delle normative vigenti.

Area Sagnalonga

1a) i rilevati di contenimento dei bacini andranno realizzati a regola d’arte, utilizzando materiale a granulometria adeguata a garantire la massima stabilità della struttura e il migliore ammorsamento della stessa nei terreni di fondazione; il materiale di riporto per la realizzazione dei rilevati dei bacini dovrà essere soggetto a costipazione tramite rullatura con mezzi meccanici per strati successivi di spessore non superiore a 30-50 cm;

2b) nell’ambito delle procedure previste dal disciplinare di gestione e manutenzione dei bacini il proprietario o esercente dei bacini d’invaso dovranno procedere, oltre a tutte le verifiche ordinarie sulla stabilità dei rilevati arginali, a misurazioni periodiche inclinometriche in appositi tubi inclinometrici ubicati nelle immediate vicinanze dei bacini; gli esiti delle verifiche saranno resi disponibili all’Autorità, addetta per legge al controllo;

3b) le opere paravalanghe in rete d’acciaio previste sulle pendici orientali della P.ta Rascià dovranno essere disposte per file continue, fatte salve brevi interruzioni per consentire il transito degli animali selvatici; dovrà essere definita a livello di progetto esecutivo la tipologia delle opere di fondazione necessarie in relazione alle scadenti caratteristiche geotecniche del terreno di imposta ed il dimensionamento delle singole opere in relazione alle locali condizioni topografiche e geomorfologiche;

B) PRESCRIZIONI IN AMBITO GENERALE:

1) Devono essere allegati gli elaborati grafici e di calcolo delle verifiche di stabilità eseguite, ai sensi del D.M.11/3/1988, degli argini e delle scarpate dei bacini in oggetto, verifiche delle quali sono stati riportati nella relazione geotecnica allegata al progetto definitivo i soli risultati finali;

2) Occorrerà che il proprietario, o esercente dei bacini d’invaso, si attenga scrupolosamente a quanto previsto dal disciplinare di gestione e manutenzione e che gli esiti dei controlli siano resi disponibili all’Autorità addetta per legge al controllo;

3) I rilevati di contenimento dei bacini andranno realizzati a regola d’arte utilizzando materiale a granulometria adeguata a garantire la massima stabilità della struttura e il migliore ammorsamento della stessa nei terreni di fondazione avendo massima cura nel sottoporre il materiale di riporto a costipazione tramite rullatura con mezzi meccanici per strati successivi di spessore non superiore a 30-50 cm.;

4) La viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere quella indicata nella specifica cartografia di progetto e non dovranno essere realizzati scavi e riporti non strettamente inerenti i movimenti terra previsti;

5) I blocchi rocciosi eventualmente derivanti dallo scavo per la posa delle nuove condotte idriche dovranno essere disposti in prossimità dello scavo in modo da impedirne il rotolamento a valle;

6) Nel corso dei lavori dovranno essere scrupolosamente osservate le procedure contenute nel Piano di sicurezza in relazione alla presenza di minerali asbestiformi all’interno dei terreni movimentati, al fine di tutelare la salute della popolazione e dei lavoratori, nel rispetto delle normative vigenti.

7) Sia previsto idoneo cavidotto nell’ambito dei lavori di scavo per il posizionamento delle tubazioni dell’innevamento a monte della stazione di pompaggio SDM1 verso la località Sagnalonga per la successiva predisposizione dell’innevamento della pista di ritorno a Cesana dalla località Sagnalonga;

8) Siano previsti adeguati pozzetti per l’installazione dei cannoni per l’innevamento programmato a monte della stazione di pompaggio SDM1 verso la località Sagnalonga per la successiva predisposizione dell’innevamento della pista di ritorno a Cesana dalla località Sagnalonga;

9) Il fabbricato adibito a stazione di pompaggio SDM1 previsto a margine del Torrente Ripa e nei pressi delle seggiovie esistenti dovrà essere posizionato ad una distanza minima di 15 metri dal Torrente;

10) La realizzazione della stazione di pompaggio SDM1 prevista nei pressi delle seggiovie esistenti, inserita nel progetto di innevamento programmato dell’area Sagnalonga, sia valutata ed autorizzata dai servizi tecnici regionali competenti previo studio di compatibilità, in quanto situata in area a rischio idrogeologico molto elevato (Titolo IV - Piano di Assetto idrogeologico);

11) Sia previsto il ripristino al termine dei lavori delle strade rurali di accesso alle località, utilizzate nell’ambito della viabilità, ed in relazione alla documentazione allegata al progetto;

C) PRESCRIZIONI IN AMBITO INTERFERENZE CON STRADE MILITARI DI PROPRIETA’ DEMANIALE

Il Proponente dovra’ chiedere all’amministrazione comunale, contestualmente all’avvio della Progettazione Esecutiva l’attivazione della procedura di radiazione delle seguenti Strade Militari in capo al Demanio:

a) Strada identificata al n. 37 (mod.1741 Tav IGM) denominata “Colle Bercia /Roc La Luna” carrabile di circa 2 km

Strada identificata al n. 40 (mod.1741 Tav IGM) denominata “Cresta Rascià per Colle Bercia” principale a semplice transito di circa 1.7 km.

E contemporaneamente l’acquisizione delle stesse da parte del Comune di Cesana Torinese competente per territorio. Tale acquisizione è da intendersi vincolante per la successiva fase di progettazione esecutiva.

Nel caso vengano apportate varianti che interferiscano ulteriormente con i beni dell’"amministrazione difesa", sono di seguito elencate le ulteriori proprietà demaniali che essendo in prossimità delle opere stesse dovranno essere inserite nell’elenco delle acquisizioni del Comune di Cesana qualora interferenti con le opere in Variante;

b) identificata al n. 27 (mod1741 Tav IGM) denominato “ex ricovero magazzino artiglieria”;

identificata al n. 25 (mod. 1741 Tav IGM) denominato “ex ricovero Cresta Rascia”;

identificata al n.12 (mod. 1741 Tav IGM) denominato “ex batteria 507 allo scoperto con due ricoveri”;

identificata al n.28 (mod. 1741 Tav IGM) denominato “ex corpo di guardia e ricovero”;

identificata al n.36 (mod1741 Tav IGM) strada militare denominata “Grange Sagnalonga-Fonte Tana” carrabile di km 4

identificata al n.49 (mod1741 Tav IGM) strada militare denominata “ponte freddo al km 1 per strada Cresta Rascia ” secondaria a semplice transito di km 1

D) PRESCRIZIONI IN AMBITO PAESAGGISTICO:

Area Sagnalonga

1) Per i fabbricati a servizio dell’impianto si richiede la sistemazione delle aree di pertinenza degli stessi con opere di ripristino morfologico e vegetativo dei siti d’intervento al fine di consentire un opportuno inserimento degli edifici nel contesto paesaggistico interessato; i rivestimenti proposti per i prospetti dovranno essere realizzati in pietra con conci a spacco di appropriato spessore e pezzatura da posare in coerenza con le tecniche costruttive locali;

2) constatato che le opere di mitigazione previste in area Sagnalonga sono indirizzate unicamente alla realizzazione di strutture di fruizione e di conoscenza delle peculiarità dei siti prossimi all’area di intervento, individuati con Direttiva 92/43/CEE Habitat, si ritiene opportuno che accanto alle citate opere di mitigazione volte alla conservazione e al recupero dei caratteri di pregio naturalistico, siano predisposti interventi di piantumazione di esemplari arbustivi da effettuare a macchia ai margini dell’invaso, in continuità con i caratteri vegetazionali esistenti, al fine di consentire un adeguato inserimento dell’opera nel contesto di intervento, fatte salve le normative relative alla sicurezza dell’impianto;

3) le aree destinate alla deponia temporanea dei materiali di scotico e di scavo dovranno essere ripristinate a conclusione degli interventi, così come le zone adibite ad aree di cantiere;

4) per le scarpate del bacino si raccomanda di raccordare le pendici di nuova formazione con l’andamento geomorfologico esistente, utilizzando pendenze moderate e inclinazioni il più possibile corrispondenti alle pendenze naturali dei terreni circostanti;

5) si raccomanda la realizzazione degli interventi di inerbimento delle scarpate del bacino e della pista di servizio posta sulla sommità delle scarpate stesse;

6) si richiede il ripristino delle aree interessate dai movimenti di terra necessari alla posa delle condotte di adduzione dell’acqua al lago e all’impianto di innevamento e delle condotte di esercizio poste lungo le piste da innevare.

Area Serra Granet

1a) sia effettuato, a conclusione degli interventi, il ripristino morfologico e vegetativo delle aree destinate alla deponia temporanea dei materiali di scotico e di scavo, così come per le zone adibite ad aree di cantiere;

2a) per il fabbricato della stazione di pompaggio si richiede un maggiore raccordo con la scarpata di realizzazione del bacino e un adeguato riporto, sulla superficie piana di copertura, di terreno vegetale al fine di consentire un opportuno inserimento delle opere nel pendio di nuova realizzazione; i rivestimenti proposti per i prospetti dovranno essere realizzati in pietra con conci a spacco di appropriato spessore e pezzatura da posare in coerenza con le tecniche costruttive locali;

2a) per le scarpate del bacino si raccomanda di raccordare le pendici di nuova formazione con l’andamento geomorfologico esistente, utilizzando pendenze moderate e inclinazioni il più possibile corrispondenti alle pendenze naturali dei terreni circostanti;

3a) si richiede il ripristino delle aree interessate dai movimenti di terra necessari alla posa delle condotte di adduzione dell’acqua dal pozzo al lago e all’impianto di innevamento e delle condotte di esercizio poste lungo le piste da innevare;

4a) si raccomanda la realizzazione degli interventi di inerbimento delle scarpate del bacino e della pista di servizio posta sulla sommità delle scarpate stesse;

5a) per le mitigazioni proposte in progetto si raccomanda che le stesse siano realizzate con piantumazioni a gruppi di piante autoctone poste al piede della scarpata del bacino, al fine di consentire, oltre alla mitigazione del rilevato in progetto, un adeguato inserimento dell’opera nel contesto paesaggistico con interventi di ricucitura e di raccordo con gli elementi del paesaggio naturale circostante.

E) PRESCRIZIONI IN AMBITO URBANISTICO:

L’approvazione della “Variazione Urbanistica ex L. 285/2000 al P.R.G.C. vigente in Cesana Torinese per l’Impianto di Innevamento Programmato Area Sagnalonga e Area Serra Granet - Colle Bercia” è vincolata alle seguenti prescrizioni:

1) Nell’Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione" del P.R.G.C. vigente per gli interventi Olimpici Torino 2006 relativo all’Impianto di Innevamento Programmato Area Sagnalonga e Area Serra Granet - Colle Bercia, al capitolo “Impianti di innevamento programmato”, il punto “Normativa specifica e note” dovrà essere così modificato:

- Si intende stralciata la dizione di sottotitolo “Impianti di risalita - seggiovia in progetto”;

- Nel paragrafo “Fasce e aree di rispetto” al primo capoverso dopo le parole “ristrutturazione

edilizia" si intende aggiunta la dizione “senza aumento di volumetria”;

2) Relativamente alle fasce di rispetto di cui all’art. 29 della L.R.56/77 e s.m.i. sono da intendersi cogenti, le perimetrazioni contenute negli elaborati integrativi delle tavole di P.R.G.C. n.51°-La Coche, scala 1:1500 e 53° Sagnalonga-Colle Bercia, scala 1:1500 recepiti in sede di conferenza dei servizi del 31/01/03 e redatti sulla base delle prescrizioni delle Direzioni Serv. Tecnici di Prevenzione e Difesa Suolo. Gli elaborati (elencati al punto E) della premessa, acquisiti in sede di III° C.d.S. Prot. R. P. 1556/26-26-0 del 05/02/03) sono i seguenti :

Variaz. Urb. Ex L.285/00 al P.R.G.C. vigente nel Comune di Cesana, comprendente: Integrazione all’ Elab 1.1, 2.2, 2.3, 2.5, 2.6, 4.2a, 4.2b em. del 31/01/03

Variaz. Urb. Ex L.285/00 al Prog. Preliminare di Revisione del P.R.G.C. vigente Comune di Cesana composta da elab. Integraz. Alla Realzione Illustrativa 1.1 em. del 31/01/03.

F) PRESCRIZIONI IN AMBITO INTERFERENZE ELETTRICHE:

Venga attivata la procedura per il rilascio del Nulla Osta alla costruzione da parte dell’Ufficio Interferenze Elettriche Sez. II^ Controllo delle Telecomunicazioni del Ispettorato Territoriale del Piemonte e Valle D’Aosta del Ministero delle Comunicazioni, previa produzione, da parte del soggetto proponente, di apposita istanza ai sensi dell’art.241 del D.P.R.29.03.73 N.156, o della eventuale prevista autocertificazione, prima della realizzazione dell’impianto in oggetto. Inoltre a norma dell’art. 120 del T.U. R.D. n.1775 del 11/12/1933 il soggetto proponente dovra’ stipulare apposito atto di sottomissione con il Ministero delle Comunicazioni inerente le modalita’ di esecuzione e di esercizio degli impianti elettrici.

G) PRESCRIZIONI IN AMBITO FORESTALE-AMBIENTALE-IDROGEOLOGICO:

1) I movimenti dovranno essere limitati alle opere previste in progetto e non dovranno essere effettuati ulteriori interventi di scopertura del terreno anche per l’installazione del cantiere;

2) Gli scavi per la posa delle tubazioni dovranno essere realizzati per lotti in modo da assicurare la chiusura delle sezioni entro cinque giorni lavorativi dalla loro apertura;

3) I lavori dovranno essere organizzati su base stagionale in modo da evitare che su tratti di tubazione disposti nella direzione della massima pendenza si trovino scavi aperti dopo il 31 ottobre di ogni anno;

4) Le superfici di scopertura non interessate da piani dovranno essere inerbite con la semina di un idoneo miscuglio entro tre mesi dall’esecuzione dei movimenti terra; la tecnica prevista in progetto (idrosemina), dovrà essere accompagnata da pacciamatura (con paglia o fibre legnose) o dalla copertura con rete di juta per le superfici circostanti i bacini; inoltre in località Sagnalonga la vicinanza di zone umide fa ritenere necessario l’utilizzo di collanti di origine naturale quali gli alginati di origine algale;

5) Nel ripristino di scavi in trincea lungo piste forestali dovra’ essere prevista la realizzazione o la manutenzione, ove esistente, della cunetta laterale al piede della scarpata di monte;

6) Le canalette trasversali previste ogni 5 metri di dislivello sui tratti di pista da sci da sistemare dovranno scaricare lateralmente su vespai in pietrame grossolano oppure essere raccordate alla rete di deflusso esistente;

7) Per la realizzazione dell’impianto di innevamento in località Sagnalonga, tenendo conto della particolare delicatezza delle problematiche di regimazione delle acque superficiali in rapporto alla conservazione dell’ambiente di torbiera, si dovra’ affiancare la direzione lavori con un professionista dotato di laurea in scienze agrarie, scienze biologiche o forestali che segua espressamente le fasi di impianto del cantiere, deposito del materiale di scavo e suo reimpiego con particolare riferimento alla parte da riutilizzare in prossimita’ dell’invaso, realizzazione del sistema di drenaggio sotto l’invaso e recupero ambientale mediante inerbimento

H) PRESCRIZIONI IN AMBITO RISANAMENTO AMBIENTALE:

1) Attesa la possibilità che nell’ambito delle attività di scavo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti all’interno dei litotipi prevalenti, si prende atto della documentazione di progetto trattante tali problematiche prescrivendo quanto segue:

a) nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità: in tal senso si rendono obbligatorie quanto meno tutte le considerazioni e disposizioni previste in materia nell’ elaborato I05-0-00-D-41-SI-001-0 denominato “Piano di Sicurezza e Coordinamento”

b) vista anche la non presenza nella documentazione esaminata dello specifico elaborato a suo tempo richiesto, si ribadisce che ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;

2) si ribadisce che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001.

3) Si richiede l’obbligatoria e puntuale esecuzione di tutte le opere di recupero, sistemazione e regimazione idraulica, mitigazione e compensazione ambientale previste nel progetto: particolare attenzione dovrà essere dedicata al ripristino delle superfici alterate dallo scavo delle condotte, laddove queste non sono tracciate lungo la viabilità esistente

4) Si raccomanda la attenta salvaguardia di tutte le aree umide presenti nelle zone limitrofe alle varie attività di cantiere: nessuna azione di cantiere dovrà pregiudicare la loro sopravvivenza. Inoltre si richiede che le aree umide, comprese quelle già identificate come S.I.C. ai sensi della vigente normativa, ricadenti nella zona Sagnalonga - Fonte Tana - Clot Foiron - Lago Nero e oggetto di opere di mitigazione, descritte negli elaborati I05- D -29- IA - 004 -0 “Relazione tecnica degli interventi di mitigazione ambientale” e I05- D -29- IA - 005 - 0 “Planimetria degli interventi di mitigazione ambientale”, vengano recepite e cartografate nelle prossime varianti allo strumento urbanistico;

5) Nel prendere atto della viabilità di cantiere indicata e giudicata già idonea a sostenere il traffico veicolare indotto, si vincola al suo esclusivo impiego: eventuali attività manutentive della stessa dovranno comportare esclusivamente operazioni di sistemazione e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale;

6) Nel corso dei lavori dovrà essere evitata il più possibile l’estirpazione degli apparati radicali degli esemplari abbattuti e, in caso di necessità, oltre alla massima riduzione delle ceppaie con l’ausilio della motosega, le ceppaie stesse potranno essere eliminate con una eventuale fresatura in loco;

7) Relativamente agli eventuali interventi di taglio di soggetti arborei dovrà essere valutata ulteriormente la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea;

8) Se idoneo e giuridicamente possibile, il legname abbattuto per la realizzazione della pista dovrà essere impiegato nell’ambito degli interventi di recupero e sistemazione, mitigazione e compensazione ambientale previsti nel progetto o in cantieri pubblici limitrofi di sistemazione territoriale, anche non olimpici, secondo le indicazioni del Consorzio Forestale Alta Val di Susa e nel contestuale rispetto della normativa e delle prescrizioni sugli usi civici;

9) In merito all’esecuzione dei lavori si ribadisce la prescrizione VAS - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741 (Cap. 6 - Approvvigionamento idrico e captazioni, bacini di stoccaggio ed innevamento artificiale. Punto 6.2.1) che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa sugli appalti pubblici, dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

10) In ottemperanza a quanto prescritto dalla VAS, di cui al punto precedente (Cap. 6 - Approvvigionamento idrico e captazioni, bacini di stoccaggio ed innevamento artificiale. Punto 6.2.1), si sottolinea come nella gestione degli impianti di innevamento programmato in oggetto, sia nel periodo dei Giochi Olimpici, sia in quello post-olimpico, “non potranno essere utilizzati additivi di nessun tipo per la produzione della neve artificiale, ad eccezione di sostanze totalmente biodegradabili da usarsi in occasione della preparazione delle piste di gara;

11) Si raccomanda che la direzione dei lavori delle opere in oggetto sia affrontata da gruppi multidisciplinari che, nel rispetto della normativa vigente, esprimano competenze professionali relative a tutti gli aspetti tecnici interessati, con particolare riferimento alla presenza di professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica;

12) Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare all’ ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A.;

13) Si richiede che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente procedimento amministrativo.

14) Il soggetto proponente dovra’ adottare iniziative al fine di consentire l’inserimento degli invasi nel contesto esistente salvaguardando aspetti sociosanitari in particolare nel periodo estivo.

I) PRESCRIZIONI IN AMBITO PIANIFICAZIONE RISORSE IDRICHE:

1) I disciplinari della gestione operativa dei bacini dovranno essere integrati, dovendo rappresentare anche quantitativamente i valori soglia di utilizzo della risorsa idrica di ogni fonte di approvvigionamento nelle situazioni di massima criticità climatica (in annate particolarmente secche) e dovranno essere resi coerenti i disciplinari dei bacini connessi, ancorché i medesimi siano oggetto di altre progettazioni.

2) Essendo tutta la zona caratterizzata dalle medesime criticità idriche, concentrate soprattutto nel periodo invernale, dovrà essere redatto, in fase esecutiva, dal proponente uno studio puntuale di tutte le possibili attività di trasferimento idrico da un bacino all’altro; anche se appartenenti ad ambiti e progettazioni diverse. Tale studio dovrà indicare le scelte da effettuare a livello di locali di pompaggio per garantire un equilibrio dell’intero sistema.

3) Pertanto: dovranno essere preventivate ed approfondite, in termini numerici, le situazioni di minima disponibilità idrica alle varie fonti in correlazione alla condizione climatica più sfavorevole alle operazioni di innevamento artificiale; dette situazioni dovranno essere rapportate alle cadenze delle varie ricariche con specificazione delle misure da adottare nei casi di crisi idrica.

4) Nel caso di interferenze con utilizzi idropotabili dovranno altresì essere specificate le procedure di salvaguardia di tali utilizzi.

5) L’Impianto di pompaggio dovrà essere integrato con un secondo gruppo pompe per sopperire ad eventuali inconvenienti nel sistema di pompaggio

L) PRESCRIZIONI IN AMBITO AMBIENTALE :

1) - Si ritiene opportuno che durante le attività di cantiere in località Sagnalonga venga tenuta in massima considerazione la zona umida ivi presente e ne venga dunque garantita l’integrità e la funzionalità ecologica.

2) - A livello di progettazione esecutiva dovranno essere adottate tutte le normali attività mitigative volte a minimizzare gli impatti derivanti dalle attività di cantiere, quali ad esempio la bagnatura delle piste, il lavaggio dei pneumatici dei mezzi prima dell’ingresso nella viabilità ordinaria e l’adozione di procedure di intervento da adottare nel caso in cui si verifichino sversamenti durante i lavori di cantiere; tali attenzioni dovranno essere particolarmente sviluppate nei cantieri in area Sagnalonga, così da consentire un buon livello di salvaguardia dell’emergenza della falda superficiale.

3) - Con riferimento alla lettera del 22 luglio 2002 prot. n. 13298 della Responsabile del Nucleo di Coordinamento delle Procedure VIA con oggetto “Schemi del provvedimento conclusivo ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R. 40/98 e dell’art. 9 della L. 285/00", si richiede di affidare necessariamente all’ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.

4) - Si richiede che vengano concordate con ARPA Piemonte le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam, per quanto riguarda:

— la qualità dell’aria, con particolare attenzione in corrispondenza dei recettori alle polveri totali sospese, PM10 ed alle fibre aerodisperse connesse alla eventuale presenza di minerali asbestiferi nelle aree di scavo;

— le eventuali modificazioni all’andamento della falda con relative conseguenze sul regime idrico a valle dell’intervento;

— la produzione di rumore in corrispondenza dei recettori limitrofi;

— l’effettiva efficacia degli interventi di recupero e ripristino delle aree di cantiere previste;

— tutti i dati, adeguatamente commentati, relativi al monitoraggio concordato dovranno essere trasmessi all’ARPA Piemonte, nel minor tempo possibile.

5) - Il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, di mitigazione, di compensazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle adottate con la Determinazione Dirigenziale conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto

6) - In riferimento alla traversa sul torrente Gimont si richiede che nella progettazione esecutiva venga garantita la possibilità di risalita dei pesci adeguando il tipo di captazione prevista come riportato nella tavolaio9-D-30 EM 006 illustrata in sede della III C.d.S. del 31/01/03 che dovrà essere recepita integralmente nel progetto esecutivo.

7) - Prima di definire il piano di monitoraggio specifico delle attività di cantiere è necessario definire le modalità con le quali verranno attuate le opere di realizzazione in progetto; in particolare riteniamo si debba approfondire lo studio della viabilità di cantiere, il numero e la tipologia di mezzi utilizzati, il loro flusso, le modalità di stoccaggio degli inerti (aree di deponia temporanea) e le eventuali modalità di mitigazione degli impatti derivanti (es. formazione di polveri, aumento della rumorosità) anche in considerazione dell’eventuale contemporaneità di altri interventi insistenti nel comprensorio di Sestriere. In particolare per il torrente Ripa si richiede che vengano approfondite le eventuali attività di disalveo del torrente stesso e i conseguenti impatti sulla qualità delle acque.

8) - Per quanto riguarda l’area in cui verranno realizzati i bacini, si richiede che in fase di cantiere venga salvaguardata la naturalità dei prati e pascoli interessati (in quanto siti di alimentazione di ungulati e ornitofauna), delle zone umide presenti nella zona e degli aspetti faunistici, prevedendo nello specifico dei sistemi di protezione passiva (recinzioni) permeabili all’attività edifica della fauna locale; in particolare si richiede di utilizzare solo le strade previste all’interno del progetto senza realizzarne di nuove e di provvedere al loro immediato ripristino al termine dei lavori.

9) - Dal momento che non si può escludere la presenza di cantieri contemporanei a quello previsto per la realizzazione dei due invasi nel comprensorio di Cesana Torinese, si raccomanda di predisporre in fase esecutiva delle variazioni dei piani di coordinamento e di sicurezza in modo da valutare tutte le misure di prevenzione e di mitigazione in vista di interferenze con altri cantieri.

10) - Per quanto riguarda gli invasi, per la sua conformazione e caratteristica di inserimento nell’ambiente, è necessario tenere in considerazione la massima naturalizzazione dell’intervento con particolare riferimento alle pareti interne al bacino stesso, affinché le stesse consentano, in caso di caduta di animali o persone, la risalita con sottostante terreno, senza scivolamento su guaine artificiali. Per le stese motivazioni, verrà valutata dal proponente la possibilità di mettere in atto tutte le iniziative per mitigare l’impatto ambientale dei bacini nei periodi in cui il bacino non è utilizzato a fini di innevamento programmato.

M) PRESCRIZIONI IN AMBITO USI CIVICI:

1) Entro sei mesi dalla data di chiusura della C.d.S. definitiva, dovrà essere inoltrata all’Ufficio Usi Civici della Direzione Regionale patrimonio e Tecnico, da parte dei Comuni interessati, tutta la documentazione necessaria alla regolarizzazione obbligatoria delle pendenze giuridico-amministrative ed economiche inerenti l’autorizzazione in argomento, precisando in via definitiva le aree che saranno oggetto di concessione pluriennale, senza sdemanializzazione nonchè le aree su cui dovranno essere istituite le servitù di passaggio delle condutture della rete idrica.

2 ) Le perizie inerenti gli indennizzi alle popolazioni uso civista locale (asseverate e recepite da apposita D.C.C. dei Comune di Cesana T.) dovranno contenere le valutazioni dei mancati frutti per il periodo di sospensione, nonchè del canone di concessione d’uso e delle servitù di passaggio. Il Comune di Cesana Torinese nel termine di mesi 18 (diciotto) dalla data del presente provvedimento dovrà espletare le formalità necessarie alla regolarizzazione degli atti di proprietà dei fondi oggetto di intervento attualmente in possesso a privati senza valido titolo in quanto frazionate ed alienate dal Comune a terzi, senza la prescritta autorizzazione sovrana. Tutte le spese inerenti le procedure di regolarizzazione, di registrazione e trascrizione obbligatoria degli atti inerenti le aree in argomento, sono a totale carico del concessionario.

3) Si sospende l’esercizio del diritto di uso civico alla collettività locale per anni tre per passaggio condotte idriche ed aree di cantiere sui terreni individuati al NCT:

censuario Cesana:

F.g. 28 mapp. 42 ex 5 per mq. 215 In possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 14 ex 5 per mq. 583 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 36 ex 5 per mq. 147 In possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 39 ex 5 per mq. 132 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp 18ex 5 per mq.103 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 43 ex 5 per mq. 164 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 48 ex 5 per mq. 138 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 49 ex 5 per mq. 528 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 68 ex 5 per mq. 337 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp.83 ex 5 per mq.173 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp.84 ex 5 per mq.100 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 105 ex 5 per mq. 1053 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 16 ex 5 per mq. 232 in possesso al Comune

F.g. 28 mapp. 33 ex 5 per mq. 424 in possesso al Comune

F.g. 28 mapp. 98 ex 5 per mq. 6983 in possesso al Comune

F.g. 28 mapp. 102 ex 6 per mq. 436 in possesso al Comune

F.g. 28 mapp. 104 ex 12 ex 5 per mq. 50132 in possesso al Comune

censuario Bousson:

F.g. 13 mapp. 164 e 170 per mq. 1054 In possesso al Comune

F.g. 13 mapp. 60 per mq.263 In possesso al Comune

F.g. 13 mapp.172 ex2 per mq.336 In possesso al Comune

F.g. 13 mapp. 16 per mq. 367 in possesso a terzi

F.g. 13mapp. 83 per mq.298 in possesso a terzi

F.g. 28 mapp. 41 per mq. 2836 in possesso a terzi

Si muta la destinazione d’uso per realizzazione del bacino e della stazione di pompaggio

dei terreni :

censuario Cesana:

F.g. 28 mapp. 37 per mq. 238 in possesso al Comune

F.g. 28 mapp. 104 ex 12 ex 5 per mq. 5826 in possesso al Comune

censuario Bousson:

F.g. 13 mapp. 172 ex 2 per mq. 230 in possesso al Comune

F.g. 13 mapp. 59 per mq. 97 in possesso al Comune

Si muta la destinazione d’uso per realizzazione strade dei terreni :

censuario Cesana

F.g. 28 mapp. 62 ex 5 per mq. 243 in possesso al Comune

censuario Bousson

F.g. 13 mapp. 58 per mq. 89 possesso sconosciuto

F.g. 13 mapp. 59 per mq. 21 in possesso al Comune

per un totale complessivo di mq. 73.778 così come previsto dal progetto sottoposto all’approvazione della C.di S.;

4) Si autorizza l’Agenzia Torino 2006 ad operare su complessivi 73.778 mq nel Comune di Cesana gravati da uso civico interessanti le particelle su elencate.

N) PRESCRIZIONI IN AMBITO DIFESA ASSETTO IDROGEOLOGICO:

Per i bacini in argomento, a norma dei disposti della L.R. n. 58/95 e ss.mm.ii., dovrà essere redatto il progetto esecutivo, al fine dell’ottenimento dell’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio del bacino stesso. Detto progetto dovrà essere trasmesso al Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico-Torino in quadruplice copia, e dovrà contenere gli elaborati previsti all’articolo n. 4 della citata legge, se rientrante in categoria B, dall’articolo n. 6, se rientrante in categoria A. Per l’ottenimento di detta autorizzazione il progetto esecutivo dovra’ essere redatto tenendo conto delle prescrizioni sottoelencate riguardanti le opere ricadenti nell’ambito della L.R. n. 58/95 e ss.mm.ii.

1. in mancanza di specifica normativa regionale in materia di franchi di sicurezza, si ritiene che il franco non debba essere inferiore ai valori indicati al punto H.4 del D.M. 24/03/1982; si ricorda che come franco si intende il dislivello tra il piano di coronamento e la quota di massimo invaso;

2. per il bacino di Sagna Longa non è sufficientemente chiaro se la condotta di innevamento (linea continua colore rosso Tav. I05_D30_BP_003_0) attraversa il corpo del rilevato, pertanto, si prescrive che dovrà essere inserita nella progettazione esecutiva apposita sezione da cui si evinca l’assenza di attraversamenti, ad ogni buon fine si ribadisce che, per quanto riguarda le condotte di qualunque specie (di scarico, di derivazione ed altro), queste, in base al punto H.3 del citato D.M., non dovranno attraversare per nessun motivo il corpo del rilevato arginale;

3. relativamente alle indagini geotecniche, per quanto possibile, dovrà essere prevista l’esecuzione di specifici sondaggi anche nell’area ove insisterà il bacino di Sagna Longa;

4. la relazione geotecnica dovrà contenere il calcolo della capacità portante, per entrambi i siti, e dei cedimenti del terreno di fondazione per il sito ove è prevista la costruzione del bacino di Sagna Longa;

5. dovranno essere fornite indicazioni su eventuali moti di filtrazione e sulla tenuta idraulica dei rilevati arginali;

6. le dimensioni del canale di gronda previsto in corrispondenza del semiperimetro del bacino di Sagna Longa dovranno essere valutate tenendo conto sia dell’apporto del bacino imbrifero afferente che di quello dovuto allo scioglimento delle nevi nonché del drenaggio, proveniente dal coronamento ed afferente al medesimo canale;

7. dovrà essere effettuato il dimensionamento idraulico dello sfioratore, per il bacino di Sagna Longa, considerando lo scenario connesso ad un valore di portata dovuto sia al bacino afferente dal versante a tergo (non considerando il suindicato canale di gronda), sia all’apporto conseguente allo scioglimento delle nevi che all’apporto delle varie tubazioni afferenti: di detto manufatto sfioratore dovranno essere forniti tutti i particolari costruttivi;

8. dovrà essere effettuato il dimensionamento dei drenaggi indicando per entrambi i casi l’area di competenza;

9. per il bacino di Serra Granet dovrà essere valutata la possibilità di inserimento di tubazioni drenanti lungo le sponde sino alla quota individuata nel sondaggi P8 come quota alla quale risulta presente la falda;

10. dovrà essere condotta una specifica verifica idraulica sulla capacità di smaltimento delle acque nei corsi d’acqua che fungono da corpi idrici ricettori dei singoli bacini; inoltre dovranno essere verificate tutte le tubazioni di raccolta delle acque di scarico dei singoli bacini;

11. il bacino di Sagna Longa potrà essere realizzato solo contestualmente alla realizzazione delle previste barriere paravalanghe sul versante che da Punta Rascià discende sulla pista 23/96, come indicato nell’elaborato I05_D_28_OC_001_0 e sue s.m.i.;

12. siano fornite specifiche informazioni sulla presenza di un pozzetto di acquedotto nell’area su cui insisterà il bacino di Sagna Longa.

O) PRESCRIZIONI IN AMBITO IDRAULICO (ex R.D.523/1904):

1) Nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione;

2) Siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità dell’opera trasversale all’alveo del corso d’acqua in argomento nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sottospinte idrauliche indotte da eventi di piena; particolare riguardo dovrà essere rivolto alle strutture di fondazione il cui piano d’appoggio dovrà essere posto alla quota prevista negli elaborati progettuali che non dovrà comunque essere inferiore a m. 1.0 rispetto alla quota più depressa del fondo alveo, nelle sezioni trasversali interessate così come la linea generatrice superiore del tubo guaina metallico previsto; sia inoltre effettuata la verifica al sifonamento per quanto riguarda la briglia sul torrente Gimont;

3) Il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla eventuale demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo;

4) Le sponde, le eventuali opere di difesa esistenti e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto richiedente unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

5) Durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

6) E’ esclusa ogni responsabilità dell’amministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo), in relazione al variabile regime idraulico dei corsi d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo), in quanto resta l’obbligo del soggetto richiedente di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quegli interventi che saranno necessari, sempre previa autorizzazione;

7) Il soggetto richiedente dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell’alveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione;

8) L’Amministrazione si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto richiedente modifiche alle opere, o anche di procedere alla revoca del presente parere, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni dei corsi d’acqua o che le opere stesse siano, in seguito, giudicate incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

9) Sono fatti i salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto richiedente, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza del presente parere;

10) Prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi a cura di Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione delle opere;

11) E’ autorizzata l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione della briglia di derivazione sul torrente Gimont; con successivo atto sarà rilasciato il provvedimento concessorio, al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali.

P) PRESCRIZIONI IN AMBITO ARCHEOLOGICO:

A fronte della mancanza di un programma di indagini ed accertamenti archeologici, ai sensi del D.P.R. 554/99, L’Agenzia Torino 2006 garantirà la presenza nei cantieri di un archeologo professionista per la valutazione del rischio archeologico durante le operazioni di scavo, per eseguire in sito le valutazioni ed i rilievi necessari;

La determina in oggetto si riferisce ai lavori :

IMPIANTI DI INNEVAMENTO IO9 AREA SERRA GRANET E IO5 SAGNALONGA e precisamente:

“IMPIANTI DI INNEVAMENTO IO9 AREA SERRA GRANET”

progetto definitivo approvato dall’Agenzia Torino 2006 con determina prot. n. 397/02 del 19/11/2002 del “Direttore Tecnico Infrastrutture Stradali ed Impianti Montani” dell’Agenzia Torino 2006 e copertura finanziaria garantita per il progetto definitivo Principale con la Determinazione del Direttore Amministrativo dell’Agenzia Torino 2006 n.312/02 del 28/10/2002 che prevede una spesa di Euro 3.457.463,89. Le opere complementari sono state garantite successivamente con nota Toroc 03/249 del 21/01/03 e comunicata dall’Agenzia Torino 2006 con nota 664/03 del 22/01/03 per una spesa di Euro 428.248,20

“IMPIANTI DI INNEVAMENTO E IO5 SAGNALONGA”: progetto definitivo approvato dall’Agenzia Torino 2006 con determina prot. n. 397/02 del 19/11/2002 del “Direttore Tecnico Infrastrutture Stradali ed Impianti Montani” dell’Agenzia Torino 2006 e copertura finanziaria garantita per il Progetto Definitivo Principale con la Determinazione del Direttore Amministrativo dell’Agenzia Torino 2006 n.312/02 del 28/10/2002 che prevede una spesa di Euro 2 512 285,26. Le opere complementari sono state garantite successivamente con nota Toroc 03/247 del 21/01/03 e comunicata dall’ Agenzia Torino 2006 con nota 664/03 del 22/01/03 per una spesa di Euro 3194370,72.

Complessivamente con la determina 397/02 del 19/11/2002 L’Agenzia Torino 2006 ha approvato il progetto per gli impianti per un importo totale di Euro 5 969 749 mentre il Toroc con nota prot. 03/247 del 21/01/03 comunicata dall’ Agenzia Torino 2006 con nota 664/03 del 22/01/03 ha garantito la copertura finanziaria per le opere complementari per complessivi Euro 3622618,92

i lavori, relativamente alla Concessione Edilizia, dovranno essere iniziati entro un anno dalla data del presente atto ed essere ultimati entro tre anni dalla data di inizio lavori. Le date di inizio ed ultimazione dovranno essere comunicate dal soggetto proponente agli Uffici Tecnici dei Comuni interessati. Qualora i lavori non fossero ultimati nel termine stabilito ed eventualmente prorogato, il soggetto proponente dovrà richiedere una nuova concessione per la parte non ultimata.

Il progetto Esecutivo corrispondente a quello definitivo oggetto della presente determinazione deve essere redatto tenendo conto delle prescrizioni elencate e deve riguardare tutte le opere in esso contenute comprese le opere di recupero e mitigazione ambientale, di compensazione e complementari.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e verrà inviata al proponente e depositata presso l’Ufficio di deposito della Regione.

IL Dirigente responsabile
Lorenzo Garrone