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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 26
D.D. 20 novembre 2002, n. 575

XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. S.P. n. 236 della Stazione Alpina - Ricostruzione e messa a norma della galleria della Stazione Alpina in Comune di Salice d’Ulzio. Conferenza dei Servizi preliminare ex art. 9 comma 1 della Legge 285/2000

In data 3 ottobre 2002 è pervenuta alla Direzione Trasporti l’istanza prot. n. 219493 del 01.10.2002 con la quale la Provincia di Torino, su delega dell’Agenzia Torino 2006, ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 relativamente al progetto di “S.P.n.236 della Stazione Alpina. Ricostruzione e messa a norma della Galleria della Stazione Alpina in Comune di Salice d’Ulzio.

Contestualmente è pervenuta la deliberazione della Giunta Provinciale di Torino prot. n. 1059-175242/2002 in data 06.08.2002 e la determinazione del Direttore Tecnico dell’Agenzia Torino 2006 n. 270/02 in data 24.09.2002 con le quali veniva approvato il progetto preliminare in oggetto ed assicurata la copertura finanziaria.

L’autorità competente ha provveduto quindi a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale n. 42 della Regione del 17/10/2002 e del conseguente avvio del procedimento individuando il relativo responsabile del procedimento.

Con determinazione n. 459 del 8 ottobre 2002 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato il Dirigente Dott. Ing. Tommaso TURINETTI, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi preliminare di cui all’art. 9 della Legge 09 ottobre 2000 n. 285.

L’autorità competente, attuando quanto previsto dall’art. 9 della L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni.

I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 22 ottobre e del 13 novembre 2002 e nel corso del sopralluogo effettuato in data 07 novembre 2002.

L’intervento in progetto ricade nella sua totalità in aree sottoposte a vincolo ai sensi del D. Lgs 29.10.1999 n. 490 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali”, e limitatamente per l’ampliamento del tornante a vincolo ai sensi della L.R. 09.08.1989 n. 45 “Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici”. Il territorio comunale è inoltre quasi interamente inserito in zona “Fa - Frana Attiva”.

Sono pervenuti da parte dei soggetti interessati, entro i termini previsti per la conclusione del procedimento, i seguenti pareri e contributi tecnici, acquisiti agli atti:

Comune di Salice d’Ulzio;

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico;

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione e Gestione dei Rifiuti;

Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

Autorità d’Ambito Torinese;

Corpo Forestale dello Stato

Comando R.F.C. Interregionale Nord;

Considerato che

L’intervento prevede il rifacimento della galleria situata al km. 1+590 e l’adeguamento del tornante al km. 1+500 della S.P. n.236 della Stazione Alpina. Le modalità d’intervento prevedono la demolizione della galleria artificiale attuale, avente struttura costituita da due muri in c.a. che sostengono una calotta in lamiera semicircolare, ad oggi in cattivo stato di conservazione, con una struttura ad architrave, piedritti più soletta, ad elementi prefabbricati e sezione adeguata alla normativa vigente e nell’allargamento del tornante al km 1+500 mediante l’utilizzo di uno spazio laterale esistente.

Il contesto territoriale interessato dall’intervento, ambito montano ad elevata visibilità seppure già modificato dall’edificato esistente e dai tracciati degli impianti di risalita, presenta ancora caratteri di interesse paesistico ambientale per le conservate superfici a prato - pascolo poste nelle adiacenze dell’area di intervento.

La Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento nella seduta del 24.10.2002.

Sotto l’aspetto urbanistico, come evidenziato dal proponente, (elaborato “studio di pre-fattibilità ambientale” n. S20/P/21/VI/003/1), l’area di intervento pare interessare le seguenti zone di PRGC:

“Zone destinate alla viabilità ed alla sosta”, “Fasce e zone di rispetto” articoli 5.1 e 5.10 delle NTA del PRGC ove non è espresso chiaramente che le modifiche ai tracciati viari non costituiscono varianti al piano.

Ambiti nei quali le normative di PRGC non prevedono la modifica o l’introduzione anche di parte della viabilità principale:

Zone di rimboschimento e/o di risanamento idrogeologico", articolo 5.12 delle NTA di PRGC

Zone per gli sport invernali" articolo 5.9 delle NTA di PRGC.

Zone CE", articolo 6.2 delle NTA di PRGC.

Zone a destinazione alberghiera o paralberghiera" articolo 6.3 delle NTA

dì PRGC.

Sulla base della normativa di zona sopra citata e valutata la non sostanzialità delle modifiche proposte rispetto alle previsioni del PRGC l’opera può ritenersi compatibile, se pure attualmente non conforme, con le previsioni di piano.

Tutto ciò premesso,

Vista la Legge 9 ottobre 2000 n. 285;

Vista la D.G.R. n.45-2741 del 9 aprile 2001, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Vista la Determinazione n. 459 del 8.10.2002 del Direttore della Direzione Trasporti con cui è stato individuato il Responsabile del Procedimento per il progetto in oggetto, acquisita agli atti;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi e del sopralluogo effettuato, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.

Per tutto quanto sopra esposto

IL DIRIGENTE

determina

che, ai sensi dell’art. 9 della Legge 9 ottobre 2000 n. 285, per il conseguimento dei necessari atti di consenso, il progetto definitivo debba essere redatto ottemperando alle seguenti prescrizioni:

gli elaborati di progetto relativi alla definizione dei fronti degli ingressi della galleria, dovranno proporre soluzioni progettuali che per scelte compositive e materiali da porre in opera, si presentino in coerenza ed in continuità con le preesistenze e con le modalità costruttive proprie del contesto d’intervento prevedendo anche eventuali interventi migliorativi delle strutture di contenimento esistenti poste in adiacenza al sito d’intervento;

la documentazione progettuale relativa all’inserimento delle opere nel contesto d’intervento dovrà essere corredata con l’indicazione degli interventi di recupero e mitigazione che si intendono porre in opera e con l’individuazione delle soluzioni previste di sistemazione delle scarpate di nuova formazione e di raccordo con i versanti interessati dagli interventi, in particolare con l’ambito prativo posto all’estradosso della galleria in progetto;

dovrà essere definita la tipologia e consistenza dei materiali costituenti la coltre di copertura della galleria e quantificata la volumetria oggetto di movimentazione;

dovranno essere individuate in planimetria le aree di cantiere e di deponia temporanea, in particolare dovrà essere specificata la quantità di scortico, le modalità di reimpiego, il bilancio complessivo, l’eventuale necessità di suolo fertile aggiuntivo indicandone la provenienza e documentati gli interventi di ripristino dei siti interessati;

dovrà essere prodotta un’ampia documentazione fotografica del contesto d’intervento con inserimento virtuale delle opere su supporto fotografico.

dovrà essere individuato puntualmente l’intervento anche in sovrapposizione con gli elaborati di piano regolatore;

è necessario, in relazione alla documentazione trasmessa, che venga predisposta la variazione urbanistica ex art. 9 c. 4, L. 285/2000, secondo le modalità di cui alla DGR del 5 novembre 2001 n. 42-4336, così come modificata dalla DGR deI 7 ottobre 2002 n. 41-7279;

dovranno essere effettuate attente indagini e verifiche geotecniche al fine di verificare che l’opera possa sopportare gli eventuali cedimenti dei terreni circostanti;

dovrà essere redatto un apposito elaborato riguardante la possibilità di rinvenire rocce amiantifere nel detrito nel corso degli scavi, comprensivo della documentazione relativa alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D. Lgs. 494/1996. Si dovrà inoltre tenere conto dei disposti di cui al D. Lgs. 277/1991 e s.m.i., nonché, in quanto applicabili, dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/92, ai fini della loro immediata applicazione in caso di necessità;

dovranno essere definiti con chiarezza gli affioramenti più prossimi di serpentiniti;

è necessario, considerata la vicinanza di abitazioni all’area di intervento, che, qualora dalla campagna di indagini geognostiche prevista in fase di progettazione definitiva dovesse riscontrare presenza di minerali asbestiferi, venga prevista la messa in opera di un adeguato sistema di campionamento al fine del rilevamento di fibre aerodisperse, sia in corrispondenza del cantiere, sia in prossimità dei recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio (incluso anche una fase ante-operam) andranno concordate con ARPA, a cui dovranno anche essere comunicate con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;

dovranno essere previste adeguate misure ed accorgimenti volti a contenere potenziali emissioni e dispersioni in atmosfera, dovute sia ai lavori, sia alla presenza di accumuli temporanei dei materiali di scavo;

per quanto attiene l’utilizzo dei materiali derivanti da attività di scavo, si richiama quanto previsto dalle disposizioni previste dalla normativa vigente, con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001;

l’allargamento del tornante ed in particolare le operazioni di riporto non dovranno interessare l’alveo del Rio Moulette, si dovranno evitare possibilmente fondazioni insistenti sui terreni prossimi all’alveo e dovrà essere valutata l’opportunità di effettuare alcune opere di sistemazione del Rio in corrispondenza degli interventi previsti;

si dovrà tenere conto delle infrastrutture sciistiche ed acquedottistiche esistenti;

andranno chiarite le modalità di acquisizione della disponibilità delle aree;

dovrà essere esplicitata l’eventuale interferenza degli interventi con le infrastrutture e il relativo esercizio del servizio idrico.

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti