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Bollettino Ufficiale n. 05 del 30 / 01 / 2003
Deliberazione della Giunta Regionale 7 gennaio 2003, n. 15-8177
Disposizioni transitorie in materia di revisione dei dimensionamenti delle Autonomie scolastiche statali e attivazione di indirizzi ordinamentali di istruzione secondaria superiore
A relazione dellAssessore Leo
Visti:
il d.lgs. 1 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";
la l.r. 44/2000 Disposizioni normative per lattuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 , come modificata dalla l.r. 5/2001;
la D.C.R. 22 settembre 1998, n. 492-10965 Legge 15 marzo 1997, n.59 - art. 21. Dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche statali. Indirizzi di programmazione e criteri generali e la D.C.R. 541-6876 del 27 maggio 1999 di approvazione dei criteri integrativi di deroga a quelli approvati con D.C.R. 22 settembre 1998, n. 492-10965;
la D.C.R. 25 gennaio 2000, n. 613 Legge 15 marzo 1997, n.59, articolo 21 e D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233 - Approvazione piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali che ha definito lattuale assetto del sistema regionale dellistruzione.
Stante che:
ai sensi del D.P.R. 233/1998 la Regione ha approvato il piano regionale di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche statali, con le finalità di garantire lefficace esercizio dellautonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa prevista dallarticolo 21 della legge 59/1997, nonché di dare stabilità nel tempo alle stesse istituzioni e di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, tali da favorire lesercizio del diritto allistruzione;
larticolo 138 del d.lgs. 112/1998 ha delegato alle Regioni, ai sensi dellarticolo 118 comma secondo della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di istruzione scolastica fra le quali, in particolare, la programmazione sul piano regionale, nei limiti della disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione dellofferta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale;
larticolo 139 del d.lgs. precitato ha trasferito, ai sensi dellarticolo 128 della Costituzione, alle Province in relazione allistruzione secondaria superiore, e ai Comuni in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni amministrative concernenti, fra laltro, listituzione, laggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione nonché la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche.
Considerato che:
dallapprovazione del piano precitato, peraltro orientato alla verifica delle soluzioni, si è evidenziata in alcuni contesti territoriali la necessità di un più funzionale dimensionamento teso a razionalizzare la distribuzione dellofferta distruzione e si è rilevata la necessità di attivare indirizzi ordinamentali di studio nella scuola secondaria superiore per integrare lofferta formativa sul territorio;
il Tavolo di confronto operante dal 1998 sui temi della programmazione della rete scolastica e composto da: Regione Piemonte, Province, ANCI, UNCEM e Direzione generale regionale Ministero Istruzione, Università e Ricerca per il Piemonte (Direzione regionale MIUR) ha seguito tale problematica elaborando documenti di indirizzo. Nella prospettiva dellesercizio delle funzioni di cui agli articoli 138 e 139 del d.lgs.112/1998, con decorrenza dal 1 settembre 2002, ha predisposto, in data 29 luglio 2002, un documento di criteri transitori per la revisione dellattuale dimensionamento ove opportuna, per l anno scolastico 2003-2004 , stabilendo, in particolare:
di non aumentare il numero delle autonomie in quanto la revisione deve essere limitata a dare soluzione a situazioni critiche in tempo utile per la.s. 2003/2004;
di mantenere i parametri fissati dallarticolo 2 del D.P.R. 233/1998 e precisamente 300, 500 e 900;
di assumere lambito territoriale dei Centri per limpiego, in quanto ritenuti più funzionali, per le consultazioni degli enti locali e della componente scuola da parte delle Province, fissandone la conclusione entro dicembre 2002, con la formalizzazione delle risultanze che tenga conto di quanto deliberato e/o proposto dai Comuni e dalle Istituzioni scolastiche interessati alla revisione del dimensionamento scolastico;
di tenere conto delleventuale istituzione di nuovi indirizzi di studio nelle superiori effettuabile se supportata da reali esigenze di sbocchi lavorativi e di fabbisogno professionale espresso dal territorio, in coerenza con precedente raccomandazione congiunta della Direzione regionale MIUR e della Direzione cultura istruzione e spettacolo del 22 ottobre 2001;
tenuto conto della nota del Dipartimento per i servizi del territorio MIUR del 9 ottobre 2002, nella quale si ribadisce di procedere alla costituzione e soppressione di nuovi indirizzi di studio, corsi o sezioni e ad operazioni sul dimensionamento obiettivamente necessarie e indilazionabili che non implichino una rimodulazione sostanziale, attraverso la concertazione tra Regione e Direzione regionale MIUR per dar seguito alle richieste, formulate dintesa dai Comuni e Province con le Istituzioni scolastiche coinvolte;
ritenuto opportuno, in considerazione dellevoluzione in atto del quadro normativo nazionale per effetto del disegno di legge-delega in materia di norme generali sullistruzione, allesame del Parlamento, procedere, in via transitoria, per lanno scolastico 2003-2004 ad operazioni sul dimensionamento limitatamente ai casi necessari e finalizzati al riequilibrio territoriale e ad una migliore funzionalità, nonchè allattivazione di ulteriori indirizzi ordinamentali di studio nelle scuole secondarie superiori;
valutati i documenti pervenuti e le proposte presentate dai soggetti istituzionali competenti e sottoposti al Tavolo di confronto, da ultimo riunitasi in data 19/12/2002;
preso atto delle risultanze delle consultazioni da parte delle Province e dei vincoli esplicitati dalla Direzione regionale MIUR per cui non risultano accoglibili:
- le proposte di operazioni sulla rete scolastica che determinerebbero un sovradimensionamento con eccessivo carico di popolazione scolastica (come nel caso dellautonomia 58 SMS Carignano Villastellone Pancalieri );
- le trasformazioni in Istituto comprensivo della DD di Trana (ex Giaveno) autonomia 233 e della DD Cairoli Torino autonomia 131, in quanto la condizione preliminare per tale operazione è la presenza di una scuola media che possa confluire nel costituendo IC;
- tutte le richieste di istituzione di indirizzi di studio sperimentali nella scuola secondaria superiore stante levoluzione normativa in atto e le indicazioni esplicitate al riguardo dal MIUR;
tenuto conto dei limiti dovuti ai processi di cambiamento in atto e sulla base di quanto concertato al Tavolo di confronto si ritiene opportuno accogliere le operazioni sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali di mera revisione e/o razionalizzazione e lattivazione di ulteriori indirizzi di studio limitatamente a quelli a carattere ordinamentale nelle scuole secondarie superiore, di cui allallegato A contenente lelenco delle Istituzioni scolastiche e le motivazioni a margine indicate;
considerati i vincoli temporali, fissati all11 gennaio 2003 dal MIUR, per lacquisizione a sistema dei dati relativi alle operazioni di dimensionamento e preso atto che il mancato rispetto di detto termine impedirebbe il regolare espletamento delle operazioni di competenza dellUfficio scolastico regionale per lanno scolastico 2003/2004 (organici, mobilità del personale, ecc.);
tutto ciò premesso, la Giunta regionale, unanime,
delibera
di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, le operazioni sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali e lattivazione di ulteriori indirizzi ordinamentali di studio nelle scuole secondarie superiori, secondo quanto indicato e motivato nellallegato A alla presente deliberazione, in quanto consistenti nel mero aggiornamento con revisione e/o razionalizzazione del dimensionamento approvato con D.C.R. n. 613-1208 del 25 gennaio 2000 sulla base dei criteri concertati .
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 65 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
La presente Deliberazione è stata pubblicata, priva della premessa e dellallegato, sul Bollettino Ufficiale n. 2 - Parte I - del 9 gennaio 2003 (ndr)