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Bollettino Ufficiale n. 31 del 1 / 08 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 15 luglio 2002, n. 47-6658

Approvazione di criteri per l’assegnazione di contributi per interventi di schedatura, riordino e inventariazione di archivi storici

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, i criteri per l’assegnazione di contributi per interventi di schedatura, riordino e inventariazione di archivi storici di seguito illustrati;

* di approvare conseguentemente che la documentazione richiesta a supporto delle istanze per l’ammissibilità a contributo regionale sia la seguente:

1. dichiarazione del legale rappresentante dell’Ente in merito all’idoneità dei locali, alla disponibilità di una quota parte sul bilancio dell’Ente, all’idoneità del personale, al rispetto dei tempi di intervento dettati dalle deliberazioni regionali;

2. un progetto-preventivo di ditta o operatore, munito di adeguati requisiti professionali per l’intervento di schedatura, riordino e inventariazione dell’archivio storico, che contenga i dati richiesti dal modulo informativo regionale e si rifaccia alle specifiche tecniche approvate con D.G.R. n. 155 - 21373 del 29.7.1997. I requisiti professionali richiesti consistono nel diploma di archivistica, paleografia e diplomatica o nella qualificata esperienza in attività di riordino di archivi storici attestata dalla Soprintendenza archivistica competente per territorio.

Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 30 novembre di ogni anno per l’anno successivo. Sono accettate le domande presentate successivamente da Enti beneficiari del contributo regionale negli anni precedenti e che abbiano rinvenuto nuovi fondi archivistici nel corso del lavoro di riordino.

Requisito di ammissibilità delle domande è che i locali in cui è collocato l’archivio storico oggetto di istanza di riordino siano idonei dal punto di vista della sicurezza e delle condizioni ambientali. Tale requisito di idoneità verrà accertato in fase istruttoria tramite sopralluoghi della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta;

* di approvare che venga adeguata la cifra standard di costo dell’intervento per ogni metro lineare di documentazione storica, a suo tempo approvata con D.G.R. n. 155 - 21373 del 29.7.1997. Tale cifra è fissata in Euro 200,= per metro lineare di documentazione storica. Qualora gli archivi storici contengano cospicue sezioni di materiale archivistico che necessitino di catalogazione dei singoli pezzi (pergamene, disegni, ecc.), alla cifra standard dovrà essere aggiunta una maggiorazione da calcolarsi sulla base delle reali esigenze di catalogazione così come attestate dalla competente Soprintendenza archivistica e dai preventivi presentati. Qualora in sede di progettazione dell’intervento, previo accordo con la competente Soprintendenza archivistica, si stabilisca che un determinato archivio non richiede un intervento di riordino, bensì una revisione dell’ordinamento già presente, sulla base delle reali esigenze dello specifico intervento lo standard potrà essere ridotto a Euro 130,= per metro lineare di documentazione storica. Qualora, in sede di sopralluogo iniziale all’intervento, la misurazione dell’archivio accertata dalla Soprintendenza archivistica risultasse inferiore a quella segnalata all’atto della domanda di contributo - fatte salve le eventuali operazioni di scarto di documentazione svolte secondo le procedure di legge - in sede di liquidazione del saldo si provvederà all’adeguamento del contributo in base alla reale dimensione in metri lineari dell’archivio storico.

* di approvare le seguenti percentuali dell’intervento finanziario regionale tra le diverse tipologie di enti richiedenti, in modo tale che i contributi siano destinati alla copertura dei costi degli interventi nella seguente misura massima:

o fino a un massimo del 20% per interventi realizzati da Comuni con più di 10.000 abitanti;

o fino a un massimo del 35% per interventi realizzati da Comuni con più di 5.000 abitanti;

o fino a un massimo del 60% per interventi realizzati da Comuni minori, da Aziende Sanitarie Locali nonché da comuni ed altri enti ed istituti titolari di archivi storici compresi in territorio di Comunità montana;

o fino a un massimo dell’70% per interventi realizzati da istituzioni religiose, associazioni e istituti culturali.

Il contributo regionale non potrà in ogni caso essere superiore alle percentuali massime sopra descritte in rapporto alle spese effettivamente sostenute dal destinatario del contributo. Qualora in sede consuntiva risulti una spesa inferiore a quella preventivata al momento dell’assegnazione del contributo, in sede di liquidazione del saldo si provvederà all’adeguamento del contributo in base alle percentuali sopra esposte.

Il completamento dei lavori dovrà avvenire entro 12 mesi dal loro inizio. Tale termine potrà essere prorogato di ulteriori 12 mesi per il riordino di archivi storici le cui dimensioni siano superiori ai 100 metri lineari di documentazione, nonché qualora sia attestato il sopravvenire di eventi gravi e imprevedibili non dovuti a responsabilità degli enti titolari. In caso di mancata conclusione dei lavori entro i termini sopra descritti il saldo non sarà erogato. L’ente responsabile dovrà comunque presentare documentazione relativa ai lavori svolti e alle spese sostenute. Se da queste ultime risultasse che l’acconto del contributo non è stato speso, l’ente sarà tenuto alla sua restituzione.

- di approvare che per quanto attiene ai criteri di priorità nel finanziamento degli interventi, il contributo regionale venga destinato:

* a interventi particolarmente connessi al raggiungimento di obiettivi strategici regionali individuati nel documento “Il patrimonio culturale per il Piemonte del futuro - obiettivi e indirizzi programmatici per il 2001 e per il biennio 2002-2003";

* a interventi volti al potenziamento della banca dati regionale dei Beni culturali attraverso l’utilizzo dell’applicativo “Guarini archivi” appositamente prodotto dal Settore biblioteche, archivi e istituti culturali in collaborazione con il CSI Piemonte.

* al completamento dei lavori già avviati con contributo regionale negli anni scorsi con il contributo regionale;

* agli enti che abbiano già provveduto a conferire incarico ad idonei professionisti per l’intervento di schedatura, riordino e inventariazione dell’archivio storico, attraverso atti formali pervenuti alla Direzione regionale ai Beni culturali entro la data di esecutività della legge regionale annuale di approvazione del bilancio di previsione;

* ad eventuali situazioni di urgenza, di concerto con la Soprintendenza archivistica per il Piemonte.

(omissis)