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Bollettino Ufficiale n. 34 del 22 / 08 / 2002

ANNUNCI LEGALI


Comune di Torino

Allegato (fare riferimento al file PDF) n. 1 alla deliberazione n. mecc. 2002/06106/50 del 6-8-02 “Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo”: bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2002

La Città di Torino ha da tempo dimostrato una particolare sensibilità verso la tematica della convivenza pacifica tra i popoli, della conoscenza e del rispetto delle altre culture, della cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo e del sostegno ai processi di pace.

Il Consiglio Comunale di Torino con la mozione n. 44 approvata il 3 dicembre 2001 decideva di destinare a partire dal 2002 lo 0,05% dei primi tre titoli delle entrate correnti a sostegno di programmi ed interventi di solidarietà internazionale, così come previsto dal d.d.l. n.8 del 18/1/1993 convertito in legge n.68 del 19/3/1993, dando anche l’indicazione che questa cifra venga incrementata nel quinquennio successivo, attraverso il reperimento delle risorse derivanti dalla riallocazione delle entrate esistenti e stornando le necessarie cifre da capitoli di costi che non riguardano le spese relative alle attività socio-assistenziali o comunque di sostegno al reddito.

Con la medesima mozione veniva riaffermato che lo “strumento della ”cooperazione decentrata" che consente, secondo la definizione del Ministero degli Esteri, agli Enti Locali di attivare “iniziative di cooperazione allo sviluppo ____ anche con il concorso della società civile organizzata sul territorio ____ attuate in rapporto di parternariato prioritariamente con analoghe istituzioni dei PVS”, rappresenta la via maestra per l’Amministrazione comunale per contribuire al processo di sviluppo sostenibile".

Nella Legge n. 49 del 26 febbraio 1987 “Nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i Paesi in Via di Sviluppo” sono state indicate alcune linee di azione del nostro paese che, per essere concretamente attuate, abbisognano dell’apporto del mondo del volontariato e dell’associazionismo, che devono trovare a livello locale interlocutori, informazioni e sostegno economico.

La Città di Torino, nelle sue linee programmatiche ha considerato prioritari per il suo intervento tre filoni strategici di intervento:

- educazione alla convivenza e al pensare interculturali;

- cooperazione e immigrazione;

- cooperazione e sviluppo locale.

La città di Torino intende valorizzare le risorse del territorio, le capacità, le eccellenze del mondo della solidarietà, dell’educazione e della cooperazione allo sviluppo.

Applicando il principio della sussidiarietà orizzontale, a partire dall’anno 1997 la Città di Torino ha adottato la modalità’ amministrativa del bando di concorso di idee per la presentazione di progetti di iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo. Attraverso i bandi la Città intende continuare il dialogo e la capitalizzazione delle risorse locali con cui condivide progettualità ed esperienze.

L’obiettivo del bando è anche quello di promuovere e dare sostegno organico ad attività che nascono dal territorio ma che sono, per le caratteristiche multietniche e internazionali della nostra Città, espressione di reali e a volte drammatiche esigenze di altri luoghi, geograficamente lontani, ma rappresentati e vissuti a Torino. Quindi si vuole stimolare a progettare interventi di cooperazione internazionale che seguano le indicazioni e le strategie messe in campo dalla Città, ma che facciano anche emergere le potenzialità e la sensibilità della società civile torinese.

Pertanto vengono individuate delle modalità operative di selezione dei progetti che si riportano di seguito:

A. Soggetti destinatari dei contributi

Per il raggiungimento delle finalità su indicate, la Città concede contributi a titolo di concorso nelle spese di iniziative promosse da:

1. Organizzazioni non governative (ONG) in possesso del riconoscimento di idoneità del Ministero degli Affari Esteri;

2. ONG che pur non disponendo del riconoscimento di idoneità facciano parte del Comitè de Liaison delle ONG di sviluppo presso l’U.E.

3. Associazioni iscritte nell’apposito Registro comunale delle Associazioni o nel Registro regionale delle Associazioni

4. Università degli Studi di Torino e Politecnico

5. Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) ed associazioni di volontariato che:

- risultino costituite ai sensi degli art. 14, 36, 39 del Codice Civile;

- abbiano tra i fini istituzionali anche quello di svolgere attività di cooperazione internazionale allo sviluppo

- non perseguano finalità di lucro e prevedano l’obbligo di destinare ogni provento, anche derivante da attività commerciali accessorie o di altre forme di autofinanziamento per i fini istituzionali di cui sopra

- non abbiano rapporti di dipendenza da enti con finalità di lucro né siano collegate in alcun modo agli interessi di enti pubblici o privati, italiani o stranieri aventi fini di lucro;

Possono partecipare come partner nella realizzazione dei progetti anche i seguenti soggetti: Enti, Istituti Scolastici, Istituti religiosi. Tali soggetti dovranno consorziarsi e avere come capofila un’associazione, ONLUS o ONG con un reale radicamento sul territorio (vedi i requisiti di ammissibilità)

B. Requisiti di ammissibilità

Per accedere ai contributi i soggetti precedentemente citati devono:

- Dimostrare di avere svolto da almeno due anni precedenti attività documentabili nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale.

- Il responsabile del progetto dovrà possedere almeno tre anni di esperienza nel campo della progettazione e/o gestione di progetti di cooperazione nei PVS (farà fede il Curriculum Vitae)

- Disporre per lo svolgimento delle attività di idonee strutture, capacità tecniche e risorse adeguate alle necessità

Per verificare il reale radicamento sul territorio il soggetto proponente deve possedere tutti i seguenti requisiti:

- avere sede legale in Torino o Provincia, ovvero se trattasi di Associazioni a carattere nazionale, una sezione nella Città di Torino ed impiegare volontari o personale residente a Torino o provincia da almeno cinque anni;

- aver svolto interventi di sensibilizzazione, solidarietà e cooperazione internazionale comprendenti attività svolte in Città;

C. Iniziative ammesse

L’iniziativa dovrà realizzarsi in un’area compresa nei PVS, prevedendo nella gestione delle attività il coinvolgimento diretto dei partner locali. In questo contesto l’obbiettivo è la partecipazione attiva alle iniziative di enti pubblici locali così come quella di soggetti espressione della società civile dei PVS in un’ottica di valorizzazione e rafforzamento dello sviluppo locale.

I soggetti proponenti dovranno prevedere che una parte del budget complessivo (10% - 25%) sia destinata ad iniziative specifiche di sensibilizzazione, legate al progetto e da svolgersi nel territorio cittadino.

Ogni soggetto potrà presentare una sola iniziativa e non sarà finanziato lo stesso progetto per oltre due anni.

Non verranno finanziati progetti di soli studi di fattibilità.

D. Valutazione dei progetti

I progetti saranno esaminati da apposita Commissione nominata dal Dirigente del Settore Cooperazione Internazionale e Pace.

Gli esperti membri della commissione non dovranno appartenere ad enti, istituzioni ed organismi che presentano domande di contributo e saranno nominati in base alle loro competenze in materia di cooperazione allo sviluppo.

La formazione della graduatoria dei progetti, ai fini della selezione delle iniziative da finanziare, verrà effettuata mediante l’applicazione dei seguenti criteri:

Qualità del progetto

1. Lettura del contesto di intervento e definizione dei bisogni e delle priorità di intervento

2. Pertinenza della risposta progettuale rispetto al problema individuato

3. Precisione nella definizione e grado di coinvolgimento dei beneficiari e partners

4. Congruità tra il costo e gli obiettivi del progetto, adeguata distribuzione dei costi, grado di articolazione

Sostenibilità

1. Sostenibilità istituzionale e finanziaria

2. Attività di monitoraggio e valutazione, identificazione di obiettivi verificabili

3. Impatto del progetto sui beneficiari e sulla realtà in cui si interviene, possibili effetti moltiplicatori

4. Grado di innovazione dell’iniziativa/Sviluppo di precedenti esperienze

Priorità

1. Attività di sensibilizzazione, educazione alla pace e solidarietà cittadina del progetto

2. Coinvolgimento comunità immigrate in città e sviluppo del loro ruolo come soggetti attivi di cooperazione

3. Sviluppo locale: partecipazione di una realtà istituzionale pubblica locale, supporto a enti/soggetti locali omologhi

4. Tematiche trasversali: diritti, attenzione tematiche di genere o ambientali

Per una definizione e comprensione dei predetti criteri si veda l’allegato B.

Il Comune si riserva la possibilità di effettuare sopralluoghi e verifiche in corso di realizzazione e a conclusione dell’iniziativa

E’ prevista la possibilità di una richiesta di audizione, da parte della Commissione, successiva alla presentazione dell’istanza per chiarire eventuali dubbi, suggerire modifiche o ricevere dettagli sull’iniziativa da finanziare.

E. Documentazione

Ai fini della concessione dei contributi, i soggetti devono presentare domanda conformemente all’allegato modello (allegato A, in Italiano), sottoscritta dal legale rappresentante, che dovrà contenere l’indicazione dei seguenti elementi:

- denominazione o ragione sociale, indirizzo, codice fiscale o partita IVA;

- dichiarazione di eventuale esenzione IRPEG;

- quota di spesa che si intende coprire con il contributo del Comune

- requisiti del soggetto proponente ed esperienze maturate nella realizzazione di iniziative analoghe

- Dichiarazione che indichi o escluda eventuali analoghe richieste di finanziamento contestualmente presentate ad altri Enti Pubblici, Istituti di Credito, fondazioni o imprese private, nonché alle Circoscrizioni

- Impegno a presentare a consuntivo dettagliato rendiconto delle spese sostenute e la relativa documentazione.

Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

- una scheda di sintesi del progetto, predisposta conformemente all’allegato B; per facilitare l’elaborazione della proposta di progetto tale scheda potrà essere redatta anche in lingua Francese, Inglese o Spagnola a discrezione del soggetto proponente

- eventuale descrizione dell’iniziativa che si intende realizzare avvalendosi del supporto finanziario del Comune, redatta in forma libera;

- dettagliato preventivo di spesa (allegato C)

- fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente

- l’atto costitutivo e lo statuto dell’ente, qualora non già in possesso degli uffici comunale competenti

- Curriculum Vitae del responsabile del progetto

La scheda di sintesi del progetto e il preventivo (allegati B e C) dovranno pervenire alla Città di Torino anche in versione informatica, tramite floppy disk o con messaggio e-mail all’indirizzo: cooperazione.internazionale@comune.torino.it

F. Termini di presentazione delle domande

Le istanze di contributo dovranno essere presentate entro e non oltre il 30 settembre 2002

A tal fine farà fede:

- la data di protocollo, apposta sulle istanze consegnate a mano esclusivamente all’Ufficio di Protocollo della Direzione Gioventù (Via delle Orfane 22, Torino) nei giorni lavorativi con esclusione del venerdì pomeriggio

- la data del timbro dell’Ufficio postale di spedizione, per le istanze spedite a mezzo posta (raccomandata con ricevuta di ritorno)

L’istanza dovrà essere indirizzata al Vicedirettore Gioventù - Comune di Torino, Via delle Orfane 22, 10122 Torino.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere apposta la dicitura:

“Bando di Concorso di idee per la presentazione di progetti di Cooperazione Internazionale 2002"

Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute oltre il termine previsto

G. Assegnazione del contributo

Tenendo conto del vincolo delle risorse finanziarie disponibili, saranno presi in considerazione soltanto progetti che prevedono un costo inferiore o uguale a 35.000 Euro. Saranno presi in considerazione anche progetti inseriti nell’ambito di iniziative più ampie, purché dotati di una propria organicità, sempre nel limite di 35.000 Euro.

Il contributo sarà concesso con deliberazione della Giunta Comunale nel rispetto dei vincoli di cui al regolamento comunale.

Il contributo non potrà essere superiore al 60% della spesa ritenuta ammissibile e sarà vincolato alla realizzazione delle iniziative indicate nella relativa domanda.

Il progetto dovrà essere avviato entro il 31 dicembre 2002.

H. Rendicontazione

I soggetti beneficiari dei contributi dovranno presentare la rendicontazione completa delle spese sostenute per la realizzazione dell’iniziativa, delle eventuali entrate erogate da altri enti pubblici o privati, di giustificativi di spesa superiori all’entità del contributo concesso dalla Città di Torino ed una relazione descrittiva del progetto realizzato.

Dovrà inoltre essere fornita una dichiarazione del o dei partner locali che confermi la realizzazione del progetto.

La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata nel preventivo allegato al progetto presentato; diversamente si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Possono essere ammesse - a seguito di richiesta formale - variazioni rispetto al preventivo nella misura del 30% sulle singole voci di spesa, se adeguatamente motivate e tali da non ridurre la quota derivante da forme autonome di finanziamento.

I. Erogazione contributo

Il contributo sarà erogato nella misura del 70% ad esecutività della determinazione dirigenziale d’impegno della relativa spesa. La quota restante sarà liquidata ad attività conclusa dopo la presentazione della rendicontazione finale.

In caso di mancata o parziale attuazione delle iniziative programmate e messe a contributo, la Giunta Comunale provvede alla revoca e al recupero totale o parziale del contributo stesso.

J. Informazioni di carattere generale

Il Responsabile del procedimento è il Dott. Aurelio Catalano, Dirigente del Settore Cooperazione Internazionale e Pace.

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio competente telefonando ai seguenti numeri: 0114434879-8-6.

Per eventuali comunicazioni si può utilizzare il n. di telefax 4434875 o la casella e-mail:

cooperazione.internazionale@comune.torino.it

Il testo del presente bando, con gli allegati, sarà disponibile presso il sito Internet:

www.comune.torino.it

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente bando si rimanda al surrichiamato Regolamento della Città di Torino per le modalità di erogazione dei contributi, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 n. 9407324/01, esecutiva dal 23/1/95.

Allegato A

Data ____

N. Prot. ____

Al Vicedirettore

Gioventù

Comune di Torino

Via delle Orfane 22

10122 Torino

“Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo”: bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2002.

Domanda di contributo
(in carta semplice)

Il/la sottoscritto/a ____ nato a ____ Prov. ____ il ____

in qualità di legale rappresentante dell’Ente/Associazione

ONG riconosciuta con decreto ____/ONG facente parte del Comité de Liaison delle ONG di viluppo presso l’U.E./Associazione iscritta al Registro comunale/regionale delle Associazioni

con sede legale in ____

Codice fiscale n. ____

Sezione torinese (nel caso di Associazione a carattere nazionale)

a conoscenza di quanto prescritto dall’art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 sulla responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci e falsità in atti,

chiede

l’assegnazione di un contributo di Euro a parziale copertura delle spese previste in Euro per l’attuazione del progetto descritto nell’allegato B, avente il seguente titolo:

____

dichiara

[] di avere svolto da almeno due anni precedenti attività documentabili nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale (allegare documentazione)

[] di impiegare volontari o personale residente in Torino o provincia da almeno 5 anni (solo nel caso di Associazione a carattere nazionale)

[] di disporre per la realizzazione del progetto di idonee strutture capacità tecniche e risorse adeguate alle necessità

[] che per il progetto oggetto della domanda di contributo sono stati/non sono stati richiesti/concessi altri contributi ad altri enti pubblici, Istituti di credito, fondazioni o imprese private, nonchè alle Circoscrizioni.

(specificare l’ente e l’importo:)

____

[] che l’Ente è soggetto/non è soggetto a ritenuta fiscale del 4% ai sensi dell’art. 28 del DPR 600/73

[] che il proprio statuto o atto costitutivo già depositato presso i competenti Uffici della Città di Torino è tuttora vigente

oppure

Allega il proprio Statuto o Atto Costitutivo.

Il sottoscritto si impegna nel caso di eventuale finanziamento a presentare a consuntivo un dettagliato rendiconto delle spese sostenute e la relativa documentazione.

Firma e timbro del legale rappresentante dell’ente

____

Si allega:

- fotocopia non autenticata del documento di identità del legale rappresentante dell’ente

- curriculum vitae del responsabile del progetto

Allegato B

“Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo”: Bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2002

Scheda di sintesi del progetto
(max dieci pagine)

1. nome dell’ente/associazione titolare del progetto

2. titolo del progetto

3. descrizione sintetica del progetto con l’indicazione di:

- contesto di riferimento

- bisogni rilevati

- beneficiari

- obiettivi del progetto

- attività previste

- tempi di realizzazione

- risultati attesi

- costo complessivo del progetto (riferimento allegato c)

- altri soggetti/enti/ associazioni coinvolti nel progetto e ruolo

4. altri finanziatori previsti (fonti ed entità)

5. eventuali altre informazioni circa l’applicazione dei criteri di valutazione

6. contributo richiesto alla città di torino

7. referente del progetto (nome, qualifica, recapiti telefonici)

Criteri di selezione dei progetti

La definizione dei criteri rappresenta un tentativo di descrizione delle variabili che saranno considerate in fase di selezione dei progetti. Queste definizioni non hanno carattere esaustivo e devono essere prese solamente come indicazioni generali di riferimento per la compilazione della scheda di sintesi del progetto.

a) qualità del progetto (0 - 24 punti)

Situazione attuale e futuri sviluppi del contesto socioeconomico all’interno del quale il progetto si colloca e identificazione dei principali problemi da risolvere: conoscenza del territorio ed esperienze precedenti nell’area del progetto o nel settore di intervento saranno prese in considerazione se documentate. Dettagliata e precisa definizione dei bisogni e delle priorità d’intervento ritenute possibili. Individuazione di obiettivi generali, specifici e misurabili, anche nel lungo periodo. Rilevanza delle attività sui problemi individuati.

Descrizione analitica delle attività del progetto in relazione agli obiettivi. Calendario o fasi di esecuzione. (a.1, a.2)

Precisione nella definizione e grado di coinvolgimento, dei beneficiari e partner: capacità di mobilitare risorse locali, istituzionali e non, di rafforzare il tessuto sociale e le connessioni tra nord e sud del mondo, di dialogare con il territorio qui, e con realtà o soggetti omologhi nei pvs. Metodologie partecipate di costruzione dei processi decisionali, così come forme di cogestione e coprogettazione con i destinatari del progetto saranno valutate positivamente. (a.3)

Congruità tra il costo e gli obiettivi del progetto, adeguata distribuzione dei costi, grado di articolazione, dettaglio del preventivo di spesa (a.4; vedi allegato c)

b) sostenibilità (0 - 16 punti)

Come verrà garantito il proseguimento delle attività, ci sarà una presa in carico locale dei risultati del progetto? Gli sviluppi futuri del progetto. (b.1)

Attività di monitoraggio e valutazione saranno valutate positivamente, se condotte con metodologie appropriate (vedi, per esempio l’utilizzo del quadro logico). Uno degli aspetti essenziali è l’identificazione di obiettivi concretamente raggiungibili e verificabili. (b.2)

L’impatto del progetto sui beneficiari e sulla realtà in cui si interviene, i possibili effetti moltiplicatori, (ad esempio: il contributo allo sviluppo economico del tessuto locale, ovvero supporto alla piccola e media imprenditoria ovvero programmi di microcredito e formazione/avviamento professionale). Capacità di identificare competenze reciproche per instaurare logiche di mutuo beneficio. Il grado di innovazione dell’iniziativa, che presenta quindi caratteristiche che la differenziano rispetto ad esperienze precedenti, innovandola e migliorandola dove possibile, così come la continuazione di precedenti esperienze positive e l’evoluzione di impegni e funzioni su un determinato territorio, sono elementi di un progetto che saranno valorizzati. Il progetto finanziato dovrà comunque possedere una propria organicità e autonomia rispetto ad interventi anteriori. (b.3, b.4)

c) priorità (0 - 8 punti)

Si intendono valorizzare quei progetti che scelgono come obiettivi e contenuti del progetto le priorità che il settore cooperazione internazionale si è dato per i prossimi anni. Si intende quindi promuovere:

- la conduzione di campagne di sensibilizzazione, lo sviluppo di opportunità di incontri e relazione. (c.1)

- la valorizzazione delle sinergie con gli enti di formazione locali e internazionali che si riferiscono a Torino. (c.1)

- il ruolo dei migranti e delle loro associazioni come soggetti attivi della cooperazione con i territori d’origine. (c.2)

- la costruzione di reti e di attività di coordinamento tra le risorse locali presenti sul territorio cittadino e nei pvs. (c.2)

- il sostegno a progetti pilota per la finalizzazione delle rimesse degli immigrati per lo sviluppo dei territori d’origine e per il rientro degli immigrati nei paesi d’origine. (c.2)

- lo sviluppo di parternariati e di relazioni internazionali tra i territori in un’ottica di valorizzazione dello sviluppo locale e dello scambio di competenze. (c.3)

Allo stesso modo l’interesse e l’impegno su alcune tematiche ritenute trasversali per le loro caratteristiche, saranno valorizzate in fase di selezione: progetti che si occupano di diritti ovvero di problematiche ambientali o che evidenziano un approccio di genere come metodo di sviluppo che pone attenzione al ruolo della donna nella società saranno esaminati con cura. c.4)

Allegato C