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Bollettino Ufficiale n. 43 del 24 / 10 / 2002
Comunicato della Direzione regionale Programmazione e valorizzazione dellagricoltura
Riconoscimento ai sensi dellart. 5 del Reg. CEE n. 2081/92: indicazione geografica protetta Giandujotto di Torino
Si comunica che è pervenuta allufficio competente dellAssessorato Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Piemonte la seguente richiesta di riconoscimento ai sensi dellart. 5 del Reg. CEE n. 2081/92:
INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA
GIANDUJOTTO DI TORINO
Entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione gli interessati potranno produrre alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino, osservazioni e controdeduzioni.
Per informazioni in merito alla richiesta citata contattare la Dr.ssa Gimondo, tel. 011/432.2962, o il Signor Brocardo, tel. 011/432.4835, del Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Piemonte, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino.
Il Dirigente Regionale
Carlo Audiberti
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
Art. 1
Denominazione
LIndicazione Geografica Protetta (IGP) relativa al Giandujotto di Torino - Piemonte è riconosciuta e riservata al prodotto della cioccolateria fabbricato nellarea geografica di cui allart. 2 secondo i requisiti stabiliti agli art. 3 e 4 del presente disciplinare di produzione.
Art. 2
Area di produzione
Larea geografica di produzione del Giandujotto di Torino - Piemonte comprende il territorio amministrativo della Regione Piemonte.
Art. 3
Norme generali di produzione
Per Giandujotto di Torino - Piemonte si intende il prodotto della cioccolateria che presenta le caratteristiche di seguito elencate.
3.1 Materie prime
Nella produzione del Giandujotto di Torino - Piemonte devono essere impiegate le seguenti materie prime:
a. fave di cacao o cacao in massa. Il cacao di base deve essere di buona qualità e provenire dal Centro - Sud America.
b. Burro di cacao di pressione.
c. Nocciole Piemonte IGP in purezza, tostate, acquistate intere o in pasta, da utilizzare in quantità non inferiore al 25%.
d. Vaniglia in bacche oppure oleoresina di vaniglia.
e. Saccarosio ottenuto da barbabietola o da canna da zucchero.
Possono inoltre essere aggiunte le seguenti materie prime:
f. latte intero in polvere (minimo di grassi 24 - 26%) in quantità non superiore al 10%;
g. lecitina non geneticamente modificata (OGM-free).
Non è consentito limpiego di cioccolato di copertura, né di altri ingredienti non previsti nel presente disciplinare.
3.2 Ciclo produttivo
Il Giandujotto di Torino - Piemonte è ottenuto per trasformazione diretta delle materie prime a cura del produttore.
La produzione deve avvenire a partire dalle fave di cacao oppure dal cacao in massa. Le principali fasi della lavorazione, svolte sia dai produttori industriali che da quelli artigianali, consistono in:
* dosaggio e miscelazione delle materie prime;
* raffinazione, per rendere fine e vellutato limpasto grezzo formato dalle diverse materie prime;
* concaggio (eventuale) per conferire al cioccolato una maggiore cremosità e un aspetto vellutato, amalgamando i profumi e i sapori;
* temperaggio per ottenere la corretta cristallizzazione del burro di cacao e avere un prodotto stabile in fase di conservazione;
* modellaggio per fare assumere al Giandujotto di Torino - Piemonte la caratteristica forma a spicchio rovesciato. Tale modellaggio può essere realizzato in stampi, a macchina (colatrici) oppure a mano;
* raffreddamento;
* confezionamento che consiste nellincartare il Giandujotto di Torino - Piemonte in una stagnola color oro come disposto dal successivo art. 8.
La pezzatura del Giandujotto di Torino - Piemonte deve essere compresa tra 8 e 12 grammi.
Art. 4
Caratteristiche del prodotto
Il Giandujotto di Torino - Piemonte deve avere le seguenti caratteristiche chimiche: 100 g di prodotto devono contenere non meno di 25 g di nocciole Piemonte IGP
Per le caratteristiche chimico - fisiche non espressamente citate nel presente disciplinare si rimanda alla vigente normativa in materia di cioccolato.
Le caratteristiche organolettiche salienti sono determinate da:
* forma a spicchio rovesciato con una pezzatura compresa tra 8 e 12 grammi;
* colore bruno uniforme;
* vellutato al tatto;
* sensazioni tattili equilibrate e tendenzialmente vellutate;
* adesività molto elevata;
* astringenza assente;
* gusto dolce;
* aroma tipico e inconfondibile di pasta Gianduja, in cui risaltano sensazioni intense e gradevoli di nocciola e tostato.
Art. 5
Prova dellorigine
Lorigine del Giandujotto di Torino - Piemonte è comprovata dal valore della componente umana, della tradizione e dellevoluzione caratteristica del processo di produzione e trasformazione del cioccolato Gianduja, nato in Piemonte e diffusosi ovunque.
Gli elementi che comprovano lorigine, le caratteristiche di tipicità, la tradizione, la qualità e la reputazione del Giandujotto di Torino - Piemonte sono:
* i riferimenti storici e le ricette riportate nei più accreditati manuali di cioccolateria;
* la caratteristica forma a spicchio rovesciato derivata dagli antichi sistemi manuali di lavorazione;
* riferimenti culturali nei quali emerge il legame tra il prodotto e tradizioni popolari già a partire dalla seconda metà dellOttocento (in particolare con il Carnevale);
* la presenza in Piemonte di numerosi produttori di cioccolato, artigianali e industriali, di scuole professionali di settore e di un elevato livello di conoscenze tecniche e professionali.
Art. 6
Legame con lambiente
Il Giandujotto di Torino - Piemonte presenta un forte e consolidato legame con lambiente che deriva:
* dalla presenza tra i suoi ingredienti della nocciola Piemonte IGP coltivata in Piemonte, in particolare nelle Langhe, apprezzata per il suo sapore delicato, leccellente pelabilità e la spiccata attitudine ad essere conservata;
* dal nome, derivato dalla maschera piemontese Gianduja.
Il legame con lambiente è anche comprovato dai seguenti adempimenti cui si sottopongono i produttori:
* iscrizione in un apposito registro tenuto dallOrganismo di controllo di cui al successivo art. 7;
* denuncia allOrganismo di controllo delle quantità di Giandujotto di Torino - Piemonte prodotte annualmente;
* tenuta di appositi registri di carico e scarico delle Nocciole Piemonte IGP utilizzate per la produzione del Giandujotto di Torino - Piemonte;
* tenuta di appositi registri da parte dei produttori del Giandujotto di Torino - Piemonte nei quali documentare il carico e lo scarico della stagnola utilizzata per lincarto.
Art. 7
Controlli
I controlli di verifica circa la sussistenza delle condizioni tecniche di conformità al presente disciplinare di produzione sono svolti da un Organismo privato autorizzato, conformemente a quanto stabilito dallart. 10 del Reg. Cee n. 2081/92 ai sensi di quanto disposto dallart. 53 della legge 128/98 e succ. modifiche.
Lorganismo di controllo può interdire lutilizzo dellIGP ai produttori che non rispettano quanto stabilito nel presente regolamento.
Art. 8
Etichettatura
La designazione Giandujotto di Torino - Piemonte è intraducibile.
I Giandujotti di Torino - Piemonte devono essere incartati in una stagnola con fondo oro metallizzato, goffrato.
Nellallegato grafico n. 1 è definito il marchio Giandujotto di Torino - Piemonte e il simbolo utilizzato nella goffratura della stagnola.
Sulla stagnola è facoltativa lapplicazione del marchio di tutela e di un eventuale marchio del produttore / committente. Nellallegato grafico n. 2 sono definite le modalità di applicazione di tali marchi sia nel caso di stampa a fotogramma singolo che di stampa in continuo.
Nellallegato grafico n. 3 sono definite le modalità di applicazione del marchio di tutela e di un eventuale marchio del produttore / committente sullincarto secondario (confezione).
Art. 9
Uso del marchio e simbolo
Il diritto alluso del marchio e simbolo di tutela del Consorzio è concesso, previa comunicazione scritta, ai produttori e consorziati affiliati, in regola con le quote annue e con quelle dovute, secondo le modalità definite negli allegati grafici.
Il marchio e simbolo non può essere apposto su prodotti o confezioni che non siano tutelati dal Consorzio.
Il diritto di utilizzo del marchio e simbolo cessa per interruzione delladesione, recesso, sospensione o esclusione dal Consorzio.
Art. 10
Tutela
Lindicazione geografica protetta Piemonte e Torino né alcun altra indicazione geografica può essere apposta sui prodotti di cioccolateria comunemente denominati Gianduiotti che non rientrano nel presente disciplinare.