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Bollettino Ufficiale n. 33 del 14 / 08 / 2002

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 agosto 2002, n. 72

Adozione dell’Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del Decreto Legislativo n.267 del 18.08.2000, tra la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, Ente Morale proprietario dell’immobile, per la realizzazione del progetto di ampliamento e sistemazione interna del complesso ospedaliero San Camillo sito in strada Santa Margherita n. 136 Torino

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Premesso che:

il Comune di Torino richiedeva formalmente con nota n. 354 del 12.02.1998, al Presidente della Regione Piemonte di promuovere un Accordo di Programma, finalizzato alla realizzazione del progetto di ampliamento e sistemazione interna del complesso ospedaliero San Camillo per coordinare le azioni, i tempi e le modalità operative nonchè per gli impegni finanziari tra gli Enti interessati;

con comunicazione n. 7267/SI/28.1 dell’30.03.1998, il Presidente della Regione Piemonte, convocava in data 08.04.1998 un incontro fra gli Enti interessati per verificare la possibilità di addivenire alla stipula di un Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 27 della L. 142/90, ora art. 34 D.Lgs 267/2000.

In data 10.01.2002, veniva convocata la Conferenza di Servizi, prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo 267 del 18.08.2000, finalizzata a verificare definitivamente le condizioni per la conclusione dell’accordo di programma di cui all’oggetto, sulla base delle intese definite nelle sedute preliminari.

L’Accordo di Programma riguarda l’ ampliamento e la sistemazione interna del Presidio Sanitario, ovvero il prolungamento delle due maniche nord e sud dell’edificio esistente, la sopraelevazione di un piano dell’edificio per le nuove destinazioni, la costruzione di locali seminterrati nella zona del cortile interno dell’edificio principale e la costruzione di un’autorimessa interrata di circa 1.500 mq., per lo svolgimento di attività inerenti il Presidio.

Il programma di investimenti ammonta ad Euro 6.782.628,46 corrispondente a L. 13.133.000.000, ed è finanziato interamente, con fondi propri e fondi reperiti presso altre istituzioni, dalla Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, Ente morale proprietario dell’immobile.

La realizzazione dell’intervento comporta la variazione dello strumento urbanistico della Città di Torino assentibile ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, dettagliatamente descritta al paragrafo 12 delle premesse dell’Accordo di Programma e costituisce per il progetto edilizio allegato, condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia a tutti gli effetti, a titolo gratuito, ai sensi della L. 28.02.1977 n. 10, a favore del legale rappresentante dell’Ente “Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi”, proprietario dell’area oggetto dell’intevento.

Il Comune di Torino ha provveduto a pubblicare e depositare presso l’Albo pretorio della Città la documentazione relativa alla variazione urbanistica allegata all’Accordo di Programma per 30 giorni consecutivi, ovvero dal 02.10.2001 al 31.10.2201 compresi e, che nel suddetto periodo non sono pervenute osservazioni.

Il Responsabile del Procedimento, ha provveduto a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 4 del 24.01.2002, l’avvio del procedimento amministrativo ed acquisire i pareri dei Settori competenti della Regione Piemonte e degli altri Enti elencati al paragrafo 16 delle premesse dell’Accordo:

Preso atto, che l’Accordo di Programma oggetto del presente Decreto assume come riferimento giuridico gli atti urbanistici e tecnico amministrativi allegati all’Accordo ed elencati al paragrafo 19 del medesimo, nonchè il cronoprogramma attuativo delle opere al cui rispetto dovrà rigorosamente attenersi il soggetto attuatore e la cui decorrenza è prevista dall’inizio dei lavori e comunque non oltre sei mesi dalla pubblicazione sul B.U.R dell’Accordo medesimo.

Preso atto che la validità dell’Accordo di Programma è fissato in anni dieci, eventualmente prorogabile su richiesta delle parti, valutata dal Collegio di Vigilanza.

Preso atto che l’Accordo di Programma osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma.

Preso atto che l’Accordo di Programma prevede la ratifica da parte del Consiglio Comunale di Torino, dell’adesione del Sindaco all’Accordo di Programma entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione del medesimo, pena la decadenza dello stesso.

Preso atto che in data 15 luglio 2002, il Consiglio Comunale del Comune di Torino, con deliberazione n. 94/2002, ha ratificato ai sensi del V comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2002, l’Accordo di Programma firmato dal Vice-Sindaco, con l’inserimento di un emendamento presentato dalla circoscrizione 8, riguardante la necessità di ottimizzare e potenziare la sosta esterna in prossimità del Presidio Ospedaliero e della Villa della Regina, già comunque prevista nell’ambito dell’appendice dell’Accordo di Programma.

Preso atto che l’Accordo di Programma prevede, come sopra richiamata, un’appendice al medesimo per la soluzione dei problemi trasportistici e viari alla struttura ospedaliera e degli ambiti circostanti, dell’approvvigionamento energetico e dell’allacciamento in rete del collegamento telematico della struttura stessa.

Preso atto che il presente Decreto di adozione dell’Accordo di Programma prevede l’individuazione dei legali rappresentanti o dei rappresentanti delegati degli Enti firmatari dell’Accordo di Programma, facenti parte del Collegio di Vigilanza, previsto dal VII comma dell’art. 34 del D.Lgs 18.08.2000 n. 267, dei funzionari dei singoli Enti firmatari dell’Accordo, facenti parte della struttura di supporto alla funzionalità del Collegio medesimo coordinati dal Responsabile del Procedimento.

Tutto ciò premesso, visto e constatato:

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ai sensi del IV comma dell’art. 34 del D.L.gs 18.08.2000 n. 267.

decreta

Art. 1

E’ adottato l’Accordo di Programma e i relativi allegati amministrativi, progettuali e urbanistici, stipulato in data 21 giugno 2002, presso la Sala Conferenza del Presidio Ospedaliero San Camillo, sito in Torino Strada Santa Margherita, 136, tra la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Provinica Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, finalizzato alla realizzazione del progetto di ampliamento e sistemazione interna del complesso ospedaliero.

Art.2

L’adozione del presente Accordo di Programma con il presente Decreto regolamenta gli impegni dei soggetti firmatari dell’Accordo specificati a pagina 12 del dispositivo dell’Accordo medesimo.

Art.3

Con riferimento a quanto specificato a pagina 5 dell’Accordo di Programma relativamente ai pareri acquisiti dal Responsabile del Procedimento, le prescrizioni e le raccomandazioni contenute nei suddetti pareri dovranno essere rigorosamente osservate dai soggetti attuatori in fase di esecuzione delle opere.

Art. 4

L’adozione dell’Accordo di Programma con il presente decreto determina la variazione dello strumento urbanistico del Comune di Torino così come dettagliatamente indicato al paragrafo 12 dell’Accordo di Programma. L’efficacia giuridica della variazione urbanistica suddetta decorrerà all’atto della pubblicazione del presente decreto sul B.U.R..

Art. 5

L’adozione dell’Accordo di Programma con il presente decreto determina, altresì, per il progetto edilizio allegato condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia a titolo gratuito ai sensi della legge 28.02.1977 n. 10 a favore del legale rappresentante dell’Ente “provincia Piemotese dell’Oprdine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi”, proprietario dell’area oggetto dell’intervento, salvo diritti di terzi.

Art. 6

L’Accordo di Programma ha validità decennale con decorrenza dalla pubblicazione sul B.U.R. del decreto di approvazione ed è eventualmente prorogabile su valutazione del Collegio di Vigilanza, e dovrà essere attuato in conformità al piano finanziario definito nell’Accordo di Programma, nonchè nei termini e con le modalità previste dal cronoprogramma.

Art. 7

Eventuali modifiche al progetto edilizi, giudicate dal Collegio di Vigilanza non sostanziali sono approvate dal medesimo organo con propria determinazione e approvate con decreto del Presidente della Giunta Regionale.

Art. 8

La vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di Programmma e di eventuali poteri sostitutivi previsti dal VII comma dell’art. 34 del D.Lgs 18.08.2000 n. 267 è svolta, con le modalità definite all’ art. 6 del dispositivo dell’Accordo di Programma, da un Collegio presieduto dal Presidente della Regione Piemonte o da suo delegato è così composto:

per il Comune di Torino dal Sindaco Sig. Sergio Chiamparino o suo delegato;

per la Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi dal Legale rappresentante o suo delegato.

La funzionalità tecnico amministrativo del Collegio di Vigilanza, è assicurata dalla partecipazione alle singole sedute dal Responsabile del Procedimento e dai funzionari competenti per materia dei rispettivi Enti.

Il presente Decreto e il testo integrale dell’Accordo di Programma saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e trasmesso ai soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma.

Enzo Ghigo

Allegato

Regione Piemonte

Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, tra la Regione Piemonte, il Comune di Torino e il Presidio Ospedaliero San Camillo di Torino, per la realizzazione del progetto di ampliamento e sistemazione interna del complesso Ospedaliero San Camillo sito in Strada Santa Margherita n. 136 Torino.

Premesso:

1) che il Comune di Torino con comunicazione n. 354 del 12.02.1998 (all.1), ha formalmente richiesto al Presidente della Regione Piemonte di promuovere, ai sensi dell’art. 27 del L. 142/1990 ora art. 34 del D.Lgv. 267/2000, ed in relazione alla competenza primaria sull’opera e sui programmi d’intervento, la conclusione di un Accordo di Programma, tra gli Enti in oggetto, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità ed ogni altro connesso adempimento;

2) che con nota n. 3425 del 26.03.1998, l’Assessore alla Sanità comunicava al Presidente della Regione la disponibilità ad approfondire l’iniziativa proposta dal Comune di Torino indicando il nominativo del Responsabile del Procedimento (all. 2);

3) che con comunicazione n. 7267/S1/28.1 del 30.03.1998 (all. 3), il Presidente della Regione Piemonte ha convocato in data 8.04.1998, una riunione preliminare per verificare la possibilità di addivenire alla stipula di un Accordo di Programma ai sensi dell’art. 27 del L. 142/1990 ora art. 34 del D.Lgs 267/2000, per la realizzazione dell’iniziativa proposta dal Presidio Sanitario San Camillo;

4) che sono state convocate dal Responsabile del Procedimento ulteriori riunioni preliminari in data: 27.03.2000, 14.02.2001 (all. 4);

5) che in data 10.01.2002, si è tenuta la Conferenza dei Servizi prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, finalizzata a verificare la possibilità di concludere l’Accordo di Programma di cui all’oggetto (all. 5);

6) che della suddetta riunione il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale (all. 5a);

7) che il Presidio Sanitario San Camillo, si configura equiparato ai fini dell’erogazione dei servizi sanitari agli ospedali di diretta gestione pubblica, in virtù del riconoscimento normativo a presidio sanitario ai sensi dell’ art. 43 II comma della L. 833/78 e dell’art. 4 comma 12 del D.Lgs 502/92;

8) che la struttura ospedaliera in oggetto, inserita nella rete ospedaliera regionale (L.R. n. 37 del 23.4.1990,) confermata dalla L.R. n. 61/97 (Piano Sanitario Regionale) ed dal regolamento interno approvato dal Ministero della Sanità, svolge attività sanitaria specializzata in Recupero Funzionale di II livello è dotata di 92 posti letto, 15 di Day Hospital, con servizi ambulatoriali di FKT, Laboratorio di Analisi e Radiologia;

9) che l’Accordo di Programma, finalizzato a consentire l’ampliamento e la sistemazione interna del Presidio Sanitario San Camillo riguarda la realizzazione:

- del prolungamento verso valle delle due maniche nord e sud dell’edificio principale per consentire la razionalizzazione e potenziamento dei reparti e dei locali di servizio per una superficie totale lorda di mq. 970;

- della sopraelevazione di un piano dell’edificio ad un solo piano fuori terra sede della cucina e servizi vari, per nuove destinazioni ad ufficio ed archivio contabile con collegamento allo stesso attraverso una passerella aerea per una superficie lorda totale di mq. 280 circa;

- costruzione di locali seminterrati nella zona del cortile interno dell’edificio principale, nella zona di cortile fra l’edificio principale e l’edificio cucina e servizi vari, nella zona a valle verso ovest dell’edificio principale per le nuove funzioni relative ai locali di servizio quali spogliatoi per il personale, lavanderia, sterilizzazione, laboratori, camera mortuaria etc. e locali di attività terapeutica particolare, quali idroterapia, terapia strumentale, cinesiterapia, per una superficie totale di mq. 3.000;

- costruzione di un’autorimessa interrata, nella zona dell’attuale parcheggio esterno di circa mq. 1.500 per una capienza prevista di 40 autovetture;

- sistemazione della zona di accesso con ampliamento del cancello ed eliminazione dell’attuale camera mortuaria, ampliamento della strada interna di accesso.

10) che il programma degli investimenti riferiti agli interventi previsti nell’abito dell’Accordo di Programma, ammonta a Euro 6.782.628,46 corrispondente a L. 13.133.000.000 ed è finanziato dalla Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, Ente Morale proprietario dell’immobile adibito a Presidio, con fondi propri e fondi reperiti presso altre istituzioni:

11) che la realizzazione dell’intervento comporta, in sede di Accordo di  Programma la variazione dello strumento urbanistico della Città di Torino, assentibile ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 del D.Lgs. 267/2000;

12) che tale variante prevede :

a) la variazione della condizione d’aree inedificabili ad aree edificabili ai sensi della specifica relazione geologia e geotecnica, redatta dal professionista incaricato, nonché della nota tecnica del competente settore Prevenzione Territoriale del rischio Geologico della Regione Piemonte;

b) la variazione della classificazione da “area fortemente instabile 7b” ai sensi della carta geologica tecnica di instabilità geomorfologica, allegato tecnico n. 2 del P.R.G. vigente, ad area per la maggior parte compresa in classe II (II.1), parte in classe III (indif. ) e in parte classe III (b1), così come riclassificate nella carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e delle idoneità all’utilizzazione urbanistica a cura dei geologici prof. F. Carraio, prof. F. Grasso e dr. E. Zanella, costituente parte di studio finalizzato alla predisposizione di variante urbanistica al P.R.G.C. del territorio collinare Piemontese;

c) l’annullamento delle prescrizioni a seguito delle variazioni delle condizioni di cui ai precedenti punti a) e b), esclusivamente per gli immobili oggetto degli interventi del presente Accordo di Programma, attualmente soggetti ai disposti introdotti ex-officio dalla Regione in sede di approvazione del P.R.G.C. della Città di Torino ed in particolare le prescrizioni di cui all’allegato B delle N.U.E.A. che determinano........"tutte le aree comprese nelle classi 4, 5, 6 e 7, riportate nella tavola “carta geologica tecnica-geomorfologica” devono essere sottoposte alla disciplina di cui al comma 5 dell’art. 30 della legge regionale n. 56/77....";

d) il cambiamento di destinazione urbanistica dell’area individuata negli allegati estratti planimetrici del P.R.G.C. alla scala 1:5000 (stato attuale-variante) da area Servizi privati “ S.P.” - lettera “a” (Servizi per l’istruzione, attrezzature sociali, assistenziali, per residenze collettive, per attività sanitarie, sportive, culturali), ad area a Servizi pubblici “S” - lettera “h” - Servizi sociali ed attrezzature di interesse generale-art. 22 L.U.R. (attrezzature sociali, sanitarie ed ospedaliere);

e) l’assoggettamento dell’area interessata dalla variante ai disposti del P.R.G.C. afferenti alle aree per Servizi pubblici “S” ed ai parametri di trasformazione urbanistico-edilizio della zona di appartenenza ed in particolare della tavola normativa 4 delle N.U.E.A. (zone consolidate collinari) ai sensi dei quali per i Servizi pubblici “S” di cui l’art. 8 comma 62 e 63 (tra cui servizi lettera “h”) non è prescritto indice di edificabilità fondiario (IF);

f) la realizzazione, difformemente da quanto prescritto dalle N.U.E.A. di P.R.G.C., di parcheggi fuori terra nelle porzioni di area destinata a verde privato con preesistenze edilizie esclusivamente per gli immobili oggetto del presente Accordo di Programma.

13) che ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 dell D.L.gs 267/2000, l’adozione del presente Accordo di Programma, con Decreto del Presidente della Regione Piemonte, costituisce per il progetto edilizio allegato all’Accordo medesimo, condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia a tutti gli effetti, a titolo gratuito ai sensi della legge 28/02/1977 n. 10 a favore del Legale rappresentante dell’Ente “Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi” proprietario dell’area oggetto dell’intervento;

14) che con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 4 del 24.01.2002, è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento amministrativo (all. 6);

15) che il Consiglio Provinciale della Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi con deliberazione n. 01/2202 del 15.04.2002,ha approvato il progetto definitivo dell’opera oggetto del  presente Accordo di Programma (all. 7);

16) che il Responsabile del Procedimento ha acquisito i pareri dei Settori competenti della Regione Piemonte e degli altri Enti interessati che sono:

a) parere favorevole del Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedimenti Istruttori Edilizi n. prot. 1117 del 30.12.2000 (all. 8);

b) parere favorevole del Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Strumentazione Urbanistica n. prot. 85X-9-2 del 16.01.2001, (all. 9);

c) parere favorevole dell’Azienda Sanitaria Locale n. 1 di Torino, Dipartimento di Prevenzione n. 24882 del 13.12.2000 (all. 10);

d) parere favorevole dell’Azienda Sanitaria Locale n. 1 di Torino, Dipartimento di Prevenzione n. 7499 del 19.04 2001 (all. 11);

e) parere favorevole della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, Settore Beni Ambientali n. prot. 193 del 4.01.2001 (all. 12);

f) parere interlocutorio del Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico del 15.07.1999 prot. n. 5634 (all. 13);

g) parere favorevole del Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico del 18.07.2000 n. prot. 5966 (all. 14);

h) parere favorevole del Settore Urbanistica Territoriale 19.10 area metropolitana n. prot. 588 del 5.12.2001 (all. 15);

i) parere del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, inoltrata dal Legale rappresentante del Presidio Sanitario San Camillo in data 25.09.2001 (all. 16);

l) comunicazione del Comune di Torino in data 28.09.2001, riguardante l’avvenuta pubblicazione all’Albo Pretorio degli elaborati della variante urbanistica (all. 17);

17) che il Responsabile del Procedimento con nota n. 7080/28.1 del 27.05.2002, ha comunicato alla Giunta Regionale i contenuti dell’iniziativa riguardante il presente Accordo di Programma (all. n. 16);

18) che il Comune di Torino con nota n. 2391-X-9-124 del 6.11.2001 ha comunicato che la documentazione urbanistica allegata all’Accordo di Programma è stata regolarmente pubblicata e depositata presso l’Albo pretorio della Città per 30 gg. consecutivi ovvero dal 2.10.2001 al 31.10.2001 compresi (all. 17), precisando che non sono pervenute osservazioni;

19) che la documentazione riguardante la proposta progettuale, urbanistica ed amministrativa, riferita all’iniziativa oggetto dell’Accordo di Programma, è costituita dai seguenti elaborati ed atti amministrativi:

a) DOCUMENTAZIONE URBANISTICA COSTITUITA IN UN UNICO DOCUMENTO DAI SEGUENTI ELABORATI (ALL. 18)

1) Relazione illustrativa;

2) Situazione fabbricativi scala 1:2000;

3) Estratto nuovo piano regolatore città di Torino - tav. 1 fogli 9b (parte) e 13b (parte) stato attuale;

4) Estratto nuovo piano regolatore città di Torino - tav. 1 fogli 9b (parte) e 13b (parte) variante oggetto Accordo di Programma;

5) Foglio trasparente con l’individuazione della variante oggetto dell’Accordo di Programma;

6) Estratto della carta geologica-tecnica stabilità geoformologica (all. 2 del P.R.G.);

7) Estratto degli studi idrogeoformologici (incarico di consulenza specialistica Giunta Comunale 2567/2000 del 6.12. 2000), area oggetto della variante;

8) Foglio trasparente con l’individuazione della variante oggetto dell’Accordo di Programma sovrapposta alla tavola degli estratti dello studio idromorfologico scala 1:5000;

9) Estratto delle NUEA del P.R.G. - stato attuale;

10 Estratto delle NUEA del P.R.G. - variante (modificazioni introdotte dalla  variante -art. 17 all. b studio geologico parte di collina.

b) DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE (ALL. 19)

0) Relazione illustrativa

1) tav. 1 planimetria generale esistente-progetto scala 1:500;

2) tav. 2 pianta piano secondo seminterrato scala 1:100;

3) tav. 3 pianta piano primo seminterrato scala 1:100;

4) tav. 4 pianta piano terra scala 1:100;

5) tav. 5 pianta piano secondo fuori terra scala 1:100;

6) tav. 6 pianta piano terzo fuori terra scala 1:100;

7) tav. 7 pianta piano sottotetto scala 1:100;

8) tav. 8 prospetto sud scala 1:100;

9) tav. 9 prospetto interno cortile scala 1:100:

10) tav. 10 prospetto verso valle scala 1:100;

11) tav. 11 prospetto verso ovest scala 1:100;

12) tav. 12 prospetto edificio servizi scala 1:100;

13) tav. 13 sezioni A-A , B-B, C-C scala 1:100;

14) determinazione del rapporto tra superficie lorda di pavimento superficie terreno;

15) calcolo superficie lorde di pavimento;

16) relazione sul superamento delle barriere architettoniche;

17) relazione tecnica art. 28 legge 10;

18) progetto preliminare impianto elettrico-relazione;

19) tav. n. 2 impianto elettrico pianta piano secondo seminterrato scala 1:200;

20) tav. n. 3 impianto elettrico pianta piano primo seminterrato scala 1:200;

21) tav. n. 4 impianto elettrico pianta piano terra scala 1:200;

22) tav. n. 5 impianto elettrico pianta piano secondo fuori terra scala 1:200;

23) tav. n. 6 impianto elettrico pianta piano terzo fuori terra scala 1:200;

24) tav. n. 7 impianto elettrico pianta piano sottotetto scala 1:200;

25) tav. n. 1 elaborato n. 03071001-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di adduzione idrica;

26) tav. n. 2 elaborato n. 03071002-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 di adduzione idrica;

27) tav. n. 3 elaborato n. 03071003-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 di adduzione idrica;

28) tav. n. 4 elaborato n. 03071004-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 di adduzione idrica;

29) tav. n. 5 elaborato n. 03071005-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 di adduzione idrica;

30) tav. n. 6 elaborato n. 03071006-progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 di adduzione idrica;

31) tav. n. 1 elaborato n. 0307t001 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

32) tav. n. 2 elaborato n. 0307t002 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

33) tav. n. 3 elaborato n. 0307t003 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

34) tav. n. 4 elaborato n. 0307t004 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

35) tav. n. 5 elaborato n. 0307t005 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

36) tav. n. 6 elaborato n. 0307t006 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

37) tav. n. 7 elaborato n. 0307t007 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

38) tav. n. 8 elaborato n. 0307t008 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

39) tav. n. 9 elaborato n. 0307t009 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

40) tav. n. 10 elaborato n. 0307t010 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

41) tav. n. 11 elaborato n. 0307t011 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

42) tav. n. 12 elaborato n. 0307t012 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

43) tav. n. 13 elaborato n. 0307t013 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

44) tav. n. 14 elaborato n. 0307t014 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

45) tav. n. 15 elaborato n. 0307t015 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

46) tav. n. 16 elaborato n. 0307t016 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

47) tav. n. 17 elaborato n. 0307t017 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

48) tav. n. 18 elaborato n. 0307t018 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

49) tav. n. 19 elaborato n. 0307t019 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

50) tav. n. 20 elaborato n. 0307t020 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di riscaldamento;

51) tav. n. 21 elaborato n. 0307t021 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione;

52) tav. n. 22 elaborato n. 0307t022 progetto preliminare impianti meccanici legge 46/90 impianto di ventilazione.

c) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA (ALL. 20)

- copia della pubblicazione sul BUR relativa all’avvio al procedimento;

- comunicazione alla Giunta Regionale da parte del Responsabile del Procedimento delle iniziative in oggetto;

- deliberazione del Consiglio Provinciale della Provincia Piemontese dlel’Ordine dei Clerici Regolari Ministri degli Infermi di approvazione del progetto definitivo del Presidio San Camillo;

- cronoprogramma attuativo dei lavori;

- verbali e pareri di competenza;

- verbale della Giunta regionale in merito all’iniziativa proposta;

- convocazione del Presidente della Regione riguardante la firma dell’Accordo.

20) che gli impegni assunti dalle parti nel presente Accordo hanno validità per  10 (dieci) anni, eventualmente prorogabili su richiesta delle parti, valutati dal Collegio di Vigilanza;

21) che il presente Accordo di Programma in quanto promosso dalla Regione Piemonte osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma;

22) che entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’Accordo di Programma da parte dei soggetti interessati, il Consiglio Comunale della Città di Torino dovrà ratificare l’adesione del Vice-Sindaco all’Accordo di Programma, pena la decadenza dell’Accordo medesimo;

23) che l’individuazione dei legali rappresentanti o rappresentanti delegati degli Enti interessati alla conclusione dell’Accordo di Programma, facenti parte del Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di Programma ai sensi del VII comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, sarà formalizzato in sede di formazione del Decreto di adozione dell’Accordo di Programma; il Collegio di vigilanza vigilerà sulla corretta esecuzione dei contenuti dell’Accordo di Programma, disponendo sopralluoghi ed ogni altra azione necessaria ad accertare eventuali ritardi o inerzie durante le fasi attuative dell’Accordo medesimo, adottando, se del caso, l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge. Il Collegio di Vigilanza per l’espletamento delle sue funzioni, si avvarrà del Responsabile del Procedimento e dei funzionari competenti per materia delegati dai singoli Enti partecipanti.

24) Tutto ciò premesso si stabilisce che:

l’anno duemilaedue addì, 21 del mese di giugno, alle ore 12,00, presso la sede del Presidio Sanitario San Camillo Strada S. Margherita n. 136 Torino,

TRA

La Regione Piemonte, rappresentata dal Vice-Presidente della Giunta Regionale William Casoni (omissis), domiciliato per la carica in Torino, Piazza Castello, 165

E

Il Comune di Torino, rappresentato dal Vice-Sindaco Dr. Marco Calgaro (omissis), domiciliato per la carica in Torino, Via Palazzo di Città, n. 1, il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale, prot. n. 13495/Si/I.45 del 13.06.2002

E

Il Presidio Sanitario “San Camillo”, rappresentato da Padre Antonio Menegon Legale Rappresentante dell’Ente Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, (omissis),  domiciliato per la carica in Torino Via Mercanti n. 28, il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale prot. n. 13495/Si/I.45 del 13.06.2002

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

OGGETTO DELL’ACCORDO

Ai sensi del 4° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000, è condiviso all’unanimità, dal Vice-Presidente della Giunta Regionale Dr. William Casoni, dal Vice-Sindaco del Comune di Torino Dr. Marco Calgaro e dal Legale Rappresentante della Provincia Piemontese dell’Ordine dei Clerici Regolari Ministri degli Infermi, Padre Antonio Menegon, il contenuto del presente Accordo di Programma, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo, unitamente agli atti amministrativi, progettuali ed urbanistici allegati e depositati in originale presso gli uffici della Giunta Regionale del Piemonte.

L’Accordo di Programma in oggetto, nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti stipulanti l’intesa, prevede nel territorio del Comune di Torino, la realizzazione di un intervento di ampliamento e sistemazione interna ed esterna del Presidio Sanitario San Camillo sito in Torino Strada S. Margherita n. 136.

La delimitazione dell’area territoriale oggetto della variazione urbanistica e degli impegni del presente Accordo di Programma è pari a mq. 30.482.

Il programma complessivo degli investimenti riguardante gli interventi edilizi previsti è a carico della Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, con specifici accantonamenti annuali previsti nel proprio bilancio provinciale e ammonta a Euro 6.782.628,46 (corrispondente a L. 13.133.000.000).

IMPEGNI

1) La Regione Piemonte nella figura del Vice-Presidente si impegna affinchè sia adottato l’Accordo medesimo con specifico Decreto in ottemperanza al 4° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000, assentendo le variazioni dello strumento urbanistico generale della Città di Torino specificate al paragrafo 12 delle premesse al presente Accordo, nonché del progetto edilizio documentato al paragrafo 19 delle medesime premesse, costituente condizione sostitutiva alla concessione edilizia, all’atto dell’adozione dell’Accordo di Programma con il Decreto del Presidente della Giunta.

2) Il Comune di Torino nella figura del Vice-Sindaco si impegna affinché sia convocato il Consiglio Comunale entro 30 giorno dalla data della stipula del presente Accordo di Programma per la ratifica prevista dal V comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000.

3) La Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi nella figura del Legale Rappresentante si impegna ad ottemperare agli impegni economici di sua competenza così come è indicato a pag, 12 del dispositivo al presente accordo, ed a rispettare i tempi di attuazione previsti nel cronoprogramma allegato all’Accordo.

VINCOLATIVITA’ DELL’ACCORDO

I soggetti che stipulano il presente Accordo hanno l’obbligo di rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino ed ostacolino l’Accordo o che contrastino con esso.

I soggetti che stipulano il presente Accordo sono tenuti a compiere gli atti applicativi ed attuativi dell’Accordo stesso, stante l’efficacia contrattuale del medesimo.

La delimitazione delle aree oggetto di variazione del P.R.G., evidenziate negli allegati costituisce riferimento giuridico per gli adempimenti, le modalità operative e gli obblighi contenuti nel presente Accordo.

VARIAZIONI URBANISTICHE

L’Accordo di Programma, adottato dal Presidente della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, come concordato dai soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi conclusiva di cui al III comma del precedente articolo, assente ai sensi del IV e V comma dell’articolo citato, le variazioni urbanistiche dello strumento generale del Comune di Torino evidenziate al paragrafo 12 delle premesse, nonché introduce prescrizioni e raccomandazioni evidenziate nei pareri espressi dai settori competenti della Regione Piemonte e dagli altri Enti interessati allegati al presente Accordo di Programma e specificate al paragrafo 16 del medesimo e determina altresì la condizione esposta al punto successivo.

L’efficacia delle variazioni urbanistiche introdotte nell’Accordo di Programma e assentite con Decreto del Presidente della Regione Piemonte decorrono dalla pubblicazione del Decreto stesso dell’Accordo sul Bollettino Ufficiale della Regione.

CONCESSIONI EDILIZIE

L’Accordo di Programma prevede ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, che il progetto riguardante l’ampliamento e la sistemazione interna ed esterna del Presidio Sanitario San Camillo costituisca condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia, a titolo gratuito, ai sensi dell’art. 9 lettera f della legge 28 gennaio 1997 n. 10 a favore del Legale Rappresentante della Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, proprietario dell’area oggetto dell’intervento, fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nel presente Accordo.

PIANO FINANZIARIO E CRONOPROGRAMMA

Le opere e gli interventi previsti nel presente Accordo sono finanziate così come indicato a pag. 12 del dispositivo del presente accorso e, dovranno essere realizzate nel rispetto dei termini indicati dal cronoprogramma, la cui decorrenza è prevista dall’inizio dei lavori e comunque non oltre 6 mesi dalla pubblicazione sul B.U.R. dell’accordo medesimo.

In caso di mancata osservanza dei tempi attuativi delle opere da parte del soggetto interessato alla loro esecuzione il Collegio di Vigilanza può, nel caso di ingiustificati ritardi o per insufficienti giustificazioni prevedere l’applicazione di una sanzione amministrativa la cui entità è definita di volta in volta in relazione al caso specifico, fatte salve cause di forza maggiore.

MODIFICHE

Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.

Eventuali modifiche al presente Accordo che non incidono in modo significativo sul contenuto dell’Accordo generale approvato sono valutate con determinazione del Collegio di Vigilanza ed adottate con Decreto del Presidente della Giunta Regionale.

Eventuali modifiche progettuali, giudicate dal Collegio di Vigilanza non sostanziali, sono valutate dal medesimo Collegio di Vigilanza con propria determinazione e approvate con Decreto del Presidente della Giunta Regionale.

APPENDICE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA

L’Accordo di Programma in oggetto prevede la definizione di un’appendice riguardante la soluzione degli aspetti trasportistici e viari alla struttura ospedaliera e agli ambiti circostanti, nonché l’approvvigionamento energetico e l’allacciamento in rete del collegamento telematico della struttura stessa.

Entro sei mesi dalla firma dell’Accordo generale il responsabile del procedimento convocherà le parti firmatari dell’Accordo ed eventuali altri soggetti interessati dalle iniziative, al fine di verificare la possibilità di addivenire concretamente alla soluzione dei problemi sopracitati, convocando apposita conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000

VIGILANZA E POTERI SOSTITUTIVI

Le funzioni del Collegio di Vigilanza sono esercitate ai sensi del 7° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e, come concordemente stabilito dai soggetti firmatari del presente Accordo di Programma consistono nel vigilare sulla corretta applicazione e sul buon andamento dell’esecuzione dell’Accordo medesimo nel rispetto del cronoprogramma operativo.

Il Collegio può disporre, ove lo ritenga necessario, l’acquisizione di documenti e di informazioni presso i soggetti stipulanti l’Accordo, al fine di verificare le condizioni per l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge in caso di inerzia o di ritardo da parte del soggetto attuatore o dei soggetti firmatari del presente Accordo. Applica eventuali sanzioni in coerenza con quanto espresso a pag. 15 del presente dispositivo.

Il Collegio di Vigilanza può disporre in ogni momento sopralluoghi ed accertamenti; tenta la composizione delle controversie sull’interpretazione e attuazione del presente Accordo; relaziona annualmente agli Enti partecipanti lo stato avanzamento delle opere e dei finanziamenti.

Il Collegio di Vigilanza è presieduto dal Presidente della Regione Piemonte o da un suo rappresentante ed è composto dai legali rappresentanti della Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, e del Comune di Torino. I componenti sono individuati con Decreto del Presidente della Giunta Regionale all’atto dell’adozione del presente Accordo.

Alle attività del Collegio collaborano i responsabili e i funzionari degli uffici competenti per materia degli Enti firmatari dell’Accordo, coordinati dal Responsabile del Procedimento.

CONTROVERSIE

Eventuali controversie che dovessero sorgere in ordine all’interpretazione ed esecuzione dei contenuti del presente Accordo saranno preliminarmente esaminate dal Collegio di Vigilanza.

Nel caso in cui il Collegio medesimo non dovesse giungere ad alcuna risoluzione, la controversia sarà posta alla cognizione di un collegio arbitrale nominato di comune accordo tra le parti o in difetto dal Presidente del Tribunale di Torino su istanza della parte più diligente.

L’arbitrato è disciplinato dagli art. 806 e segg. del codice di procedura civile.

DURATA DELL’ACCORDO

La durata degli impegni riguardanti il presente Accordo è stabilità in anni 10 decorrenti dalla pubblicazione sul B.U.R. del Decreto di adozione dell’Accordo da parte del Presidente della Regione; l’eventuale proroga dei termini definiti nel presente Accordo, sarà valutata dal Collegio di Vigilanza, su richiesta del soggetto richiedente.

Il presente Accordo è costituito dal n. 17 pagine dattiloscritte di cui il Responsabile del Procedimento attesta che si è data lettura.

Per la Regione Piemonte
William Casoni

Per la Provincia Piemontese dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi
Padre Antonio Menegon

Per il Comune di Torino
Marco Calgaro