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Bollettino Ufficiale n. 07 del 13 / 02 / 2003

Codice 14.5
D.D. 11 novembre 2002, n. 894

Legge regionale n. 16 del 2.7.1999 - legge regionale 9.8.1989, n. 45. Integrazione della D.D. 151 del 28.2.2002. Autorizzazione ai sensi della l.r. 45/89

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Di autorizzare ai sensi dell’art. 6, commi uno e due della legge regionale 45/89 l’esecuzione delle opere inerenti al progetto speciale integrato “Valorizzazione delle risorse Agro-Forestali e Turistiche nel territorio della Comunità Montana Valle di Mosso”

la concessione stessa è vincolata all’osservanza delle seguenti condizioni e prescrizioni:







n. intervento    Intervento
1    Sistemazione e recupero Alpe Margosio nel comune di Mosso
2    Sistemazione e recupero Alpe Pilota nel comune di Trivero
3    Ristrutturazione fabbricato per la produzione di prodotti tipici (stabilimento Reolon)
4    Costruzione nuova stalla in località Prapiano in Comune di Mosso
5    Realizzazione di percorso storico e naturalistico dell’Alta Vallesessera
6    Realizzazione di circuito per mountain bike
7    Recupero sentiero Brughiera - San Bernardo
8    Creazione di un punto di ristoro e d’appoggio per campeggio verde in località Piana del Ponte
    in Comune di Boglio
9    Protezione della sponda del Sessera che si presenta particolarmente acclive in corrispondenza
    delle caldaie del Sessera



Intervento n. 1: non sono previsti scavi in progetto.

Intervento n. 2: non sono previsti scavi in progetto.

Intervento n. 3: non sono previsti scavi in progetto.

Intervento n. 4: in considerazione dell’elevata profondità del basamento roccioso, le fondazioni dei manufatti in progetto dovranno essere impostate nei depositi detritici più grossolani, superando i livelli superficiali meno coerenti ed i materiali di riporto.

E’ importante tenere in conto che in fase di scavo si dovranno analizzare puntualmente la stratigrafia e le caratteristiche geotecniche dei terreni in cui verranno impostate le fondazioni, verificando i parametri sopra riportati.

Nel caso che in fase di scavo venga osservata la presenza di flussi idrici sotterranei di portata rilevante sarà necessario realizzare un’opera di drenaggio, tipo trincea, che convogli tali acque verso valle.

Le superfici denudate interessate da scavi e riporti dovranno essere inerbite per evitare l’insorgenza di fenomeni erosivi.

Intervento n. 5 e 6: per quanto concerne il rifacimento della passerella pedonale sul rio Artignaga si dovranno consolidare le spalle esistenti e ci si dovrà in ogni caso attenere ai dati progettuali di riferimento ed ogni eventuale variante progettuale dovrà essere valutata sotto il profilo geologico e geotecnico.

Per quanto concerne la realizzazione del percorso naturalistico in Alta Valle Sessera e segnatamente la passerella sul torrente Sessera, si dovrà provvedere all’esecuzione di parziale rimodellamento dell’alveo nel settore interessato dalla realizzazione dell’intervento, con eliminazione del detrito in esubero. Si dovrà inoltre provvedere ad adeguata preparazione del piano di posa della fondazione del ponte, con completa eliminazione di eventuali cotiche di copertura vegetale, iniettando eventualmente calcestruzzo entro evidenti fratture beanti. E’ fatto salvo l’obbligo di attenersi ai dati progettuali di riferimento ed ogni eventuale variante progettuale dovrà essere valutata sotto il profilo geologico e geotecnica.

Intervento n. 7: trattasi di manutenzione straordinaria di piste a scopi agro-silvo-pastorali e quindi in regime di esenzione dall’autorizzazione ex art. 11 - punto a).

Intervento n. 8: nell’esecuzione degli scavi si dovranno rispettare le pendenze di sicurezza nonchè rinverdire adeguatamente i fronti di nuovo modellamento. I riporti dovranno inoltre essere attuati con terreni adeguatamente drenanti aventi granulometria grossolana. Infine sarà opportuno provvedere ad adeguata regimazione degli apporti idrici presso le piazzole destinate a campeggio, onde evitare l’instaurarsi di fastidiosi ristagni.

Intervento n. 9: andrà rispettata la tipologia dei lavori che, come si evince dagli elaborati progettuali, non prevedono scavi se non per la posa dei piedritti della recinzione e quindi al di sotto dei 50 mc.

Come prescrizione di carattere comune a tutti gli interventi si dovranno limitare gli scavi al minimo indispensabile e comunque non dovranno eccedere le quantità computate nel progetto esecutivo.

Ogni eventuale variazione che dovesse rendersi necessaria all’atto dell’esecuzione delle opere andrà preventivamente segnalata al Settore scrivente che ne valuterà l’ammissibilità ai sensi della l.r. 45/89.

Gli interventi che incidono sui collettori idrici dovranno essere autorizzati dal Settore OO.PP. e Difesa del Suolo competente per territorio.

Il Direttore regionale
Elio Caruso