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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 07

Codice 26
D.D. 11 febbraio 2003 n. 53

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto preliminare dei lavori di “S.S. n. 589 - Realizzazione della variante esterna di Osasco dal Km. 35+700 al Km. 37+100". Provvedimento conclusivo del procedimento di Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9, commi 1 e 2, della Legge n. 285/2000

Premesso:

- che in data 20/12/2002 l’Agenzia Torino 2006, soggetto proponente, ha depositato al prot.13323/26/26.00 presso la Direzione Regionale Trasporti di piazza Nizza n. 44 il Progetto Preliminare e contestualmente ha richiesto l’attivazione della Conferenza di Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9, commi 1-2 della legge 285/2000, ed ai sensi dell’art.10 della L.R.40/1998, aventi per oggetto i lavori di “S.S. n. 589 - Realizzazione della variante esterna di Osasco dal Km.35+700 al Km.37+100”, con opere previste in territorio dei Comuni di Bricherasio e Osasco; che a tale istanza sono stati allegati, tra l’altro, la documentazione richiesta per la Fase di Verifica di Compatibilità Ambientale (ex art. 10 della L.R. 40/98), la Determinazione del Direttore Tecnico dell’Agenzia Torino 2006 n. 396 in data 19/12/2002 relativa all’approvazione del progetto preliminare in oggetto ed al riconoscimento della completa copertura finanziaria dell’opera per un importo di euro 2.618.000,00, nonché un ”Elenco delle autorizzazioni, nullaosta e pareri da acquisire" a firma del Responsabile Unico del Procedimento per conto dell’Agenzia Arch. S.Manto;

- che contestualmente il soggetto proponente ha provveduto al deposito degli elaborati di cui all’articolo 10, comma 1 della L.R. 40/98 presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di cui all’art. 19 della predetta legge regionale, determinando così l’avvio del procedimento;

- che in data 3/2/2003 l’Agenzia Torino 2006 ha depositato d’iniziativa al prot.1394/26.26 un nuovo “Elenco delle autorizzazioni, nullaosta e pareri da acquisire” in sostituzione di quello precedentemente trasmesso;

- che con Determinazione n. 702 del 23/12/2002 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato il Dirigente Ing. Tommaso Turinetti quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi Preliminare di cui all’art. 9 della Legge 09 ottobre 2000 n. 285 relativa ai lavori in oggetto;

- che il progetto presentato rientra nelle categorie progettuali identificate dalla L.R. 40/98 da che assoggettare alla Fase di Verifica ai sensi dell’ art. 10 della medesima Legge e che, nella fattispecie, l’Autorità Competente è la Regione Piemonte;

- che in estrema sintesi, il progetto riguarda la realizzazione di una nuova variante esterna al Comune di Osasco, così da deviare i flussi di transito attualmente afferenti il centro abitato, attraversato dalla S.S.n.589; il tutto come meglio descritto negli atti progettuali.

- che il Responsabile del Procedimento ex L.285/2000 ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 1 del 3/1/2003 e del conseguente avvio del procedimento di Conferenza dei Servizi Preliminare, reso anche ai sensi della L.R. n. 40/98;

- che con nota n 13454/26 del 24/12/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 8/1/2003 la prima seduta della Conferenza dei Servizi Preliminare, ai sensi dell’art. 9, commi 1 e 2, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000, ed ai sensi dell’art.10 della L.R. n.40/98 convocando i seguenti Enti ed Amministrazioni interessati:

Direzione Regionale Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica- Settore Beni Ambientali

Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione

Direzione Regionale Difesa Del Suolo

Direzione Regionale Opere Pubbliche

Direzione Regionale Tutela e Risanamento - Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti

Direzione Regionale Patrimonio e TecnicoAttività Contrattuale - Espropri - Usi Civici

Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi

Direzione Regionale Industria

Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche

Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale

Osservatorio Regionale Dei Lavori Pubblici

Amministrazione Provinciale di Torino

Provincia di Torino - Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Pianificazione e Gestione Attività Estrattive

Provincia di Torino - Settore Pianificazione e Viabilità

Provincia di Torino - Settore Gestione Risorse Idriche

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

ASL n.10 Pinerolo

Autorità D’Ambito Territoriale Per i Servizi Idrici

Prefettura di Torino

Provveditorato Regionale alle OO.PP.per il Piemonte e la Valle d’Aosta

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte

Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici Di Torino

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale Dello Stato - Coordinamento Provinciale di Torino

C.O.N.I. Regionale

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per il V.I.A.

Comunità Montana della Val Pellice

Sindaco e Responsabile dell’ Ufficio Tecnico dei comuni di: Bricherasio, Osasco;

Ispettorato Logistico dell’ Esercito Reparto Coordinamento e Supporti Generali Ufficio Movimento e Trasporti

Comando Reclutamento Forze di Completamento Interregionale Nord - Ufficio Affari Generali - Sezione Addestramento, Poligoni e Servitù Militari

Comando Regione Militare Nord SM - Ufficio Operazioni - Sz. Piani

Comando delle Forze Operative Terrestri SM - Ufficio Logistico

Comando Infrastrutture Nord

Marina Militare Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo - Alto Tirreno

Comando 1^ Regione Aerea - UCTL P.zza Novelli 1

Comando 1^ Regione Aerea 1° Reparto Operativo Infrastrutture

1° Reparto Infrastrutture -Torino

Enel S.p.A.Direzione Rete - Centro Alta Tensione

SNAM Rete Gas

Telecom Italia- Direzione Territoriale per il Piemonte

Consorzio ACEA (ora ACEA Pinerolese S.p.A.)

Consorzio Comunale di Osasco

VISTO:

- che i lavori di C.d.S. preliminare si sono espletati nelle riunioni del 8/1/2003 e del 5/2/2003 e nel corso del sopralluogo effettuato il giorno 20/1/2003 presso le zone interessate dal progetto, come risultante anche dai Verbali redatti in pari date;

- che nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui sopra si è svolta tra l’altro la Fase di Verifica di Compatibilità Ambientale ex art. 10 della L.R. 40/98;

- che con nota prot. n.642/26.26 del17/1/2003 è stato convocato l’Organo Tecnico di cui all’art.7 della L.R.40/98 e che in data 27/1/2003 si è svolta una Riunione dell’Organo Tecnico, come risulta da verbale redatto in pari data;

- ai sensi del combinato disposto art. 10, comma 3 L.R. 40/1998, art. 9 L. 285/2000 sono pervenuti, entro i termini previsti per la conclusione del procedimento, i formali pareri e contributi tecnici dei seguenti soggetti interessati, acquisiti agli atti :

* Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici Di Torino, con nota pervenuta al prot.873 del 23/1/2003;

* Consorzio ACEA (ora ACEA Pinerolese s.p.a.) con nota pervenuta al prot.255 del 9/1/2003;

* Enel Distribuzione s.p.a., zona Pinerolo, con nota pervenuta al prot.413 del 13/1/2003;

* Autorità d’Ambito Torinese, con nota pervenuta al prot.476 del 14/01/2003;

* Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico Attività Contrattuale - Espropri - Usi Civici con nota pervenuta al prot.1244 del 29/1/2003;

* Provincia di Torino - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità con nota pervenuta al prot.1645 del 5/2/2003;

* Provincia di Torino - Servizio Valutazione Impatto Ambientale con nota pervenuta al prot.1642 del 6/2/2003;

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica con nota pervenuta al prot.1629 del 6/2/2003;

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento - Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con nota pervenuta al prot.1468 del 4/2/2003;

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento - Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti - Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico con nota pervenuta al prot.1622 del 6/2/2003;

* Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione con nota pervenuta al prot.1560 del 5/2/2003;

* Direzione Regionale Territorio Rurale con nota pervenuta al prot.1644 del 6/2/2003;

* A.R.P.A., “Relazione di contributo tecnico-scientifico all’istruttoria regionale”, con nota pervenuta al prot.1643 del 6/2/2003;

* SNAM Rete Gas pervenuta con nota pervenuta al prot.674 del 17/1/2003;

* Marina Militare - Ufficio Infr/Demanio - La Spezia con nota pervenuta al prot.1230 del 29/1/2003;

PRESO ATTO:

- delle risultanze dei lavori di Conferenza dei Servizi Preliminare, in particolare di quanto riportato nei Verbali delle Riunioni in data 8/1/2003 e 5/2/2003, nel Verbale di Sopralluogo in data 20/1/2003, nei rispettivi Allegati;

- delle risultanze della Riunione dell’ Organo Tecnico di cui all’art.7 della L.R.40/98 in data 27/1/2003;

- della certificazione dei vincoli gravanti sulle aree oggetto di intervento rilasciata dal Comune di Osasco e affinata con nota pervenuta al prot. n. 1708/26/26 in data 10/2/2003;

- del voto n.7/1513 espresso in merito al Progetto Preliminare nella seduta del 16/1/2003 dal Comitato Tecnico Amministrativo presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte e Valle d’Aosta;

CONSIDERATO:

- che siano meritevoli di recepimento nel dispositivo del presente provvedimento le raccomandazioni e prescrizioni formulate nell’ambito della C.d.S. dai soggetti soprammenzionati, così che costituiscano, ai sensi dell’art.9, c.1 e 2, indicazioni al soggetto proponente per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso ;

- che in forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n.44-7807 del 25/11/2002 il Responsabile del Procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n.42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n.41-7279 del 7/10/2002;

- che il progetto di che trattasi in linea di massima non risulta incompatibile con le prescrizioni tecniche indicate nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano delle opere per la realizzazione del programma olimpico prevista dall’art. 1 comma 4 della L. n.285/2000 “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006” - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741;

- che l’opera in progetto, rientrante per le sue caratteristiche tecniche tra quelli da sottoporre alla fase di verifica ex art. 10 L.R. 40/1998, presenta soluzioni tali da ritenere che l’entità degli impatti derivanti dalla realizzazione dell’intervento possa ritenersi compatibile da un punto di vista ambientale, stanti anche le operazioni di recupero e mitigazione proposte, nel rispetto tuttavia di specifiche condizioni;

Tutto ciò premesso e considerato,

Vista la legge n.241/1990 e ss.mm.ii.;

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285;

Vista la L.R. 14 dicembre 1998 n. 40;

Vista la legge 28/1/1977, n. 10 e ss.mm.ii;

Vista la L.R. 5/1/1977 n. 56 e ss.mm.ii.;

Visto l’art.22 della L.R. n. 51/97;

Vista la D.G.R. 5 novembre 2001 n. 42-4336, art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 e ss.mm.ii.;

Vista la D.G.R. 9.04.01 n.45-2741, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Vista la documentazione depositata agli atti e riferita al procedimento di che trattasi;

IL DIRIGENTE

determina

Per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono interamente richiamate nel presente dispositivo:

A) - che, ai sensi dell’art. 10 della L.R. 14 dicembre 1998 n. 40, il presente progetto non debba essere sottoposto alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della suddetta legge regionale;

- che la compatibilità ambientale possa essere comunque garantita dall’osservanza delle prescrizioni di carattere ambientale riportate nel presente provvedimento;

B) di recepire le seguenti raccomandazioni e prescrizioni formulate dai soggetti soprammenzionati nell’ambito della C.d.S., così che costituiscano, ai sensi dell’art.9, c.1 e 2, indicazioni al soggetto proponente per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso:

1. è necessario prevedere un’assistenza archeologica costante in corso d’opera, da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico-scientifica della Sovrintendenza per i Beni Archeologici, a tutte le opere di scotico e scavo, comprese quelle per l’impianto dei cantieri e la realizzazione delle opere accessorie;

2. il soggetto proponente dovrà approfondire con l’Autorità d’Ambito Torinese e con Enel Distribuzione s.p.a. gli aspetti tecnici legati alle interferenze tra opere in progetto e manufatti esistenti, fornendo elaborati in idonea scala di dettaglio; dovrà in particolare essere rispettato quanto previsto dal D.M. 21/3/1988, n.449, e ss.mm.ii., nonchè dalle norme CEI 11-17 fasc.558;

3. le interferenze con i sottoservizi gestiti da ACEA Pinerolese Industriale s.p.a. dovranno essere riportate su planimetrie con scala 1:1000; per le interferenze con la fognatura dovrà essere adottata una protezione dell’estradosso con calcestruzzo con idoneo spessore e rete elettrosaldata, per una larghezza di circa ml.4 e per una lunghezza pari alla carreggiata più circa ml.2 per parte; si dovrà garantire la accessibilità dei pozzetti esistenti; si richiede per le rotatorie in progetto la predisposizione di due tubi guaina DN 300 per futuri attraversamenti; i progettisti dovranno prendere contatti con ACEA Pinerolese Industriale s.p.a. per gli opportuni approfondimenti tecnici;

4. si richiede un approfondimento circa lo stato possessorio dei terreni agricoli interessati dall’intervento, per verificare, anche mediante acquisizione di opportune certificazioni comunali, la eventuale presenza di usi civici, con riserva di dettare più precise prescrizioni qualora sia necessario ottenerne la sdemanializzazione;

5. per le rotatorie in progetto si ritiene opportuno prevedere:

a) la riduzione della banchina interna alla rotatoria da mt.1,50 a mt. 1,00 e l’aggiunta, sempre nella circonferenza più interna, di una fascia delimitante valicabile di mt.2,00 in contropendenza; .

b) la realizzazione di una fascia delimitante valicabile posta sul bordo dell’isola centrale con elementi di porfido, o similari, posati su letto di calcestruzzo con annessa rete elettrosaldata per una omogenea ripartizione dei carichi veicolari;

c) l’ aumento della banchina esterna da mt.1,00 a mt.1,50, mantenendo inalterate le dimensioni e le previsioni sia dell’arginello che della scarpata delimitante la rotonda in esterno;

d) l’inclinazione dell’anello viabile verso il bordo esterno con una pendenza del 1,5-2,0%, e particolare attenzione dovrà essere posta nella realizzazione di un corretto sistema di raccolta e smaltimento delle acque di superficie;

6. per l’impianto di illuminazione dovranno essere soddisfatte le condizioni previste dalla Norma UNI 10439 “Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato” e in particolare:

a) i pali dovranno essere collocati lungo il perimetro esterno del tracciato stradale e prevedere l’impiego di lampade al sodio ad alta pressione;

b) i pali di illuminazione previsti nella Rotonda Battitori dovranno essere collocati lungo il perimetro esterno;

c) la scelta della torre faro nella Rotonda sp. 161 e Rotonda Sud dovrà prendere in considerazione i seguenti fattori:

- l’illuminazione della rotonda tramite la torre faro, in caso di presenza di nebbie, potrebbe determinare una ridotta illuminazione del tracciato stradale e della segnaletica in prossimità degli incroci;

- la dimensione della torre faro dovrà essere proporzionale alla larghezza della . rotonda, tale da non creare inquinamento luminoso ad eventuali edifici posti in adiacenza della stessa, valutando in alternativa l’utilizzo dell’illuminazione diffusa;

7. per quanto concerne gli impatti sulle componenti ambientali:

a) dovranno essere predisposti sottopassi idonei all’attraversamento di fauna, anche ungulata, corredati da corridoi vegetazionali lungo il tracciato che fungano da invito verso i sottopassi stessi e da barriere fisse che impediscano l’attraversamento;

b) si dovrà indicare la prevedibile quantità di rifiuti prodotti durante la realizzazione dell’opera e la loro destinazione, nonchè garantire il massimo recupero possibile degli stessi;

c) la progettazione definitiva dovrà dettagliare i ripristini a fine lavori, il recupero delle aree di cantiere e gli inserimenti ambientali dell’opera;

d) relativamente alla nuova area verde prevista nelle opere di compensazione dovrà essere presentata una descrizione qualitativa e quantitativa in merito alle specie arboree/arbustive che si intende piantumare: la scelta di tali specie dovrà essere adeguata alle caratteristiche vocazionali del territorio nell’ambito d’area vasta, costituendo un incremento della biodiversità;

e) dovrà essere assicurata una gestione degli espropri che preveda la possibilità di comprendere nei terreni da espropriare anche eventuali superfici residuali;

f) successivamente alla definizione dello stato di consistenza catastale, nell’ambito delle procedure di esproprio, dovrà essere incentivata una operazione di ricomposizione fondiaria dei terreni interessati: a tal fine dovrà essere messo a disposizione un professionista competente in materia;

g) la viabilità interpoderale indicata nel progetto a completamento dell’intervento in oggetto dovrà essere possibilmente concordata con i proprietari dei fondi interessati nell’ambito delle procedure previste per Legge;

h) dovranno essere realizzati i sondaggi previsti nel progetto preliminare al fine di approfondire eventuali problematiche relative alla progettazione delle tipologie fondazionali e per la verifica delle condizioni idrogeologiche;

i) i rilevati dovranno essere realizzati in maniera da non creare pericolose zone di accumulo idrico e facilitando, se possibile, il deflusso nei collettori fluviali;

j) in sede di progettazione definitiva si dovrà procedere alla caratterizzazione di dettaglio dei litotipi sottoposti a carico ad opera dei tratti previsti in rilevato e valutare con precisione l’escursione della soggiacenza dell’acquifero superficiale ed il regime delle acque sotterranee;

k) particolare attenzione dovrà essere posta agli studi relativi alle falde idriche in modo che le opere in progetto non creino nocumento all’assetto idrogeologico sotterraneo;

l) dovrà essere predisposto un piano di manutenzione e di smaltimento delle biomasse attese derivanti dai processi di biofiltrazione;

m) dovrà essere verificata la funzionalità idraulica delle interferenze con i corsi d’acqua, effettuato un corretto dimensionamento degli attraversamenti e dovranno essere previste le necessarie opere di manutenzione delle sezioni di deflusso;

n) particolare attenzione dovrà essere prestata alla rete di fossi irrigui, la cui funzionalità non dovrà essere compromessa a seguito dell’intervento;

o) per quanto riguarda la Gora Comunale o Beale Maestro, si suggerisce l’adozione della soluzione che prevede il riposizionamento del percorso della Gora lungo il ciglio destro della strada così da ridurre al minimo i tratti intubati;

p) in fase di cantiere dovranno essere dettagliati gli accorgimenti tecnici ed operativi atti a mitigare gli impatti generati in fase esecutiva (polveri, rumori , etc.), non solo nei confronti della salute e sicurezza dei lavoratori, ma anche rispetto ai recettori limitrofi (cascine e abitato di Osasco); inoltre in caso di sversamenti accidentali di sostanze impregnanti, per le aree di cantiere prive di superficie pavimentata, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato;

q) dovranno essere affidati all’ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e a tal fine il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e dovrà trasmettere gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.;

r) dovranno essere concordate con ARPA Piemonte le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam, per quanto riguarda:

- la produzione di rumore in corrispondenza dei recettori limitrofi

- la qualità dell’aria, con particolare attenzione alle polveri totali sospese e PM10 in corrispondenza dei recettori

- la qualità dei corpi idrici interferiti dai lavori ed in corrispondenza degli scarichi delle acque di piattaforma raccolte e accumulate nelle vasche di biofiltrazione

- l’effettiva efficacia del sistema di fitodepurazione delle acque di piattaforma e degli interventi di recupero delle aree di cantiere, delle scarpate dei rilevati stradali e del reticolo idrografico superficiale;

dovrà inoltre essere valutata insieme ad ARPA l’eventuale necessità di predisporre un monitoraggio della falda superficiale in ragione della elevata permeabilità dell’acquifero presente;

tutti i dati, adeguatamente commentati, relativi al monitoraggio concordato dovranno essere trasmessi ad ARPA Piemonte, nel minor tempo possibile;

s) il Direttore dei lavori e/o il R.U.P., per le rispettive competenze, dovranno trasmettere all’ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, di mitigazione, di compensazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle adottate con la Determinazione Dirigenziale conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto;

t) in caso di sovrapposizione di cantieri di opere diverse previste in zone limitrofe dovrà essere garantito l’accesso dei mezzi e delle forniture ai cantieri, se necessario coordinando e pianificando in modo congiunto le attività delle fasi costruttive anche al fine di prevenire il formarsi di intasamenti durante la esecuzione delle opere;

u) si richiede che il progetto definitivo contenga il piano degli inerti necessari alla realizzazione del progetto in esame, che dovrà confluire nel piano globale previsto dalla V.A.S.; a tale proposito, si ricorda che per il reperimento degli stessi si dovrà dare la priorità assoluta ad altri cantieri del Programma Olimpico in cui vi è esubero di tali materiali, in coerenza con il piano globale degli inerti e con quello relativo alla mobilità sostenibile; si chiede inoltre che venga verificata l’esistenza di siti idonei allo stoccaggio dei materiali in esubero più prossimi alle zone di produzione e/o riutilizzo dello stesso rispetto all’area dell’ex aeroporto militare tra Scalenghe e Buriasco indicata in progetto (Rif. V.A.S. Punto 5.2.1 D.G.R. n.45 - 2741);

v) dovrà essere effettuata una valutazione del clima acustico attuale a firma di tecnico riconosciuto competente in materia di acustica ambientale mediante l’analisi delle condizioni sonore esistenti derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti sonore naturali ed antropiche in corrispondenza dei ricettori sensibili attraverso un’apposita campagna di misurazione eseguita secondo quanto descritto nei D.M. del 16/03/1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”; nel caso in cui si dovesse rendere necessaria l’apposizione di barriere antirumore occorrerà porre particolare attenzione nel definire un progetto complessivo di sistemazione che le comprenda;

w) il rumore generato nella fase di realizzazione, o nei siti di cantiere, dovrà rispettare i vigenti limiti di zona; qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’adozione degli appropriati accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo, dovrà essere richiesta deroga concedibile dal Comune per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma1, lettera h, della legge 447/1995;

x) data la strettissima interconnessione funzionale del progetto con la variante di Bricherasio si evidenzia la necessità di approfondire la possibilità che la posizione e/o le soluzioni progettuali della rotatoria costituente la connessione tra i due progetti siano oggetto di ulteriori valutazioni, allo scopo di limitare la frammentazione fondiaria dei terreni interessati e di evitare uno sbarramento alle attuali strade di servizio agricolo Est-Ovest (strada interpoderale, strada comunale di Osasco, strada vicinale della Calliera), minimizzando il più possibile sulla strada in progetto le sovrapposizioni di mezzi agricoli ai volumi di traffico previsti, il che ridurrebbe i vantaggi apportati dalla realizzazione della variante;

y) si richiede che in fase di progettazione definitiva venga affrontata la criticità costituita dall’interferenza del sovrappasso delle Bergere con Cascina Calliera e che si approfondisca l’ipotesi di aumentare quanto più possibile la distanza tra il sovrappasso e tale cascina;

8. Considerata la non conformità urbanistica degli interventi proposti, in sede di progetto definitivo si dovrà predisporre per il Comune interessato, previa puntuale verifica delle difformità urbanistiche, la Variazione Urbanistica ex comma 4 articolo 9 delIa L. 285/2000, comprensiva degli elaborati ed in osservanza delle procedure previste dalla D.G.R. n. 42 - 4336 del 5. 11.2001, così come modificata dalla D.G.R. del 7 ottobre 2002 n. 41-7279, e contenente l’insieme delle modifiche relative al P.R.G.C. derivanti dalla realizzazione delle opere previste e dalle eventuali interferenze con altre infrastrutture presenti sui territorio (quali ad esempio reti elettriche, gas, ecc.). Tale Variazione dovrà essere corredata dagli elaborati geologici di supporto previsti dalla normativa vigente. Dovranno essere verificate inoltre le ulteriori prescrizioni e procedure specifiche per le interferenze con vincoli relativi a normative di settore (ad es. rapporti con le fasce di rispetto relative a linee elettriche, metanodotti, pozzi di captazione ecc.).

9. Relativamente agli aspetti paesaggistici si segnala quanto segue:

a) in merito all’interferenza con la Cascina Favorita, individuata sulla cartografia di P.R.G.C. tra gli “edifici con valore ambientale da preservare”, si richiede di valutare idonee soluzioni progettuali che garantiscano una opportuna distanza di salvaguardia al fine di tutelare l’ambito e il bene in oggetto;

b) il pilone situato tra Cascina Calliera e Cascina Saluzzo dovrà essere mantenuto e rilocalizzato; qualora le condizioni del manufatto lo rendessero necessario, si dovrà provvedere ad un’azione di restauro conservativo del bene quale intervento di compensazione;

c) in merito alla Rotonda Battitori si raccomanda, in sede di progetto definitivo, di realizzare l’opera in modo da non interessare la recinzione del Parco del Castello di Osasco, valutando altresì soluzioni progettuali che minimizzino gli impatti a carico della Bealera Maestro;

d) si richiede, anche in riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. 9.04.01 n.45-2741 “VAS”, che la reaIizzazione dell’intervento sia accompagnata da elaborati di progetto relativi all’inserimento paesaggistico delle strutture in oggetto, individuando gli interventi di recupero, mitigazione e di compensazione paesistico-ambientale da attuare al fine di consentire una adeguata integrazione del tracciato stradale in progetto, con attenzione a soluzioni di ricucitura e rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato;

e) le stesse attenzioni dovranno essere poste nella progettazione delle aree delle rotatorie di svincolo, con particolare riguardo all’arredo verde, ai materiali utilizzati e alle soluzioni previste per l’illuminazione: a tal fine si richiedono elaborati di dettaglio relativi a dette sistemazioni;

f) si richiede, con particolare riferimento alle aree interessate dalla Rotonda Battitori, ampia documentazione fotografica a colori degli ambiti di intervento e dell’intorno paesistico-ambientale con fotoinserimenti dell’intervento proposto e con predisposizione di elaborati di progetto delle sezioni corrispondenti.

10. In considerazione del fatto che nella tratta in oggetto non risultano essere attraversati versanti o zone particolarmente sensibili sotto l’aspetto della stabilità, si ritiene che il progetto definitivo dovrà contenere gli ordinari studi geologici e geotecnici ai sensi della L.109/94 e ss.mm.ii. e del D.P.R. 554/99 e ss.mm.ii.; dovrà inoltre essere rispettata la vigente normativa in campo sismico, anche con gli opportuni adempimenti necessari in sede di progetto esecutivo;

C) Di prendere atto del voto n.7/1513 espresso in merito al Progetto Preliminare nella seduta del 16/1/2003 dal Comitato Tecnico Amministrativo presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte e Valle d’Aosta;

D) Di trasmettere il presente provvedimento all’ Agenzia Torino 2006, soggetto proponente, per la opportuna conoscenza e per quanto di competenza;

E) Di dare atto che tutti gli atti riferiti al procedimento restano in deposito presso la Direzione Trasporti.

Si dà atto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti