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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 26
D.D. 27 maggio 2002, n. 219

Conferenza dei Servizi Preliminare ex art. 9 c. 2 L. 285/00 relativa a: Progetto - Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli - Torino - Presentatore: Agenzia Torino 2006 . Comune di Torino

Premesso che :

* Nella DGR 42-4336 del 5.11.2001 si dà atto che le attività connesse alla Conferenza dei Servizi prevista dall’art. 9 della L.285/2000 sono ricondotte alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti in quanto struttura di riferimento dell’Assessorato del Presidente della Giunta regionale alle infrastrutture Olimpiche, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale.

* L’art. 9 della L. 285/2000 disciplina le procedure per l’approvazione dei progetti ai fini della realizzazione degli interventi indicati nella legge stessa attraverso una Conferenza dei Servizi articolata in due momenti:

Conferenza dei servizi preliminare (comma 1 e 2) finalizzata a verificare le modalità e le condizioni per pervenire ai necessari atti di consenso;

Conferenza dei servizi definitiva (commi da 3 a 9) ai fini dell’approvazione dei progetti e dell’ottenimento dei necessari atti di consenso per la realizzazione degli interventi.

* In data 27.03.2002 l’Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici “Torino 2006" ha presentato richiesta, protocollata al n. 3263/26.5, di attivazione della Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9 della L. 9.10.2000 n. 285 unitamente al progetto ”Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli - Torino" in n. 3 copie.

* Il Progetto consiste nella realizzazione ex novo di un palazzetto per le attività sportive su ghiaccio che dovrà sorgere al posto dell’esistente pista del ghiaccio all’aperto sita in corso Tazzoli a Torino.

L’intervento prevede la costruzione di una pista di m 30x60, posizionata a m -4,60, circondata da gradinate per ospitare 2500 posti. Sono inoltre previsti i seguenti locali e spazi accessori: spogliatoi per hokey, per pattinaggio artistico, per arbitri, per allenatori, per personale di servizio, spazio per pattinaggio pubblico, infermeria, locale anti-doping, palestra, sauna, locale noleggio pattini, zona bar, zona interviste, magazzini, rimessa per attrezzature, sottostazione di scambio termico e per trattamento aria, locale Enel, contatori, power center, batteria, una cabina di trasformazione e centrale di produzione del freddo.

La superficie complessiva dei vari impianti e spazi connessi è di 9000 mq, articolata su 4 livelli: a m -3,40, m 0,00, m +3,40, m +6,46 oltre alla copertura.

* Il progetto da esaminare ricade nelle procedure previste dalla DGR 42-4336 del 5.11.2001 al punto 2.1 (Conferenza dei servizi preliminare - procedura normale) e, successivamente, al punto 3.1 (Conferenza definitiva - procedura normale).

* Nelle date 17.04.2001 e 13.05.2002 sono state convocate le riunioni di apertura e chiusura della Conferenza dei Servizi Preliminare ex art. 9 della L.285/2000 cui sono stati invitati i seguenti soggetti che, ai sensi delle normative vigenti, debbono rilasciare pareri, nulla osta o atti di consenso, oltre all’ARPA che partecipa come consulente per gli aspetti ambientali:

Direzioni Regionali:

TRASPORTI

PIANIFICAZIONE E GESTIONE URBANISTICA - Gestione Beni Ambientali

TURISMO SPORT E PARCHI

Altri enti:

A.S.L. n. 1

COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO

PROVINCIA DI TORINO

COMUNE DI TORINO

OSSERVATORIO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI

PREFETTURA DI TORINO

CONI REGIONALE

COMMISSIONE IMPIANTI SPORTIVI - CIS -

AGENZIA TORINO 2006

PROVVEDITORATO OO.PP.

* Per conoscenza così come previsto nelle premesse della DGR 42-4336 del 5.11.2001, la convocazione è stata inviata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per il VIA - e al TOROC; è stata inoltre inviata, sempre per conoscenza, alla Giunta Regionale ufficio Torino 2006 e alla Direzione di Gabinetto della Giunta Regionale.

* Il procedimento si conclude entro 40 giorni dalla convocazione della prima Conferenza (quindi entro il 27-05-02) con Determinazione del Responsabile di Procedimento individuato dal Coordinatore delle Conferenze di Servizi nella fattispecie entrambi i ruoli sono ricoperti dall’ing. Aldo Manto. La Determinazione del Responsabile di Procedimento è riassuntiva delle decisioni adottate in Conferenza.

Tutto ciò premesso:

* Accertato che ai fini della corretta attuazione delle procedure previste dalle normative in materia sopra esposte, il Coordinamento della Conferenza di Servizi ha provveduto con le formalità di rito a svolgere le seguenti funzioni:

- accettazione e deposito presso i propri uffici dei progetti trasmessi dal proponente - Agenzia Torino 2006 - in data 27.03.2002;

* convocazione delle Conferenze dei Servizi ai sensi dell’art. 9 comma 2 della L. 285/00, con le formalità di rito, nelle date:

17 aprile 2002: Conferenza preliminare di apertura;

13 maggio2002: Conferenza preliminare di chiusura.

* verifica delle deleghe dei partecipanti qualora fossero richieste;

* redazione formale dei verbali delle riunioni di Conferenza con le osservazioni richieste;

* raccolta dei pareri pervenuti.

In particolare sono pervenute le seguenti note:

* Direzione Regionale urbanistica prot. int. 50 del 13-05-2002

* ASL 1 prot. 4043/26.5 del 23-04-2002

* Comune di Torino prot. 4649/26.5 del 13-05-2002

* Comando Provinciale Vigili del Fuoco prot. 4649/26.5 del 13-05-2002

* E’ stato accertato che, ai sensi del punto 2 della DGR 42-4336 del 5.11.01 in sede di Conferenza dei servizi preliminare, hanno espresso formale parere positivo condizionato le amministrazioni preposte alla:

- tutela ambientale e degli aspetti legati al paesaggio territoriale (Comune di Torino);

- tutela della Salute (A.S.L.1);

Non intervengono pareri per la tutela del Patrimonio storico in quanto trattasi di nuova costruzione sua area precedentemente occupata da costruzione non ricadente in vincoli di tutela archeologica in quanto realizzata al di fuori del periodo per cui è prevista la tutela (50 anni).

Tutti i soggetti partecipanti alla conferenza hanno riconosciuto non sussistere elementi preclusivi alla realizzazione del progetto purché vengano recepite una serie di indicazioni riportate nelle note sotto indicate o nei verbali di seduta:

Di tali indicazioni, riportate nell’allegato -A- alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante, si dovrà tener conto in sede di stesura del progetto definitivo.

* Nel corso della seduta conclusiva della Conferenza è stata acquisita agli atti la nota dell’Agenzia Torino 2006 recante prot. n. 2779/02/P del 10.05.2002 con la quale il Comitato Direttivo, nella seduta del 26.03.2002 approva il Progetto preliminare e inoltre, a certificazione della copertura finanziaria, indica che il progetto è inserito nel quarto stralcio del piano degli interventi di cui all’art.3 comma 1 della legge 285/2000 per un impegno finanziario di Euro 10.329.000,00 di cui Euro 7.574.000,00 per lavori.

* La Conferenza rileva inoltre che l’area è priva di vincoli e che la società che la gestisce si è convenzionata con il Comune di Torino attraverso un atto che verrà successivamente trasmesso.

tutto ciò premesso

IL DIRETTORE

Vista:

la Legge 9.10.2000 n. 285 - Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 -

la DGR 1-2299 del 20-2-2001 - Adempimenti attuativi della L. 285/2000 -

la DGR 61-1774 del 18.12.2000 - Procedure e contenuti per la valutazione di Impatto ambientale del piano degli interventi per i giochi Olimpici Invernali “Torino 2006" -

la DGR 1-3479 del 16.7.2001 - Istituzione ai sensi dell’art 12 della L. R. 51/97 di una struttura flessibile per l’attuazione del progetto “Interventi per i giochi Olimpici Invernali Torino 2006"-

la DGR 9.4.2001 n. 45-2741 - Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i giochi Olimpici Invernali “Torino 2006" -

i seguenti pareri pervenuti:

* Direzione Regionale urbanistica prot. int. 50 del 13-05-2002

* ASL 1 prot. 4043/26.5 del 23-04-2002

* Comune di Torino prot. 4649/26.5 del 13-05-2002

* Comando Provinciale Vigili del Fuoco prot. 4649/26.5 del 13-05-2002

i verbali delle sedute di Conferenza del 17.4.2002 e 13.5.2002

determina

* che, ai sensi dell’art. 9 c.2 della L. 285/00 per il Progetto “Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli - Torino” previsto nel comune di Torino e depositato al prot. n. 3263/26.5 del 27.03.2002 presso questi uffici ai sensi del punto 2.1 della DGR 42-4336 del 5.11.01, non sussistono elementi preclusivi alla realizzazione del progetto;

* di prescrivere che in sede di progetto definitivo vengano recepite le indicazioni riportate nell’allegato -A- alla presente determinazione, che costituisce parte integrante della stessa, per ottenere i necessari atti di consenso;

Il Direttore regionale
Aldo Manto

La Determinazione Dirigenziale sopra riportata è stata già pubblicata, priva di premessa, sul Bollettino Ufficiale n. 37 del 12 settembre 2002 - Parte I (ndr)

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Elenco delle prescrizioni da recepire in sede di redazione del progetto definitivo di - Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli - Torino -:

a) Con nota prot. 6909/19 del 13.05.02 la Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica ha appurato che risultano soddisfatti i requisiti di P.R.G. Rispetto al dimensionamento degli spazi destinati a parcheggio viene sottolineata la necessità di calcolare in sede di progettazione definitiva il reale fabbisogno delle aree a parcheggio pertinenziali accessorie all’intervento previsto, nel rispetto della legislazione vigente, verificando la congruità dell’individuazione proposta e, se del caso, prevedendo gli interventi per la sua sistemazione. La Direzione stessa, ritenendo per quanto di competenza assentibile l’opera in oggetto, non ravvisa la necessità dell’intervento della Direzione stessa, nella Conferenza Definitiva di autorizzazione del progetto.

b) Con nota prot. 535 del 13.05.02 la Divisione Edilizia e Urbanistica, Settore procedimenti istruttori edilizi del Comune di Torino, nella seduta del 18 .04.2002 ha espresso parere favorevole di massima all’approvazione del progetto con le seguenti raccomandazioni:

- enfatizzare la quinta muraria ondulata alzandone il livello superiore per renderla chiaramente leggibile all’esterno come segno compositivo;

- caratterizzare le vetrate degli ingressi con sistemi tipo serigrafie, retroproiezioni e quant’altro.

c) Con nota prot. 4973/PV del 13.05.02 (pratica 43057) il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, Divisione Prevenzione Incendi, esprime parere favorevole in linea di massima al progetto, a condizione che:

- si ricavi un’ulteriore uscita di sicurezza che, dalla zona del campo da gioco, conduca alla rampa carraia di servizio, al fine di rispettare la lunghezza massima delle vie d’uscita dei cui all’art.8 comma 7 del D.M. 18.03.96;

- si calcoli la resistenza al fuoco delle strutture portanti/separanti e la scelta dei materiali d’arredo e rivestimento che devono essere eseguiti con riferimento agli articoli 15 e 16 del D.M. 18.03.96;

- gli impianti tecnici siano progettati e realizzati in conformità dell’art. 17 del suddetto D.M. 18.03.96. Deve essere previsto al riguardo un impianto di rilevazione di fumo, che deve essere esteso anche all’interno delle condotte aerotermiche degli impianti di termoventilazione e/o condizionamento mediante l’installazione di idonei sensori, onde consentire la più tempestiva segnalazione di un eventuale principio di incendio. Gli stessi sensori, unitamente ai rilevatori ambientali devono altresì essere collegati alle serrande tagliafuoco previste in corrispondenza delle pareti tagliafuoco che dovranno essere di tipo motorizzato;

- tutti i locali “filtro a prova di fumo” devono essere dotati di superficie di aerazione naturale in conformità con le disposizioni di cui al DM 30.11.83 e, comunque, nella consistenza congrua con le dimensioni degli stessi locali e dei compartimenti attigui.

- l’impianto di diffusione sonora deve essere alimentato anche n assenza di energia elettrica ordinaria;

- devono essere predisposti i necessari apprestamenti finalizzati al perseguimento della puntuale osservanza delle disposizioni di cui all’art. 18 del citato D.M. 18.03.96, inerenti le prescrizioni per la gestione della sicurezza.

In premessa alla nota, constatato che la documentazione trasmessa non risulta prodotta secondo le modalità previste dall’art.2 del D.P.R. 12.01.98 n.37 e dal D.M. 4.05.98 disciplinanti le modalità di presentazione e il contenuto delle istanze per i pareri di conformità ai fini dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, trattandosi di attività soggette a controllo in quanto ricadenti al punto 83 dell’elenco allegato al D.M. 16.02.82, si invita il proponente a perfezionare il procedimento attivato mediante la presentazione della necessaria documentazione integrativa, in conformità con le indicazione riportate nel modello “ ISGNEP” (allegato al parere e che la Segreteria della Conferenza provvederà a trasmettere al proponente), ovvero facendo riferimento alle delucidazioni pubblicate sul sito internet dello stesso Comando http//www.vvf.to.it

d) Con nota prot. 6546 del 11.04.2002 il Servizio Sanitario Nazionale - Regione Piemonte - USSL Torino 1 - Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Settore Igiene Edilizia Urbana ha espresso parere favorevole in linea igienico-sanitaria al progetto a condizione che:

- Tutti i locali wc e anti wc ciechi siano dotati di aerazione forzata con ricambio minimo di 5 volumi/h;

- l’impianto di climatizzazione assicuri il ricambio d’aria pari ad almeno 20 mc/h per persona.

Viene inoltre specificato che sono fatte salve le prescrizioni del DM 18.03.96 ed inoltre che per l’utilizzo dei locali interrati ai fini lavorativi dovrà essere richiesta specifica delega all’art. 8 del D.P.R. 3.03.56 allo S.PRE.S.A.L. di via Lombroso 16 a Torino ed inoltre che il parere espresso prescinde da qualsiasi valutazione da parte di ARPA, I.S.P.E.S.L. e Vigili del Fuoco.

e) Circa le richieste verbalizzate nella seconda seduta di Conferenza dal rappresentante della Provincia di Torino si ritiene accoglibile :

- l’adeguamento dei limiti del livello di illuminazione ai 750 lux medi con uniformità maggiore del 70%;

- l’impiego del liquido di refrigerazione ottimale in conformità alle normative in materia.