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Bollettino Ufficiale n. 45 del 7 / 11 / 2002

Codice 25.9
D.D. 23 maggio 2002, n. 695

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Beura Cardezza. Lavori di sistemazione idrogeologica del rio Val Crosa. Importo finanziato: Euro 77.468,53 (L. 150.000.000)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il progetto dei lavori di sistemazione idrogeologica del Rio Val Crosa, in Comune di Beura Cardezza, dell’importo complessivo di Euro 77.468,53 (L. 150.000.000), così suddiviso:

a) Per lavori    Euro    53.326,30
b) Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta (D.Lgs. 494/1996)    Euro    2.582,28
Sommano    Euro    55.908,58
c) Somme a disposizione dell’Amministrazione:
Per IVA sull’importo dei lavori (20%)    Euro    11.181,72
Per spese generali (15%)    Euro    8.386,29
Per IVA su spese generali (20%) comprensivo del contributo previdenziale (2%)    Euro    1.878,53
Per arrotondamento    Euro    113,42
Sommano    Euro    21.559,95
Totale    Euro    77.468,53

a condizione che:

- la prevista scogliera venga fondata su base di massi di pietrame in sostituzione di quella prevista in cls;

- la difesa spondale venga realizzata addossando la scogliera alla sponda e/o dando una inclinazione maggiore verso alveo;

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, D.Lgs. n. 490/1999 e della L.R. n. 45/1989.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Con il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole