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Bollettino Ufficiale n. 42 del 17 / 10 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 23 settembre 2002, n. 17-7126

L.r. 40/1998. Giudizio di compatibilita’ ambientale inerente il progetto di perforazione di un pozzo produttivo per idrocarburi liquidi, denominato “Villafortuna 1 bis dir”, ubicato nel Comune di Galliate (NO), all’interno della concessione mineraria per idrocarburi liquidi e gassosi denominata “Villafortuna-Trecate”, presentato dalla Società ENI S.p.A.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di perforazione del pozzo per idrocarburi liquidi, denominato “Villafortuna 1 bis dir”, ubicato nel Comune di Galliate (NO), all’interno della concessione mineraria per idrocarburi liquidi e gassosi denominata “Villafortuna-Trecate”, presentato dalla Società ENI S.p.A. - Divisione AGIP, con sede in Roma Piazzale E. Mattei n. 1 e sede secondaria in S. Donato Milanese Via Emilia n. 1, per le motivazioni espresse in premessa ed in particolare prendendo atto che:

- l’intervento si colloca all’interno dell’area tecnologica individuata nel P.R.G. di Galliate;

- la produzione di olio, una volta estratto, utilizza le strutture già esistenti;

- la perforazione del nuovo pozzo è volta al mantenimento dei livelli di produzione della concessione “Villafortuna-Trecate”.

Tuttavia al fine di ottimizzare l’intervento e conseguentemente mitigare gli impatti nei confronti di tutte le componenti ambientali la realizzazione del pozzo, oltre alle misure già previste nella documentazione presentata dal proponente, deve essere attuata secondo le seguenti prescrizioni:

- la chiusura del pozzo in caso di improduttività o ad esaurimento deve essere attuata secondo le norme previste dal D.P.R. 128/1959 e concordate secondo l’accordo Stato - Regioni in data 24 aprile 2001 in materia di idrocarburi;

- durante la perforazione non devono essere previsti nuovi tracciati per l’accesso al sito di perforazione. ENI in ogni caso deve provvedere, ai soli ed esclusivi fini di sicurezza, a spostare in via provvisoria il tracciato della strada vicinale limitrofa alla postazione. Il percorso originario deve essere ripristinato a fine perforazione ed il tracciato alternativo deve essere recuperato all’uso originario ivi compreso il cavo di irrigazione limitrofo;

- il piano di emergenza, prima del deposito presso l’Amministrazione competente, deve essere sottoposto ai Comuni di Galliate, Romentino, Trecate, Cameri e Cerano, nonché all’A.S.L. n. 13, alla Provincia, al Consorzio Irriguo Est Sesia e al Parco Naturale del Ticino piemontese per ottimizzare anche gli interventi delle strutture di protezione civile;

- per quanto concerne l’approvvigionamento idrico ENI è tenuta ad utilizzare il pozzo già autorizzato; prima dell’esercizio devono essere eseguite prove di portata al fine di verificare eventuali effetti di interferenza con i pozzi irrigui circostanti ed in caso positivo assumere le misure necessarie per mantenere l’efficienza degli stessi;

- per il conferimento dell’olio al centro di Trecate deve essere utilizzato l’oleodotto già esistente salvo l’adeguamento in funzione della localizzazione del nuovo pozzo; l’adeguamento in ogni caso deve essere realizzato all’interno dell’area per impianti tecnologici;

- tutte le acque reflue, civili, meteoriche ed industriali devono essere inviate a centri di smaltimento autorizzati;

- ai fini della completezza del quadro ambientale ENI è tenuta, entro 3 mesi dalla notifica del presente atto, a produrre un approfondimento in merito ai corsi d’acqua principali limitrofi all’area di intervento quali il Naviglio Langosco e la roggia Molinara di Galliate, nonchè in merito ai sottobacini idrografici del Canale Cavour;

- definizione del piano complessivo di monitoraggio ambientale comprendente sia le modalità e le specifiche di rilevazione dei parametri ambientali che il dettagliato programma temporale delle misure previste da concordarsi con l’A.R.P.A.;

- il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, che integra il piano di cui al precedente punto, attuato predisponendo piezometri a monte e a valle del pozzo rispetto alla direzione di deflusso della falda e in grado di controllare in modo indipendente la falda superficiale e le falde più profonde, deve essere concordato prima dell’inizio dei lavori con l’amministrazione provinciale e l’A.R.P.A. sulla base di un apposito studio idrogeologico e di vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento redatto sulla base anche di un approfondimento in merito ai corsi d’acqua principali, limitrofi all’area di intervento quali il Naviglio Langosco e la roggia Molinara di Galliate, nonché in merito ai sottobacini idrografici del Canale Cavour;

- nei confronti delle falde utilizzate per scopi idropotabili o potenzialmente sfruttabili ENI è tenuta a garantire l’isolamento della colonna del pozzo sia nel corso della perforazione sia in fase di esercizio; per questo fine ENI è tenuta a predisporre un piano di monitoraggio per il controllo della qualità delle acque del pozzo che il Comune di Galliate è in procinto di eseguire ad una distanza di 500 m dal pozzo Villafortuna 1 Bis Dir;

- nel corso della perforazione e soprattutto fino al limite inferiore delle acque potenzialmente utilizzabili ad uso umano, non deve essere utilizzata schiuma, ma acqua viscosizzata con bentonite; inoltre durante la perforazione dovranno essere analizzati tutti i dati per adeguare le tecniche di impermeabilizzazione alle effettive caratteristiche geotecniche ed idrogeologiche delle formazioni attraversate; i suddetti devono essere accessibili alle Amministrazioni fino alla chiusura mineraria del pozzo;

- ENI è tenuta ad utilizzare esclusivamente, per quanto concerne il Comune di Romentino, la strada del Piaggio per il transito dell’impianto di perforazione verso il cantiere. ENI è tenuta a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della suddetta strada, direttamente o previ accordi con il comune di Romentino, con relativo rimborso delle spese sostenute dalla stessa Amministrazione; inoltre ENI è tenuta ad ottemperare agli accordi relativi alla viabilità già in corso con il comune di Galliate;

- la fiaccola, qualora debba essere installata, da utilizzare per la distruzione del gas eventualmente derivante dal pozzo durante le prove di produzione, deve essere del tipo a “fiamma inglobata” al fine di migliorare la gestione della combustione del gas estratto;

- venga redatto a cura di ENI una indagine che identifichi gli eventuali pozzetti di percolazione presenti nei campi limitrofi ricompresi in un inviluppo circolare di estensione pari al raggio massimo di ricaduta del greggio con concentrazione superiore a 1000 mg/kg avvenuto in occasione del blow out del pozzo Trecate 24;

- al fine di un maggiore coordinamento in caso di un evento incidentale, copia di detta indagine, i cui risultati dovranno essere georeferenziati e resi anche in forma grafica ed informatica compatibile a sistema GIS arcview, verranno trasmessi alle Direzioni regionali interessate, all’ARPA, alla Provincia, ai Comuni coinvolti ed al Consorzio di irrigazione;

- tenuto conto della bassa probabilità di incidente e dei tempi necessari per raggiungere gli strati produttivi, al fine di identificare con maggiore certezza la presenza dei pozzetti di percolazione e diminuire i disagi per gli agricoltori, l’indagine potrà avere avvio dopo il raccolto e dovrà essere terminata entro la successiva semina, indipendentemente dai tempi di avvio della perforazione;

- ad integrazione dei dati già presenti nel progetto ed utilizzando i dati metereologici relativi alle stazioni di misura presenti nell’area in esame sia predisposto uno studio di caratterizzazione metereologica e delle caratteristiche diffusive del sito nonchè di qualità dell’aria “ante operam”;

- sia predisposto un piano di monitoraggio, da concordare con A.R.P.A. - Dipartimento di Novara - per il controllo della qualità dell’aria ad impianto funzionante per confrontare i dati con la situazione “ante operam”;

- in funzione dei dati risultanti, assunti a seguito dei due punti precedenti, venga predisposto un modello di dispersione in atmosfera in grado di analizzare la diffusione di inquinanti derivanti da normali sorgenti di emissioni, previste in progetto, da rilasci occasionali o da eventi incidentali;

- siano aggiornate le procedure di emergenza alla luce delle nuove competenze in tema di protezione civile e di industrie a rischio trasferite alle province ai sensi della l.r. 44/2000;

- entro 30 giorni dall’inizio dei lavori di perforazione sia presentata alla provincia di Novara relazione in merito allo stato di avanzamento e ai relativi cronoprogrammi di sviluppo e di completamento delle attività di cui ai precedenti punti concernenti l’accertamento e il controllo della qualità dell’aria “ante operam” e durante la fase di gestione dell’impianto.

* Di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia per la durata di tre anni decorrenti dalla data del presente atto amministrativo.

* Di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati.

Alla presente deliberazione è allegato il verbale della riunione della Conferenza di Servizi del 10 settembre 2002.

La presente deliberazione realizza anche l’intesa prevista nell’accordo Stato - Regioni in materia di idrocarburi in data 24 aprile 2001, per quanto riguarda gli aspetti inerenti la fase autorizzativa.

La società proponente è tenuta a comunicare ad A.R.P.A. Dipartimento di Novara, competente per territorio, l’inizio dei lavori con un preavviso di almeno 15 giorni, allegando il cronoprogramma dettagliato degli stessi lavori.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002 ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. 40/1998, e depositata presso la Direzione regionale Industria e l’Ufficio di deposito della Regione.

Avverso il presente atto deliberativo è ammessa, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

(omissis)