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Bollettino Ufficiale n. 48 del 28 / 11 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 4 novembre 2002, n. 32-7583

Seconda individuazione dei Comuni piemontesi rivieraschi a cui vengono attribuite le funzioni amministrative in materia di Demanio Idrico di cui alla lettera a), comma1, dell’articolo 98 della l.r. 44/2000 e s.m.i.

A relazione dell’Assessore Ferrero:

Con l’adozione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22/12/2000 (pubblicato sul S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2001), si è concluso il processo di riforma della Pubblica amministrazione relativo al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, iniziato con la legge 15 marzo 1997 n. 59 e il decreto legislativo 21 marzo 1998 n. 112 attuativo della medesima.

In virtù dei disposti della deliberazione della Giunta regionale n. 29-1864 del 28 dicembre 2000, dalla data di pubblicazione del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri decorre altresì la piena operatività del nuovo assetto di competenze delineato per l’ordinamento regionale piemontese dalla I.r. 26 aprile 2000 n. 44 e s.m.i..

Nello specifico, dalla suddetta data decorre la piena competenza della Regione alla determinazione dei canoni di concessione sulle aree del demanio idrico nonché all’introito dei relativi proventi (articoli, 86 e 89, comma 1, lettera i, del d.lgs. 112/1998 e s.m.i. - articoli 55, comma 1, lettera f) e 59 comma 1, lettera b) della l.r. 44/2000 e s.m.i.).

Per quanto riguarda la competenza della Regione Piemonte alla determinazione dei canoni di concessione del Demanio Idrico ed all’introito dei relativi proventi, con apposita Circolare del Presidente della Giunta Regionale 9 aprile 2001, n. 5/LAP, in ragione delle diverse competenze regionali settoriali in materia, sono state fornite precise indicazioni all’utenza interessata circa le modalità di pagamento dei canoni di che trattasi, suddividendo la tematica in tre famiglie di riferimento:

- Uso acque pubbliche;

- Uso di pertinenze idrauliche;

- Concessione spiagge lacuali.

Alla Direzione Trasporti, Settore Navigazione Interna e Merci, compete quindi la trattazione delle problematiche afferenti la “Concessione spiagge lacuali”, ed in particolare le concessioni sulle seguenti tematiche:

- attività pubbliche di diporto, boe.

- attività balneari e connesse.

- attività commerciali e connesse.

- attività ittiche e connesse.

- attività navali e di cantieristica navale.

- attività ricreative e turistiche.

- attività sportive.

- attività pesca sportiva.

- installazione magazzini di deposito merci.

- servitù di passaggio e simili.

- strade, piazzali, ecc., ad uso pubblico.

- installazione tabelloni pubblicitari.

- installazione cabine telefoniche.

- abitazioni ad uso privato.

- parchi, giardini ad uso pubblico e privato.

- attività private da diporto, scali, approdi, ormeggi, boe.

Con apposita D.G.R. n. 102-4994 del 28.12.2001, sono state stabilite le competenze regionali e comunali sulle aree del demanio della navigazione interna quando l’utilizzazione prevista abbia finalità turistiche, ricreative e commerciali.

In particolare la Regione Piemonte è il soggetto competente all’espletamento delle funzioni amministrative relative al rilascio delle concessioni per l’utilizzo dei beni e delle aree del demanio idrico (della navigazione interna), lacuale e fluviale, in acqua ed a terra, quando l’utilizzazione prevista abbia le succitate finalità turistiche, ricreative e commerciali di interesse regionale e venga svolta esclusivamente all’interno delle “zone portuali” (ambiti territoriali, di proprietà della Regione facenti parte di un ecosistema individuato ai sensi dell’art. 11 della Legge n. 281/1970 - aree demaniali trasferite dallo Stato al demanio della Regione).

Tale competenza viene esercitata sui vari usi del territorio considerato, ad eccezion fatta delle competenze amministrative concernenti i porti (gli approdi ed i punti di ormeggio) pubblici, oggetto di apposita disciplina ai sensi degli articoli 96 e 98 della legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 e successive modifiche.

Le attribuzioni della Regione Piemonte, di cui alla lettera c), del comma 1, dell’art. 96 della I. r. n. 44/2000, vengono esercitate oltre che nelle zone portuali individuate a seguito del D.M. 06.11.1992, n. 40163, anche ai sensi dell’art.168 del D.P.R. 28.06.1949, n. 631, sulle opere, sulle aree e sulle attrezzature pertinenti a porti ed approdi e già stabilmente destinate all’esercizio turistico, ricreativo e commerciali, così come individuate dal Settore regionale Navigazione Interna e Merci attraverso appositi atti Dirigenziali.

AI Settore regionale Navigazione Interna e Merci, compete quindi l’espletamento delle funzioni connesse a tali attività ivi comprese quelle relative al rilascio della concessione nonché all’istruttoria degli atti relativi all’introito dei proventi spettanti alla Regione ricavati dall’utilizzazione delle aree demaniali succitate.

Al di fuori dei limiti territoriali succitati, i Comuni interessati espletano, ai sensi della lettera a), del comma 1, dell’art. 98 della I. r. n. 44/2000, le funzioni amministrative relative al rilascio delle concessioni per l’utilizzo dei beni e delle aree del demanio idrico (della navigazione interna), lacuale e fluviale, in acqua ed a terra, in relazione agli utilizzi riportati nell’elenco di cui sopra, mentre competono sempre alla Regione Piemonte i proventi ricavati dall’utilizzazione del Demanio medesimo.

In relazione a quanto sopra esposto, si ritiene ora necessario individuare gli ambiti comunali interessati ciò al fine di definire puntualmente in Piemonte le aree di intervento.

Non è infatti proponibile ipotizzare che i Comuni interessati dalla norma succitata possano essere tutti i comuni rivieraschi piemontesi.

Atteso che con D.G.R. n. 28 - 7074 del 09.09.2002 è stato emendato un primo elenco di Comuni piemontesi rivieraschi, lacuali e fluviali, a cui sono state attribuite le funzioni amministrative in materia di Demanio Idrico di cui alla lettera a), comma 1, dell’articolo 98 della l.r. 44/2000 e s.m.i.; Enti Locali aventi tutti quale caratteristica comune una via d’acqua interessata in generale dalla navigazione sia essa pubblica che da diporto.

Alla luce di quanto sopra, si ritiene di individuare il seguente secondo elenco di Comuni piemontesi rivieraschi, lacuali e fluviali, a cui vengono attribuite le funzioni amministrative in materia di Demanio Idrico di cui alla lettera a), comma 1, dell’articolo 98 della l.r. 44/2000 e s.m.i.; Enti Locali aventi tutti quale caratteristica comune una via d’acqua interessata in generale dalla navigazione sia essa pubblica che da diporto.

- Fiume Po: Carde’ (Cn).

- Lago d’Orta: Nonio (Vb), Miasino (No).

- Lago Sirio: Ivrea (To), Chiaverano (To).

- Lago di Viverone: Borgo d’Ale (Vc).

Per quanto sopra;

visto il R.D. 30.3.1942, n. 327 (Codice della Navigazione);

visto il D.P.R. 28.6.1949, n. 631, recante il regolamento per la navigazione interna;

visto il d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112 recante il conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;

visti gli articoli articoli 55, 59, 96 e 98 della I.r. 44/2000 e s.m.i.;

visto il parere positivo della Conferenza Regione - Autonomie Locali espresso nella seduta del 24 luglio 2002;

vista la D.G.R. n. 28 - 7074 del 09.09.2002;

la Giunta regionale, unanime,

delibera

Di individuare, per le motivazioni in premessa riportate, il seguente secondo elenco di Comuni piemontesi rivieraschi, lacuali e fluviali, a cui vengono attribuite le funzioni amministrative in materia di Demanio Idrico di cui alla lettera a), comma 1, dell’articolo 98 della l.r. 44/2000 e s.m.i.:

- Fiume Po: Carde’ (Cn).

- Lago d’orta: Nonio (Vb), Miasino (No).

- Lago Sirio: Ivrea (To), Chiaverano (To).

- Lago di Viverone: Borgo d’Ale (Vc).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)