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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 26
D.D. 8 novembre 2002, n. 529

Conferenza di Servizi ex art. 9 comma 2 L. 285/00 relativa a: Progetto definitivo - Palazzo del Ghiaccio di Corso Tazzoli - Torino. Presentatore: Agenzia 2006. Comune di Torino

Premesso che :

Nella DGR 42-4336 del 5.11.2001 si dà atto che le attività connesse alla Conferenza dei Servizi prevista dall’art. 9 della L. 285/2000 sono ricondotte alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti in quanto struttura di riferimento dell’Assessorato del Presidente della Giunta regionale alle infrastrutture Olimpiche, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale.

L’art. 9 della L. 285/2000 disciplina le procedure per l’approvazione dei progetti ai fini della realizzazione degli interventi indicati nella legge stessa attraverso una Conferenza dei Servizi articolata in due momenti:

- Conferenza dei servizi preliminare (comma 1 e 2) finalizzata a verificare le modalità e le condizioni per pervenire ai necessari atti di consenso;

- Conferenza dei servizi definitiva (commi da 3 a 9) ai fini dell’approvazione dei progetti e dell’ottenimento dei necessari atti di consenso per la realizzazione degli interventi.

In data 27.03.2002 l’Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici “Torino 2006" ha presentato richiesta, protocollata al n. 3263/26.5, di attivazione della Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9 della L. 9.10.2000 n. 285 unitamente al progetto ”Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli - Torino" in n. 3 copie.

Con Determinazione Dirigenziale n. 219 del 27/5/02 del Responsabile del Procedimento è stato determinato quanto segue:

- che non esistono elementi preclusivi alla realizzazione del progetto;

- che a tal fine dovevano essere ottemperate tutte le seguenti prescrizioni:

a) Con nota prot. 6909/19 del 13.05.02 la Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica ha appurato che risultano soddisfatti i requisiti di P.R.G.. Rispetto al dimensionamento degli spazi destinati a parcheggio viene sottolineata la necessità di calcolare in sede di progettazione definitiva il reale fabbisogno delle aree a parcheggio pertinenziali accessorie all’intervento previsto, nel rispetto della legislazione vigente, verificando la congruità dell’individuazione proposta e, se del caso, prevedendo gli interventi per la sua sistemazione. La Direzione stessa, ritenendo per quanto di competenza assentibile l’opera in oggetto, non ravvisa la necessità dell’intervento della Direzione stessa, nella Conferenza Definitiva di autorizzazione del progetto.

b) Con nota prot. 535 del 13.05.02 la Divisione Edilizia e Urbanistica, Settore procedimenti istruttori edilizi del Comune di Torino, nella seduta del 18.04.2002 ha espresso parere favorevole di massima all’approvazione del progetto con le seguenti raccomandazioni:

- enfatizzare la quinta muraria ondulata alzandone il livello superiore per renderla chiaramente leggibile all’esterno come segno compositivo;

- caratterizzare le vetrate degli ingressi con sistemi tipo serigrafie, retroproiezioni e quant’altro.

c) Con nota prot. 4973/PV del 13.05.02 (pratica 43057) il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, Divisione Prevenzione Incendi, esprime parere favorevole in linea di massima al progetto, a condizione che:

- si ricavi un’ulteriore uscita di sicurezza che, dalla zona del campo da gioco, conduca alla rampa carraia di servizio, al fine di rispettare la lunghezza massima delle vie d’uscita dei cui all’art.8 comma 7 del D.M. 18.03.96;

- si calcoli la resistenza al fuoco delle strutture portanti/separanti e la scelta dei materiali d’arredo e rivestimento che devono essere eseguiti con riferimento agli articoli 15 e 16 del D.M. 18.03.96;

- gli impianti tecnici siano progettati e realizzati in conformità dell’art. 17 del suddetto D.M. 18.03.96. Deve essere previsto al riguardo un impianto di rilevazione di fumo, che deve essere esteso anche all’interno delle condotte aerotermiche degli impianti di termoventilazione e/o condizionamento mediante l’installazione di idonei sensori, onde consentire la più tempestiva segnalazione di un eventuale principio di incendio. Gli stessi sensori, unitamente ai rilevatori ambientali devono altresì essere collegati alle serrande tagliafuoco previste in corrispondenza delle pareti tagliafuoco che dovranno essere di tipo motorizzato;

- tutti i locali “filtro a prova di fumo” devono essere dotati di superficie di aerazione naturale in conformità con le disposizioni di cui al DM 30.11.83 e, comunque, nella consistenza congrua con le dimensioni degli stessi locali e dei compartimenti attigui.

- l’impianto di diffusione sonora deve essere alimentato anche in assenza di energia elettrica ordinaria;

- devono essere predisposti i necessari apprestamenti finalizzati al perseguimento della puntuale osservanza delle disposizioni di cui all’art. 18 del citato D.M. 18.03.96, inerenti le prescrizioni per la gestione della sicurezza.

In premessa alla nota, constatato che la documentazione trasmessa non risulta prodotta secondo le modalità previste dall’art.2 del D.P.R. 12.01.98 n.37 e dal D.M. 4.05.98 disciplinanti le modalità di presentazione e il contenuto delle istanze per i pareri di conformità ai fini dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, trattandosi di attività soggette a controllo in quanto ricadenti al punto 83 dell’elenco allegato al D.M. 16.02.82, si invita il proponente a perfezionare il procedimento attivato mediante la presentazione della necessaria documentazione integrativa, in conformità con le indicazione riportate nel modello “ ISGNEP” (allegato al parere e che la Segreteria della Conferenza provvederà a trasmettere al proponente), ovvero facendo riferimento alle delucidazioni pubblicate sul sito internet dello stesso Comando http//www.vvf.to.it

f) Con nota prot. 6546 del 11.04.2002 il Servizio Sanitario Nazionale - Regione Piemonte - USSL Torino 1 - Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Settore Igiene Edilizia Urbana ha espresso parere favorevole in linea igienico-sanitaria al progetto a condizione che:

- tutti i locali wc e anti wc ciechi siano dotati di aerazione forzata con ricambio minimo di 5 volumi/h;

- l’impianto di climatizzazione assicuri il ricambio d’aria pari ad almeno 20 mc/h per persona.

Viene inoltre specificato che sono fatte salve le prescrizioni del DM 18.03.96 ed inoltre che per l’utilizzo dei locali interrati ai fini lavorativi dovrà essere richiesta specifica delega all’art. 8 del D.P.R. 3.03.56 allo S.PRE.S.A.L. di via Lombroso 16 a Torino ed inoltre che il parere espresso prescinde da qualsiasi valutazione da parte di ARPA, I.S.P.E.S.L. e Vigili del Fuoco.

g) Circa le richieste verbalizzate nella seconda seduta di Conferenza dal rappresentante della Provincia di Torino si ritiene accoglibile :

- l’adeguamento dei limiti del livello di illuminazione ai 750 lux medi con uniformità maggiore del 70%;

- l’impiego del liquido di refrigerazione ottimale in conformità alle normative in materia.

In data 16/08/02 prot 8069/26.5 è stato presentato il Progetto Definitivo del Palazzo del ghiaccio di c.so Tazzoli con le modalità previste dalla DGR 42-4336 del 5.11.2001; Unitamente alla richiesta di attivazione della C.d.S. il richiedente ha allegato la Determinazione prot. 234 del 13-8-02 di approvazione del Progetto Definitivo da parte del Direttore Tecnico dell’Agenzia Torino 2006, nonché della disponibilità dei fondi per la copertura finanziaria dell’opera ammontante a Euro 10.329.052,02 sul cap. 1 sottocapitolo U06 del Bilancio Preventivo 2002 dell’Agenzia Torino 2006;

In data 21/10/02 prot. 10251/26.0 sono stati presentati da parte dell’Agenzia Torino 2006, due copie degli elaborati integrativi a perfezionamento del Progetto Definitivo ai fini della concessione all’edificabilità;

Il Coordinatore delle Conferenze dei Servizi per i progetti dei Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 nonché Responsabile del Procedimento per il Progetto Definitivo del Palazzo del Ghiaccio di c.so Tazzoli ha disposto quanto segue:

- con nota prot. 8171/26 del 20/08/02 ha provveduto alla pubblicazione dell’avvenuto deposito del progetto successivamente avvenuta sul B.U.R.P. n. 35 del 29-8-02 pag. 38;

- con note prot. 8176/26 del 20/08/02 e prot. 9480/26.00 del 1/10/02 ha convocato rispettivamente le Conferenze dei Servizi Preliminare e Conclusiva sul progetto in esame.

Nel corso della prima seduta della C.d.S. del 13/9/02 è stato verificato che il Progetto Definitivo è stato adeguato alle prescrizioni, in particolare:

-a) la Direzione Regionale Urbanistica ritiene esaustiva la risposta alla prescrizione formulata in sede di Conferenza sul Progetto Preliminare a condizione che il parcheggio a fianco del Palazzetto sia pertinenziale all’impianto e che comunque vengano verificate le volumetrie come da norme di PRG al fine di conteggiare i parcheggi pertinenziali in modo corretto;

-b) le prescrizioni del Comune di Torino vengono accolte dall’Agenzia Torino 2006.

Nel corso della seconda e conclusiva seduta della C.d.S. del 9/10/02 è stato verificato quanto segue:

a) L’agenzia ha prodotto una serie di elaborati tecnici poi protocollati

n. 9889/26.0 del 11-10-02 sostituiti con prot. 8069/26.5 del 16-8-02

U06_1D30 AR104 1 sostituisce U06_1D30 AR104 0

U06_1D30 AR016 1 sostituisce U06_1D30 AR003/A 0

U06_1D30 AR009 1 sostituisce U06_1D30 AR009 0

U06_1D30 AR008 1 sostituisce U06_1D30 AR008 0

U06_1D30 AR006 1 sostituisce U06_1D30 AR006 0

U06_1D30 AR005 1 sostituisce U06_1D30 AR005 0

U06_1D30 AR004 1 sostituisce U06_1D30 AR004 0

U06_1D30 AR003 1 sostituisce U06_1D30 AR003 0

U06_1D30 AR019 0 in aggiunta

e che soddisfano le richieste avanzate dalla Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica che con nota prot. 10519/26.26.0 del 25.10.02 dà atto che il proponente ha provveduto ad integrare in modo soddisfacente gli elaborati progettuali per cui ha espresso il proprio nulla osta sotto il profilo della compatibilità urbanistica con il PRG.

b) L’ASL 1 con nota prot. 9626/26.26.00 del 3/10/02 in seguito a carteggio intercorso con l’Agenzia Torino 2006 ha rilasciato parere favorevole in linea igienico-sanitaria con le seguenti prescrizioni:

- che per l’utilizzo dei locali interrati a fini lavorativi dovrà essere richiesta specifica deroga all’art 8 del DPR 303/56 al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di via Lombroso 16 - Torino.

- che il parere espresso prescinde da qualsiasi valutazione dell’ARPA, ISPESL e Vigili del Fuoco.

c) Il Comando provinciale dei VVF ha rilasciato parere favorevole con nota 10308/pv del 7.10.02 avvertendo che le procedure di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 37/98 devono essere applicate pure alle installazioni provvisorie di cantiere qualora ricompresse nell’elenco allegato al D.M. 16.2.82. consegnata nel corso della C.d.S. .

d) Il CONI-CIS nota prot. 8840/26.0 del 12/09/02, consegnata nel corso della C.d.S., ha richiesto un supplemento di documentazione dalla quale risultino chiariti e risolti i seguenti aspetti:

- le aree di sfollamento in corrispondenza del lato nord devono avere larghezza conforme all’art. 5 del D.M. 18.03.96 (varchi di larghezza non inferiore alle corrispondenti uscite dall’impianto) con percorsi privi di restringimenti: tutte le aree a servizio dell’impianto dovranno inoltre essere recintate come previsto dal suddetto decreto;

- la zona d’ombra del campo, per la presenza della barriera è eccessiva; occorre limitarla, orientativamente, a non più di 1,75 - 2 volte l’altezza della barriera stessa.

- la distribuzione dei sanitari nei WC degli spogliatoi personale, arbitri, infermeria e allenatori dovrà essere modificata onde migliorare l’accessibilità ai disabili; le docce all’interno degli stessi spogliatoi dovranno essere rese accessibili ai disabili eliminando il separatore fisso;

- occorre individuare aree di sosta per i pullman (pubblico e atleti) e possibilmente aree di sosta per i mezzi adibiti alle riprese televisive;

- è opportuno migliorare l’accesso all’infermeria dall’esterno mediante un collegamento diretto con il percorso carrabile.

e) Le prescrizioni espresse nella nota prot. 02003198-1/26/2 Sett. 1 del 7.10.02 dalla Commissione Provinciale Vigilanza dovranno essere recepite nel Progetto Esecutivo così come espresse nella nota del Provveditorato alla OO.PP. prot. 10834/26.26.0 del 4.11.02 sotto riportata e consegnata nel corso della C.d.S. .

f) Il Comune di Torino rilascia parere favorevole, consegnato nel corso della C.d.S, per cui il provvedimento di approvazione dei risultati della Conferenza assume anche valore di Concessione Edilizia.

In sede della stessa C.d.S. si prende atto della comunicazione verbale del rappresentante del Provveditorato alle OO.PP che comunica che il parere di competenza verrà adottato nella seduta del 15.10.2002. Pertanto il provvedimento finale del Responsabile del Procedimento della Conferenza dei Servizi verrà adottato dopo l’acquisizione di tale parer qualora il medesimo fosse favorevole o con prescrizioni non rilevanti. In caso contrario si decide che si convocherà un ulteriore riunione di C.d.S.

Successivamente il Provveditorato OO.PP. con nota prot. 10834/26.26.0 del 4.11.02 ha comunicato quanto segue:

Nella redazione del progetto definitivo occorre tener conto delle seguenti indicazioni e prescrizioni:

- Rispetto di quanto indicato dall’ art. 17 del Regolamento n. 554/99 per la compilazione del quadro economico ed in particolare per quanto concerne le voci previste e da prevedere nelle somme a disposizione dell’Amministrazione;

- Maggiore dettaglio circa le condizioni di progetto di illuminamento adottate e quelle richieste da vari operatori o dall’Agenzia:

L’osservanza di tutte le indicazioni e le prescrizioni rilevate dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo:

1. redazione della relazione relativa al calcolo della probabilità di fulminazione della struttura

2. definizione dello schema a blocchi dell’impianto;

3. definizione degli schemi di tutti i quadri di distribuzione;

4. nella maggior parte degli ambienti ove il pubblico può permanere a lungo l’impianto di illuminazione si sicurezza non è suddiviso su almeno due circuiti;

5. i circuiti di sicurezza non risultano indipendenti dai circuiti ordinari. Inoltre dallo stesso impianto sono derivati circuiti ordinari come ad esempio i telecomandi per i circuiti ausiliari della cabina di trasformazione;

6. le indicazioni riportate sugli elaborati grafici, a volte, non coincidono con quanto indicato nella relazione di progetto e nel disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici. Tali discordanze sono state rilevate ad esempio per il gruppo elettrogeno, per il rifasamento automatico, per gli interruttori differenziali e per le caratteristiche dell’impianto di terra. Infatti per quanto riguarda il gruppo elettrogeno sullo schema distributivo EL001-0, sul Disciplinare a pag. 44 e sulla relazione a pag. 7 ne viene indicata solo la predisposizione mentre sugli elaborati EL 004-0, E008-0, a pag. 50 del Disciplinare, a. pag. 15 della relazione, ne è prevista. cosi come dovrebbe essere, l’installazione. Per gli interruttori differenziali sull’elaborato dei calcoli. EL004-0 viene indicato un unico valore di tarature di 0.03 A mentre su ELOO8-O sono indicati dei valori diversi;

7. sull’elaborato AR 0050-0 a pag. 5 - al punto 1.15 - è indicato 1 mmq. quale valore minimo ammesso per la sezione di conduttori che risulta in contrasto con quanto stabilito dalla normativa vigente (1,5 mmq)

8. con gli elaborati disponibili non si è potuto verificare la corretta suddivisione, su almeno due circuiti, dell’illuminazione ordinaria dei corridoi, scale, atrio, ingresso ecc;

9. i circuiti dell’illuminazione ordinaria non risultano alimentati, almeno in parte, anche da gruppo elettrogeno;

10. sugli elaborati non sono indicati i circuiti di illuminazione ordinaria e di sicurezza dell’area esterna;

11. i quadri elettrici secondari risultano ubicati in ambienti accessibili al pubblico;

12. il dispositivo per la tacitazione della richiesta di soccorso, per i servizi disabili, è installato in zona non idonea;

13. le segnalazioni di sicurezza e quelle di servizi, peraltro previste solo come eventuale Integrazione di progetto (tav. IS 002-0), non convergono su due unità di elaborazione distinte;

14. la verifica delle protezioni dalle sovracorrenti, peraltro effettuata solo per il quadro generale. risulta incompleta in quanto mancano i valori dell’energia specifica passante per le singole protezioni. Inoltre non si è tenuto conto dell’influenza reciproca dei circuiti installati nella medesima canalina.

15. non è stato specificato se, in caso di guasto del rilevatore di presenza che comanda l’impianto di illuminazione ordinaria nei servizi interviene l’impianto di illuminazione di sicurezza.

16. i dispositivi di allarme acustico non sembrano avere caratteristiche e sistemazione tali da potere segnalare il pericolo a tutti gli occupanti dell’impianto sportivo. Il funzionamento del sistema di allarme deve essere garantito anche in assenza di alimentazione principale.

In mento agli aspetti strutturali si osserva quanto segue:

1. La relazione di calcolo è completa e contiene gli schemi usati per l’analisi. Le verifiche sono svolte con il metodo delle tensioni ammissibili. Le tensioni sono in molti casi sensibilmente inferiori al limite ammissibile. In qualche caso superano il limite.

2. La verifica dei pilastri sembra effettuata agli stati limite, in apparente contraddizione con la prescrizione normativa che impone l’omogeneità del metodo di verifica.

3. Fondazioni - Non è chiara l’interazione fondazioni struttura. Sembra che la struttura sia ipotizzata come incastrata alla base, e che sforzi e momenti alla base dei pilastri siano applicati alle travi su appoggio elastico senza stima dell’interazione. In questo caso manca l’indicazione esplicita dei cedimenti, necessaria per convalidare la procedura e le ipotesi di lavoro.

4. Copertura (Struttura in legno). Mancano i dettagli dei collegamenti e le relative verifiche. Non è chiaramente illustrato come venga contrastato lo sbandamento laterale instabile delle travi principnli (rotazione rigida nel piatto ortogonale sugli appoggi).

5. Il telaio comprendente le gradinate destinate al pubblico è rappresentato con incastri alla base ed alla sommità dei pilastri. L’osservazione dei disegni strutturali non pare giustificare questa scelta (la rigidezza degli orizzontamenti non pare tale da essere assunta come infinitamente grande rispetto ai pilastri). Sarebbe opportuno giustificare lo schema assunto con maggiore dettaglio.

6. Norme di calcolo - Il codice modello ‘78 è stato sostituito dal MC 190. Sarebbe, comunque, meglio riferirsi all’Eurocodice 2.

Considerato che le prescrizioni del Provveditorato OO.PP. sono tali da non richiedere ulteriori sedute della C.d.S. il Responsabile del Procedimento può provvedere alla emanazione della Determinazione di approvazione del Progetto Definitivo così come previsto dalla 42-4336 del 5.11.2001 punto 3.1

Dato atto che non risultano pervenute alla segreteria della C.d.S. osservazioni di sorta da parte di cittadini o portatori di interessi diffusi ai sensi della L.241/90 e succ. mod. e integrazioni.

tutto ciò premesso

IL DIRETTORE

vista la legge 285/00 - Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

vista la DGR 42-4336 del 5.11.2001 - Modalità e tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

vista la Determinazione n. 219 del 27/5/02 con la quale è stato approvato il progetto preliminare;

vista la nota prot. 8171/26 del 20/08/02 con la quale si è provveduto alla pubblicazione dell’avvenuto deposito del progetto;

viste le note prot. 8176/26 del 20/08/02 e prot. 9480/26.00 del 1/10/02 con le quali sono state convocate rispettivamente le conferenze dei servizi preliminare e conclusiva sul progetto in esame;

viste le autorizzazioni di competenza con le relative prescrizioni:

- CONI-CIS nota prot. 8840/26.0 del 12/09/02;

- ASL 1 nota prot. 9626/26.0 del 3/10/02;

- Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica nota prot. 10519/26.26.0 del 25/10/02;

- Provveditorato OO.PP. nota prot. 10834/26.26.0 del 4.11.02;

visti i verbali delle sedute della C.d.S. definitiva del 13/09/02 e del 09/10/02.

Il Dirigente nella sua qualità di Responsabile del Procedimento ai sensi della DGR 1-3479 del 16-7-01

determina

- di autorizzare ai sensi della DGR 42-4336 del 5.11.2001 così come previsto dalla L. 285/00 art. 9 comma 3-9 il Progetto Definitivo denominato Palazzo del ghiaccio di C.so Tazzoli in Torino come depositato agli atti al prot. n. 8069/26.5 del 16/08/02 e integrato con atti prot. 10251/26.00 del 21/10/02;

- di dare atto che il presente provvedimento assume anche valore di Concessione Edilizia;

- di prescrivere le condizioni riportate nell’allegato “A” alla presente Determinazione;

- il Proponente dovrà ottenere tutte le autorizzazioni di legge anche in materia di sicurezza il cui rilascio è previsto sui progetti esecutivi;

- di considerare quanto in premessa espresso parte integrante del presente dispositivo;

- di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti interessati.

Il Direttore regionale
Aldo Manto

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Elenco delle prescrizioni da recepire ai fini della autorizzazione del Progetto definitivo del Palazzo del Ghiaccio di Corso Tazzoli - Torino.

Nella redazione del progetto esecutivo occorre tener conto delle seguenti indicazioni e prescrizioni:

- Rispetto di quanto indicato dall’ art. 17 del Regolamento n. 554/99 per la compilazione del quadro economico ed in particolare per quanto concerne le voci previste e da prevedere nelle somme a disposizione dell’Amministrazione;

- Si richiede maggiore dettaglio circa le condizioni di progetto di illuminamento adottate e quelle richieste da vari operatori o dall’Agenzia:

Si richiede l’osservanza di tutte le indicazioni e le prescrizioni rilevate dalla Commissione Provinciale di Vigilanza su locali di pubblico spettacolo e precisamente:

1. la redazione della relazione relativa al calcolo della probabilità di fulminazione della struttura;

2. la definizione dello schema a blocchi dell’impianto;

3. la definizione degli schemi di tutti i quadri di distribuzione;

4. la suddivisione, su almeno due circuiti, dell’impianto di illuminazione di sicurezza negli ambienti ove il pubblico può permanere a lungo;

5. i circuiti di sicurezza devono risultare indipendenti dai circuiti ordinari. Inoltre dallo stesso impianto non devono derivare circuiti ordinari come ad esempio i telecomandi per i circuiti ausiliari della cabina di trasformazione;

6. le indicazioni riportate sugli elaborati grafici, devono coincidono con quanto indicato nella relazione di progetto e nel disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici. Devono essere corrette le discordanze rilevate ad esempio :

- per il gruppo elettrogeno,

- per il rifasamento automatico,

- per gli interruttori differenziali

- per le caratteristiche dell’impianto di terra.

Infatti per quanto riguarda il gruppo elettrogeno sullo schema distributivo EL001-0, sul Disciplinare a pag. 44 e sulla relazione a pag. 7 ne viene indicata solo la predisposizione mentre sugli elaborati EL 004-0, E008-0, a pag. 50 del Disciplinare, a. pag. 15 della relazione, ne è prevista, cosi come dovrebbe essere, l’installazione. Per gli interruttori differenziali sull’elaborato dei calcoli EL004-0 viene indicato un unico valore di tarature di 0.03 A mentre su ELOO8-O sono indicati dei valori diversi;

1. sull’elaborato AR 0050-0 a pag. 5 - al punto 1.15 - è indicato 1 mmq. quale valore minimo ammesso per la sezione di conduttori che risulta in contrasto con quanto stabilito dalla normativa vigente (1,5 mmq): se ne prescrive l’adeguamento;

2. con gli elaborati disponibili non si è potuto verificare la corretta suddivisione, su almeno due circuiti, dell’illuminazione ordinaria dei corridoi, scale, atrio, ingresso ecc: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

3. i circuiti dell’illuminazione ordinaria non risultano alimentati, almeno in parte, anche da gruppo elettrogeno: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

4. sugli elaborati non sono indicati i circuiti di illuminazione ordinaria e di sicurezza dell’area esterna: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

5. i quadri elettrici secondari non devono essere ubicati in ambienti accessibili al pubblico;

6. il dispositivo per la tacitazione della richiesta di soccorso, per i servizi disabili, è installato in zona non idonea: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

7. le segnalazioni di sicurezza e quelle di servizi, peraltro previste solo come eventuale Integrazione di progetto (tav. IS 002-0), devono convergere su due unità di elaborazione distinte;

8. la verifica delle protezioni dalle sovracorrenti, peraltro effettuata solo per il quadro generale risulta incompleta in quanto mancano i valori dell’energia specifica passante per le singole protezioni. Inoltre non si è tenuto conto dell’influenza reciproca dei circuiti installati nella medesima canalina: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

9. non è stato specificato se, in caso di guasto del rilevatore di presenza che comanda l’impianto di illuminazione ordinaria nei servizi interviene l’impianto di illuminazione di sicurezza: si prescrivono gli opportuni adeguamenti;

10. i dispositivi di allarme acustico non sembrano avere caratteristiche e sistemazione tali da potere segnalare il pericolo a tutti gli occupanti dell’impianto sportivo : si prescrivono gli opportuni adeguamenti; Il funzionamento del sistema di allarme deve essere garantito anche in assenza di alimentazione principale.

In merito agli aspetti strutturali:

1. La verifica dei pilastri sembra effettuata agli stati limite, in apparente contraddizione con la prescrizione normativa che impone l’omogeneità del metodo di verifica. Si prescrive di adeguare le verifiche alle disposizioni di legge;

2. Fondazioni - Non è chiara l’interazione fondazioni struttura. Sembra che la struttura sia ipotizzata come incastrata alla base, e che sforzi e momenti alla base dei pilastri siano applicati alle travi su appoggio elastico senza stima dell’interazione. In questo caso manca l’indicazione esplicita dei cedimenti, necessaria per convalidare la procedura e le ipotesi di lavoro. Si prescrive un nota di chiarimento con le indicazioni necessarie.

3. Copertura (Struttura in legno). Mancano i dettagli dei collegamenti e le relative verifiche. Non è chiaramente illustrato come venga contrastato lo sbandamento laterale instabile delle travi principnli (rotazione rigida nel piatto ortogonale sugli appoggi): si prescrivono gli opportuni adeguamenti.

4. Il telaio comprendente le gradinate destinate al pubblico è rappresentato con incastri alla base ed alla sommità dei pilastri. L’osservazione dei disegni strutturali non pare giustificare questa scelta (la rigidezza degli orizzontamenti non pare tale da essere assunta come infinitamente grande rispetto ai pilastri). Si prescrive di giustificare lo schema assunto con maggiore dettaglio.

5. Norme di calcolo - Il codice modello ‘78 è stato sostituito dal MC 190. Si prescrive di riferirsi all’Eurocodice 2.

Le prescrizioni C.O.n.I. - C.I.S. risultano essere le seguenti:

1. le aree di sfollamento in corrispondenza del lato nord devono avere larghezza conforme all’art. 5 del D.M. 18.03.96 (varchi di larghezza non inferiore alle corrispondenti uscite dall’impianto) con percorsi privi di restringimenti: tutte le aree a servizio dell’impianto dovranno inoltre essere recintate come previsto dal suddetto decreto;

2. la zona d’ombra del campo, per la presenza della barriera è eccessiva; occorre limitarla, orientativamente, a non più di 1,75 - 2 volte l’altezza della barriera stessa.

3. la distribuzione dei sanitari nei WC degli spogliatoi personale, arbitri, infermeria e allenatori dovrà essere modificata onde migliorare l’accessibilità ai disabili; le docce all’interno degli stessi spogliatoi dovranno essere rese accessibili ai disabili eliminando il separatore fisso;

4. si prescrive di individuare aree di sosta per i pullman (pubblico e atleti) e possibilmente aree di sosta per i mezzi adibiti alle riprese televisive;

5. si prescrive di migliorare l’accesso all’infermeria dall’esterno mediante un collegamento diretto con il percorso carrabile.