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Bollettino Ufficiale n. 05 del 30 / 01 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2002, n. 16-8136

Adozione del sistema WGS84/UTM per il riferimento dei dati geografici presso la Regione Piemonte

A relazione dell’Assessore Botta:

Premesso che:

* la progressiva affermazione in diversi campi (cartografico, topografico, nei trasporti, nelle telecomunicazioni, ...) delle tecniche di posizionamento satellitare comporta l’esigenza di un riferimento unico, a livello planetario, per le informazioni geografiche;

* a tale riferimento, denominato World Geodetic System (WGS84), ha aderito l’Istituto Geografico Militare, ente istituzionalmente preposto alla realizzazione e al mantenimento della rete geodetica di appoggio della cartografia e delle operazioni topografiche di precisione, realizzando la nuova rete IGM95, i cui caposaldi sono espressi in coordinate cartografiche nei sistemi WGS84/UTM e Roma40/Gauss-Boaga;

* l’affermazione del nuovo sistema unificato di inquadramento delle informazioni geografiche e la disponibilità della nuova rete geodetica IGM95 condizionano le produzioni cartografiche e sono di stimolo per ricondurre tutte le banche dati costituite da enti pubblici e da organizzazioni private ad un riferimento unico con innegabile beneficio nell’interscambio delle informazioni. Va notato in proposito che in Italia coesistono attualmente ben quattro sistemi di riferimento: Roma40/Gauss-Boaga, comunemente adottato in cartografia, ED50/UTM, in uso presso i sistemi informativi territoriali di alcune Regioni, Bessel/Cassini-Soldner, tradizionale riferimento del Catasto, oltre al prospettato WGS84/UTM;

* in data 26.09.1996, in sede di Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali, organi cartografici dello Stato (Istituto Geografico Militare, Istituto Idrografico della Marina, Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche, Agenzia del Territorio/ Ministero delle Finanze, Servizio Geologico Nazionale), Regioni e Provincie Autonome, Enti Locali, hanno siglato una INTESA sui sistemi informativi geografici, che vede come prima attuazione l’Accordo sul Sistema Cartografico di Riferimento, con l’obiettivo di definire specifiche comuni e condivise nella complessa materia dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e di pervenire ad alcune realizzazioni unificate, finanziate dal Ministero dell’Ambiente principalmente con fondi del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA);

* le suddette specifiche comuni riguardano in particolare:

- livelli predefiniti di qualità;

- standardizzazione del modello dell’informazione anche rispetto a codifica e struttura degli oggetti della rappresentazione, ricondotta a un inquadramento unico;

- presenza di metainformazione nel contenuto e nella qualità stessa dei dati;

- contenuto informativo di minima (il cosiddetto national core), atto a garantire la condivisione dei dati nell’ambito della Pubblica Amministrazione, visto come sottoinsieme dei dati gestiti dai singoli enti;

- requisiti atti a garantire la congruenza delle basi dati di diversa provenienza e la derivabilità in cascata nelle varie scale di rappresentazione;

* nelle “Indicazioni di inquadramento e riferimento per la realizzazione delle basi dati geografiche di interesse generale corrispondenti alle scale 1:1-2000, 1:5-10000, 1:25-50000, 1:250000" (15.07.1999), il Comitato Tecnico di Coordinamento dell’INTESA ha auspicato che la rappresentazione cartografica fosse realizzata nella rappresentazione di Gauss nel sistema geodetico WGS84, implementazione europea European Terrestrial Reference Frame 1989 (ETRF89), con proiezione Universal Transverse Mercator (UTM), cioè, in definitiva, nel sistema di riferimento WGS84/UTM;

* organi cartografici e Uffici dello Stato hanno adottato all’unisono il riferimento WGS84/UTM; d’altra parte, è plausibile che nel medio termine gli Enti Locali, gestori di basi cartografiche a grande scala, caratterizzate da precisioni nominali più spinte rispetto alle Carte Tecniche Regionali (CTR) e più prossime a quelle della rete geodetica, convergano verso la stessa scelta;

* i vantaggi connessi all’unificazione del sistema di riferimento e, più in generale, all’adozione di specifiche comuni nella realizzazione di cartografia numerica e di basi dati geografiche sono particolarmente evidenti

- nell’interscambio di informazioni fra enti;

- nella derivabilità e nella congruenza delle basi dati geografiche a diversa scala;

- nell’integrazione delle applicazioni gestite dai singoli enti, dove è richiesta l’interazione fra basi geografiche di interesse generale e basi specializzate (basti pensare alla gestione degli strumenti urbanistici, che presuppone l’interazione di basi geografiche, catastali, delle reti tecnologiche,...);

- nella diffusione delle informazioni per via telematica;

- ai fini della disponibilità di basi geografiche digitali di riferimento ad applicazioni di interesse per imprese e cittadini nel campo dell’informazione geografica (geomarketing);

considerato che la transizione verso un sistema di riferimento unificato delle informazioni geografiche implica, per la Regione e per gli enti ad essa collegati, un impegno logistico non indifferente e rilevante, non tanto per quanto attiene alla conversione delle basi topografiche, ma soprattutto riguardo a dati associati di non recente acquisizione. Pertanto si profila come inevitabile un periodo transitorio di gestione delle correnti applicazioni nell’ambito del sistema informativo della Regione, in parallelo, nei sistemi di riferimento corrente e nel prospettato sistema unificato futuro;

considerato altresì che la Regione Piemonte, essendosi impegnata, unitamente alla restanti Regioni, ad adeguare il proprio sistema informativo alle specifiche comuni emanate nell’ambito dell’INTESA, dovrà comunque convertire le strutture dati esistenti, operazione che potrebbe essere concomitante, quindi con onere logistico trascurabile, al loro reinquadramento in WGS84/UTM;

rilevato che le applicazioni di sistema informativo gestite dalle varie Direzioni regionali agiscono su un nucleo di geometrie primarie topografiche, quelle della CTR, di riferimento a geometrie derivate, specifiche del singolo ambito applicativo (es. fasce di rispetto, aree di esondazione, azzonamenti urbanistici, ambiti pedologici e forestali, aree di bacino idrografico,...), il tutto comprensivo dei relativi attributi associati, circostanza che potrebbe orientare la transizione verso il prospettato sistema di riferimento unitario ipotizzando la seguente progressione temporale:

- conversione della CTR e delle restanti basi geometriche del sistema informativo e realizzazione delle future basi topografiche, vettoriali e raster (ortoimmagini digitali), anche di aggiornamento, nel sistema unificato WGS84/UTM;

- richiesta di dati primari, di origine topografica, fotogrammetrica, da telerilevamento, col sistema GPS (Global Positioning System), acquisiti da soggetti che collaborano con la Regione, nello stesso sistema unificato;

- fornitura delle suddette basi topografiche, intese come supporti di georeferenziazione di informazioni territoriali, ai soggetti che collaborano con la Regione;

- acquisizione, nei vari ambiti applicativi, di geometrie derivate con riferimento ai suddetti supporti di georeferenziazione;

- parallela conversione progressiva, nel periodo transitorio, di tutte la basi dati derivate esistenti in Regione, con modulazione nel tempo delle operazioni e delle commesse di sviluppo/gestione al CSI-Piemonte, da definire a cura delle varie Direzioni in raccordo con i Settori Cartografico e Sistema Informativo Territoriale;

- conversione temporanea di dati già disponibili nel sistema WGS84/UTM nei vecchi sistemi Roma40/Gauss-Boaga e ED50/UTM, per venire incontro alle esigenze di enti che ancora non abbiano adottato il nuovo sistema;

vagliate, nel corso di riunioni preparatorie con rappresentanti delle Direzioni Regionali e degli Enti Strumentali, le problematiche attinenti alla conversione degli archivi costituiti nel tempo;

preso atto che per agevolare e rendere univoche le trasformazioni di coordinate fra i sistemi Roma40/Gauss-Boaga, ED50/UTM e WGS84/UTM, l’Istituto Geografico Militare ha predisposto e reso disponibili appositi grigliati di trasformazione e che sono in corso accordi informali fra il Settore Cartografico e l’Istituto stesso relativamente alla produzione di un software per la conversione di interi archivi geografici, attivando allo scopo la supervisione tecnica affidata al prof. G. Garnero dell’Università di Torino nell’ambito della partecipazione della Regione Piemonte all’Accordo sul Sistema Cartografico di Riferimento;

visto il Programma di Realizzazione della Carta Tecnica Regionale, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 891-CR12794, del 21.09.1988;

tutto ciò premesso e considerato, La Giunta Regionale, a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

delibera

* di adottare come sistema di riferimento unico delle informazioni territoriali in ambito regionale, per i motivi esposti in premessa, il sistema WGS84/UTM, disponendo che la transizione verso tale sistema avvenga secondo la seguente progressione temporale:

FASE1 (supporti primari di georeferenziazione)

- conversione, nel corso del 2003, della CTR e delle altre basi geometriche del sistema informativo e realizzazione delle future basi topografiche, vettoriali e raster (ortoimmagini digitali), anche di aggiornamento, nel sistema unificato WGS84/UTM;

- richiesta di dati primari, di origine topografica, fotogrammetrica, da telerilevamento, col sistema GPS (Global Positioning System), acquisiti da soggetti che collaborano con la Regione, nello stesso sistema unificato;

FASE2 (basi di dati derivate)

- fornitura delle suddette basi topografiche, intese come supporti di georeferenziazione di informazioni territoriali, ai soggetti che collaborano con la Regione;

- acquisizione, nei vari ambiti applicativi di competenza delle Direzioni regionali e dei soggetti che collaborano con la Regione, di geometrie derivate con riferimento ai suddetti supporti di georeferenziazione;

FASE3 (con innesco in parallelo alla FASE2, conversione degli archivi)

- conversione progressiva, nel periodo transitorio di gestione mista nel vecchio e nel nuovo sistema di riferimento, di tutte la basi dati derivate esistenti in Regione, con modulazione nel tempo delle operazioni e delle commesse di sviluppo/gestione al CSI-Piemonte, da definire a cura delle varie Direzioni in raccordo con i Settori Cartografico e Sistema Informativo Territoriale;

- conversione temporanea di dati già disponibili nel sistema WGS84/UTM nei vecchi sistemi Roma40/Gauss-Boaga e ED50/UTM, per venire incontro alle esigenze di enti che ancora non abbiano adottato il nuovo sistema;

* di considerare vincolante, nella definizione di accordi con altri soggetti o in programmi d’area che prevedano la formazione di cartografia numerica e di basi di dati geografici finanziate con concorso regionale, che il sistema di riferimento adottato sia il WGS84/UTM. Scelte difformi in tal senso dovranno essere adeguatamente motivate;

* di conferire mandato ai Settori Cartografico e Sistema Informativo Territoriale di dare attuazione all’iniziativa in oggetto, per le componenti di rispettiva competenza, pubblicizzando con efficacia l’iniziativa stessa, anche con ricorso alla diffusione via web regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)