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Bollettino Ufficiale n. 51 del 19 / 12 / 2002

Codice 16.4
D.D. 23 settembre 2002, n. 136

Art. 10 l.r. 40 del 14 dicembre 1998. Progetto da non sottoporre alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale relativo alla modifica di coltivazione e di riqualificazione ambientale della cava in località Mezzaluna nei Comuni di S. Mauro T.se, Castiglione T.se e Settimo T.se. Istanza della Società Mazzucchetti s.a.s. con sede in S. Mauro Torinese (TO), Via XXV Aprile n. 47

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

1. Per le motivazioni espresse in premessa il progetto in località Mezzaluna dei Comuni di S. Mauro T.se, Castiglione T.se e Settimo T.se, presentato ai sensi dell’articolo 10 l.r. 40/1998 della Società Mazzucchetti S.a.s. con sede in Via XXV Aprile n. 47 del Comune di S. Mauro T.se non deve essere sottoposto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 l.r. 40/1998.

2. Il progetto esecutivo, relativo all’istanza in oggetto, presentata ai sensi delle LL.RR. 69/1978, 28/1990 e 65/1995 e D.lgs. 490/1999 dovrà tenere conto necessariamente delle seguenti indicazioni:

- il periodo di realizzazione dell’intervento sia previsto nell’arco di 4 anni;

- il progetto di regimazione delle acque meteoriche sia volto ad impedire, sia durante la coltivazione che durante il recupero ambientale, l’immissione nell’area di cava di apporti idrici di ruscellamento provenienti dalle aree esterne;

- sia adeguato il cronoprogramma, già previsto, dalle fasi di scavo e di recupero ambientale in funzione della modifica proposta;

- sia aggiornata la cartografia con indicazioni delle costruzioni edilizie di recedente realizzazione;

- sia eseguita l’analisi degli impatti cumulativi delle attività di cava e degli impianti di lavorazione inerti, con riferimento a diffusione di polveri, rumori e viabilità;

- sia individuata la viabilità prevista per i mezzi di cantiere per valutarne gli impatti nei confronti delle componenti ambientali;

- i raccordi morfologici nella configurazione finale siano adeguati, per garantirne la stabilità a lungo termine, ai risultati della verifica idraulica che costituisce parte integrante della documentazione progettuale;

- la verifica idraulica, di cui al punto precedente, deve essere eseguita secondo le indicazioni del D.P.A.E. Iº stralcio assegnando, con dato di input, una portata pari a 4.000 m3/sec per un tempo di ritorno di 200 anni; la suddetta verifica deve essere estesa fino alle aree esecondate a valle dell’area di cava dall’evento alluvionale dell’ottobre 2000;

- il progetto presentato deve essere integrato con una proposta progettuale riguardante il casotto previsto tra il lago ed il Canale Cimena, prevedendone un suo adeguamento secondo tipologie riconducibili alle baracche fluviali, e una sua riqualificazione percettiva ed architettonica compatibile rispetto ai prevedibili successivi usi di carattere fruitivo - didattico, da specificare in sede di Convenzione.

Inoltre per rendere compatibile l’intervento proposto con le previsioni del PRUSST 2010 Plan - Tangenziale Verde per quanto riguarda le singole aree, il progetto deve seguire i seguenti indirizzi:

- sull’area B, non prevista nel progetto già autorizzato, l’intervento estrattivo sia limitato al fine di preservare gli elementi naturalistici, già consolidati, costituiti da presenze della copertura forestale autoctona;

- sull’area E la progettazione deve essere volta all’individuazione e al mantenimento della vegetazione di pregio esistente, prevedendo, inoltre, interventi per la messa in sicurezza dell’attuale scarpata;

- sull’area D siano proposti interventi manutentivi che saranno oggetto di valutazione congiunta con l’Ente di Gestione.

3. La presente determinazione sarà inviata ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/1998.

4. Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Direttore regionale
Giuseppe Benedetto