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Bollettino Ufficiale n. 33 del 14 / 08 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 22 luglio 2002, n. 26-6690

Materiale d’uso prescrivibile a pazienti con patologie gravi

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio

Premesso che la legislazione nazionale, attuata attraverso i vari decreti ministeriali di approvazione del Nomenclatore degli ausili concedibili ed erogabili a carico del S.S.N., non ha mai tenuto conto degli sviluppi di alcune patologie a rilevanza sociale che pure colpiscono larghe fasce di popolazione.

In carenza di una normativa nazionale che determini le prestazioni e regoli le procedure di fornitura, la Regione Piemonte con DGR n.187-2406 del 10.12.1990 e successive integrazioni, ha individuato le patologie cui è garantito il diritto ad usufruire di prodotti di materiale d’uso e di materiale di medicazione.

Evidenziato che con D.G.R. n.41-29169 del 26.4.1999 e con D.G.R. n.135-721 del 31.7.2000, è stata ridefinita la disciplina relativa al materiale di medicazione compresi gli elenchi dei prodotti prescrivibili.

Considerato che la prescrizione del materiale d’uso è rimasta codificata a mezzo della generica indicazione : “materiale insostituibile ed indispensabile” ai sensi della D.G.R. 143-14242 del 25-11-1996 e della D.G.R. 41-27169 del 24.4.1999.

Rilevato che sono state rappresentate difficoltà sulle forniture di alcuni prodotti indispensabili per il trattamento dei soggetti con lesioni midollari : tetraplegici, paraplegici e con spina bifida ed altre patologie comportanti vescica neurologica.

Visti i protocolli adottati dall’ Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e dal C.R.F. di Torino, Centro di riferimento regionale, per i pazienti affetti dalle patologie sopra citate.

Constatato che per le instillazioni di anticolinergico sono necessarie siringhe da 10 ml in numero di 3/die pari a 90/mese.

Constatato che per poter assumere il “Ditropan” è necessario sciogliere le pastiglie in soluzione fisiologica in fiale da 10 ml.

Accertato che nel caso di utilizzo di elettrostimolazione vescicale (attualmente si contano 20 persone in Regione Piemonte che utilizzano tale terapia) il paziente deve effettuare cicli di cura ogni tre mesi pari a 4 cicli/anno e per tale cura occorrono 120 flaconi/anno di soluzione fisiologica da 500 ml e 120 deflussori.

Visti i protocolli utilizzati tanto dal personale infermieristico, quanto - sulla base di prescrizione dello specialista - dai genitori a domicilio, per i pazienti pediatrici oncoematologici con Catetere Venoso Centrale (C.V.C.): tale dispositivo consente un accesso agevole, sicuro ed immediato al sistema circolatorio centrale riducendo drasticamente i prelievi periferici e migliorando la qualità del bambino.

Il C.V.C. permette di effettuare : prelievi ematologici, terapie endovenose, antineoplastiche, antibiotiche e trasfusionali, alimentazione parenterale totale.

Il corretto mantenimento del cvc, ed il suo idoneo utilizzo, ne garantisce la permanenza per lunghi periodi, limitando gli episodi infettivi a carico dello stesso.

Rilevato che in caso di cause congenite o acquisite di grave deficit respiratorio è necessario far ricorso alla tracheotomia. L’intervento di tracheotomia è effettuato prevalentemente nei bambini entro il primo anno di vita per anomalie congenite o acquisite delle vie respiratorie.

E’ stata osservata una correlazione tra la percentuale di complicazioni ed il grado di prematuranza del bambino al momento della tracheotomia, nonché tempi di degenza variabili in relazione alla causa dell’ intervento. Un fattore importante è anche la coesistenza o meno di compromissione neurologica e/o miopatica.

L’assistenza al domicilio di un bambino tracheomizzato richiede pratiche invasive quali il cambio della cannula di norma ogni tre settimane, ed ogni qualvolta la cannula sia ostruita o accidentalmente fuoriuscita dalla sede, l’aspirazione più volte al giorno tramite sondini nasogastrici delle mucosità tracheali, la medicazione e detersione del foro tracheale e la rimozione e sostituzione quotidiana di una particolare bavetta posta sul collo del paziente attorno alla tracheotomia.

Osservato che l’uso dei guanti monouso sterili al domicilio del paziente è giustificato esclusivamente per particolari patologie e condizioni - diversamente si tratta di casi che devono essere trattati presso i presidi sanitari - e pertanto tale materiale si può prescrivere qualora ne ricorrano i presupposti che effettivamente ne richiedano l’utilizzo è considerato opportuno che i Centri di riferimento definiscano in quali casi sia necessaria detta prescrizione.

Rilevata l’esigenza di assicurare un’ uniformità di procedure e di interventi in tutto il territorio regionale ed evidenziata la necessità di fornire un concreto aiuto all’inserimento di questi cittadini nel normale contesto scolastico e lavorativo, nonché la necessità di definire in modo puntuale il materiale d’uso prescrivibile a carico del Servizio Sanitario Regionale.

Individuata una prima serie di patologie per le quali è possibile stabilire quali prodotti possono essere prescriti.

Visto il D.P.C.M. 29.11.2001 “Livelli Essenziali di Assistenza”.

Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 57-5740 del 3.4.2002, con la quale sono state definite le prestazioni erogabili rispetto al D.P.C.M. 29.11.2001.

Il relatore invita la Giunta ad adottare le proprie determinazioni;

la Giunta regionale condividendo le argomentazioni del relatore;

con voti unanimi,

delibera

1. Di stabilire l’elenco del materiale d’uso prescrivibile a favore dei

PAZIENTI AFFETTI DA “VESCICA NEUROLOGICA” :

Cateteri per instillazione (cono siringa LUVER-LOCK)

Siringhe da 10 ml in numero di 3/die pari a 90/mese.

Soluzione fisiologica, fiale da 10 ml.

Enteroclismi.

Condom (catetere esterno) privi di lattice in Elastomero sintetico oppure in silicone 100%.

PAZIENTI CHE EFFETTUANO LA TERAPIA DI RIABILITAZIONE VESCICALE :

Flaconi da 500 ml di soluzione fisiologica allo 0,9% con tappo privo di lattice  120 flaconi / anno.

Deflussori da fleboclisi privi di lattice,  120 / anno.

PAZIENTI PEDIATRICI ONCO-EMATOLOGICI :

Soluzione fisiologica, fiale da 10 ml  20 fiale al mese per il tipo ad 1 lume.

 30 fiale al mese per il tipo a 2 lumi.

Iodopovidone 10% soluz. 250 ml  1 flacone al mese (disinfezione punto inserzione).

Clorexidina 0,5% soluz idroalcoolica 250 ml  1 flacone al mese (disinfezione tratto esterno. C.V.C.).

Iodopovidone 10% pomata g.30  1 tubetto al mese (disinfezione punto inserzione).

Garza idrofila 25 compresse 10 x 10  35 confezioni mese.

Tappo perforabile sterile  5 al mese per il tipo ad 1 lume (chiusura C.V.C.).

 10 al mese per il tipo 2 lumi.

Eparina sodica 5.000 u.i./ml  5 fiale al mese (per evitare formazione coaguli nel lume).

Siringhe sterili da 5 ml  5 al mese per il tipo ad 1 lume.

 10 al mese per il tipo 2 lumi..

Aghi da insulina 0,5 x 16 (25g x 5/8)  10 al mese per il tipo ad 1 lume.

 20 al mese per il tipo 2 lumi..

PAZIENTI SOTTOPOSTI A TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE :

(Oltre al materiale indicato al punto precedente).

Mascherine monouso  n.4 da 50 pezzi al mese (per evitare infezioni respiratorie) .

PAZIENTI SOTTOPOSTI A TRACHEOTOMIA :

Cannule tracheali ad uso pediatrico e neonatale tipo “Shiley”, termosensibili, diametro variabile, non sterilizzabili :  2 al mese.

Sondini nasogastrici per aspirazione tipo K31 o K61:  massimo 900 al mese.

Compresse di medicazione per tracheotomia sterili assorbenti non adesive:  massimo 60 al mese.

Iodopovidone 10% soluz. 125 ml  1 flacone al mese. (disinfezione zona attorno al foro tracheale)

Soluzione fisiologica flaconi 250 ml. (per aeroterapia ed aspirazioni)  massimo 60 al mese.

Garza sterile cm 10 x 25 per detersione ferita  1 garza al giorno.

Cannule fenestrate.

Tappi per cannule.

Mascherine monouso.

Bavaglini in cotone ed in seta.

2. di stabilire che spetta allo specialista, nel rispetto dei protocolli fissati dai Centri di riferimento regionali, prescrivere i guanti monouso sterili.

3. di dare atto che per il materiale di medicazione occorre far riferimento alla D.G.R. n.135-721 del 31.7.2000.

4. di dare atto che con successivi provvedimento sarà definito il materiale d’uso prescrivibile per altre patologie.

(omissis)