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Bollettino Ufficiale n. 05 del 30 / 01 / 2003

Codice 26.2
D.D. 27 gennaio 2003, n. 25

Art. 9 Legge 285 del 9 ottobre 2000 e art.10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale). Conferenza dei servizi preliminare, a seguito dell’istanza dell’ Agenzia Torino 2006, relativamente al progetto “Realizzazione di Variante alla S.S. n. 23 ‘del Sestriere’ nel tratto San Germano-Perosa Argentina”

Vista l’istanza prot. n. 7192/02/p in data 31 ottobre 2002, con la quale l’Agenzia Torino 2006, con sede legale in Torino, Galleria S. Federico, n. 16 ha trasmesso il progetto e ha richiesto la convocazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 e dell’ art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale) relativamente al progetto di “Realizzazione di Variante alla S.S. n. 23 ”del Sestriere" nel tratto San Germano-Perosa Argentina".

Visto che nella nota n. 7192/02/p del 31/10/2002, il Responsabile del Procedimento per conto dell’Agenzia Torino 2006, ha dichiarato che il progetto in esame non rientra nelle categorie progettuali sottoposte a procedura di VIA di competenza statale ai sensi del d.p.c.m. 10 agosto 1988, n. 377 e s.m.e.i.

Visto che con la predetta nota, l’Agenzia Torino 2006, ha richiesto al Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale l’avvio della Fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell’art. 4, comma 1 e 10, della L.R. n. 40/1998, in quanto il progetto indicato in oggetto rientra nella categoria progettuale n. 11 dell’allegato B1;

Visto che con nota n. 19388 del 05/11/2002, il Responsabile del Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria;

Visto che la comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e di avvio del procedimento inerente la fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell’Articolo 9 della Legge 9 ottobre 2000 n. 285 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98, è avvenuta sul B.U.R. n. 48 del 28/11/2002;

Vista la nota prot. n. 10844/26 del 04 novembre 2002 con la quale il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi Dott. Ing. Giuseppe Iacopino, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi (fase preliminare e fase definitiva) di cui all’art. 9 della Legge n. 285 del 09 ottobre 2000.

Viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/2001, n. 41-7279 del 07/10/2002, n. 44-7807 del 25/11/2002 in merito alle “Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006".

Preso atto che con nota n. 12281/26.2 del 02/12/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 10/12/2002 la prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale).

Considerate le risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta in data 10/12/2002 prima della prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare;

Visto il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 10 dicembre 2002 nella quale è stato stabilito di effettuare un sopralluogo in data 19/12/2002;

Visto quanto emerso durante il sopralluogo effettuato in sito in data 19/12/2002;

Considerate le risultanze delle riunioni dell’Organo Tecnico Regionale avvenute nei giorni 08/1/2002 e 16/1/2003;

Preso atto che con nota n. 648/26.2 del 17/1/2003 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 22/1/2003 la seconda seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

Considerate le risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta in data 10/12/2002 prima della seconda seduta della Conferenza dei Servizi preliminare;

Visto il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 22/1/2003.

Considerate le risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta successivamente alla seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi preliminare in data 22/1/2003;

Visti i pareri e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa Conferenza dei Servizi riportati nel seguito:

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con nota prot. n. 2942 del 23/12/2002 di trasmissione Parere n. 392 del 13/12/2002

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, con nota n. 9731 del 11/12/2002

Comune di San Germano Chisone (TO), con nota prot. n. 5232 del 09/12/2002

Comune di Pinasca (TO), con nota n. 6423 del 09/12/2002

Comune di Perosa Argentina (TO), con note n. 9261 del 29/11/2002 e 641 del 21/1/2003

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, con nota prot. n. 1069/19 del 23/1/03

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Risanamento acustico ed atmosferico, con nota n. 952 del 21/1/2003

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale, con nota n. 1007 del 21/1/2003

Direzione Pianificazione Risorse Idriche, con nota n. 646 del 23/1/2003

Direzione Industria - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva, con note n. 15467/16.4 del 09/12/2002 e n. 142/16.4 del 08/1/2003

Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione - Settore Progettazione Interventi Geologico-Tecnici e Sismico, con nota n. 1037/20.1 del 22/1/2003

Direzione Pianificazione Risorse Idriche, con dichiarazione contenuta nel verbale della 2° riunione Conferenza dei Servizi Preliminare

Direzione Difesa del Suolo, con nota n. 544/23 del 23/1/2003

Direzione Turismo-Sport-Parchi, con nota n. 1266/21 del 24/1/2003

Direzione Opere Pubbliche, con nota n. 3208/25.3 del 23/1/2003

ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente, con contributo n. 2676 del 27/1/2003

Provincia di Torino - Assessorato allo sviluppo sostenibile e Pianificazione Ambientale, con nota n. 2929 del 08/1/2003

Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità, con nota n. 312547 del 10/12/2002

Autorità d’Ambito Torinese, con nota n. 312434 del 10/12/2002

Consorzio ACEA - Energia Ambiente, con nota n. 45653/IM/grl del 09/12/2002

ENEL Distribuzione, con parere scritto acquisito in Conferenza dei Servizi del 22/1/2003 prot. in entrata n. 916 del 23/1/2003 e dichiarazione trasmessa con fax prot. in entrata n. 12837/26 del 12/12/2002

TERNA - Gruppo Enel, dichiarazione trasmessa con nota n. TEAOTTO/124 del 21/1/2003

Snam - Rete Gas, con nota n. DI.NOCC.-171-Dap del 21/1/2003

Valutate le osservazioni emerse in sede di sopralluogo effettuato il giorno 19/12/2002 relative alle sottoriportate criticità:

frana attiva presso località Balze per la quale emergeva la considerazione che per l’estensione della stessa gli interventi possibili non avrebbero garantito la certezza assoluta della risoluzione del problema e quindi non si sarebbe assicurato il transito in condizioni di sicurezza sulla nuova Variante;

valutazione e analisi del tratto interessato dall’area RME situata nel Comune di PINASCA;

considerazioni in merito all’andamento planimetrico forzato in corrispondenza dei tralicci ENEL;

Valutate, inoltre, le osservazioni emerse durante le riunioni della Conferenza dei Servizi ed il contenuto dei pareri, pervenuti o resi in sede di Conferenza dei Servizi, e nello specifico dai rappresentanti dell’ENEL e TERNA in cui si richiedeva un allontanamento del tracciato a causa delle consistenti interferenze con i tralicci esistenti il cui spostamento comporterebbe elevati costi con la conseguente modifica del quadro economico di spesa e del cronoprogamma dei lavori in fase realizzativa.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

vista la Legge 285 del 09 ottobre 2000;

vista l’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

viste le D.G.R. n. 42-4336 del 05/11/200, n. 41-7279 del 07/10/2002 e n. 44-7807 del 25/11/2002;

visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute in data 19/12/2002 e 17/1/2003;

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000 e dell’art. 10 della L.R. n. 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale), relativo all’istanza n. 7192/02/p presentata dalla Agenzia Torino 2006 in data 31/10/2002 e, per le motivazioni espresse in premessa, di non sottoporre alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998, il progetto “Realizzazione di Variante alla S.S. n. 23 ”del Sestriere" nel tratto San Germano-Perosa Argentina" localizzato in provincia di Torino, nei territori comunali di S.Germano Chisone, Villar Perosa, Pinasca, Inverso Pinasca e Perosa Argentina, presentato ai sensi dell’art. 10 L.R. 40/1998, dall’Agenzia Torino 2006, con sede legale in Torino, Galleria S. Federico, n. 16,.

c) di richiedere all’Ente proponente Agenzia Torino 2006 di studiare, in fase di stesura del progetto definitivo, nel tratto compreso tra la rotatoria Palazzotto e la rotatoria di Perosa Argentina, una possibile variazione del tracciato che si allontani dall’ area interessata dalla frana in località Balze, dall’area classificata RME e dalla zona interessata dai tralicci ENEL e TERNA;

d) di richiedere all’Ente proponente Agenzia Torino 2006, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento, conseguenti all’espletamento della Conferenza dei Servizi preliminare contenute nei verbali delle due sedute e nei pareri pervenuti, necessarie per ottenere in sede di Conferenza dei Servizi definitiva, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000, i necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate e riportate nel seguito:

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Per quanto concerne il parere n. 2942 del 23/12/2002, già ricevuto ufficialmente dall’Agenzia Olimpica Torino 2006, si chiede all’Ente proponente, nel corso della redazione del progetto definitivo, di approfondire le problematiche in esso contenute.

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici

Esprime parere di massima favorevole alla localizzazione dell’opera in oggetto alle seguenti condizioni:

1 - In mancanza di un programma di indagini ed accertamenti archeologici (come parte integrante della progettazione preliminare ai sensi degli art. 15, 17 e 18 del DPR 554/99, regolamento di attuazione della L. 109(94) ed in assenza di punti localizzati e noti a questo ufficio per il rischio archeologico nei terreni interessati, è necessario prevedere un’assistenza archeologica costante in corso d’opera, da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico-scientifica di questa Soprintendenza, a tutte le opere di scortico e di scavo, comprese quelle per l’impianto dei cantieri e la realizzazione delle rotatorie sulla vecchia viabilità - come peraltro già prescritto nel parere sul progetto di studio di valutazione ambientale strategica per tutte le infrastrutture olimpiche (prot. 3512 del 06/7/2001);

2 - Deve essere data formale istruzione alla D.L. affinché, ai sensi del D.L.vo 490/99, in caso di rinvenimenti, anche dubbi, siano sospesi i lavori, sino al sopralluogo da parte di un funzionario di questo Ufficio.

Comune di San Germano Chisone

Si esprimono le seguenti osservazioni:

1 - Si ritiene necessario un’ulteriore valutazione di coesistenza nell’intervento denominato “rotonda di San Germano” della presenza di un fabbricato avente destinazione commerciale a ridosso della rotonda stessa.

2 - Si richiede un ulteriore approfondimento progettuale relativamente allo svincolo secondario dal ponte di Villar Perosa in direzione San Germano Chisone, in quanto, essendo un innesto a raso, non risulta evidente l’immissione da e per le due direzioni indicate.

3 - Per quanto attiene il progetto complessivo inserito nel territorio comunale, l’Amministrazione esprime parere favorevole, fatte salve le osservazioni specificate.

Comune di Pinasca

Si richiede che, in corrispondenza della rotatoria di Perosa Argentina, sia assicurata l’accessibilità alle strade Comunali residenziali e alle attività Commerciali ivi esistenti.

Comune di Perosa Argentina

Si formulano le seguenti osservazioni:

1 - La rotonda progettata e la relativa immissione della Statale in direzione Perosa, interferiscono con la viabilità comunale già autorizzata; tale viabilità da accesso all’eco-isola ACEA, al magazzino comunale (con transito di automezzi pesanti), ad alcune abitazioni private, a fondi agricoli ed al costruendo supermercato Coop sul Comune di Pinasca;

2 - Sul lato opposto della statale è in previsione un insediamento commerciale/artigianale, nei locali ora dimessi dell’ex stabilimento Luzenac, con problemi di accesso e di parcheggio.

Si richiede che l’immissione della strada comunale Braide (che ricade interamente in questo Comune) nella nuova viabilità in progetto, sia interamente definita già in sede di Conferenza dei Servizi, anche per quanto concerne l’attraversamento dell’insediamento Coop che, essendo collocato nel confine Comune di Rinasca, non ricade sotto la ns. competenza.

In particolare dovrà essere esattamente individuato il soggetto che realizzerà l’opera ed acquisita la disponibilità delle aree.

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica

Valutato il contesto paesaggistico d’inserimento e considerate le modificazioni paesistico-ambientali che il nuovo tracciato potrebbe produrre nel contesto paesaggistico esistente, si ritiene che l’intervento in progetto non sia da sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art.12 L.R. 40/98, purché la documentazione progettuale a carattere definitivo sia integrata dai seguenti elaborati:

1 - studio approfondito del tratto compreso dopo la rotonda in borgata Palazzolo verso il Comune di Perosa Argentina al fine di verificare la possibilità di soluzioni progettuali di minor impatto sul contesto interessato, provvedendo, se del caso, a una riconfigurazione del tracciato proposto;

2 - si richiede, anche in riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. 9.04.01 n.45-2741 “VAS”, che la realizzazione dell’intervento sia accompagnata da elaborati di progetto relativi all’inserimento paesaggistico delle strutture in oggetto, individuando gli interventi di recupero, mitigazione e di compensazione paesistico-ambientale da attuare al fine di consentire una adeguata integrazione del tracciato stradale in progetto, con attenzione a soluzioni di ricucitura e rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato in riferimento, in particolare, rispetto alle aree interessate dai viadotti ed ai tratti posti in prossimità all’alveo del torrente Chisone;

3 - le stesse attenzioni dovranno essere poste nella progettazione delle aree delle rotatorie di svincolo, con particolare riguardo all’arredo verde, ai materiali utilizzati e alle soluzioni previste per l’illuminazione: a tal fine si richiedono elaborati di dettaglio relativi a dette sistemazioni;

4 - si richiede ampia documentazione fotografica a colori delle aree di intervento e dell’intorno paesistico-ambientale con fotoinserimenti dell’intervento proposto, con predisposizione di elaborati di progetto delle sezioni corrispondenti.

Considerata inoltre la non conformità urbanistica degli interventi proposti in sede di progetto definitivo, verificate puntualmente le difformità urbanistiche (anche per i tratti di adeguamento del tracciato esistente) si dovrà predisporre, per ciascun Comune interessato, la Variazione Urbanistica ex comma 4. articolo 9 della L. 285/2000, comprensiva degli elaborati ed in osservanza delle procedure previste dalla DGR n. 42 - 4336 del 5. 11.2001, così come modificata dalla D.G.R. del 7 ottobre 2002 n. 41-7279, e contenente l’insieme delle modifiche relative a ciascun PRG derivanti dalla realizzazione delle opere previste.

In riferimento agli elaborati geologici di supporto alle variazioni urbanistiche, nel richiamare quanto previsto dalle sopra citate delibere, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni delle competenti strutture regionali (Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione, Direzione Difesa del Suolo, Direzione Opere Pubbliche) presenti in conferenza.

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Risanamento acustico ed atmosferico

Il progetto definitivo dovrà approfondire le problematiche ambientali indicate nel seguito e prevedere l’adozione di tutte le mitigazioni, cautele e verifiche finalizzate a ridurre aal minimo gli impatti generati sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio.

Per la fase di cantiere si rammenta la rilevanza che assumono i disagi da rumore e inquinamento dell’aria generati sia direttamente dall’attività stessa, sia dalla viabilità e dal traffico durante l’esecuzione delle opere. Il progetto definitivo dovrà dettagliare gli accorgimenti tecnici e operativi che saranno adottati per minimizzare di disagi arrecati dai cantieri e prevenire il formarsi di intasamenti nei flussi di traffico.

Il progetto definitivo dovrà inoltre:

1 - contenere la progettazione dei ripristini a fine lavori, del recupero delle aree di cantiere e degli inserimenti ambientali dell’opera;

2 - indicare la quantità di rifiuti prodotti durante la realizzazione dell’opera e la loro destinazione, nonché garantire il massimo recupero possibile degli stessi;

3 - prevedere l’adozione di ogni accorgimento atto a favorire l’inserimento dell’infrastruttura nel quadro paesaggistico circostante, nonché a evitare che essa possa fungere da ostacolo non valicabile per le specie animali in movimento tra i due versanti vallivi.

In merito all’impatto acustico in fase di esercizio, stante l’assenza della normativa specifica in materia di rumore stradale, gli interventi di mitigazione dovranno essere progettati per garantire, presso ciascun ricettore e nella più gravosa situazione di esercizio dell’infrastruttura, il rispetto dei livelli sonori indicati nella bozza di regolamento predisposta dal Ministero dei Lavori Pubblici e citata nello Studio al paragrafo 9.4.3.

Si rammenta infine che la documentazione inerente l’inquinamento acustico ambientale deve essere redatta da tecnico riconosciuto competente in acustica ambientale ai sensi dell’art. 2 della legge 447/1995 e deve prevedere un adeguato monitoraggio post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e l’eventuale adozione di interventi correttivi.

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale

Si ritiene che il nuovo tracciato proposto non soddisfi l’esigenza di risolvere alcune significative criticità presenti sul tratto esistente. La soluzione prescelta, infatti, consentirebbe di mitigare alcuni impatti esistenti (rumore e qualità dell’aria) in quanto prevede un allontanamento dagli abitati, ma creerebbe, ad esempio, un notevole impatto idrogeologico in quanto andrebbe a interessare pesantemente l’alveo del Chisone dove, tra l’altro, verrebbe interferita un’area ad alto rischio di esondazione e; peraltro, lascerebbe irrisolte altre significative problematiche (ad esempio, il rischioso attestamento su una frana attiva del tratto finale della variante, confermando un elemento critico dell’attuale tracciato).

Nella documentazione presentata vengono citate alcune possibili alternative di tracciato (opzione zero, altre ipotesi progettuali pregresse) che non vengono poi analizzate in dettaglio, né vengono messe a confronto per evidenziare pregi e difetti di ciascuna ipotesi. Negli elaborati viene descritto il nuovo tracciato, ma non viene mai esplicitato il processo logico attraverso il quale si è giunti alla sua definizione e no vengono forniti gli elementi atti a dimostrare la validità della scelta attuata.

Si richiede un approfondito studio di tutte le possibili ipotesi alternative a quanto proposto, alla luce delle quali dovrà essere individuato un tracciato che permetta l’attuazione di soluzioni progettuali atte a consentire un miglioramento dell’attuale viabilità in termini di scorrevolezza e sicurezza, a risolvere le criticità esistenti sul vecchio tracciato, a salvaguardare le principali sensibilità ambientali della zona, prevedendo, altresì, idonee mitigazioni per gli impatti connessi con la realizzazione e l’esercizio del nuovo tratto.

Direzione Pianificazione Risorse Idriche

Si esprimono le seguenti valutazioni:

1 - per la gestione delle acque di piattaforma in relazione ad eventuali sversamenti incidentali, appaiono necessari ulteriori approfondimenti finalizzati ad una più incisiva e razionale distribuzione delle opere di contenimento con particolare riferimento anche ai potenziali sversamenti di sostanze pericolose;

2 - in considerazione delle emergenze idriche e delle sorgenti, nei tratti tra la rotonda S. Germano e località Darte-Artero e Ponte Balze-Combalere., occorrono approfondimenti sulla qualità dell’acqua interessata e sulla eventuale destinazione.

Direzione Industria - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva

Si richiede di presentare un piano di reperimento dei materiali inerti necessari per la realizzazione dell’opera.

Il suddetto piano deve essere predisposto secondo i principi previsti dalla l.r. 30/1999.

Si richiede inoltre che ai fini della realizzazione dei rilevati previsti per l’opera di cui trattasi siano impiegati gli scarti di lavorazione della miniera di talco della Val Chisone.

Inoltre il progetto definitivo programma di reperimento e movimentazione degli inerti allegato al progetto definitivo dell’opera, dovrà confluire nel piano generale degli inerti previsto dalla Valutazione Ambientale Strategica.

Direzione Turismo-Sport-Parchi

1 - si rilascia parere favorevole, suggerendo che, per il tratto tra la borgata Palazzotto e la rotatoria di Perosa Argentina, la progettazione definitiva sia sviluppata sulla base di un tracciato che eviti l’attraversamento di zone con elevata criticità idrogeologica che possano pregiudicare la durabilità dell’infrastruttura e la continuità di esercizio della stessa;

2 - si evidenzia la necessità che l’organizzazione cantieristica ed il cronoprogramma per la realizzazione delle opere siano sviluppati minimizzando le limitazioni alla percorribilità della viabilità esistente e che a tal fine tengano conto degli altri interventi olimpici che insistono sul territorio della Valle Chisone;

Direzione Opere Pubbliche

Si esprimono le seguenti considerazioni :

- le opere di maggiore rilevanza interessano l’alveo e le aree latistanti il torr. Chisone in tratte di competenza dell’Agenzia Interregionale per il Po (AIPO);

- considerato che per le opere di attraversamento, previste con il reticolo idrografico minore di competenza del Settore OO.PP., sarà condotta specifica istruttoria ai sensi e per gli effetti del R.D. n. 523/1904 sulla base di progetti definitivi, nell’ambito degli stessi dovrà essere definita l’effettiva natura giuridica dei corsi d’acqua minori interessati dal tracciato stradale in oggetto ;

ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente

Nella definizione del progetto definitivo occorrerà realizzare gli interventi di mitigazione e di compensazione a seguito di approfondimenti specifici per tipologia d’impatto e a seconda del contesto territoriale considerato.

Si individuano prioritari gli interventi di inserimento ambientale dell’opera relativi ai seguenti punti:

- La revisione di parte del tracciato secondo criteri di compatibilità ambientale dell’intervento; in quest’ottica deve essere riconsiderato il tratto terminale del tracciato individuato (compreso nel territorio di Inverso Pinasca e Perosa Argentina), dove sono più evidenti le interferenze e le criticità ambientali del territorio oggetto dell’intervento (presenza di vincoli idrogeologici, interferenze con infrastrutture per il trasporto dell’energia);

- La verifica della tipologia stradale più adeguata indicata al punto precedente deve considerare tutti quegli elementi di ottimizzazione di carattere paesistico - ambientale soprattutto in relazione all’inserimento dei viadotti, cercando di limitare i caratteri dimensionali, quali l’altezza dei manufatti;

- valutare l’impatto acustico secondo criteri conservativi e verifica della necessità di inserimento di elementi di mitigazione e/o modifiche progettuali (quali ad esempio dune antirumore,) ed altri sistemi di mitigazione attiva e passiva;

- valutare l’inserimento di opere di recupero ambientale di aree intercluse fra gli assi viari in progetto e lungo l’asse in progetto con la creazione di aree verdi piantumate con essenze arboree e arbustive di facile manutenzione che più si adattano al contesto territoriale di riferimento;

- considerato il pesante interessamento dell’alveo del Chisone, il progetto definitivo dovrà essere accompagnato da uno specifico studio volto alla mitigazione degli impatti che consideri in modo specifico e puntuale tutte le opere necessarie al recupero delle sponde, al recupero e sistemazione delle aree immediatamente sotto i viadotti e alle possibili mitigazioni visive dei manufatti artificiali in cemento;

- adottare tutti gli accorgimenti possibili per evitare eventuali contaminazioni in seguito a sversamenti accidentali delle acque superficiali e sotterranee lungo il tracciato della strada in progetto e inoltre prevedere un sistema di depurazione delle acque di piattaforma al fine di consentire un rilascio delle stesse nei corpi idrici superficiali prive degli eventuali inquinanti (sali disgelanti, olii, etc..);

- valutare la necessità di realizzare attraversamenti pedonali in funzione della necessità di fruizione delle aree spondali e della fruibilità ciclo - pedonale in generale al fine di limitare l’effetto barriera creato dall’opera in progetto;

- dovrà essere inoltre garantita nelle future trasformazioni urbanistiche una fascia di rispetto significativa per impedire che la nuova arteria si trasformi in asse di conurbazione.

- nella progettazione definitiva dovranno essere considerati i due corridoi ecologici individuati nel fondo valle del Chisone nel tratto in oggetto, dallo studio dell’Università di Torino inserito nel Piano di Monitoraggio Ambientale del Programma Olimpico, e nel caso di interferenze del tracciato con gli stessi dovranno essere progettate le opportune opere mitigative;

La realizzazione del tracciato in progetto deve essere accompagnata da un piano di monitoraggio concordato con ARPA Piemonte finalizzato alla verifica degli interventi di mitigazione degli impatti attuati durante la fase cantiere; in particolare dovrà essere attuato un piano di monitoraggio delle componenti ambientali acqua, suolo, vegetazione, rumore e qualità dell’aria; per le ultime due componenti valgono le considerazioni specifiche di seguito indicate.

Rumore

Di seguito si riportano alcune indicazioni da proporre per la successiva fase di progettazione acustica propedeutica alla predisposizione del progetto dell’asse viario in progetto:

- La porzione di territorio su cui estendere in fase di progetto definitivo l’analisi dell’impatto acustico dell’opera in progetto non deve essere inferiore a 200 metri dall’asse della strada. Si può riscontrare, infatti, che il raggiungimento di livelli sonori pari a 50 dB(A) notturni nelle condizioni di traffico ipotizzate può variare sensibilmente a seconda del grado di assorbimento acustico del terreno e delle condizioni atmosferiche. La distanza di 200 metri risulta, a parere di questa Agenzia, quella minima per il conseguimento dei suddetti livelli nelle condizioni di terreno riflettente e di inversione termica.

- La stima dei livelli sonori prodotti dalla nuova infrastruttura dovrà essere effettuata nel dettaglio per tutti i ricettori individuati entro la fascia di 200 metri, considerando le specifiche caratteristiche geometriche della strada (altezza relativa rispetto al piano campagna) e le caratteristiche del cammino di propagazione del rumore (tipo di terreno, geomorfologia, altezza relativa dei ricettori rispetto al piano campagna, ecc.)

- La progettazione degli eventuali interventi di mitigazione (barriere naturali e/o artificiali) dovrà essere effettuata definendo le proprietà acustiche minime che le barriere dovranno possedere per rendere trascurabile la trasmissione del rumore (potere fonoisolante). Il dimensionamento delle barriere dovrà essere valutato considerando le caratteristiche specifiche dei siti e specificando i modelli di calcolo previsionale utilizzati.

- Ad opera realizzata dovrà essere predisposta una campagna di rilevamenti fonometrici finalizzata alla verifica di quanto previsto nella progettazione acustica. Tali rilevamenti dovranno essere a lungo termine (minimo 24 ore) in prossimità dei recettori maggiormente esposti, compresi quelli schermati da opere di mitigazione.

- La fase di analisi descritta dovrà essere estesa alla fase di cantierizzazione prevista dalle azioni di progetto;

Qualità aria

Fase ante operam

Effettuazione, secondo tempi e modalità concordate con ARPA Piemonte, di campagne di monitoraggio nell’area interessata che prevedono:

- La misura delle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici

- Misura dei parametri meteorologici, in particolare velocità e direzione del vento con contemporanea misura dei flussi veicolari lungo l’asse stradale compreso tra i due punti di innesto.

Fase in corso d’opera

Effettuazione , secondo tempi e modalità concordate con ARPA Piemonte, di campagne di monitoraggio mirate alla misura del particolato aerodisperso immesso nell’aria ambiente a seguito delle attività di cantiere.

Fase post operam

Effettuazione, secondo tempi e modalità concordate con ARPA Piemonte, di campagne di monitoraggio mediante stazione mobile in punti stabiliti che prevedano la misura :

- delle concentrazioni di inquinanti atmosferici;

- dei parametri meteorologici, in particolare velocità e direzione del vento con contemporanea misura dei flussi veicolari

Si richiede, con riferimento alla lettera del 22.07.02 prot. 13298 della responsabile del Nucleo di Coordinamento delle Procedure V.I.A. con oggetto “Schemi del provvedimento conclusivo ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R.40/98 e dell’art.9 della L.285/00", di affidare necessariamente ad A.R.P.A. il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’A.R.P.A. Piemonte (Coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.

Si richiede inoltre che il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, trasmettano all’A.R.P.A. Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle adottate con la Determinazione Dirigenziale conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in progetto.

Provincia di Torino - Assessorato allo sviluppo sostenibile e Pianificazione Ambientale

In fase di progettazione definitiva dovranno essere tenute in considerazione le seguenti osservazioni:

1 - Relativamente agli aspetti geologici, geotecnica, idraulici (Rif. V.A.S. Punto 3 D.G.R. n.45 - 2741):

Come indicato nella documentazione progettuale numerose sono le criticità che può comportare la realizzazione dell’opera, sebbene paiono condivisibili le proposte presentate per la mitigazione delle stesse e le precauzioni da utilizzare.

In generale, come peraltro viene evidenziato negli elaborati presentati, il tracciato può interferire per diversi aspetti sull’assetto geomorfologico ed idraulico dell’area, attraverso:

- lo scavo e l’arretramento di scarpate alla base di versanti (realizzazione della Rotonda San Germano);

- la sistemazione ed allargamento delle sedi stradali sopra rilevato, con conseguente possibile interazione con l’idrografia superficiale ed alcune conoidi attive presenti lungo il tracciato;

- la presenza dei rilevati stessi sul bordo di scarpate delimitanti zone di esondazione sia per eventi eccezionali che ordinari, sottoposte ad erosione laterale ad opera delle acque (si veda la carta geomorfologica allegata agli elaborati, in particolare nei tratti Rotonda San Germano - Rotonda di Villar Perosa, tra il Ponte Provinciale ed il Viadotto Borgata Grange, tra il Viadotto Borgata Grange e la Rotonda Borgata Grange);

- il posizionamento dei piloni di sostegno ai viadotti in zone esondabili ed all’interno di paleoalvei di recente riattivazione (1977 e 2000), o comunque riattivabili, possono presentare criticità dovute all’elevata attività erosiva e di approfondimento, probabilmente aggravate dalla presenza di litotipi facilmente erodibili (depositi fluvio lacustri limo-argilloso-sabbiosi, sottostanti le alluvioni medio recenti) e generare, di conseguenza, possibili escavazioni anche localizzate del fondo, con conseguente limitazione della capacità portante delle fondazioni, qualora le stesse non si attestino su substrato lapideo;

- la presenza di alcune porzioni di versante instabili ed in particolare l’interferenza con il fenomeno gravitativi di Ponte Balze, presso cui sono previsti interventi da parte di ANAS e Servizio Geologico della Regione;

Sebbene siano previsti approfondimenti di dettaglio relativamente alle criticità sopra elencate in fase di successive fasi progettuali, pare opportuno focalizzare l’attenzione su alcuni dei punti suddetti:

- Per la problematica dell’attraversamento delle conoidi attive, sono state generalmente date indicazioni sul dimensionamento delle opere di attraversamento nell’elaborato idraulico, ma esse dovranno essere specificate più nel dettaglio in fase di progetto definitivo, con particolare riferimento agli interventi di sistemazione previsti nei tratti terminali dei canali attivi, finalizzati a limitare possibili processi di divagazione e trasporto solido. Per quanto concerne le opere di drenaggio dei rilevati ad opera delle acque provenienti dalle fonti, il progetto definitivo dovrà trattarle nel dettaglio, dando specifiche sul dimensionamento e le caratteristiche tecniche;

- si ritiene opportuno che vengano indicate le caratteristiche tecniche e dimensionali nel progetto definitivo, anche tramite schemi grafici, delle opere di consolidamento delle scarpate di valle dei rilevati posti sul bordo di zone di esondazione;

- non pare siano stati chiaramente specificati i litotipi e le profondità raggiunte dalle fondazioni indirette relative ai tratti in viadotto e si evidenzia la necessità di chiarire meglio se fenomeni erosivi ad opera della corrente possano determinare danni all’opera. A tal fine risulta necessario dettagliare e motivare le scelte dimensionali delle fondazioni indirette, mediando le scelte in base a criteri tecnici (stratigrafici, geotecnica, idraulici) ed economici;

- nelle successive fasi progettuali dovranno essere integrati i i risultati della progettazione delle opere di sistemazione della frana di Ponte Balze, ad opera di ANAS e del Servizio Geologico della Regione;

2 - Relativamente agli impatti sulle componenti ambientali (Rif. V.A.S. Punto 1 D.G.R. n.45-2741):

- Per quanto concerne il cantiere B ubicato in adiacenza al viadotto di Inverso e del ponte sul Chisone, vista la vicinanza con il fiume e l’importanza dei manufatti da realizzare, si richiede che vengano fornite informazioni riguardo alle precauzioni adottate onde evitare sversamenti accidentali e riguardo ai sistemi di smaltimento delle acque di piattaforma;

- Si chiede di valutare la possibilità di realizzare filari di alberi ed arbusti lungo i tratti interessati da scogliere per la difesa idraulica, sia sulla sponda destra che sulla sinistra, al fine di mitigare la percezione paesaggistica in corrispondenza delle aree industriali ma anche di garantire un sufficiente grado di naturalità delle sponde ed una corretta funzionalità fluviale;

3 - Relativamente agli inerti (Rif. V.A.S. Punto 5.2.1 D.G.R. n. 45-2741):

- Si ricorda che per il reperimento di inerti si dovrà dare la priorità assoluta ad altri cantieri del Programma Olimpico in cui vi è esubero di tali materiali, in coerenza con il piano degli inerti e con quello relativo alla mobilità sostenibile. Si chiede inoltre che venga verificata l’esistenza di siti idonei allo stoccaggio dei materiali in esubero più prossimi alle zone di produzione e/o riutilizzo dello stesso rispetto all’area dell’ex aeroporto militare tra Scalenghe e Buriasco indicata in progetto.

Provincia di Torino - Assessorato allo sviluppo sostenibile e Pianificazione Ambientale

Per quanto attiene le nuove rotatorie in progetto si ritiene opportuno inserire una banchina transitabile esterna all’isola centrale della larghezza di mt. 1,50 costituita da elementi in porfido su letto di calcestruzzo con annessa rete elettrosaldata per una omogenea ripartizione dei carichi veicolari. Tale indicazione trae ispirazione dall’esame delle informazioni contenute nello Studio a carattere prenormativo “Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali” approvato dalla Commissione di studio del CNR per le norme relative ai materiali stradali e la progettazione, costruzione e manutenzione strade su disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -Ispettorato Generale per la circolazione e la sicurezza stradale.

Si richiama l’attenzione sull’aspetto ambientale dettato dal posizionamento delle barriere laterali di sicurezza sui nuovi viadotti: Il rispetto delle prescrizioni normative vigenti determina visioni prospettiche contrastanti tra quanto indicato nelle"Sezioni" rispetto ai “Prospetti” (Tav. 001).

Per definizione delle caratteristiche geometriche dell’attraversamento scatolare prefabbricato (Tav.002) occorrerà fare riferimento alle disposizioni normative vigenti ai sensi del D.M. 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.

In sede di progettazione definitiva si rende necessario precisare le soluzioni da adottare a salvaguardia dei viadotti in prossimità dell’alveo del torrente Chisone.

- Rotonda di S. Germano Chisone. Si evidenziano le discrepanze emergenti dall’esame della sezione del muro di sostegno di nuova realizzazione: Nell’elaborato relativo alla rotatoria (Tav. 013) sono indicati in sezione due muri sovrastanti rispettivamente di mt. 6,20 e mt. 6,05 intervallati da un terrazzo rinverdito; per contro nell’elaborato relativo alle tipologie costruttive (Tav. 002) sono indicati due muri di cui uno di mt. 4,00 e l’altro “var.” intervallati da un terrazzo rinverdito. Qualora il dislivello da contenere sia prossimo ai 12 metri si potrebbe valutare la possibilità di realizzazione tre muri di sostegno alti 4 metri con due terrazze di separazione nell’intento di contenere l’impatto ambientale e aumentare le zone di contenimento di eventuali materiali provenienti dal versante sovrastante: Curare le modalità di captazione e smaltimento delle acque che si raccolgono nelle parti retrostanti ai muri.

- Rotonda di Villar Perosa/Zona artigianale ovest (Tav. 015) Stante la previsione di una viabilità adiacente con contrapposti sensi di marcia si richiama l’attenzione sulla necessità di integrare, o prevedere, il posizionamento di manufatti con funzione antiabbagliante per garantire un’adeguata sicurezza agli utenti che percorrano i diversi sensi di marcia durante le ore notturne.

- Rotatoria di Borgata Grange. (Tav. 016) Considerare la possibilità di traslare la rotatoria di direzione dell’area artigianale per evitare un percorso rettilineo in direzione Sestriere e, nel contempo, dar luogo ad una distanza maggiore dalla linea elettrica interferente: Vale il suggerimento precedente per quanto concerne i problemi di visibilità notturna determinati dalle due viabilità adiacenti e contrapposte.

Autorità d’Ambito Torinese

Si richiede che per la progettazione definitiva sia prescritto di esplicitare l’interferenza o meno degli interventi con le infrastrutture esistenti del servizio idrico (acquedotto, fognatura, depurazione).

Consorzio ACEA - Energia Ambiente

Si esprimono le seguenti considerazioni:

Nell’elaborato n. S08-P-22-IN-001-0 sono riportate le interferenze con i sottoservizi gestiti dal Consorzio ACEA di Pinerolo, ma, poiché la scala del disegno è 1:10.000, non si ha un dettaglio tale da poter fare una valutazione adeguata delle stesse. Le predette tavole dovrebbero essere riportate almeno su planimetrie tipo la tavola n. 004, con scala 1:2000. E’ necessario che i progettisti si relazionino con gli uffici tecnici dell’ACEA durante la stesura del progetto definitivo.

ENEL Distribuzione

La Società evidenzia che l’opera in progetto potrebbe essere interessata da elettrodotti (MT/BT) preesistenti aerei e sotterranei. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, l’ENEL Distribuzione S.p.A. Zona di Rivoli chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

Inoltre a seguito della illustrazione dei possibili nuovi tracciati della Variante, in prossimità dell’abitato di Pinasca, Enel Distribuzione S.p.A. Direzione Rete Unità Territoriale Rete Piemonte e Liguria Centro Alta Tensione, si dichiara favorevole alla modifica del percorso stradale in quanto si possono minimizzare i problemi di interferenza con le linee elettriche presenti nell’area adiacente alla Cabina Primaria di Rinasca che risultavano particolarmente gravosi con la precedente soluzione del progetto preliminare, sia dal punto di vista tecnico che economico.

Si evidenzia la necessità di osservare le disposizioni in materia di distanze di rispetto dalle linee elettriche ad alta tensione di cui agli articoli 2.1.06 e 2.1.07 del D.M. 21.03.1988 in particolare la distanza del piano stradale dai conduttori, in verticale, di 8,98 metri; la distanza del ciglio stradale dai sostegni, di 15 metri per le strade statali.

Ed inoltre le distanze verticali e laterali dai conduttori di tutte le posizioni praticabili ed impraticabili previste dal Decreto, in particolare per quanto riguarda l’installazione della illuminazione lungo la viabilità.

Si richiede l’invio degli elaborati al fine di verificare il rispetto delle disposizioni richiamate.

TERNA - Gruppo Enel

La Società evidenzia che l’opera in progetto potrebbe essere interessata da elettrodotti ad alta tensione a 132 KV aerei preesistenti. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, l’ENEL Distribuzione S.p.A. Zona di Rivoli chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

SNAM - Rete Gas

Esprime parere favorevole alla realizzazione del progetto in esame. Tale parere è vincolato alle seguenti prescrizioni:

- il progetto in esame interferisce, su terreni privati, impianti di proprietà Snam Rete Gas S.p.A. tutelati da servitù di metanodotto;

- per la risoluzione delle interferenze sono in fase di studio di fattibilità idonei interventi di adeguamento e/o spostamento impiantistico ai sensi delle normative vigenti e delle servitù costituite;

- gli interventi di normalizzazione di cui sopra saranno eseguiti da Snam Rete Gas S.p.A., con proprie imprese qualificate, con onere di spesa a carico dell’Ente Proponente il progetto. I rapporti tecnici, economici, giuridici connessi ai casi di interferenza, dovranno essere definiti, prima dell’inizio dei lavori della strada, da apposita convenzione Snam Rete Gas S.p.A./Ente Proponente il progetto.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino