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Bollettino Ufficiale n. 02 del 9 / 01 / 2003

Codice 15.10
D.D. 14 ottobre 2002, n. 969

Approvazione linee guida per la valutazione ex-ante dei progetti in esecuzione del Bando sulla Misura E1 - Linee d’intervento 3 e 4 - approvato con D.G.R. n. 75 - 6737 del 22/07/2002

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’allegato, facente parte integrante della presente determinazione, contenente le linee guida per la valutazione ex-ante, secondo i criteri definiti nel Bando allegato alla D.G.R. n. 75 - 6737 del 22/07/2002, al fine di procedere all’istruttoria relativa alle domande di contributi presentate in esecuzione del Bando 2002 sulla Misura E1 per le azioni delle Linee di intervento 3 e 4.

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana

F.S.E. - Obiettivo 3

MISURA E1 - Sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente e autonomo e promozione dell’imprenditoria femminile

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE

EX - ANTE

Note esplicative per la lettura e la valutazione dei progetti proposti sul Bando 2002 per le azioni delle Linee di intervento 3 e 4 approvato con D.G.R. n. 75 - 6737 del 22/07/2002

Premessa

Il secondo Bando sulla Misura E1, emesso nell’anno 2002 ed approvato con D.G.R. n. 75-6737 del 22/07/02, “Sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente e autonomo e promozione dell’imprenditoria femminile” con scadenza per la presentazione di proposte al 07/10/2002, ha destinato risorse per Euro 7.250.000,00 così ripartiti:

- Linea di intervento 3 - Euro 3.500.000,00

- Linea di intervento 4 - Euro 3.750.000,00

Gli obiettivi specifici della Misura sono:

- aumentare il tasso di partecipazione delle donne al lavoro e favorire l’imprenditorialità femminile;

- migliorare la posizione relativa alla componente femminile nel mondo del lavoro e favorire la conciliazione tra tempi del mondo del lavoro e tempi di vita familiare e personale.

Per ciascuna Linea d’intervento sono previste due tipologie di azioni:

Linea 3

3.1 - Progetti per la flessibilità nell’organizzazione del lavoro finalizzata alla conciliazione.

3.2 - Progetti per la diffusione della cultura di parità.

Linea 4

4.1 - Iniziative di mainstreaming.

4.2 - Promozione di reti d parità e di pari opportunità.

Seguono le indicazioni di carattere esplicativo (punti 1/11), messe a disposizione del Nucleo di Valutazione, per la lettura e la valutazione dei progetti, in coerenza con gli obiettivi del citato Bando.

Composizione del Nucleo di Valutazione

La valutazione rientra nelle competenze attribuite al Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità, che individua nell’ambito della Direzione Formazione Professionale - Lavoro un gruppo di funzionari incaricati in relazione alle rispettive competenze tecniche maturate.

L’animatrice esperta di pari opportunità della Misura E1 partecipa alla valutazione in affiancamento al Nucleo.

Le Istituzioni di parità regionali (Commissione Pari Opportunità e Consigliera Parità) partecipano alla valutazione con funzione di supporto al Nucleo tecnico.

E’ stata richiesta la collaborazione di funzionari della Direzione Politiche Sociali, relativamente alle azioni che richiedono una più specifica professionalità.

Alla Dirigente del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità è attribuita la Presidenza del Nucleo di Valutazione.

1 - Ammissibilità dell’operatore

Si considerano ammissibili alla  valutazione gli operatori individuati nel bando quali “aventi titolo” a presentare proposte per ciascuna Linea d’intervento.

Qualora un operatore, che abbia proposto uno o più progetti, non rientri tra i citati soggetti aventi titolo, deve considerarsi inammissibile alla valutazione.

Sono stati dati, inoltre, chiarimenti a questi specifici in merito, tramite la pubblicazione di FAQ sulle pagine del sito regionale dedicate alla Misura E1.

2 - Ammissibilità delle proposte

Sono considerati ammissibili alla valutazione i progetti pervenuti in osservanza delle procedure di presentazione descritte nel Bando, che prevede la trasmissione in via telematica della domanda di finanziamento, tramite l’applicativo predisposto dal CSI Piemonte, oltre all’invio del modulo di domanda in bollo prodotto tramite la procedura informatica, firmato in originale, unitamente alla documentazione relativa al progetto cartaceo (come da schema fornito con la Scheda tecnica di progetto e Conto economico preventivo) e agli allegati richiesti nel Bando, indirizzato a Regione Piemonte - Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità, Via Pisano 6 - 10152 Torino.

Tuttavia si potranno considerare validi, e di conseguenza ammissibili alla valutazione, anche quei progetti, completi di tutti i dati identificativi degli operatori, della proposta, del preventivo di spesa e degli allegati, ove richiesti, che non risultassero trasmessi entro i termini con procedura telematica per problemi di collegamento, purchè siano stati regolarmente spediti tramite Raccomandata A.R. entro il termine massimo indicato del 07/10/2002.

3 - Compiti del Nucleo di Valutazione

I progetti pervenuti e considerati ammissibili alla valutazione, suddivisi per Linea d’intervento e per azione, sono presi in carico dal “Nucleo di Valutazione” il quale procede al suo insediamento entro il termine massimo di 10 giorni lavorativi dall’ultimo giorno utile per la presentazione delle proposte.

Al momento del suo insediamento, il Nucleo di Valutazione, presieduto dalla Dirigente del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità, definisca l’agenda e la metodologia di lavoro e si impegna a completare i lavori di valutazione entro il termine massimo di 45 giorni lavorativi dal suo insediamento e a fornire al CSI Piemonte i risultati della valutazione per la definizione delle graduatorie.

Il Nucleo di Valutazione esamina ogni singola proposta; tramite la griglia di valutazione assegna un punteggio sulla base dei criteri definiti nel Bando, motivando con note scritte i punteggi negativi e l’eventuale ridimensionamento nel budget nei casi di incoerenza con le azioni previste nel progetto.

Al termine delle procedure di valutazione dovrà essere redatto un verbale da cui risulti l’elenco dei progetti approvati con i relativi importi e l’elenco dei progetti non ammessi. Il verbale, redatto e sottoscritto dal Nucleo di Valutazione, rimane agli atti della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro.

4 - Indicazioni per la lettura dei progetti

Nella valutazione, il Nucleo si avvale del supporto di una specifica griglia per la lettura dei progetti che sarà definita nella prima riunione. Un’attenzione particolare va prestata ai punti:

a) Definizione e caratteristiche del soggetto attuatore

Riferimento specifico alla prima sezione - Criteri riferiti al soggetto attuatore/proponente - in relazione:

- alla valutazione delle attività pregresse (per i soggetti che partecipano per la seconda volta al Bando);

- alle esperienze già realizzate in tema di pari opportunità;

- alle iniziative che utilizzano gli strumenti della Società dell’informazione;

- agli accordi tra le parti sociali, con particolare attenzione alle iniziative di sviluppo locale e/o alle iniziative di partenariato attivate.

b) Definizione del progetto

Riferimento specifico alla seconda sezione - Criteri riferiti all’idoneità/qualità del progetto - in particolare per quanto concerne:

- la congruenza del progetto con le caratteristiche del soggetto attuatore, con particolare riferimento alla volontà manifestata nel coinvolgere un cospicuo numero di donne nella realizzazione delle azioni e nella composizione dello staff di coordinamento (in relazione al numero delle donne presenti e ai ruoli assegnati).

b.1) Scheda tecnica di progetto

La Scheda tecnica di progetto permette di valutare la qualità dei contenuti tecnici della progettazione; tale scheda è suddivisa in 10 sezioni ad ognuna delle quali sarà attribuito un punteggio massimo indicato nel paragrafo del Bando “Criteri di Valutazione”:

1. Contesto in cui nasce l’idea progettuale.

2. Definizione delle attività previste in relazione agli obiettivi (contenuti tecnici del progetto e coerenza interna).

3. Strumenti utilizzati.

4. Monitoraggio interno e valutazione dei risultati.

5. Elementi relativi alla trasferibilità dei modelli, riproducibilità in altri contesti.

6. Elementi innovativi per la sperimentazione dei modelli proposti (strategie e metodologie del progetto).

7. Modalità di promozione e di diffusione delle attività.

8. Elementi di coerenza con le strategie di programma, le indicazioni del P.O.R. 2000/06 e la metodologia V.I.S.P.O..

9. Risultati attesi (in relazione agli obiettivi azioni strategie).

10. Scansione temporale del progetto e distribuzione delle attività.

Particolare attenzione va prestata all’armonizzazione ed alla coerenza tra le descrizioni delle diverse sezioni della scheda tecnica, ai prodotti ed alle metodologie di diffusione e trasferibilità previste.

b.2) Conto economico del progetto

Nella domanda di contributo il preventivo di spesa è esposto in forma sintetica e aggregata per categorie di costo.

L’articolazione dettagliata delle voci di spesa - con riferimento al Conto economico di progetto - riconducibile alle diverse categorie di costo, deve risultare coerente con la scheda tecnica di progetto e costituisce documentazione integrante essenziale alla valutazione.

Oltre alla disaggregazione delle singole voci di spesa, nel Conto economico deve comparire l’indicazione dell’eventuale cofinanziamento privato, qualora previsto; in tal caso sarà attribuito uno specifico punteggio aggiuntivo (max 100 punti) derivante dal rapporto tra cofinanziamento e importo richiesto.

5 - Valutazione delle proposte pervenute

Quando la proposta sia considerata dal Nucleo di Valutazione coerente con gli obiettivi del Bando e risulti rispondente alle azioni della Linea d’intervento su cui è proposta, prima di procedere alla lettura approfondita del progetto, vanno verificate l’idoneità - qualità del/i soggetto/i attuatore/proponente e/o capofila della rete, nonchè l’idoneità/qualità del progetto proposto rispetto ai contenuti/azioni del Bando e la rispondenza della dimensione dei progetti, che non può eccedere gli importi massimi finanziabili indicati dal Bando di ciascuna Linea salvo l’integrazione con un cofinanziamento privato.

Per i progetti proposti dalle Parti sociali (organizzazioni imprenditoriali e sindacali), dai Consorzi e dalle Ati che prevedano la sperimentazione in collaborazione con le imprese, dovranno essere trasmesse, qualora mancanti, le lettere di adesione o di conferma dell’impegno al coinvolgimento delle imprese stesse, in relazione all’attività specifica.

6 - Coerenza tra contenuti della proposta e preventivo di spesa

E’ compito del Nucleo di Valutazione verificare la coerenza tra i contenuti della proposta (in relazione agli obiettivi, azioni, target, prodotti finali, diffusione, trasferibilità, etc) ed il preventivo di spesa presentato, tenendo conto delle indicazioni fornite nel Bando nel paragrafo sui costi ammissibili, in cui si evidenzia l’opportunità di attribuire ai costi per la realizzazione almeno il 70% del costo complessivo del progetto e di ripartire adeguatamente la percentuale rimanente tra le altre categorie di costo.

Qualora i contenuti del progetto non consentano di verifica se ci sia coerenza tra contenuti e spesa prevista, la struttura regionale competente potrà richiedere all’operatore gli opportuni chiarimenti e/o maggiori dettagli circa la formulazione del preventivo stesso, ai fini di operare una corretta procedura di valutazione.

Eventuali costi compresi nel preventivo di spesa che esulano da quelli previsti nel Bando non possono essere considerati come costi ammissibili.

La Linea 3 - per le tipologie di azioni 3.1 e 3.2, l’importo massimo finanziabile è di 100.000 Euro.

La Linea 4 - per la tipologia di azione 4.1 l’importo massimo finanziabile è di 100.000 Euro per i progetti presentati da singole istituzioni, incrementabile fino a 200.000 Euro per i progetti di rete; per la tipologia di azione 4.2 l’importo massimo finanziabile è di 200.000 Euro per i progetti di rete. Il limite dei 200.000 Euro è riservato esclusivamente ai progetti che prevedono la promozione di azioni per la costituzione ed il consolidamento di reti territoriali di parità e di pari opportunità, in partenariato tra soggetti istituzionali territoriali, istituzioni di parità ed altri soggetti del territorio in possesso di esperienze tecniche adeguate per il coinvolgimento nella rete.

Il capofila per la presentazione del progetto, individuato con un protocollo d’intesa tra i soggetti della rete, sarà altresì il destinatario del finanziamento. Il budget deve essere ripartito tra i componenti la rete in relazione all’attività da realizzare, esplicitato nel protocollo d’intesa, allegato al progetto, che dovrà in seguito essere confermato (ed eventualmente ridefinito) con l’accordo di cooperazione.

Eventuali preventivi eccedenti i limiti stabiliti per ciascuna tipologia di azione non sono valutabili se non è indicata la relativa copertura eccedente tali limiti con quote di cofinanziamento privato; in tal caso la struttura regionale ridimensiona d’ufficio il budget.

7 - Criteri per l’attribuzione dei punteggi

Sono ammesse a valutazione tutte le proposte pervenute nei termini indicati al punto 1 - Ammissibilità dell’operatore - e già considerate ammissibili alla valutazione, in coerenza con quanto indicato ai punti precedenti. I criteri di valutazione e di attribuzione del punteggio sono indicati nel Bando, del quale sono parte integrante e sono raggruppati in due classi di punteggio, ovvero:

Classe A - Criteri riferiti all’idoneità/qualità del soggetto attuatore/proponente

- il limite massimo di punteggio attribuibile è 350, suddiviso in tre classi di punteggio inerenti:

A. valutazione delle attività pregresse - 80 punti max.;

B. esperienza sulle tematiche delle P.O. e attinenti la società dell’informazione - 170 punti max;

C. rapporti con altri soggetti del territorio - 100 punti max.

Classe B - Criteri riferiti all’idoneità/qualità del progetto proposto

- il limite massimo di punteggio attribuibile è 650, suddiviso in cinque classi di punteggio inerenti:

D. congruenza del progetto con le caratteristiche del soggetto attuatore/proponente - 120 punti max;

E. qualità della progettazione - 25 punti max;

F. monitoraggio interno e valutazione - 70 punti max;

G. strategie e metodologie innovative del progetto - 150 punti max;

H. coerenza con le strategie di programma - 60 punti max.

7.1 - Soglia minima di punteggio

E’ stata introdotta nel Bando una soglia minima di punteggio per l’ammissione alla graduatoria di 500 punti. I progetti che raggiungono o superano in entrambe le due classi di merito un punteggio superiore alla soglia minima per ciascuna delle due classi di merito, ovvero:

- 175 punti di valutazione per la idoneità/qualità del soggetto attuatore/proponente,

- 325 punti di valutazione per la idoneità/qualità del progetto proposto,

vengono ammessi alla formazione delle graduatorie.

Viceversa rientreranno nell’elenco dei non ammessi i progetti che a seguito della valutazione non avranno raggiunto il punteggio minimo complessivo di 500 sulle due classi di merito (175 + 325).

7.2 - Punteggio aggiuntivo in caso di cofinanziamento

Qualora dal budget del progetto risulti che alcuni operatori partecipano al piano finanziario del progetto stesso con una quota di cofinanziamento privato, verrà attribuito uno specifico punteggio aggiuntivo (max 100 punti) derivante dal rapporto tra cofinanziamento e importo richiesto.

Tale punteggio, per le sue caratteristiche di premialità, è da considerarsi aggiuntivo e non consentirà in alcun caso di raggiungere la soglia minima per l’ammissione in graduatoria.

8 - Formazione delle graduatorie

Tra i progetti ammessi alla valutazione, si procede all’attribuzione dei punteggi secondo i criteri  indicati al punto precedente e, allo scopo di evitare l’esclusione o la penalizzazione di una determinata azione o di una determinata area territoriale, vengono compilate due distinte graduatorie:

- per tipologia di azione - basata sulla validità delle proposte, che deve altresì tener conto delle risorse del Bando accantonate sulle diverse linee di intervento - 3 e 4 - equamente ripartite, ove ci siano progetti, su entrambe le azioni 3.1 e 3.2 - 4.1 e 4.2;

- per province - basata sulla partecipazione al Bando dell’intero territorio regionale, in cui tutte le realtà provinciali siano partecipi alle azioni del Bando e siano rappresentate con almeno una proposta sulla Misura E1.

9 - Definizione delle graduatorie

Le graduatorie saranno definite sulla base dei risultati derivanti dalla valutazione dei progetti operata dal Nucleo di Valutazione, da trasmettere al CSI Piemonte.

Le graduatorie definitive, approvate con determinazione dirigenziale, saranno curate dallo stesso CSI Piemonte e verranno rese note tramite pubblicazione sul sito della Regione; agli operatori, inoltre, sarà inviata comunicazione inerente l’esito della graduatoria, in relazione all’ammissibilità al finanziamento.

10 - Richiami al V.I.S.P.O. - Valutazione Impatto Strategico Pari Opportunità

Il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Area Lavoro e Formazione, in collaborazione con il Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica, ha elaborato nel 1999 le linee guida per l’attuazione del principio di pari opportunità per uomini e donne, da applicare nell’ambito della gestione dei Fondi Strutturali 2000/2006, con invito alle Regioni a fare proprio il documento, applicandolo nella valutazione ex-ante.

In merito alla valutazione di impatto e di risultato, va richiamato un documento della Commissione Europea - D.G. XVI “Valutare l’applicazione del principio di pari opportunità negli interventi dei Fondi Strutturali - Proposte metodologiche”.

Nel P.O.R. Ob. 3 della Regione Piemonte il principio di trasversalità del mainstreaming è osservato; tuttavia, a prescindere dalle rispettive azioni previste in tutte le Misure del P.O.R., un intervento più incisivo è atteso dalle azioni specifiche contemplate dalla Misura E1 - Linee d’intervento 3 e 4 “Sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente e autonomo e promozione dell’imprenditoria femminile” nell’ambito del F.S.E..

V.I.S.P.O. (Valutazione Impatto Strategico Pari Opportunità) è un metodo per misurare l’impatto delle politiche di pari opportunità da adottare in costanza di strategie rivolte a:

- migliorare l’accesso delle donne sul Mercato del lavoro,

- favorire la conciliabilità tra loro e vita professionale,

attraverso i servizi e le politiche per il lavoro, la formazione, la promozione del lavoro femminile, puntando in specifico per quanto concerne il F.S.E. sull’interconnessione degli obiettivi globali e degli obiettivi specifici.

11 - Richiami al contesto generale della legislazione italiana

Le Misure e le azioni già previste dalle leggi 125/91, 215/62, 53/00, nonchè dai successivi Decreti ad esse collegati, costituiscono un riferimento importante per l’affermazione e l’applicazione dei principi di pari opportunità nel mondo del lavoro, con risultati apprezzabili sulla qualità e qualità dell’occupazione femminile.

Negli ultimi 10 anni, durante i quali il panorama italiano dell’occupazione è notevolmente mutato sotto un profilo di presenza e di opportunità, va riconosciuto il cambiamento che tali Leggi hanno indotto sull’organizzazione del lavoro, producendo un graduale aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Un’azione di collegamento tra la legislazione italiana ed un corretto impiego regionale delle risorse del F.S.E. è opportuna nella valutazione delle proposte, nell’intento di ridurre il divari esistente tra occupazione maschile e femminile, divario che in Piemonte si va pregressivamente riducendo con l’incremento dei tassi di attività e di occupazione femminili raggiunti nel periodo 2000/2002.