Torna al Sommario del Supplemento ordinario n. 2

Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 26.2
D.D. 12 dicembre 2002, n. 679

Comma 1 - Art. 9 Legge 285 del 9 ottobre 2000. Conferenza dei Servizi Preliminare a seguito dell’istanza della SITAF S.p.A. relativamente al progetto “Realizzazione della quarta corsia dell’A32 nel tratto compreseo tra il Traforo del Frejus e lo svincolo di Savoulx. Completamento dello svincolo di Bardonecchia”

Vista l’istanza prot. n. 3978 in data 02 luglio 2002, con la quale la Società SITAF S.p.A., con sede in Fraz. San Giuliano - 10059 SUSA (TO) ha trasmesso il progetto e ha richiesto la convocazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 relativamente al progetto di “Realizzazione della quarta corsia dell’A32 nel tratto compreso tra il Traforo del Frejus e lo svincolo di Savoulx. Completamento dello svincolo di Bardonecchia”.

Vista la nota n. 6817 del 15/7/2002 con la quale il Settore Viabilità ed Impianti Fissi ha segnalato, per l’attivazione delle procedure di approvazione, la necessità di acquisire il parere del Ministero dell’Ambiente sulla necessità (o meno) di sottoporre il progetto alla procedura di VIA Ministeriale e la dichiarazione relativa alla completa copertura finanziaria degli interventi previsti;

Visto il parere del Ministero dell’Ambiente n. 7538/VIA/B.40.3 del 16/7/2002, trasmesso dalla SITAF con nota prot. n. 4513 del 26/07/2002;

Visto che l’Ente proponente con nota n. 5195 del 24/9/2002 ha comunicato che (come comunicato dal Toroc con propria nota prot. 1163 del 17/7/2002) il completamento dello svincolo di Bardonecchia risulta avere la completa copertura finanziaria, mentre per quanto attiene la copertura degli oneri occorrenti all’esecuzione della IV corsia, in aggiunta a quanto già nelle disponibilità del Toroc, conferma che la SITAF stessa ha previsto nel proprio Piano Finanziario la quota parte di risorse di sua spettanza.

Vista la nota prot. n. 9649 del 03 ottobre 2002 con la quale il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi Dott. Ing. Giuseppe IACOPINO, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi (fase preliminare e fase definitiva) di cui all’art. 9 della Legge n. 285 del 09 ottobre 2000.

Viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/2001, n. 41-7279 del 07/10/2002 e n. 44-7807 del 25/11/2002 in merito alle “Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" ed in particolare la D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 che recita ”... i progetti inerenti le opere attinenti ai Giochi Olimpici 2006 possono essere approvati nell’ambito della Conferenza dei servizi anche in carenza di copertura finanziaria, fatta salva la necessità della completa copertura a livello di programmazione finanziaria, prima della conclusione della Conferenza dei servizi Definitiva ...".

Preso atto che con nota n. 10533 del 28/10/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 13/11/2002 la prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000.

Visto il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 13 novembre 2002.

Viste le risultanze del sopralluogo tecnico avvenuto in sito, in data 20/11/2002 , come previsto in sede di Conferenza dei Servizi;

Preso atto che con nota n. 12207 del 28/11/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 05/12/2002 la seconda e conclusiva seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000;

Visto il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 05 dicembre 2002.

Visti i pareri e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa Conferenza dei Servizi riportati nel seguito:

- Ministero dell’Ambiente, nota prot. n. 7538 del 16/7/2002

- Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nota prot. n. 1677 del 31/7/2002

- Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, parere di massima favorevole con prescrizioni espresso con nota n. 5973 del 16/7/2002

- Provincia di TORINO - Area ambiente, parchi, risorse idriche e tutela della fauna, parere trasmesso con nota n. 307625/LA9 del 04/12/2002

- Provincia di TORINO - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità, parere trasmesso con nota n. 309235 del 05/12/2002

- Comune di Bardonecchia - Deliberazione della Giunta Comunale n. 177 /2002 trasmessa con nota n. 13530 del 12/11/2002 e Deliberazione della Giunta Comunale n. 197/2002 del 05/12/2002 (con allegato prot. n. 1715 del 4/12/2002 del Consorzio Forestale Alta Valle Susa)

- Comune di Oulx - Deliberazione della Giunta Comunale n. 94 del 12/11/2002 acquisita agli atti della Conferenza dei Servizi con prot. n. 11577 del 14/11/2002 e Deliberazione della Giunta Comunale n. 106 del 05/12/2002 (con allegato prot. n. 1715 del 4/12/2002 del Consorzio Forestale Alta Valle Susa)

- Regione Piemonte - Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - parere n. 19197 del 5/12/2002

- Regione Piemonte - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione Rifiuti - nota n. 21295 del 5/12/2002

- Regione Piemonte - Direzione Industria - nota n. 15467 del 02/12/2002

- Regione Piemonte - Direzione Trasporti

- SNAM Rete Gas - nota n. 3287 del 04/12/2002

- TERNA - Gruppo ENEL - nota prot. 2743 del 06/12/2002

- ENEL Distribuzione - nota n. 8380 del 6/12/2002

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

vista la Legge 285 del 09 ottobre 2000;

viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/200, n. 41-7279 del 07/10/2002 e n. 44-7807 del 25/11/2002;

visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute in data 13/11/2002 e 05/12/2002;

determina

19) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

20) di concludere il procedimento relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000, relativo all’istanza n. 3978 presentata dalla Società SITAF S.p.A. in data 02/7/2002;

21) di richiedere all’Ente proponente Società SITAF S.p.A., che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento, conseguenti all’espletamento della Conferenza dei Servizi preliminare contenute nei verbali delle due sedute ed ai pareri pervenuti, necessarie per ottenere in sede di Conferenza dei Servizi definitiva i necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate e riportate nel seguito:

Ministero dell’Ambiente

In merito a quanto richiesto (dall’Ente proponente) si evidenzia che le corsie autostradali aggiuntive a quelle esistenti (terze e quarte corsie) sono soggette alla procedura di VIA nazionale, come esplicitato nella circolare del Ministero dell’ambiente del 07 ottobre 1996 n. GAB/96/15298, pertanto, il progetto di cui trattasi dovrà essere inviato al Ministero dell’Ambiente, corredato dello studio di impatto, per la necessaria pronuncia di compatibilità ambientale

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Per quanto concerne il parere n. 1677 del 13/7/2002, già ricevuto ufficialmente dalla SITAF S.p.A., si chiede all’Ente proponente, nel corso della redazione del progetto definitivo, di approfondire le problematiche in esso contenute

Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Soprintendenza per i Beni Archeologici

Si chiede all’Ente proponente la comunicazione del calendario previsto per i lavori, per consentire eventuali sopralluoghi in corso d’opera, e il rispetto di quanto disposto dalla legge di tutela (D.lgs.vo 490/99), dando precise istruzioni alla D.L. affinché, in caso di rinvenimenti, anche dubbi, i lavori siano sospesi sino al sopralluogo da parte di un funzionario della Soprintendenza.

Provincia di Torino - Area ambiente, parchi, risorse idriche e tutela della fauna

In fase di progettazione definitiva occorre approfondire i seguenti punti:

- dettagliare le indicazioni in merito allo smaltimento dei materiali derivanti dalle demolizioni, individuare una discarica e indicare le quantità di rifiuti destinate al recupero e quelle destinate a discarica (Rif. V.A.S. punto 5 D.G.R. n. 45-2741)

- si chiede che vengano fornite informazioni riguardo alla ubicazione, al numero e al tipo di piante destinate alla piantumazione

- è necessario approfondire le tematiche relative al ripristino e/o consolidamento delle scarpate con l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, fornendo maggiori informazioni riguardo all’ubicazione, alle tipologie di intervento scelte e accompagnando lo studio con rappresentazioni grafiche ed elaborati di dettaglio

- in relazione alle indagini geologiche si richiede che siano realizzati gli interventi integrativi citati nel documento “Campagna di indagini - riepilogo attività” quali stendimenti geofisici nelle zone inaccessibili, nuovi sondaggi nelle zone franose, carotaggi sulle fondazioni di cui non si dispongono informazioni.

Provincia di Torino - Area Viabilità ed edilizia - Servizio programmazione e pianificazione viabilità

- deve essere curato l’inserimento ambientale per quanto attiene la realizzazione delle opere di sostegno del versante di monte e delle scarpate a valle facendo ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica per la mitigazione delle nuove opere e, per quanto possibile, di quelle preesistenti

- si richiama l’attenzione sulla possibilità di impiegare barriere che sul piano estetico agevolino il loro inserimento ambientale

- con riferimento al nuovo svincolo di Bardonecchia si valuta eccessivamente impattante, sotto l’aspetto ambientale, l’ipotesi di una rotatoria posizionata su pile

Comune di Bardonecchia

Per quanto concerne il contributo tecnico del Comune di Bardonecchia, si chiede all’Ente proponente, all’atto della redazione del progetto definitivo di verificare ed approfondire le problematiche evidenziate nelle sottoriportate Deliberazioni della Giunta Comunale che vengono allegate alla presente determinazione dirigenziale ed in particolare:

- Deliberazione della Giunta Comunale n. 177 /2002 prot. 13530

- Deliberazione della Giunta Comunale n. 197/2002 del 05/12/2002 - compreso allegato prot. n. 1715 del 4/12/2002 del Consorzio Forestale Alta Valle Susa.

Comune di Oulx

Per quanto concerne il contributo tecnico del Comune di Oulx, si chiede all’Ente proponente, all’atto della redazione del progetto definitivo di verificare ed approfondire le problematiche evidenziate nelle sottoriportate Deliberazioni della Giunta Comunale che vengono allegate alla presente determinazione dirigenziale ed in particolare:

- Deliberazione della Giunta Comunale n. 94 del 12/11/2002

- Deliberazione della Giunta Comunale n. 106 del 05/12/2002 - compreso allegato prot. n. 1715 del 4/12/2002 del Consorzio Forestale Alta Valle Susa.

TERNA Gruppo Enel

La Società fa presente che l’opera in oggetto interferisce con elettrodotti ad alta tensione a 132 KV aerei preesistenti. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché le norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, T.E.R.n.A. S.p.A. - Area Operativa Trasmissione di Torino chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

ENEL Distribuzione

La Società evidenzia che l’opera in progetto potrebbe essere interessata da elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, l’ENEL Distribuzione S.p.A. Zona di Rivoli chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

Regione Piemonte - Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica

- Aspetti urbanistici

Il progetto definitivo dell’intervento proposto dovrà essere accompagnato dalle “Variazioni urbanistiche” ex L. 285/2000, da predisporsi secondo le indicazioni della D.G.R. del 5 novembre 2001 n. 42-4336, così come modificata dalla D.G.R. del 7 ottobre 2002 n. 41-7279 relative ad entrambi i Comuni interessati in quanto l’esame degli elaborati presentati ha evidenziato la difformità degli interventi proposti rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni interessati (Bardonecchia P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 27-41717 del 5.3.1985 e Piano Particolareggiato approvato con D.G.R. n. 138-26491 del 01.07.1983; Oulx: PRGC approvato con DGR n. 48-40084 del 14.1.1994 e successive modifiche Variante 1, Variante 2 e vari art. 17/7 c. ex LR 56/77 e s.m.i.) poiché:

* per il Comune di Bardonecchia le aree interessate dagli interventi sono all’interno delle “Aree e fasce di rispetto” e “Area di ricognizione” at. 13bis, 4 c. delle NTA che richiede “...un apposito studio di approfondimento territoriale esteso all’intera area di ricognizione....” Pertanto, trattandosi di interventi esterni ai sedimi viari e tenuto conto del citato articolo 13bis le opere risultano difformi dalle prescrizioni dello strumento urbanistico vigente.

* per il Comune di Oulx le aree interessate dagli interventi sono all’interno delle fasce di rispetto della sede stradale esistente (autostrada e svincolo di Savoulx) ove nelle prescrizioni delle NTA (art 60) non è espresso chiaramente che le modifiche ai tracciati viari non costituiscono varianti al piano regolatore: allo stesso tempo lo svincolo interferisce con aree produttive esistenti e di nuovo impianto, pertanto le opere risultano difformi dalle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti.

- Aspetti paesaggistici

* Si ritiene necessario che la realizzazione della quarta corsia dell’autostrada Torino-Bardonecchia sia oggetto di un approfondimento progettuale che, sulla base delle tematiche e delle valutazioni già sviluppate nello studio di prefattibilità ambientale, preveda la possibilità di realizzare l’ampliamento in affiancamento all’esistente parte a monte e parte a valle al fine del contenimento degli impatti sul territorio non comportando sostanziali trasformazioni al contesto paesaggistico già modificato dalla primitiva realizzazione del nastro autostradale.

* Considerato che allo stato attuale la struttura autostradale esistente costituisce già, per la vicinanza ai nuclei frazioni, elemento di intrusione nel contesto paesaggistico, anche nelle percezioni delle visuali panoramiche degli ambiti montani interessati, si richiedono approfondimenti ed attente valutazioni riguardo agli allargamenti proposti a valle dell’esistente tracciato in corrispondenza di nuclei edificati preesistenti di interesse documentario.

* Si ritiene inoltre, anche in riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. 9.04.01 n. 45-2741 “VAS” che la realizzazione in progetto debba essere accompagnata da attento studio di inserimento paesaggistico delle strutture in oggetto, individuando gli interventi di mitigazione e di compensazione paesistico-ambientale da attuare al fine di consentire un’adeguata integrazione dell’asse autostradale in progetto, con attenzione a soluzioni di ricucitura e rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato, anche in una visione più ampia e generale di risistemazione dell’intero ambito paesaggistico interferito, prevedendo altresì opere di riqualificazione complessiva delle strutture preesistenti.

Regione Piemonte - Direzione Tutela e risanamento Ambientale - Programmazione e Gestione Rifiuti

Per il prosieguo dell’iter procedurale, non essendo al momento intervenuta alcuna modifica rispetto a quanto indicato nella nota n. 7538/VIA/B.40.B del 16/7/2002 del Ministero dell’Ambiente, il progetto dovrà essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale di competenza Statale.

La progettazione definitiva, tenendo conto delle particolari sensibilità del territorio interessato dovrà evidenziare tutti i prevedibili impatti ambientali indotti dalla realizzazione dell’adeguamento dell’esistente infrastruttura e definire l’adozione di adeguate misure di contenimento e di mitigazione degli stessi, sia in fase di cantiere che in quella di esercizio.

In particolare, per quanto di competenza della Direzione, si evidenzia quanto segue:

- Per la fase di cantiere dovrà essere opportunamente considerata la rilevanza dei disagi da rumore e da inquinamento dell’aria generati sia direttamente dall’attività di costruzione, sia dal traffico dell’autostrada che dai problemi alla circolazione stradale derivanti dall’esecuzione delle opere. Il progetto definitivo dovrà dettagliare gli accorgimenti tecnici e operativi necessari per minimizzare i disagi arrecati dai cantieri e prevenire il formarsi di intasamenti nei flussi di traffico.

- In fase di esercizio, stante l’assenza della normativa specifica in materia di rumore stradale, gli interventi di mitigazione dovranno essere progettati per garantire, presso ciascun ricettore e nella più gravosa situazione di esercizio dell’infrastruttura, il rispetto dei livelli sonori indicati nella bozza di regolamento predisposta dal Ministero dei Lavori Pubblici e citata nello Studio al paragrafo 9.4.3. Si rammenta infine che la documentazione inerente l’inquinamento acustico deve essere redatta da tecnico riconosciuto competente in acustica ambientale ai sensi dell’art. 2 della legge 447/1995 e deve prevedere un adeguato monitoraggio post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e l’eventuale adozione di azioni correttive.

- Per le fasi di scavo dovranno essere attuati i disposti normativi di cui ai commi 17 e 18 e 19 dell’art. 1 della Legge 21 dicembre 2001 n. 443. Dovrà essere fornito un preciso quadro dei volumi di scavo e riporto, della loro provenienza e della loro destinazione,: inoltre dovranno essere maggiormente dettagliate le problematiche inerenti le modalità operative e la viabilità di cantiere, con particolare riferimento al trasporto di tali materiali da un’area all’altra del cantiere stesso e alla identificazione di aree di temporanea deponia anche del materiale di scotico.

- Per quanto attiene i rifiuti, per lo smaltimento dovranno essere specificamente individuate in progetto le più vicine discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente che potranno essere utilizzate in corso d’opera.

- Nel caso di sversamenti accidentali di sostanze inquinanti in aree non impermeabilizzate, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato.

- Nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996, dovranno essere previste le misure necessarie qualora in fase di realizzazione fosse rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti attribuibili ai calcescisti:, tenendo conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. e dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione.

- Ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere prevista la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati.

- Per i ripristini ambientali il proponente dovrà produrre una chiara progettazione onde rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi di recupero e mitigazione ambientale previsti lungo il nastro autostradale e nella sistemazione finale delle aree di cantiere. Tali opere dovranno essere concepite con la preferenziale adozione di tecniche di Ingegneria Naturalistica e, in una logica di compensazione ambientale, dovranno risolvere anche le attuali criticità e pregresse situazioni di degrado esistenti nel tratto sotteso dall’esistente autostrada, oggetto di adeguamento e messa in sicurezza. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione.

- Relativamente a eventuali interventi di taglio di soggetti arborei nel complesso dei lavori, dovrà essere ridotta al minimo la sottrazione di vegetazione arborea.

- La progettazione definitiva dovrà contenere, altresì, un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate

- Nel progetto definitivo dovranno, infine,essere predisposti aggiornati sistemi di drenaggio e captazione delle sostanze inquinanti derivanti da sversamenti accidentali sul manto stradale in caso di incidente.

Regione Piemonte - Direzione Industria

Nel progetto presentato non viene fatto alcun cenno alle quantità di eventuali materiali provenienti da scavi né se gli stessi siano destinati alla compensazione mediante utilizzo in loco ovvero debbano essere avviati presso altri cantieri, presso siti di stoccaggio o di discarica.

Considerato che lo scenario di approvvigionamento dei materiali proposto non appare allo stato realizzabile si prescrive che ai fini della realizzazione dei rilevati previsti per l’opera di cui trattasi siano impiegati gli scarti di lavorazione della miniera di talco della Val Chisone che, peraltro, non comporterebbero gravi impatti a livello di viabilità.

Il definitivo programma di reperimento e movimentazione degli inerti, allegato al progetto definitivo dell’opera, dovrà confluire nel Piano Generale degli Inerti previsto dalla V.A.S.

Occorre verificare la scelta dei “cantieri territoriali” in relazione alle indicazioni della V.A.S. che tende a limitare la previsione di siti definitivi di stoccaggio consentendo esclusivamente la collocazione temporanea nell’ambito del singolo cantiere.

Regione Piemonte - Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi

- Asta principale

Considerate le caratteristiche ambientali del sito attraversato dall’infrastruttura, caratterizzato da eventi metereologici particolarmente avversi durante la stagione invernale, il tipo di traffico sopportato con presenza di un’elevata percentuale di mezzi pesanti, le caratteristiche internazionali dell’arteria e valutate le pendenze del profilo longitudinale, si segnala che il progetto presentato ha caratteristiche difformi da quanto previsto dal D.M. 05/11/2001 per le “Autostrade di tipo A”, per cui la deroga deve essere autorizzata da parte del Ministero competente

- Svincolo di Bardonecchia

E’ necessario, al fine di migliorare la sicurezza della circolazione, approfondire lo studio relativo alla sistemazione dello svincolo autostradale sia in entrata in direzione Torino, sia in uscita in direzione Bardonecchia, prevedendo corsie di decelerazione ed accelerazione a Norma.

E’ inoltre necessario studiare, in corrispondenza della intersezione tra la rampa di svincolo a doppio senso di circolazione e la strada che porta agli impianti sciistici di Jaffreau, la sistemazione dello svincolo in modo da renderlo funzionale e sicuro.

Per quanto riguarda la sistemazione a rotatoria a valle dello svincolo di Bardonecchia, posta a ridosso dell’opera di sottopasso dell’autostrada, occorre verificare il rispetto dei requisiti minimi di visibilità prevedendo, se necessario, gli opportuni provvedimenti progettuali al fine di migliorare la sicurezza dell’intersezione.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

IL Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino