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Bollettino Ufficiale n. 05 del 30 / 01 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2002, n. 43-8089

Aggiornamento delle tariffe di cessione del sangue umano e degli emocomponenti

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio:

Con D.G.R. n. 166 - 32880 del 07.03.94 furono determinate, per l’ultima volta a livello regionale, le tariffe di cessione fra servizi sanitari del sangue umano e degli emocomponenti ad uso trasfusionale mediante il recepimento delle tariffe nazionali emanate, ai sensi dell’art. 1 della L. 107/90, dal D.M.S. 22.11.93.

Successivamente il prezzo di cessione del sangue fu aggiornato dal D.M.S. 05.11.96, automaticamente recepito a livello regionale in base alla citata D.G.R. n. 166-32880 del 07.03.94.

Dopo tale data le tariffe sono rimaste ferme, nonostante l’art. 1, comma 6, della L. 107/90 ne preveda esplicitamente la revisione annuale da parte del Ministro della Sanità e ci sia stato un indubbio incremento dei costi (personale, reagenti di laboratorio, attrezzature, assicurazioni) che interessano direttamente l’attività in oggetto: chiamata e organizzazione dei donatori, controlli sanitari e raccolta del sangue, validazione e produzione degli emocomponenti.

Se per quanto riguarda le componenti di stretta competenza dei Servizi Trasfusionali (validazione e produzione degli emocomponenti) la mancata revisione delle tariffe non ha determinato grossi scompensi in quanto i maggiori costi sono stati finanziati nei budget annualmente assegnati dalla Regione alle Aziende Sanitarie, le Associazioni dei Donatori si sono trovate fortemente penalizzate non avendo altri introiti al di fuori delle quote di loro spettanza all’interno delle suddette tariffe.

In particolare risulta penalizzata l’attività di raccolta, (le Associazioni AVIS e FIDAS raccolgono con le proprie strutture, fisse e mobili, oltre 120.000 unità all’anno pari al 60% del totale) che, senza un adeguamento tariffario, rischia il collasso.

Le Associazioni hanno ripetutamente richiesto al Ministro l’emanazione di un nuovo decreto che, redatto in bozza un paio di anni fa, non è ancora stato emanato per i contrasti sorti all’interno della Conferenza Stato Regioni inerenti l’ambito di applicazione.

In attesa dell’emanazione del suddetto decreto le Regioni con più alto indice di donazione, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, hanno già provveduto ad aggiornare autonomamente le tariffe, soprattutto per quanto concerne la parte che deve coprire le spese delle Associazioni.

Anche in Piemonte le Associazioni hanno richiesto alla Regione di anticipare il provvedimento nazionale e riconoscere, almeno in parte, l’aumento dei costi verificatisi dal 1996 ad oggi.

Questa richiesta è stata altresì fatta propria dalla IV Commissione del Consiglio Regionale che, con la proposta di ordine del giorno n. 634 del 09.10.02 invita la Giunta Regionale ad aumentare, per il 2003, di almeno 20 euro (15 per i costi di raccolta e 5 per la promozione e le spese associative) il rimborso alle Associazioni per ogni unità di sangue.

Inoltre, al fine di assicurare il conveniente livello di sicurezza sul sangue e gli emocomponenti destinati alla trasfusione e in ossequio alle linee guida emanate dalla Comunità Europea e dal Ministero della Sanità, dal 04.11.01 tutte le unità raccolte in Piemonte sono sottoposte alla ricerca del virus HCV con tecniche NAT, con la maggiorazione di Euro 15,5 sulle tariffe, come disposto dalle DD.G.R. n. 28-3449 del 09.07.01 e n. 21-3987 del 24.09.01.

A seguito della avvenuta registrazione del test NAT anche per l’HIV, non disponibile al novembre 2001, e considerato che i due test, HCV e HIV, sono effettuabili contemporaneamente senza eccessivo dispendio di risorse, i Servizi Trasfusionali del Piemonte hanno introdotto, nel corso del 2002, anche questo esame nello screening di validazione degli emocomponenti.

Si rende pertanto necessario aggiornare la tariffa degli emocomponenti introducendo il costo per la NAT HIV, quantificato dalla Commissione Regionale Sangue, sulla base dei rendiconti delle Aziende Sanitarie, in Euro 9,5.

Ritenuto che, al fine di non pregiudicare la capacità di raccolta del sangue disponibile sul territorio regionale, sia indispensabile adeguare le tariffe del sangue, almeno per la parte che riguarda le Associazioni e gli esami NAT per HIV di nuova introduzione, si propone di approvare le tariffe relative alla valorizzazione del sangue e degli emocomponenti, con decorrenza 01.01.03, e conseguenti agli aumenti di Euro 5 dei costi associativi, Euro 15 dei costi di raccolta e di Euro 9,5 dei costi per la ricerca HIV con metodologia NAT.

I maggiori oneri per il bilancio regionale derivanti dal presente provvedimento e riferiti all’aggiornamento dei costi a favore delle Associazioni, quantificati in Euro 2.935.000 per l’anno 2003, sono posti a carico dei singoli bilanci delle strutture pubbliche e private che utilizzano gli emocomponenti.

Dagli aggiornamenti tariffari riferiti alle voci di competenza delle A.S.R., quantificati in Euro 3.761.500 per l’anno 2003, non derivano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, trattandosi di compensazione interaziendale nell’ambito delle quote di riparto del F.S.R. senza ricorso a risorse aggiuntive, come specificato nella tabella allegato B alle presente deliberazione per farne parte integrante.

Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, condividendo le argomentazioni del relatore;

su conforme parere della Commissione Regionale Sangue del 12.11.02;

visto il parere favorevole del Co.R.E.Sa. in data 18.12.02;

a voti unanimi resi nelle forme di legge,

delibera

1. di approvare le tariffe relative alla cessione fra i servizi sanitari del sangue e degli emocomponenti con decorrenza dal 01.01.03 e conseguenti agli aumenti di Euro 5 dei costi associativi, Euro 15 dei costi di raccolta e di Euro 9,5 dei costi per la ricerca HIV con tecniche N.A.T., come da tabella allegato A alla presente deliberazione per farne parte integrante;

2. di dare atto che i maggiori oneri per il bilancio regionale derivanti dal presente provvedimento e riferiti all’aggiornamento dei costi a favore delle Associazioni, quantificati in Euro 2.935.000 per l’anno 2003, sono posti a carico dei singoli bilanci delle strutture pubbliche e private che utilizzano gli emocomponenti.

Dagli aggiornamenti tariffari riferiti alle voci di competenza delle A.S.R., quantificati in Euro 3.761.500 per l’anno 2003, non derivano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, trattandosi di compensazione interaziendale nell’ambito delle quote di riparto del F.S.R. senza ricorso a risorse aggiuntive, come specificato nella tabella allegato B alle presente deliberazione per farne parte integrante.

3. di dare atto che, nelle more della ridefinizione di una tariffa unica di scambio a livello nazionale, gli emocomponenti ceduti extra regione saranno contabilizzati, dal 01.01.03, secondo la nuova tariffa regionale;

4. di dare infine atto che le suddette tariffe saranno adeguate alle determinazioni ministeriali, dalla data di applicazione del relativo decreto.

La presente Deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato