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Bollettino Ufficiale n. 06 del 6 / 02 / 2003

Codice 17.1
D.D. 12 agosto 2002, n. 250

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di realizzazione di centro commerciale presentato dalla Società Olimpia Immobiliare S.r.l. localizzato in SS 20 - La Loggia TO - Esclusione del progetto dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto di realizzazione di centro commerciale, presentato dalla Società Olimpia Immobiliare S.r.l. localizzato in SS 20 - La Loggia (TO), possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni di seguito elencate:

1. la cotica erbosa e/o lo strato superficiale del terreno delle aree comunque coinvolte dagli interventi in oggetto che nel corso dei lavori possono essere interessati da asportazione e danneggiamento, anche parziale, debbono essere preventivamente accantonati e conservati al fine del mantenimento delle loro caratteristiche iniziali e reimpiegati per la formazione degli strati superficiali del terreno nelle operazioni di riporto, ricostituzione e rivegetazione delle superfici alterate durante i lavori; tutte le aree interessate dai lavori e non occupate da nuove opere siano restituite alla loro originaria destinazione d’uso;

2. individuare in fase di realizzazione dell’opera, soluzioni alternative alla costruzione del pozzo meno impattanti sulla falda profonda, utilizzando sistemi di accumulo delle acque di pioggia opportunamente dimensionati e dotati di separatore delle acque di prima pioggia che dovranno essere comunque convogliate alla fognatura comunale o in alternativa il riutilizzo di aque reflue depurate così come previsto dall’art. 26 del D.lgs. 152/99 e s.m.i.;

3. dovrà essere studiato approfonditamente l’impianto semaforico in termini di durata fasi, formazione code e quindi inquinamento ambientale (emissioni, rumore);

4. dovranno essere recepite le prescrizioni della Conferenza dei Servizi del 7.2.2002 per l’autorizzazione ex D.Lgs. 114/98;

5. dovranno essere verificate natura e caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dai carichi trasmessi dalle strutture in progetto, predisponendo indagine geognostica ex D.M. 11.3.88;

6. dovrà essere valutata l’effettiva necessità di realizzare un pozzo per integrare i fabbisogni idrici del complesso; nel caso sia dimostrata con apposita documentazione di verifica l’effettiva necessità, dovrà essere verificata la fascia di rispetto di eventuali opere di captazione idropotabile, dovrà essere intercettata la sola falda freatica evitando qualsiasi interferenza con la falda profonda in pressione, valutate le eventuali interferenze con ulteriori captazioni da falda superficiale presenti nell’intorno, non dovrà essere superato il limite di 50-80 litri al minuto eventalmente riducibili sulla base degli approfondimenti di cui sopra;

7. dovrà essere predisposta una vasca di raccolta e filtraggio delle acque di prima pioggia;

8. dovranno essere previste speficihe attenzioni nell’organizzazione e gestione del cantiere per limitare al minimo possibile lo spostamento dei mezzi d’opera nei periodi di maggiore flusso di traffico, riducendo in tal modo le pressioni sull’area in oggetto, già caratterizzata da un non trascurabile grado di inquinamenti acustico ed atmosferico;

9. dovrà essere limitato il periodo di funzionamento delle apparecchiature di climatizzazione allo stresso indispensabile al fine del contenimento delle emissioni sonore;

10. dovranno essere adottati sistemi di mitigazione passiva del rumore quali: barriere antirumore, confinamento dei macchinari maggiormente rumorosi in strutture isolate, silenziatori, pannelli fonoassorbenti (sia mobili per la fase di cantiere sia fissi in fase di esercizio), fasce di vegetazione (di dimensione e composizione opportuna, anche in relazione al contesto esistente), e inoltre dovranno essere adottati criteri di progettazione della viabilità anche prescritti per l’autorizzazione amministrativa commerciale del centro (deliberazione n. 2260/17/1), eventualmente integrandoli con ulteriori accorgimenti per il contenimento degli inquinamenti atmosferico ed acustico derivanti dal traffico indotto durante l’esercizio del centro commerciale (es. corsie di canalizzazione preferenziale, impianto di specie arboree, dissuasori di velocità, ecc.);

11. in relazione all’inquinamento acustico dovrà essere prevista una verifica dell’impatto atteso in riferimento al clima acustico esistente ed ai ricettori sensibili presenti nell’area e individuati dal proponente, nonchè mediante confronto con la zonizzazione acustica comunale; la suddetta analisi dovrà essere redatta secondo i criteri e le metodologie definitivi dalla normativa di settore (L. 447/95; D.P.C.M. 14/11/97; L.R. 52/2000); le misure del rumore dovranno essere effettuate anche al fine di valutare le metodologie applicate;

12. in relazione all’inquinamento atmosferico provocato dall’aumento del traffico a seguito dell’entrata in esercizio dell’impianto, dovrà essere prevista una verifica d’impatto in riferimento al livello di inquinamento attuale (sulla base dei dati disponibili), utilizzando l’opportuna modellistica relativa alla stima della dispersione degli inquinanti, in modo da valutare, nel modo più oggettivo possibile, il potenziale incremento di emissione di inquinanti in atmosfera anche in relazione a venti e stabilità atmosferica;

13. per quanto riguarda la fase di cantiere il proponente dovrà attenersi agli accorgimenti operativi di mitigazione degli impatti proposti negli elaborati presentati (pag. 78-79 della relazione) e inoltre dovranno essere indicati i seguenti aspetti: precisa ubicazione ed estensione delle aree di cantiere, movimenti terra (stima scavi/riporti), stima del numero e della tipologia dei mezzi utilizzati, indicazioni sulla viabilità interessata e stima del traffico indotto, tracciato e dimensioni delle eventuali piste di accesso alle aree di cantiere, descrizione dettagliata degli interventi previsti per la costruzione delle opere, durata delle singole fasi di costruzione, descrizione dei riutilizzi e delle destinazioni previsti per il materiale di risulta derivante dagli scavi non risistemabile in loco (a tale riguardo si ribadisce la necessitià di evitarne il conferimento in pubblica discarica), descrizione degli interventi di ripristino delle aree di cantiere;

14. dovrà essere prevista la sistemazione delle zone a verde utilizzando esclusivamente specie autoctone (sia per quanto riguarda le oasi circoscritte sia per l’allestimento delle aree destinate a parcheggio); i parcheggi dovranno essere alberati;

15. dovranno essere utilizzate in via preferenziale tecnologie che consentano il maggiore risparmio energetico, riducendo al minimo indispensabile l’uso di materie prime non rinnovabile (privilegiare quindi le soluzioni progettuali e gestionali che permettono la massima efficenza con i minimi consumi e l’adozione delle migliori tecnologie disponibili);

16. dovranon essere stimate la tipologia e le relative quantità dei rifiuti prodotti, indicando le soluzioni adottate per il loro smaltimento, in conformità con la legislazione vigente (D.Lgs. 5/2/97 n. 22 e s.m.i.);

17. l’efficacia di tutte le misure di mitigazione adottate, in particolare quelle inerenti il contenimento degli inquinamenti acustico, atmosferico e gli interventi che garantiscono un sufficiente livelo di servizio nella viabilità d’area, dovrà essere verificata mediante monitoraggio da effettuare a partire da tre mesi dalla data di apertura del centro commerciale (ad esempio mediante realizzazione di campagne di misura dei livelli sonori; utilizzo di centralina mobile per il rilevamento della qualità dell’area). In caso di significato aumento dei parametri di inquinamento, i suddetti sistemi di mitigazione andranno ridimensionati e/o acciancati da ulteriori interventi volti alla riduzione degli impatti; dovrà essere data comunicazione all’ARPA dell’esecuzione e dei risultati di tali rilevazioni e degli eventuali interventi previsti;

18. dovrà essere trasmessa a questo Settore ed all’ARPA Dipartimento di Torino una relazione circa la durata temporale della fase di cantierizzazione, un crono-programma il più possibile dettagliato, l’identificazione delle aree di cantiere e delle attività previste (stoccaggio di materiale e/o lavorazioni);

19. dovrà essere fornita la stima delle concentrazioni dei principali inquinanti in condizioni di ante operam e post operam (valutazione modellistica);

20. dovranno essere fornite le caratteristiche tecniche degli impianti di raffreddamento che verranno collocati sul tetto dell’edificio, in particolare in riferimento ai valori di emissione acustica;

21. venga data comunicazione all’ARPA, Dipartimento di Torino, sul completamento delle successive procedure autorizzative e della data di inizio lavori;

22. dovrà essere ottenuto il rilascio da parte di questa Direzione Regionale dell’autorizzazione ex art. 26 L.R. 56/77 che dovrà contenere sia le decisioni della Conferenza dei Servizi del 7.2.2002 ai sensi del D.Lgs. 144/98 sia quelle del presente provvedimento.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amminisrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni