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Bollettino Ufficiale n. 04 del 23 / 01 / 2003

Codice 26.2
D.D. 16 gennaio 2003, n. 14

Comma 1 - Art. 9 Legge 285 del 9 ottobre 2000. Conferenza dei servizi preliminare, a seguito dell’istanza della Agenzia Torino 2006, relativamente al progetto “Adeguamento e messa in sicurezza della ex SS 589 nel Comune di Pinerolo tra la zona della Porporata e l’innesto con la Tangenziale”

Vista l’istanza prot. n° 7836 in data 19 novembre 2002, con la quale l’Agenzia Torino 2006, con sede legale in Torino, Galleria S. Federico, n° 16 ha trasmesso il progetto e ha richiesto la convocazione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge 285 del 9 ottobre 2000 relativamente al progetto di “Adeguamento e messa in sicurezza della ex SS 589 nel Comune di Pinerolo tra la zona della Porporata e l’innesto con la Tangenziale”.

Visto che nella nota n° 7836 del 19/11/2002 successivamente integrata con la nota n° 351/03/p del 15/01/2003, il Responsabile del Procedimento per conto dell’Agenzia Torino 2006 ha dichiarato che il progetto in esame non rientra nelle categorie progettuali sottoposte a procedura di VIA di competenza statale ai sensi del D.P.C.M. 10 agosto 1988, n° 377 e s.m.e.i. e non è da assoggettare a procedura di verifica, ai sensi della L.R. 40/98, in quanto trattasi di adeguamento e messa in sicurezza di viabilità esistente

Vista la nota prot. n. 11929/26 del 22 novembre 2002 con la quale il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi Dott. Ing. Giuseppe Iacopino, quale Responsabile del Procedimento per la Conferenza dei Servizi (fase preliminare e fase definitiva) di cui all’art. 9 della Legge n° 285 del 09 ottobre 2000.

Viste le D.G.R. n° 42-4336 del 05/11/2001, n° 41-7279 del 07/10/2002, n° 44-7807 del 25/11/2002 in merito alle “Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006".

Preso atto che con nota n° 12732/26.2 del 11/12/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 16/12/2002 la prima seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000.

Visto il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 16 dicembre 2002.

Preso atto che con nota n° 13219/26.2 del 18/12/2002 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 13/1/2003 la seconda e conclusiva seduta della Conferenza dei Servizi preliminare, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge n. 285 del 9 ottobre 2000;

Visto il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 13 gennaio 2003.

Visti i pareri e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa Conferenza dei Servizi riportati nel seguito:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche, nota prot. n° 8420 del 17/12/2002 di trasmissione Voto n° 1492 del 10/12/2002

Città di Pinerolo (TO), nota prot. n. 69270 del 16/12/2002

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, nota prot. n. 350/19 del 13/1/03

Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi, con dichiarazione contenuta nel verbale della 2° riunione Conferenza dei Servizi Preliminare

Direzione Opere Pubbliche, con nota n° 1093/25.3 del 13/1/2003

Direzione Territorio Rurale, con nota n° 158/13.1 del 08/1/2003

Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione, con nota n° 436/20.1 del 13/1/2003

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, con nota n° 422 del 13/1/2003

Direzione Pianificazione Risorse Idriche, con dichiarazione contenuta nel verbale della 2° riunione Conferenza dei Servizi Preliminare

Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Usi Civici, con nota n° 971/10.7 del 13/1/2003

A.R.P.A. - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, con nota n° 1057 del 13/1/2003

Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità, con nota n° 6181/03 del 13/1/2003

Provincia di Torino - Area Ambiente - Servizio Valutazione Impatto Ambientale, con nota n° 5811 del 13/1/2003

RFI - Direzione Comp.le Infrastruttura Torino Tecnico, con nota n° FI.NO/DI.TO.TC. OC3 del 10/1/2003

Autorità d’Ambito Torinese, con nota n° 319180 del 16/12/2002

Consorzio ACEA - Energia Ambiente, con nota n° 45970/IM/cr del 13/12/2002

ENEL Distribuzione, con nota del 16/12/2002

SNAM Rete Gas, con nota n° DI.NOCC.-3418-Dap del 16/12/2002

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

vista la Legge 285 del 09 ottobre 2000;

viste le D.G.R. n° 42-4336 del 05/11/200, n° 41-7279 del 07/10/2002 e n° 44-7807 del 25/11/2002;

visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute in data 16/12/2002 e 13/1/2003;

determina

di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

di concludere il procedimento relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000, relativo all’istanza n° 7836 presentata dalla Agenzia Torino 2006 in data 19/11/2002;

di richiedere all’Ente proponente Agenzia Torino 2006, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento, conseguenti all’espletamento della Conferenza dei Servizi preliminare contenute nei verbali delle due sedute e nei pareri pervenuti, necessarie per ottenere in sede di Conferenza dei Servizi definitiva, di cui all’art. 9 - comma 1 - della Legge 285 del 9 ottobre 2000, i necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate e riportate nel seguito:

Città di Pinerolo (TO)

In relazione alla Conferenza in oggetto si esprime parere favorevole condizionato ai punti seguenti:

1 - Aggiornare la tavola delle destinazioni di PRG in cui la zona DE 6.1 figura con destinazione industriale anziché commerciale, artigiana, industriale e residenziale mista;

2 - Aggiornare le strade di accesso all’area DE 6.1, non comprese nell’intervento di raddoppio della SS.589, secondo la soluzione prodotta dal Comune (tavola allegata C dell’ing. Mellano) ed in particolare:

a . rampa d’accesso all’area DE 6.1 a valle della rotonda di C.so Torino (cfr. punto 7);

b. posizionamento sottopasso tra area F9 ed area DE 6.1 (cfr. punto 8);

c. rampa d’accesso alla via Poirino in direzione Tangenziale da via Vecchia di Buriasco, a senso unico (cfr. punto 9);

d - piccole rettifiche vincolo di uscita/entrata dalla Grande Rotonda per accedere alla zona F9 (area impianti ACEA ed accesso alla Coop in zona DE 6.1);

e - Sovrapporre il più possibile il tracciato della via Poirino ampliata con quello attuale fino all’immissione nella grande rotonda.

3 - Prevedere lo spostamento dell’area ecologica dell’ACEA in altro sito concordato purché di facile accessibilità e di minimo impatto. Si propone di posizionarlo a valle della grande rotonda (area blu/cantiere della planimetria);

4 - Garantire la localizzazione del distributore di carburante previsto nell’area DE 3.1 (P.I.S. Porporata) come da planimetria allegata (allegato A);

5 - Garantire col sottopasso FS Pinerolo - Torino la triplicazione della linea per consentire il raddoppio binario FS e la realizzazione della linea metropolitana leggera per la Zona Industriale della Porporata;

6 - Non realizzare la rotonda piccola di via Poirino, che verrà realizzata dal Comune in sede di attuazione degli strumenti urbanistici. Le somme risparmiate sono da destinarsi alle opere di mitigazione finora non finanziate;

7 - Prevedere l’ingresso all’area DE 6.1 a valle della rotonda su corso Torino;

8 - Garantire l’accesso alla grande rotonda dall’area COOP (area DE 6.1) con adeguato sottopasso che permetta l’accesso all’area ai mezzi di servizio ed agli eventuali utilizzatori dell’area a Parco;

9 - Mantenere la Via Vecchia di Buriasco ad est collegandola a via Poirino in prossimità della grande rotonda;

10 - Prevedere la sistemazione a verde (Parco) con bassa vegetazione a limitata manutenzione nell’area all’interno della grande rotonda;

11 - Provvedere, a realizzare le opportune opere di mitigazione, per i lunghi tempi di permanenza dei CANTIERI, evitando il più possibile la realizzazione di percorsi provvisori, ma anticipando in parte gli altri interventi necessari per l’accesso all’area Olimpica con:

a. il potenziamento del tratto tra C.so Torino e via Orbassano tramite la nuova strada delle Bogliette;

b. la realizzazione dell’incrocio a rotonda di detta strada con C.so Torino secondo lo schema allegato (vedi allegato B);

c. la compartecipazione alla realizzazione del nuovo sottopasso alla ferrovia in Via Martiri del XXI;

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica

ASPETTI URBANISTICI

Si richiede che venga effettuata un’analisi specifica in sede di progetto definitivo che definisca il posizionamento del tracciato rispetto alle previsioni di P.R.G.C..

Dovrà essere indicata anche la destinazione definitiva delle aree coinvolte dall’intervento in esame, in quanto gli elaborati trasmessi non chiariscono, ad esempio, se le aree attualmente occupate dalla viabilità esistente saranno ancora utilizzate o meno. In caso contrario dovrà essere definita a livello progettuale la sistemazione delle predette aree.

Dalle planimetrie presentate risultano inoltre indicate alcune strade esistenti che non hanno riscontro né nelle foto aree, né nelle indicazioni previsionali di P.R.G.C.. In particolare si segnala che sulla tav. “planimetria generale scala 1:2000 - quadrante 1" (S30-0-0-P-22-PS-001-0) il raccordo ”rotonda stradale Poirino" e la “rotonda innesto SS23" che confluiscono o interferiscono in parte con viabilità attualmente inesistenti; si dovranno pertanto fornire gli opportuni chiarimenti in merito.

Tutto ciò premesso gli interventi previsti risultano compatibili con le previsioni di P.R.G.C. vigente nel Comune di Pinerolo.

Considerate tuttavia le osservazioni predette si richiede che in sede di progetto definitivo venga redatta un’apposita analisi in merito alla conformità urbanistica dell’intervento, anche al fine di stabilire l’eventuale necessità della variazione urbanistica ex L.285/2000.

ASPETTI PAESAGGISTICI

Si richiede che la documentazione progettuale a carattere definitivo sia integrata dai seguenti elaborati:

- Identificazione cartografica e certificazione rilasciata dall’ Amministrazione Comunale interessata dagli interventi in progetto, riguardo ai vincoli di tutela paesistico-ambientale ex art.146 D.Lgs 490/99 “Beni tutelati per legge”, così come richiesto nella D.G.R. n.42-4336 del 5.11.01, “Art.9 L.285/00 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006".

- Si richiede inoltre, anche in riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. 9.04.01 n.45-2741 “VAS” che la realizzazione dell’intervento debba essere accompagnata da elaborati di progetto relativi all’inserimento paesaggistico delle strutture in oggetto, individuando gli interventi di recupero, mitigazione e di compensazione paesistico-ambientale da attuare al fine di consentire una adeguata integrazione del tracciato stradale in progetto, con attenzione a soluzioni di ricucitura e rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato, anche in una visione più ampia e generale di risistemazione dell’intero ambito paesaggistico interferito.

Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi

Dal punto di vista viabilistico e trasportistico si richiedono i seguenti approfondimenti:

- la relazione tecnica prevede un T.G.M. di 12.000 veicoli al giorno che non giustifica la sezione stradale prevista in progetto che può sopportare un T.G.M. di 30.000 veicoli al giorno, pertanto è necessario giustificare, dal punto di vista dei carichi di traffico, la scelta della sezione tipo B1 prevista in progetto;

- deve essere verificata la capacità della rotatoria della Porporata prendendo in considerazione anche i flussi derivanti dalla realizzazione della nuova area commerciale-industriale prevista dal Comune ma non previsti nelle verifiche di capacità allegate;

- le dimensioni delle rotatorie devono essere verificate al fine di ottimizzare l’occupazione del territorio cercando di diminuire le dimensioni stesse;

- si richiede uno studio di dettaglio sulle sistemazioni dell’isola centrale delle rotatorie e del sistema di illuminazione con particolare riferimento alla situazione climatica ed ambientale dei siti interessati.

- il progetto dovrà relazionarsi al piano regolatore vigente ripristinando il sistema dell’accessibilità esistente nell’area interessata.

Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino

Si evidenzia che le opere di attraversamento del torr. Lemina, corso d’acqua soggetto a tutela regionale ai sensi del R.D. n. 523/1904, e di quattro canali di irrigazione, dei quali, peraltro, non è stata esplicitata la natura giuridica, sono rappresentate esclusivamente in forma grafica, senza alcun riferimento al loro dimensionamento nell’ambito della relazione idraulica, che tratta invece diffusamente la rete di raccolta delle acque di piattaforma e dei fossi di guardia stradali.

E’ quindi necessario, ai fini del rilascio, in sede di Conferenza di Servizi Definitiva, da parte di questo Settore, del parere ai sensi del R.D. n. 523/1904, che il progetto definitivo sia presentato all’esame, completo degli elaborati di rito, comprendenti in particolare :

- Relazione idraulica che dimostri, per ciascuno degli attraversamenti soggetti a tutela regionale, il rispetto dei franchi minimi di sicurezza stabiliti dalla Direttiva Ponti dell’Autorità di Bacino del fiume PO, allegata alla deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 dell’11/05/1999, riferiti alle portate di progetto debitamente incrementate dei contributi dei trasporti solidi, e che dimostri altresì la piena compatibilità plano-altimetrica delle nuove opere

- Planimetria catastale con indicazione delle opere.

- Sezioni trasversali estese ad una tratta significativa, a monte ed a valle del manufatto di attraversamento, complete dei limiti catastali, e dell’indicazione dei livelli di massima piena di progetto e dei relativi franchi idraulici.

- Profilo longitudinale avente estensione pari a quella individuata dalle suddette sezioni trasversali.

- Particolari costruttivi delle opere stradali interferenti con i corsi d’acqua e delle eventuali opere di difesa delle sponde e/o del fondo la cui necessità o meno dovrà essere giustificata nella relazione idraulica.

Per quanto attiene infine ai canali di irrigazione, si rammenta che qualora fosse dimostrato, che non sono soggetti a tutela regionale, dovrà essere acquisito presso gli Enti gestori specifico nulla-osta alla realizzazione delle opere con essi interferenti, presentandone copia alla segreteria della Conferenza di Servizi definitiva.

Ai fini istruttori e documentali, è necessario che una copia del progetto definitivo delle opere in oggetto sia trasmessa, con congruo anticipo, al Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino.

Direzione Territorio Rurale

Per quanto di competenza della Direzione Territorio Rurale non si rilevano particolari osservazioni, tuttavia, viste le numerose interferenze del tracciato stradale in progetto con fossi e canali irrigui esistenti, si ritiene opportuno considerare un eventuale coinvolgimento, nella fase progettuale, delle realtà irrigue esistenti ed in particolare si invita a fare riferimento al consorzio irriguo “Mirano-Lemina” str. S. Secondo, n° 96 - Pinerolo.

Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione - Settore Progettazione Interventi Geologico-Tecnici e Sismico

In considerazione del fatto che nella tratta in oggetto non vengono attraversati versanti o zone particolarmente sensibili sotto l’aspetto della stabilità, si ritiene che nella documentazione del progetto Definitivo dovranno esserci gli ordinari studi geologici ai sensi della L. 109/94 e s.m.i.

Particolare attenzione dovrà essere posta agli studi relativi alle falde in modo che le opere in progetto non creino nocumento all’assetto idrogeologico sotterraneo.

Dovrà inoltre essere rispettata la vigente normativa in campo sismico, anche con gli adempimenti in fase di progetto esecutivo.

Direzione Tutela e Risanamento Ambientale

Per la componente rumore, sotto il profilo formale, si osserva che gli elaborati attinenti la componente rumore dovrebbero essere sempre redatti da tecnico riconosciuto competente in acustica ambientale ai sensi dell’art. 2 della legge 447/1995, mentre nel caso in esame ciò non emerge.

Sulla base dell’analisi sintetica effettuata dal proponente si propongono le seguenti prescrizioni per il progetto definitivo:

- Devono essere approfondite le problematiche inerenti l’acustica ambientale e indicate tutte le mitigazioni, cautele e verifiche che saranno adottate al fine di ridurre al minimo l’impatto generato sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio.

- In merito all’impatto acustico in fase di esercizio, stante l’assenza della normativa specifica in materia di rumore stradale, gli interventi di mitigazione dovranno essere progettati per garantire, presso ciascun ricettore e nella più gravosa situazione di esercizio dell’infrastruttura, il rispetto dei livelli sonori indicati nella bozza di regolamento predisposta dal Ministero dei Lavori Pubblici e citata al paragrafo 7.4.3 del progetto preliminare.

- Il rumore generato nella fase di realizzazione, o nei siti di cantiere, deve rispettare i vigenti limiti di zona, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’adozione degli appropriati accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo.

- La documentazione deve essere redatta da tecnico riconosciuto competente in acustica ambientale ai sensi dell’art. 2 della legge 447/1995 e deve prevedere un adeguato monitoraggio post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e l’eventuale adozione di azioni correttive.

Per quanto riguarda la parte di ripristino ambientale delle scarpate sia della parte in rilevato che di quella in trincea, si propone la seguente prescrizione:

- Ferma restando la necessità di provvedere progettualmente a immediati interventi di rivegetazione delle scarpate stradali mediante inerbimenti tecnici con miscugli erbacei autoctoni, si richiede di valutare l’opportunità dell’impiego sulle medesime scarpate di reti in fibra naturale (iuta) in funzione antierosiva.

Direzione Pianificazione Risorse Idriche - (dichiarazione contenuta nel verbale della 2° riunione Conferenza dei Servizi Preliminare)

Qualora l’opera oggetto della Conferenza dei Servizi ricada, anche parzialmente, nell’area di salvaguardia di opere di captazione ad uso potabile (superficiali e/o sotterranee), dovrà essere ridefinita tale area.

Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Usi Civici

Per l’ottenimento dell’autorizzazione ad intervenire su terreni gravati dal vincolo di uso civico eventualmente interessati dalle opere in oggetto, mutandone l’originaria destinazione d’uso, è necessario espletare alcuni accertamenti nonché produrre della documentazione come di seguito analiticamente specificato:

- procedere ad una puntuale verifica presso il Commissariato agli Usi Civici acquisendo la documentazione idonea a dimostrare l’esatta entità e la dislocazione del vincolo di uso civico all’interno dell’area interessata dalle opere in argomento e, nel caso si intenda ottenere la sdemanializzazione di una o più aree vincolate, previo spostamento del vincolo su altre aree di almeno pari superficie, dell’intero territorio comunale;

- verifica dello stato possessorio attuale dei beni civici interessati dalle opere, onde poter disporre, se del caso, la reintegra dei beni del patrimonio indisponibile del Comune e sistemare le eventuali pendenze giuridico-amministrative ed economiche emergenti;

- mappa catastale dell’area oggetto d’intervento e, sempre nel caso di necessità di spostamento del vincolo, dell’intero comune, con evidenziati i mappali gravati da uso civico, le opere che interessano gli stessi specificandone tipo e durata (es.: cantiere-cava-discarica temporanea, struttura permanente da cedere successivamente a privati, struttura pubblica permanente o di lunga durata, struttura pubblica da rimuovere a fine evento olimpico), gli eventuali mappali o porzioni proposti per lo spostamento del vincolo, tutto integrato con una relazione esplicativa in merito.

La documentazione dovrà essere prodotta perentoriamente entro mesi 6 dalla data della conferenza di servizi definitiva così come le perizie inerenti tutte le valutazioni economiche necessarie al perfezionamento delle istanze di modifica d’uso delle aree, in quanto l’autorizzazione che verrà rilasciata inizialmente da questa Direzione, inerirà la possibilità di operare sulle aree di intervento mutandone la destinazione d’uso per un tempo massimo di anni dieci.

Successivamente, appena disponibili tutti gli elementi, i sopraccitati mutamenti d’uso verranno perfezionati secondo legge, con concessioni, sdemanializzazioni con eventuali spostamenti di vincolo o altro nonché verranno attivate le procedure per la precitata regolarizzazione obbligatoria delle eventuali pendenze giuridico-amministrative ed economiche emergenti.

A.R.P.A. - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

L’analisi dell’ARPA, relativamente allo studio di impatto ambientale presentato per la realizzazione dell’adeguamento della statale 589 in comune di Pinerolo, è stata supportata da un sopralluogo nella zona interessata dagli interventi effettuata in data 20/XII/2002. Da tale attività è emerso quanto segue:

- Nella zona in corrispondenza della rotatoria della Porporata si rivela un’influenza con un’area di “particolare pregio ambientale e paesaggistico”, si ritiene dunque che il proponente valuti tale circostanza in sede di sviluppo del progetto definitivo.

- Nel tratto di strada in riqualificazione compreso tra il sovrappasso ferroviario e la rotatoria di C.so Torino occorre che il proponente definisca, in fase di progetto definitivo, le soluzioni adottate per la risoluzione dei problemi di sovrapposizione con la viabilità secondaria preesistente (Strada Vecchia Piscina).

- Si ritiene opportuna una valutazione dei potenziali rischi idrogeologici che tenga in considerazione anche le criticità emerse in occasione degli eventi alluvionali precedenti al 2000.

- Per quanto riguarda la cantierizzazione si ritiene opportuno, in fase di stesura di progetto definitivo, una precisa descrizione delle attività nelle tre aree di lavoro previste, sia in termini di numero e tipologia di macchinari utilizzati, sia in termini di gestione delle attività di cantiere. In particolare si ritiene necessario che il proponente preveda dei metodi di mitigazione dei tipici impatti derivanti dalle attività di cantiere, quali la bagnatura delle piste, il lavaggio dei pneumatici degli automezzi per l’immissione nella viabilità ordinaria, la predisposizione di un piano di sicurezza che preveda l’immediata asportazione del terreno in caso di sversamenti accidentali di oli o di altri contaminanti ed il suo stoccaggio in aree idonee.

Appare inoltre in fase embrionale la progettazione della gestione della viabilità alternativa, riguardo l’utilizzo del vecchio tracciato della S.S. 589 sarebbe infatti auspicabile una modellizzazione dei flussi di traffico previsti e dei relativi impatti sulla componente aria e su quella rumore, in particolare a livello dell’incrocio con C.so Torino che appare di particolare criticità; manca inoltre totalmente negli elaborati progettuali ogni riferimento alla prevista strada da attrezzare tra la rotatoria di C.so Torino e quella di innesto con la S.S. 23 così come si desume dalla figura 4.3.1 dell’Indagine Ambientale (elaborato progettuale S30_0_0_P_21_IA_001).

- Per quanto riguarda il tratto stradale che conduce dalla rotatoria di innesto con la S.S. 23 alla rotatoria Str. Poirino - Via Vecchia di Buriasco la trattazione progettuale è totalmente assente e le due braccia laterali della rotatoria Poirino appaiono alquanto sovradimensionate.

- Riguardo alla destinazione delle acque di piattaforma si rileva la presenza di una vasca di laminazione soltanto a servizio della rotatoria della Porporata che peraltro è l’unica zona servita dalla fognatura; si ritiene opportuno che il proponente fornisca nel progetto definitivo un disciplinare di gestione che faccia riferimento alle modalità ed ai soggetti responsabili della manutenzione di tali vasche sia in condizioni ordinarie che in casi eccezionali di sversamenti di sostanze potenzialmente nocive sul piano stradale.

Risulta inoltre semplicemente accennato il problema dello smaltimento dell’acqua di piattaforma dalla rotatoria di C.so Torino in situazioni di estrema criticità, si ritiene opportuno che in fase di progetto definitivo venga meglio definito il sistema di pompaggio del quale si ha solo un accenno grafico nel progetto preliminare. Altra criticità che il proponente evidenzia per quanto riguarda la rotatoria di C.so Torino e del quale manca adeguata trattazione è la stabilità delle scarpate all’esterno della carreggiata in trincea, si auspica dunque una adeguata trattazione di tale problematica con riferimento alle modalità di mantenimento dello strato erbaceo superficiale fino a completo attecchimento.

- Per quanto riguarda la sistemazione delle scarpate dei rilevati stradali si ritiene opportuno, come già espresso al punto precedente, che venga inserito nel progetto definitivo un disciplinare di gestione che assicuri circa il completo attecchimento delle essenze erbacee sia nei tratti a terra naturale sia in quelli in terra rinforzata. Per quanto riguarda in particolare le scarpate in terra rinforzata si auspica che il proponente prenda in considerazione l’utilizzazione di griglie ecocompatibili.

- Sono carenti informazioni riguardo agli interventi richiesti per il consolidamento degli scavi profondi, si fa infatti riferimento all’utilizzo di berlinesi o di colonne in jet-grouting ma non viene fatto accenno alle rispettive tecnologie. Visto il potenziale impatto derivante da tali attività di consolidamento legato sia al rumore prodotto dai macchinari che dai diversi fluidi che possono essere utilizzati, risulterebbe opportuno, per la stesura di una più adeguata relazione tecnica, che il proponente fornisse in sede di progettazione definitiva tali specificazioni tecniche.

Analoghe carenze si sono rilevate negli studi di consistenza del terreno sia per quanto riguarda i rilevati alti sia per le fondazioni superficiali delle opere primarie ed accessorie.

Come già accennato in precedenza manca inoltre ogni riferimento ai volumi di inerti scavati, riportati e/o eventualmente necessari al completamento dell’intervento. Vista la particolare sensibilità della zona in un’ottica di aumenti di traffico pesante nel periodo di esecuzione degli interventi riguardanti il Piano Olimpico una precisa indagine relativa a tale aspetto e in grado di fornire informazioni sulle volumetrie in gioco, sulle previste aree di deponia temporanea o di stoccaggio definitivo (con particolare attenzione anche a tutte le infrastrutture dimesse) sembra necessaria per avere un quadro più esaustivo delle potenziali criticità in termini di impatti sulla componente aria e sulla componente rumore.

- Si ritiene opportuna una valutazione delle possibili interferenze con eventuali corridoi ecologici presenti nell’area, si auspica dunque l’inserimento di un elaborato cartografico e di una relazione in proposito a completamento dell’ Indagine Ambientale che verrà presentata nel contesto del progetto definitivo.

- Si invita il proponente a valutare, in fase di progettazione definitiva, l’impiego di pannelli fonoassorbenti (soprattutto lungo il viadotto della S.S. 23) non completamente trasparenti o con andamento ondulato, onde evitare rischi di collisione per l’avifauna in transito.

- Dall’analisi degli elaborati progettuali appare allo stadio embrionale la trattazione della progettazione delle opere di compensazione, si auspica dunque che tale lacuna venga esaurientemente colmata in sede di progetto definitivo, vista la consistente porzione di territorio interessata dalla riqualificazione, soprattutto in corrispondenza della rotatoria di innesto con la S.S. 23.

- Si ricorda la necessità dell’inserimento nel progetto definitivo di uno Studio di Impatto Acustico che consenta una precisa caratterizzazione dell’area e che modelli il clima acustico sia durante le fasi di cantiere sia durante l’esercizio del nuovo tratto stradale.

Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità

Per le nuove rotatorie in progetto si ritiene opportuno prevedere:

- per la banchina transitabile esterna all’isola centrale, costituita da elementi in porfido posati su letto di calcestruzzo armato con rete elettrosaldata, una pendenza verso l’esterno del 4-6%; come pure l’ inclinazione dell’anello viabile, previsto per le rotatorie, deve possibilmente essere verso l’esterno, mentre non risulta applicabile alla R3 per le specifiche caratteristiche della stessa (Re = metri 100).

- si deve verificare la possibilita’ per quest’ultima di ridurre il raggio interno e di aggiungere nella circonferenza interna una fascia delimitante valicabile di mt.2,00 in contropendenza.

Tali indicazioni traggono spunto dall’esame delle informazioni contenute nello Studio a carattere prenormativo “Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali” approvato dalla Commissione di studio del CNR per le norme relative ai materiali stradali e la progettazione, costruzione e manutenzione strade su disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Ispettorato Generale per la circolazione e la sicurezza stradale - e delle norme Americane della F.H..

Viste le caratteristiche dimensionali della rotatoria R3, destinata a distribuire i flussi di traffico gravitanti sulla ex S.S. n. 23 e la ex S.S. n. 589, si rende necessario definire l’utilizzo delle aree intercluse e chi deve provvedere alla gestione delle stesse.

Si richiama l’attenzione sull’aspetto ambientale dettato dal posizionamento delle barriere laterali di sicurezza sui nuovi viadotti al fine di non sminuire il buon risultato estetico rilevabile dagli elaborati progettuali.

Per la definizione delle caratteristiche geometriche delle singole strade ammodernate ed in particolare del sottopasso di Corso Torino occorrera’ fare riferimento alle disposizioni normative vigenti ai sensi del D.M. 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, in funzione dei flussi di traffico.

Qualora non fosse possibile modificare la rotatoria sarebbe opportuno verificare con maggiore approfondimento a livello di progettazione definitivo/esecutiva i raggi di curvatura sia in entrata che in uscita in rapporto a quelli centrali in funzione dei flussi che percorrono i singoli rami.

Provincia di Torino - Area Ambiente - Servizio Valutazione Impatto Ambientale

Pur ritenendo che il progetto preliminare di “Adeguamento e messa in sicurezza della ex S.S.589 nel Comune di Pinerolo tra la zona della Porporata e l’innesto con la Tangenziale” non presenti problematiche ambientali rilevanti si richiede che in fase di progetto definitivo vengano approfonditi i seguenti punti:

- essendo presenti nell’unico corso d’acqua interferito dall’intervento, il Torrente Lemina, processi di instabilità dovuti all’erosione spondale (come indicato dallo Studio di Prefattibilità Ambientale) ed essendo stata segnalata la possibilità di intervenire su alcuni tratti mediante interventi di ingegneria naturalistica volti a consolidare le sponde e a garantire maggiore naturalità al Torrente, si chiede che tale possibilità venga effettivamente valutata in sede di progetto definitivo mediante uno studio adeguato, rappresentazioni grafiche ed elaborati di dettaglio. Inoltre in relazione alla modesta entità della sezione di deflusso ed alla presenza di vegetazione infestante lungo le sponde e di soggetti arborei depositati in alveo, pare opportuno che venga previsto un intervento di sistemazione, pulizia alveo e rinaturazione delle sponde almeno nei tratti a monte e a valle dell’intervento;

- relativamente alla fase di costruzione vengono indicate come misure di mitigazione l’adozione di tecniche al fine di limitare l’intorbidamento delle acque e sistemi di smaltimento per le acque di piattaforma: si chiede che vengano fornite maggiori informazioni in merito alle tecniche che si intendono adottare al fine di contenere impatti derivanti da sversamenti accidentali e dallo smaltimento di acque di piattaforma;

- relativamente al problema della gestione degli inerti (Rif. V.A.S. Punto 5.2.1 D.G.R. n.45 - 2741), nel ricordare che per il reperimento degli stessi si dovrà dare la priorità assoluta ad altri cantieri del Programma Olimpico in cui vi è esubero di tali materiali (in coerenza con il Piano degli Inerti e con quello relativo alla mobilità sostenibile) dovrà essere verificata l’esistenza di siti idonei allo stoccaggio dei materiali in esubero più prossimi alle zone di produzione e/o riutilizzo dello stesso rispetto all’area indicata nel progetto;

RFI - Direzione Comp.le Infrastruttura Torino Tecnico

La Società rilascia il richiesto nulla osta di massima alla fattibilità dell’opera.

Per l’emissione della definitiva autorizzazione alla realizzazione sia del manufatto che attraversa la linea ferroviaria Torino - Pinerolo, sia degli altri interventi in genere, dovranno essere predisposti e trasmessi i progetti esecutivi delle opere rispetto alle quali, ovviamente, questa Struttura si riserva fin d’ora di formulare più puntuali osservazioni e/o prescrizioni di dettaglio.

In particolare il progetto del cavalcaferrovia, dovrà essere redatto in conformità alle normative vigenti ed alle istruzioni FS n. 44/A e dovrà essere previsto di ampiezza idonea a contenere l’eventuale raddoppio della linea ferroviaria in questione.

Si precisa inoltre che, l’intervento proposto non dovrà in alcun modo interferire con i sostegni T.E. o portali dei segnali di linea, viceversa, nel caso in cui la costruzione di detto manufatto comporti la rimozione di pali della linea di contatto FS, si renderà necessario murare, in accordo con i competenti Uffici FS, nuovi sostegni della linea T.E. alle strutture dell’impalcato.

I progetti esecutivi relativi alle opere in argomento dovranno essere trasmessi, in quadruplice copia, a quest’Ufficio Opere Civili, Via Sacchi n. 3 - 10125 Torino, formalizzando gli estremi dell’Ente preposto alla stipula della Convenzione; si coglie inoltre l’occasione per rammentare alla Richiedente che, per la realizzazione degli interventi che comportano l’interruzione della linea ferroviaria, dovranno essere comunicati i trimestri entro i quali si presume di realizzare l’opera, con un anticipo annuale, al fine di poter inserire dette soggezioni nello scenario tecnico di servizio della linea.

Qualora la Richiedente preveda, per la realizzazione dell’opere in argomento, l’esproprio di aree di proprietà di questa Società, s’informa sin d’ora che le stesse non possono essere sottratte alla loro destinazione senza il preventivo consenso di questa Società, così come previsto dall’art. 15 comma 2 della Legge 17/05/1985 n. 210.

La loro cessione potrà avvenire soltanto a condizione che le medesime siano dichiarata non occorrenti per le esigenze di programmi ferroviari, dagli Organi Competente; pertanto l’eventuale occupazione d’aree di proprietà F.S. occorrenti per la realizzazione dell’intervento, sia a titolo provvisorio sia definitivo, nonchè le spese derivanti da modifiche agli impianti o ad opere provvisionali occorrenti per garantire la continuità dell’esercizio ferroviario durante i lavori, saranno regolate dalla su menzionata Convenzione da redigersi da parte di questa Società, che regolerà tempi, modi e rapporti tra le Parti.

S’informa infine che, tutti gli interventi che s’intendono realizzare non solo su proprietà ferroviaria, ma anche quelli ricadenti nella fascia di rispetto di 30 metri dalla più vicina rotaia, sono soggetti al preventivo benestare di questa Società, secondo quanto disposto dal D.P.R. 11/luglio 80, n. 753.

Autorità d’Ambito Torinese

Relativamente agli allegati progettuali ed ai richiami riguardanti il problema delle interferenze con le opere di acquedotto e fognatura si prescrive che in sede di progettazione definitiva siano esplicitate le effettive interferenze e le modalità di risoluzione.

Consorzio ACEA - Energia Ambiente

Il parere contiene considerazioni tecniche in merito ai servizi ed agli impianti gestiti dal Consorzio ACEA di Pinerolo, interessati dalle opere in progetto, e riportati nell’allegato progettuale specifico.

La prescrizione prevede che i progettisti, in fase di redazione di progetto Definitivo, provvedano a contattare i tecnici della Società ACEA per approfondire le problematiche riportate e di tenere conto delle esigenze e criticità evidenziate.

ENEL Distribuzione

La Società evidenzia che l’opera in progetto potrebbe essere interessata da elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21/3/88 n° 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, l’ENEL Distribuzione S.p.A. Zona di Rivoli chiede che le vengano tempestivamente trasmessi i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi.

SNAM Rete Gas

Si precisa che l’opera stradale in esame non interferisce con impianti di proprietà SNAM Rete Gas S.p.A. pertanto la Società dichiara, per quanto di propria competenza, parere favorevole alla realizzazione del progetto.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino