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Bollettino Ufficiale n. 37 del 12 / 09 / 2002
Codice 25.9
D.D. 13 giugno 2002, n. 844
O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento all. autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Prov. VCO. Lavori S.P. n. 52 di Valle Strona comune Valstrona - Lavori ripristino deflusso acque e pulizia attraversamenti, risagomatura impluvio, rifacimento muri, sostegno controripa e sistemazione versante. Imp. progetto L. 1.112.745.325= Euro 574.685,00. Imp. finanziato L. 1.500.000.000= Euro 774.685,35
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare il progetto dei lavori di ripristino condizioni di deflusso acque con rifacimento/pulizia attraversamenti, regimazione acque a monte e risagomatura impluvio, consolidamento e/o rifacimento muri e opere di sostegno di controripa e sistemazione versante sulla S.P. n. 52 di Valle Strona in Comune di Valstrona, nella Provincia del Verbano Cusio Ossola dellimporto complessivo di L. 1.112.745.325= pari a Euro 574.685,00= così suddiviso:
a) Per lavori di cui per sicurezza non soggetti a ribasso dasta: Euro
23.643,85 Euro 472.877,03
b) Somme a disposizione dellAmministrazione:
per
I.V.A. lavori (20%) Euro 94.575,41
per spese tecniche Euro 4.728,77
per espropri Euro 2.500,57
per
arrotondamenti ed imprevisti Euro 3,79
Sommano Euro 101.807,97
Totale Euro 574.685,00
a condizione che:
- sia realizzata una canaletta di regimentazione delle acque sul versante a monte della S.P. di Massiola, dove previsto il muro di controripa;
- vengano effettuate, in corso dopera, verifiche per la determinazione della profondità dei drenaggi e della lunghezza dei micropali in relazione al raggiungimento del substrato roccioso;
nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:
1) i lavori dovranno essere realizzati a regola darte, in conformità al progetto allegato allistanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;
2) in corso dopera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;
3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;
4) dovrà essere posta particolare cura nellesecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare linsorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;
5) il reinterro per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però limpiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;
6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nellambito degli interventi dovranno essere allontanati dallarea e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;
7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.
- Di autorizzare lesecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, del D.Lgs. n. 490/1999 e della L.R. n. 45/1989;
- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.
I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dellopera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.
Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dellatto.
Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole