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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 26.5
D.D. 19 novembre 2002, n. 570

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. S.P. 216 del Melezet - Progetto dei lavori per la messa in sicurezza e prevenzione caduta massi in Comune di Bardonecchia. Conferenza dei Servizi Preliminare ex art. 9 comma 1 della Legge n. 285/2000

In data 3 ottobre 2002 è pervenuta alla Direzione Trasporti l’istanza prot. n. 219487 del 01.10.2002 con la quale la Provincia di Torino, su delega dell’Agenzia Torino 2006, ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 relativamente al progetto di “S.P.n.216 del Melezet Lavori per la messa in sicurezza e prevenzione caduta massi in Comune di Bardonecchia;

Contestualmente è pervenuta la deliberazione della Giunta Provinciale di Torino prot. n. 1010-168971/2002 in data 30.07.2002 e la determinazione del Direttore Tecnico dell’Agenzia Torino 2006 n. 270/02 in data 24.09.2002 con le quali veniva approvato il progetto preliminare in oggetto ed assicurata la copertura finanziaria.

L’autorità competente ha provveduto quindi a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale n. 42 della Regione del 17/10/2002 e del conseguente avvio del procedimento individuando il relativo responsabile del procedimento.

Con determinazione n. 458 del 8 ottobre 2002 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato il Dirigente Dott. Ing. Tommaso Turinetti, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi preliminare di cui all’art. 9 della Legge 09 ottobre 2000 n. 285.

L’autorità competente, attuando quanto previsto dall’art. 9 della L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni.

I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 22 ottobre e del 13 novembre 2002 e nel corso del sopralluogo effettuato in data 07 novembre 2002.

La variante stradale ricade in aree sottoposte a vincolo ai sensi del D. Lgs 29.10.1999 n. 490 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali”, e della L.R. 09.08.1989 n. 45 “Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici”. Inoltre i terreni comunali interessati dall’intervento sono gravati da usi civici ai sensi dell’art. 11 della legge 16/06/1927 n. 1766

Sono pervenuti da parte dei soggetti interessati, entro i termini previsti per la conclusione del procedimento, i seguenti pareri e contributi tecnici, acquisiti agli atti:

Comune di Bardonecchia;

Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico;

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione e Gestione dei Rifiuti;

Provincia di Torino - Area Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e Tutela Fauna

Autorità d’Ambito Torinese;

Comando R.F.C. Interregionale Nord;

Considerato che

L’intervento prevede la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza della S.P. 216 del Melezet in Comune di Bardonecchia, in particolare tra le progressive km. 3+750 e km. 4+200, con la realizzazione di interventi che consistono nella costruzione di un vallo paramassi a sezione trapezia, dalla posa di barriere paramassi e dalla modifica di tracciato alla strada esistente, con traslazione della superficie viaria verso il corso d’acqua esistente.

Il contesto paesaggistico interessato dall’intervento si presenta come ambito montano di particolare interesse, ancora abbastanza integro, non compromesso significativamente, caratterizzato da versanti acclivi con pareti rocciose alternate a copertura vegetazionale d’alto fusto.

La Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006", ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento nella seduta del 24.1.2002

Sotto l’aspetto urbanistico, come evidenziato dal proponente, (elaborato “studio di pre-fattibilità ambientale” n. S221/P/21/VI/003/1), l’area di intervento ricade all’interno delle “Aree di interesse pubblico”. Tali aree prevedono due tipi di zonizzazioni:

- “Aree per attrezzature pubbliche urbane e comprensoriali”, articolo 32 delle NTA di PRGC, che parrebbero in parte interessate dall’intervento in progetto nella parte finale della rettifica al tracciato. Rispetto alla conformità dell’intervento l’articolo 32 delle NTA non prevede in tali zone la possibilità di apportare modifiche ai tracciati stradali.

- “Aree e fasce di rispetto”, articolo 39 delle NTA di PRGC, ove non è espresso chiaramente che le modifiche ai tracciati viari non costituiscono varianti al piano.

Sulla base della normativa di zona sopra citata e valutata la non sostanzialità delle modifiche proposte rispetto alle previsioni del PRGC l’opera può ritenersi compatibile, se pure attualmente non conforme, con le previsioni di piano.

Tutto ciò premesso,

Vista la Legge 9 ottobre 2000 n. 285;

Vista la D.G.R. n.45-2741 del 9 aprile 2001, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Vista la Determinazione n. 458 del 8.10.2002 del Direttore della Direzione Trasporti con cui è stato individuato il Responsabile del Procedimento per il progetto in oggetto, acquisita agli atti;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi e del sopralluogo effettuato, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.

Per tutto quanto sopra esposto

IL DIRIGENTE

determina

che, ai sensi dell’art. 9 della Legge 9 ottobre 2000 n. 285, per il conseguimento dei necessari atti di consenso, il progetto definitivo debba essere redatto ottemperando alle seguenti prescrizioni:

per consentire un adeguato inserimento nel contesto paesaggistico del vallo paramassi, con soluzioni di maggiore naturalità, dovrà essere valutata la possibilità di realizzare angoli di scarpata verso strada di minor ampiezza con indicazione delle modalità di recupero a verde delle superfici;

dovranno essere predisposti elaborati di progetto relativi alle opere di difesa spondale rappresentate in planimetria di progetto e degli interventi di recupero e mitigazione proposti per l’intervento di spostamento del tracciato stradale;

dovranno essere individuate le aree di cantiere e di deponia temporanea e documentati gli interventi di ripristino dei siti interessati;

dovrà essere presentata un’ampia documentazione fotografica del contesto d’intervento con inserimento virtuale delle opere su supporto fotografico;

dovrà essere individuato puntualmente l’intervento anche in sovrapposizione con gli elaborati di piano regolatore;

si ritiene, in relazione alla documentazione trasmessa, necessaria la predisposizione della Variazione urbanistica ex c. 4, L. 285/2000, secondo le modalità di cui alla DGR del 5 novembre 2001 n. 42-4336, così come modificata dalla DGR deI 7 ottobre 2002 n. 41-7279;

il tracciato stradale dovrà essere spostato maggiormente a ridosso del vallo allontanandolo dal ciglio spondale del Rio Melezet, anche in considerazione del fatto che in questa fase non risultano previste opere di difesa spondale;

dovrà essere verificato lo stato possessorio attuale dei beni civici interessati dalle opere, onde poter disporre, se del caso, la reintegra dei beni del patrimonio indisponibile dei Comuni e sistemazione delle eventuali pendenze giuridico-amministrative ed economiche emergenti. Si richiede inoltre la predisposizione di mappa catastale dell’area oggetto di intervento e, nel caso di necessità di spostamento del vincolo, dell’intero Comune, con evidenziati i mappali gravati da uso civico, le opere che interessano gli stessi specificandone tipo e durata, gli eventuali mappali o porzioni proposti per lo spostamento del vincolo, tutto integrato con una relazione esplicativa. La documentazione dovrà essere prodotta entro sei mesi dalla data della Conferenza dei Servizi definitiva unitamente alle perizie inerenti tutte le valutazioni economiche necessarie al perfezionamento delle istanze di modifica d’uso delle aree;

dovrà essere esplicitata l’eventuale interferenza degli interventi con le infrastrutture e il relativo esercizio del servizio idrico;

dovrà essere chiarita la provenienza dei materiali utilizzati per il rilevato in quanto di rilevante importanza ai fini dei potenziali impatti legati alla generazioni di polveri ei emissioni in atmosfera, nonché alla viabilità;

dovrà essere definita in planimetria la zona di provenienza dei materiali in oggetto e indicato il tracciato percorso dai mezzi di cantiere per l’approvvigionamento degli stessi; contestualmente dovrà essere effettuata una valutazione degli impatti acustici ed atmosferici conseguenti;

dovranno essere forniti maggiori approfondimenti circa le attività previste riguardanti gli scavi e la movimentazione dei materiali utilizzati per la realizzazione delle opere, in particolare per quanto riguarda eventuali stoccaggi provvisori di tali materiali;

nel caso in cui siano previsti accumuli temporanei di materiali inerti dovranno essere indicate le modalità ed i tempi dl realizzazione, nonché le misure volte ad evitare potenziali impatti sul recettori;

dovranno essere indicate sugli atti progettuali le opere di difesa spondale e le opere di protezione passiva (vallo di contenimento) già esistenti nelle adiacenze della zona interessata dall’intervento;

nelle aree sottoposte al vincolo idrogeologico dovranno essere ridotti al minimo i movimenti terra, sia per quanto attiene le opere in progetto, sia per le opere provvisionali e di cantiere;

dovranno essere ridotti al minimo il taglio della vegetazione e gli abbattimenti di alberi, tenuto anche conto della funzione di mitigazione del rischio di caduta massi svolta dai medesimi;

le verifiche balistiche dovranno tener conto anche delle pareti rocciose superiori rispetto a quelle dell’evento 1999;

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti