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Bollettino Ufficiale n. 06 del 6 / 02 / 2003

Codice 26.2
D.D. 31 gennaio 2003, n. 35

Art.9 Legge 285 del 9 ottobre 2000 e art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale): Conferenza dei servizi preliminare, a seguito dell’istanza della Agenzia Torino 2006, relativamente al progetto “interventi lungo la Strada Regionale n. 589 dei Laghi di Avigliana - Costruzione della Variante di Saluzzo e messa in sicurezza della Crocera di Barge”

Premesso che tra l’Agenzia per lo Svolgimento dei Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006 e la Provincia di Cuneo è stata stipulata la Convenzione n. 19170 bis del 09/7/2002, per la realizzazione di una serie di interventi vari lungo la ex SS n. 589 nel tratto Pinerolo-Saluzzo tra i quali è compreso il progetto indicato in oggetto.

Vista la nota n. 18792 del 10/9/2002 con la quale la Direzione Trasporti ha richiesto, alla Direzione Affari Istituzionali e Processo di Delega, un parere formale in merito alla legittimità del ricorso all’istituto della delega delle funzioni di stazione appaltante operato dall’Agenzia Torino 2006 a favore della Provincia di Cuneo

Vista la nota n. 10845/5/5.8 del 19/9/2002, della Direzione Affari Istituzionali e Processo di Delega, con la quale viene ritenuta legittima la delega delle funzioni di stazione appaltante operato dall’Agenzia Torino 2006 a favore dalla Provincia di Cuneo mediante la stipula di apposita Convenzione.

Vista l’istanza prot. n. 12915 in data 29 novembre 2002, con la quale la Provincia di Cuneo, con sede legale in Cuneo, C.so Nizza, n. 21, ha trasmesso il progetto e ha richiesto la convocazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 e dell’ art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale) relativamente al progetto di “Interventi lungo la Strada Regionale n. 589 dei Laghi di Avigliana - Costruzione della Variante di Saluzzo e messa in sicurezza della Crocera di Barge”.

Visto che nella nota n. 12915 del 29/11/2002, il Responsabile del Procedimento del progetto, ha dichiarato che il progetto in esame non rientra nelle categorie progettuali sottoposte a procedura di VIA di competenza statale ai sensi del D.P.C.M. 10 agosto 1988, n. 377 e s.m.e.i.

Visto che, con la predetta nota, il Responsabile del Procedimento ha richiesto al Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale l’avvio della Fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell’art. 4, comma 1 e 10, della L.R. n. 40/1998, in quanto il progetto indicato in oggetto rientra nella categoria progettuale n. 11 dell’allegato B1;

Visto che con nota n. 21173 del 04/12/2002, il Responsabile del Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria;

Visto che la comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e di avvio del procedimento inerente la fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell’Articolo 9 della Legge 9 ottobre 2000 n. 285 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98, è avvenuta sul B.U.R. n. 49 , supplemento ordinario n. 2 del 05/12/2002;

Vista la nota prot. n. 12356/26 del 03 dicembre 2002 con la quale il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi Dott. Ing. Giuseppe IACOPINO, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi (fase preliminare e fase definitiva) di cui all’art. 9 della Legge n. 285 del 09 ottobre 2000.

Viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/2001, n. 41-7279 del 07/10/2002, n. 44-7807 del 25/11/2002 in merito alle “Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006".

Preso atto che con nota n. 12729/26.0 del 11/12/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 16/12/2002 la prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale).

Considerate le risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta in data 16/12/2002 prima della prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare;

Visto il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 16 dicembre 2002 nella quale è stato stabilito di effettuare un sopralluogo in data 09/1/2003;

Visto quanto emerso durante il sopralluogo effettuato in sito in data 09/1/2003;

Preso atto che con nota n. 592/26.2 del 16/1/2003 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 23/1/2003 la seconda seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

Considerate le risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta in data 23/1/2003 prima della seconda seduta della Conferenza dei Servizi preliminare;

Visto il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 23/1/2003.

Visti i pareri e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa Conferenza dei Servizi riportati nel seguito:

- Città di Saluzzo (CN), con nota prot. n. 624 del 10/01/2003 di trasmissione della Deliberazione di Giunta Comunale n. 469 del 16/12/2002;

- Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, con nota prot. n. 1072/19 del 23/1/03

- Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Programmazione Interventi di Risanamento e Bonifiche, con nota n. 1412/22.7 del 27/1/2003

- Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Sistema informativo ambientale e valutazione impatto ambientale, con nota n. 1092/22.2 del 22/1/2003

- Assessorato Ambiente - Agricoltura e Qualità - Caccia e Pesca - Energia - Risorse Idriche - Pianificazione e Vigilanza Parchi - Direzione Territorio Rurale, con nota n. 863/13 del 22/1/2003

- Direzione Pianificazione Risorse Idriche, con nota n. 748/24 del 27/1/2003

- Direzione Industria - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva, con note n. 684/16.4 del 17/1/2003

- Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo, con nota n. 3022/25.6 del 22/1/2003

- Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale Cuneo, con nota n. 314 del 07/1/2003;

- Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Comp.le Infrastruttura Torino, con nota n. RFI.NO/DI.TO.TC/3 del 21/1/2003

- ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente, con contributo n. 826 del 22/1/2003

- Snam - Rete Gas, con nota n. DI.NOCC.-172-Dap del 21/1/2003

- ENEL Distribuzione, con dichiarazione trasmessa con nota n. 8658 del 13/12/2002

- TERNA - Gruppo Enel, con nota n. P123 del 21/1/2003

- Marina Militare - Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno - La Spezia - Ufficio Infr./Demanio/S.I.P.P., con nota n. 65755 del 19/12/2002

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

vista la Legge 285 del 9 ottobre 2000;

vista l’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/200, n. 41-7279 del 07/10/2002 e n. 44-7807 del 25/11/2002;

visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute in data 19/12/2002 e 17/1/2003;

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000 ed all’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale), relativo all’istanza n. 12915 presentata dalla Provincia di Cuneo in data 29/11/2002 e di non sottoporre alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998, il progetto “Interventi lungo la Strada Regionale n. 589 dei Laghi di Avigliana - Costruzione della Variante di Saluzzo e messa in sicurezza della Crocera di Barge” localizzato in provincia di Cuneo, nel territorio comunale di Saluzzo, presentato ai sensi dell’art. 10 L.R. 40/1998, dall’Agenzia Torino 2006, con sede legale in Cuneo, C.so Nizza, n. 21.

c) di richiedere all’Ente proponente Agenzia Torino 2006, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento, conseguenti all’espletamento della Conferenza dei Servizi preliminare, contenute nei verbali delle due sedute e nei pareri pervenuti, necessarie per ottenere in sede di Conferenza dei Servizi definitiva, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000, i necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate e riportate nel seguito:

Città di Saluzzo (CN)

Esprime parere favorevole sul progetto preliminare proposto.

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica

Aspetti Urbanistici

Variante di Saluzzo

Considerato che si tratta di una nuova localizzazione della tangenziale all’abitato di Saluzzo, gli interventi previsti risultano non conformi rispetto allo strumento urbanistico vigente nel Comune interessato.

In sede di progetto definitivo, verificate puntualmente le difformità urbanistiche, si dovrà predisporre per il Comune di Saluzzo, la Variazione Urbanistica ex comma 4. articolo 9 della L. 285/2000, comprensiva degli elaborati ed in osservanza delle procedure previste dalla DGR n. 42 - 4336 del 5. 11.2001, così come modificata dalla D.G.R. del 7 ottobre 2002 n. 41-7279, e contenente l’insieme delle modifiche relative al PRGC derivanti dalla realizzazione delle opere previste e dalle eventuali interferenze con altre infrastrutture presenti sul territorio (quali ad esempio reti elettriche, gas, ecc.).

In riferimento agli elaborati geologici di supporto alle variazioni urbanistiche, nel richiamare quanto previsto dalle sopra citate delibere, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni delle competenti strutture regionali (Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione, Direzione Difesa del Suolo, Direzione Opere Pubbliche) presenti in conferenza.

Dovranno essere verificate inoltre le ulteriori prescrizioni e procedure specifiche per le interferenze con vincoli relativi a normative di settore di competenza di altri Enti e/o Direzioni Regionali (ad es. autorizzazioni per interventi in fascia di rispetto ferroviaria, rapporti con le fasce di rispetto relative a linee elettriche, metanodotti, pozzi di captazione ecc.).

Crocera di Barge

Il progetto della “Crocera di Barge” si può ritenere conforme alla strumentazione urbanistica vigente nel Comune interessato, fatte salve le prescrizioni specifiche e le verifiche relative alle normative di settore di competenza di altri Enti e/o Direzioni Regionali.

Aspetti Paesaggistici

La documentazione progettuale, a carattere definitivo, dovrà essere integrata dai seguenti elaborati:

- si richiede, anche in riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. 9.04.01 n.45-2741 “VAS”, che la realizzazione dell’intervento sia accompagnata da elaborati di progetto relativi all’inserimento paesaggistico delle strutture in oggetto, individuando gli interventi di recupero, mitigazione e di compensazione paesistico-ambientale da attuare al fine di consentire una adeguata integrazione del tracciato stradale in progetto, con attenzione a soluzioni di ricucitura e rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato in riferimento, in particolare, ai tratti posti in prossimità dei corsi d’acqua esistenti;

- le stesse attenzioni dovranno essere poste nella progettazione delle aree delle rotatorie di svincolo, con particolare riguardo all’arredo verde, ai materiali utilizzati e alle soluzioni previste per l’illuminazione: a tal fine si richiedono elaborati di dettaglio relativi a dette sistemazioni.

- si richiede ampia documentazione fotografica a colori delle aree di intervento e dell’intorno paesistico-ambientale con fotoinserimenti dell’intervento proposto, con predisposizione di elaborati di progetto delle sezioni corrispondenti;

- si richiedono inoltre approfondimenti progettuali relativi alle modalità di realizzazione degli attraversamenti scatolari e sottopassi, valutando soluzioni progettuali di maggiore qualità architettonica, in coerenza con le modalità costruttive locali;

- rispetto al tracciato stradale, valutato il contesto paesaggistico d’inserimento, aree di pianura caratterizzate da continuità nelle percezioni visive, si verifichi la possibilità di contenere le altezze proposte per i rilevati stradali, al fine di contenere operazioni di interruzione del contesto territoriale interessato, prevedendo nel contempo interventi di mitigazione e inserimento paesaggistico della nuova struttura viaria.

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Programmazione Interventi di Risanamento e Bonifiche

La proposta progettuale può essere condivisa a condizione che:

a) nella redazione del progetto definitivo siano precisate e quantificate tutte le mitigazioni, cautele e verifiche che saranno adottate al fine di ridurre al minimo gli impatti acustico ed atmosferico generati sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio;

b) sia previsto un adeguato monitoraggio acustico post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e l’adozione delle eventuali azioni correttive.

In merito all’impatto acustico in fase di esercizio, stante l’assenza della normativa specifica in materia di rumore stradale, gli interventi di mitigazione dovranno essere progettati per garantire, presso ciascun ricettore e nella più gravosa situazione di esercizio dell’infrastruttura, il rispetto dei livelli sonori indicati nella bozza di regolamento esecutivo in materia di inquinamento acustico derivante da traffico stradale citata al paragrafo 3.3 della relazione di valutazione dell’impatto acustico ambientale allegata al progetto preliminare.

Il rumore generato nella fase di realizzazione, o nei siti di cantiere, deve rispettare i vigenti limiti di zona, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’adozione degli appropriati accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo;

c) nel piano degli interventi per la mitigazione dell’opera sia previsto il ripristino dei luoghi interessati con l’esecuzione dei lavori per il recupero ambientale dell’area utilizzando delle speci floristico - vegetazionali autoctone.

Per quanto attiene il rispetto della normativa sui rifiuti si sottolinea la necessità di verificarne il puntuale rispetto evidenziando, comunque, l’obiettivo del massimo recupero possibile degli stessi. Occorrerà tener conto, a tale riguardo, dell’articolazione e della complessità dell’attuale quadro normativo di riferimento.

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Sistema informativo ambientale e valutazione impatto ambientale

Si ritiene opportuno che il provvedimento finale, dell’istruttoria in corso, contenga tutte le specificazioni e prescrizioni per la redazione del progetto definitivo soprattutto in merito alle criticità relative alle interferenze col reticolo idrografico superficiale e sotterraneo e quelle relative all’impatto acustico in prossimità dei ricettori sensibili.

Assessorato Ambiente - Agricoltura e Qualità - Caccia e Pesca - Energia - Risorse Idriche - Pianificazione e Vigilanza Parchi - Direzione Territorio Rurale

Dall’analisi degli elaborati progettuali è possibile formulare le seguenti osservazioni:

1. Il tracciato stradale interseca in più punti dei canali ad uso irriguo, in tali punti sarà necessario provvedere alla realizzazione di attraversamenti opportunamente dimensionati onde non compromettere le metodologie irrigue in uso.

2. Un tratto del tracciato stradale in progetto verrà realizzato in trincea con una profondità media di scavo di circa 8 m rispetto al piano campagna; tale realizzazione andrà ad interferire con la falda idrica superficiale rilevata a partire da circa 3 m rispetto al piano campagna; l’interferenza dell’opera con la falda superficiale potrebbe portare come conseguenza al prosciugamento o comunque al depauperamento della risorsa idrica attualmente sfruttata dai numerosi pozzi posti nelle aree limitrofe. Si osserva pertanto la necessità di verificare e quantificare in che misura lo sfruttamento dei pozzi nelle aree limitrofe possa essere compromesso, sulla base delle soluzioni costruttive adottate, sia nella fase di esecuzione dell’opera ma soprattutto a opera completata.

3. La realizzazione dell’opera comporterà inevitabilmente un considerevole aumento delle superfici impermeabili alle acque meteoriche; si osserva la necessità di un’attenta verifica dei volumi delle acque reflue che verranno convogliati nella rete di fossi e canali locali che potrebbero non essere in grado di smaltire questi nuovi afflussi con possibili danni alla rete irrigua e più in generale provocando diffusi allagamenti.

4. Dagli elaborati progettuali si osserva che solo le acque provenienti dai pluviali di determinati settori dell’opera verranno depurate; si ritiene opportuno verificare l’opportunità di depurare tutte le acque che verranno convogliate nei canali e nei fossi ad uso irriguo.

5. L’opera in progetto attraversa una zona coltivata prevalentemente ad alberi da frutta, dove viene segnalata la presenza di specie di piccola fauna selvatica (lepre comune, fagiano comune, starna, volpe) e di avifauna stanziale e migratrice. La realizzazione di tratti di viabilità in rilevato rappresenterà indubbiamente un ostacolo agli spostamenti dei mammiferi e degli uccelli galliformi (fagiano comune, starna). A tale proposito il progetto prevede la realizzazione di tubi del diametro di 60 cm per consentire alla fauna selvatica l’attraversamento della strada, senza dettagliare ulteriormente. Si richiede pertanto di approfondire l’argomento specificando le caratteristiche tecniche degli attraversamenti in questione. La Direzione Territorio rurale, Osservatorio faunistico, è a disposizione per un eventuale confronto su queste tematiche.

6. Si invita inoltre a prendere visione del Piano faunistico-venatorio redatto dalla Provincia di Cuneo per ulteriori approfondimenti relativi alla presenza di situazioni di particolare sensibilità ambientale e di eventuali interferenze con aspetti relativi alla tutela e gestione della fauna selvatica.

Viste le numerose problematiche individuate si ritiene opportuno considerare un eventuale coinvolgimento nella successive fasi progettuali e nelle successive conferenze di servizi, delle realtà irrigue esistenti.

Associazione dei Consorzi Irrigui del Saluzzese

Consorzio Irriguo Bedarello

Consorzio Irriguo Bealera di Cervignasco di Saluzzo

Consorzio Irriguo Sette Salti

Consorzio Irriguo Gorrette

Direzione Pianificazione Risorse Idriche

Si esprimono le seguenti prescrizioni per la redazione del progetto definitivo:

- per la gestione delle acque di piattaforma in relazione ad eventuali sversamenti incidentali, appaiono necessari ulteriori approfondimenti finalizzati ad una più incisiva e razionale distribuzione delle opere di contenimento con particolare riferimento anche ai potenziali sversamenti di sostanze pericolose; si ritiene inoltre necessario estendere le relative opere all’intero tracciato stradale e correlare il tutto con un piano di gestione delle acque stesse, prevedendo altresì maggiori volumi ai comparti di disoleazione (separatori idrocarburi);

- si ritiene necessario un dettagliato piano di monitoraggio delle acque sotterranee, quali-quantitativo sia in fase di cantiere che di esercizio;

- che venga garantita la continuità del flusso idraulico nell’immediate vicinanze dei due sottopassi (in prossimità dell’intersezione tra la SP 161 e la SP 137 e sotto la rotonda C) che la interrompono;

- le opere non dovranno interferire o limitare, soprattutto in fase di cantiere, le numerose utilizzazioni in atto nell’area interessata dal tracciato stradale; qualora lo stesso intercetti eventuali aree di salvaguardia di captazioni, superficiali o sotterranee, ad uso potabile dovranno essere ridefinite le stesse.

Direzione Industria - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva

Si osserva che l’intervento in progetto è inserito nel programma Giochi Olimpici-Torino 2006 e pertanto rientra nelle linee-guida approvate nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)

Le suddette linee-guida prevedono la predisposizione di un Piano per il reperimento degli inerti necessari al complesso degli interventi per mitigare gli impatti ed in un’ottica di gestione corretta delle risorse; il Piano deve considerare prioritariamente la possibilità di riutilizzo dei materiali derivanti da singoli interventi per la realizzazione di opere, sempre inserite nel programma olimpico, che richiedono l’apporto di materiali esterni.

Nel caso in esame l’intervento è collocato in posizione periferica ed isolata rispetto al complesso degli altri interventi previsti; pertanto non si ritiene necessario che il piano riferito all’opera in esame, richiesto dalla l.r. 30/1999, preveda l’utilizzo dei materiali provenienti dagli altri interventi previsti dal programma olimpico.

In particolare dall’esame della documentazione ed a seguito del sopralluogo del giorno 09.01.2003, il Settore scrivente, per quanto di competenza, ritiene che l’intervento possa essere escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ex artt. 12 e 13 l.r. 40/1998.

Si rileva, tuttavia, che la documentazione presentata risulta insufficiente, pur tenendo conto del livello progettuale richiesto dalla fase di verifica, per quanto concerne la previsione del reperimento dei materiali occorrenti alla realizzazione dell’opera.

A seguito del sopralluogo si è potuto verificare, in linea generale che i volumi di materiale occorrenti non sono di elevata entità e, valutate le caratteristiche geo-giacimentologiche e del tracciato, è possibile recuperare, nell’ambito del cantiere stesso, una quantità di materiale pari al 30% rispetto al totale occorrente.

Per il restante quantitativo mancante che, a seguito dei dati acquisiti in sede di sopralluogo, ammonta a 244.000 m3 il piano specifico, da allegare al progetto esecutivo, ai sensi della l.r. 30/1999, può individuare possibilità di reperimento o verificando l’opportunità di acquisire il materiale dalla cava località S. Ugo, tutto in attesa di autorizzazione, ex l.r. 69/1978, da parte dell’Amministrazione di Saluzzo o prevedendo l’apertura di una nuova cava. In quest’ultimo caso, è necessario che il progetto di cava escluda la coltivazione a fossa e l’intercettamento, anche solo in via temporanea della falda. Inoltre il progetto di recupero ambientale non deve prevedere il mutamento dell’uso originario del sito.

Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Esprime parere favorevole, ai soli fini idraulici, al progetto preliminare in esame, con l’osservanza delle seguenti prescrizioni:

a. Il tracciato stradale sia posizionato, nei punti di non attraversamento, ad una distanza di almeno 10,00 m dai corsi d’acqua;

b. Nella stesura del progetto definitivo tutti gli studi idraulici siano condotti secondo criteri contenuti nella Direttiva del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino emanata con Deliberazione n. 2/99 del 11/5/1999 concernente “Criteri per la valutazione della compatibilità idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all’interno delle fasce A e B”

1. Le verifiche idrauliche siano eseguite in moto permanente;

2. Sia rispettato il franco pari a 0,5*v2/2g e comunque non inferiore a 1,00 m per gli attraversamenti;

3. Sia verificata l’interazione dei processi di esondazione dei corsi d’acqua con il tracciato in progetto prevedendo. Nel caso di interferenze, l’allontanamento dell’infrastruttura viaria o almeno la realizzazione di adeguati interventi di difesa;

4. Sia posta particolare attenzione all’interferenza del tracciato stradale con i drenaggi naturali delle acque superficiali di ruscellamento al fine di evitare interazioni negative.

Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale Cuneo

Dall’esame della documentazione progettuale si è appurato che i siti d’intervento ricadono in aree non sottoposte a vincolo per scopo idrogeologico.

Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Comp.le Infrastruttura Torino

Esaminata la documentazione progettuale in esame la Società rilascia il richiesto nulla osta di massima alla fattibilità dell’opera.

L’emissione della definitiva autorizzazione alla realizzazione sia dei manufatti che attraversano e sottopassano rispettivamente le linee ferroviarie Cuneo-Saluzzo e Savigliano-Saluzzo, nonché l’attraversamento a raso della linea Moretta-Saluzzo, dovranno essere predisposti e trasmessi i progetti esecutivi delle opere rispetto alle quali, ovviamente, questa Struttura si riserva fin d’ora di formulare più puntuali osservazioni e/o prescrizioni di dettaglio.

In particolare i progetti sia del cavalcaferrovia sia del sottopasso, dovranno essere redatti in conformità alle normative vigenti e rispettivamente alle Istruzioni FS n. 44/a nonché delle istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo dei ponti ferroviari del testo n. I/SC/PS-OM/2298 del 2 giugno ‘95.

Si precisa inoltre che, gli interventi proposti non dovranno in alcun modo interferire con i sostegni e/o portali dei segnali di linea, viceversa, nel caso in cui la costruzione di detti manufatti comporti la rimozione di detti impianti, si renderà necessario murare, in accordo con i competenti Uffici FS, i nuovi sostegni alle strutture degli impalcati.

I progetti esecutivi delle opere in argomento dovranno essere trasmessi, in quadruplice copia, a quest’Ufficio Opere Civili, Via Sacchi n. 3 - 10125 Torino; si coglie inoltre l’occasione per rammentare alla Richiedente che, per la realizzazione degli interventi che comportano l’interruzione delle linee ferroviarie, dovranno essere comunicati i trimestri entro i quali si presume di realizzare le opere, con un anticipo almeno annuale, al fine di poter inserire dette soggezioni nello scenario tecnico di servizio.

Qualora la Richiedente preveda, per la realizzazione delle opere in argomento, l’esproprio di aree di proprietà di questa Società, s’informa sin d’ora che le stesse non possono essere sottratte alla loro destinazione senza il preventivo consenso di questa Società, così come previsto dall’art. 15 comma 2 della Legge 17/05/1985 n. 210.

La loro cessione potrà avvenire soltanto a condizione che le medesime siano dichiarate non occorrenti per le esigenze di programmi ferroviari, dagli Organi Competente; pertanto l’eventuale occupazione d’aree di proprietà F.S. occorrenti per la realizzazione dell’intervento, sia a titolo provvisorio sia definitivo, nonché le spese derivanti da modifiche agli impianti o ad opere provvisionali occorrenti per garantire la continuità dell’esercizio ferroviario durante i lavori, saranno regolate da apposita Convenzione da redigersi da parte di questa Società, che regolerà tempi, modi e rapporti tra le Parti.

S’informa infine che, tutti gli interventi che s’intendono realizzare non solo su proprietà ferroviaria, ma anche quelli ricadenti nella fascia di rispetto di 30 metri dalla più vicina rotaia, sono soggetti al preventivo benestare di questa Società, secondo quanto disposto dal D.P.R. 11 luglio ‘80, n. 753.

ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente

Si propone che vengano recepite come condizioni prescrittive il rispetto di tutte le misure di compensazione e mitigazione indicate dal proponente nello Studio di Impatto Ambientale ed in particolare i seguenti interventi:

a) nei tratti stradali a livello col p.c., introduzione di passaggi interrati di 60 cm di diametro distanziati tra loro di circa 100/200 m., per consentire il transito di piccoli animali.

b) inserimento nel progetto definitivo di sistemazioni antierosive sulle scarpate con tecniche di ingegneria naturalistica;

c) predisposizione di barriere antirumore e pavimentazioni fonoassorbenti nei tratti in prossimità dei recettori sensibili;

d) predisposizione nel progetto definitivo di un piano di monitoraggio post- operam relativamente al rumore, come indicato a pag. 110 del SIA e che preveda, in caso di superamento dei limiti, l’attuazione di opere di bonifica.

e) ubicazione dei piloni dei viadotti al di fuori degli alvei torrentizi e dei relativi habitat riparali, al fine di evitarne l’occupazione.

Subordinatamente all’autorizzazione a procedere, ai fini dell’espletamento delle funzioni di controllo previste dalla LR 40/98 art. 8,c.2 si chiede infine di comunicare la data di avvio dei lavori e le fasi di realizzazione dell’opera al Settore V.I.A. del Dipartimento scrivente, via M. D’Azeglio 4, 12100 Cuneo.

Snam - Rete Gas

Esprime parere favorevole alla realizzazione del progetto in esame. Tale parere è vincolato alle seguenti prescrizioni:

- il progetto in esame interferisce, su terreni privati, impianti di proprietà Snam Rete Gas S.p.A. tutelati da servitù di metanodotto;

- per la risoluzione delle interferenze sono in fase di studio di fattibilità idonei interventi di adeguamento e/o spostamento impiantistico ai sensi delle normative vigenti e delle servitù costituite;

- gli interventi di normalizzazione di cui sopra saranno eseguiti da Snam Rete Gas S.p.A., con proprie imprese qualificate, con onere di spesa a carico dell’Ente Proponente il progetto. I rapporti tecnici, economici, giuridici connessi ai casi di interferenza, dovranno essere definiti, prima dell’inizio dei lavori della strada, da apposita convenzione Snam Rete Gas S.p.A./Ente Proponente il progetto.

ENEL Distribuzione

L’ENEL Distribuzione S.p.a. - Unità Territoriale Rete Piemonte e Liguria evidenzia che l’opera in progetto potrebbe essere interessata da elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, l’ENEL Distribuzione S.p.a. - Unità Territoriale Rete Piemonte e Liguria chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti definitivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

TERNA - Gruppo Enel

La TERNA S.p.A. - Area Operativa Trasmissione di Torino evidenzia che l’opera in progetto interferisce con elettrodotti ad alta tensione a 132 KV aerei preesistenti. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti dei sopramenzionati elettrodotti per renderli compatibili all’opera, TERNA S.p.A. - Area Operativa Trasmissione di Torino chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

Marina Militare - Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno - La Spezia - Ufficio Infr./Demanio/S.I.P.P.

In esito alle Conferenze di Servizi, convocate per il progetto in esame, si esprime il nulla osta demaniale ai soli fini marittimi, non esistendo, nelle zone interessate dagli interventi, aree militari di competenza dell’A.C. scrivente.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino