Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 27 del 4 / 07 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 60-6243

Approvazione del nuovo regolamento del Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO-Piemonte)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare per le motivazioni espresse in premessa, il nuovo regolamento del CPO-Piemonte, come trascritto nell’allegato A come parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)

Allegato

Regolamento del Centro di riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte

1. Obiettivi

In accordo con le indicazioni del Piano Sanitario Regionale 1997-1999 (L.R. n. 61/97), delle linee guida nazionali concernenti la prevenzione, la diagnostica e l’assistenza in oncologia (pubblicate sul supplemento alla G.U. n. 100 del 2.5.2001) e del Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, i compiti e le funzioni del Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte, qui di seguito denominato C.P.O., sono:

a) fornire una relazione sulla frequenza della patologia neoplastica in Piemonte e sullo stato di prevenzione primaria e secondaria del cancro, indicando i problemi prioritari;

b) fornire, in una dimensione di popolazione, dati relativi all’uso dei servizi diagnostici e terapeutici, all’accesso ospedaliero ed alle sopravvivenze dei pazienti affetti da cancro, attuando confronti con altre regioni e/o paesi ed indicando gli altri aspetti utili alla pianificazione sanitaria ed alla redazione del Piano Sanitario Regionale;

c) approfondire e valutare documentate o ipotizzate concentrazioni di casi di cancro o di rischio oncogeno anche al fine di identificare situazioni suscettibili di interventi di prevenzione;

d) rendere disponibile alle Aziende Sanitarie e ai Dipartimenti di Prevenzione in Piemonte, la documentazione relativa ai rischi cancerogeni negli ambienti di vita e di lavoro;

e) fornire alle Aziende Sanitarie i protocolli in materia di interventi di prevenzione primaria e secondaria (screening) dei tumori, relativamente alla loro organizzazione e valutazione e nello svolgimento di indagini epidemiologiche aventi gli stessi obiettivi di portata circoscritta alle singole Aziende Sanitarie;

f) svolgere indagini epidemiologiche intese a stimare rischi cancerogeni ed a valutare l’efficacia di misure di controllo (campagne antifumo, diagnosi precoce, organizzazione dei servizi sanitari) della patologia neoplastica di particolare rilevanza nel territorio regionale;

g) fornire consulenza, circa gli aspetti epidemiologici, ad unità e servizi clinici e diagnostici nel campo dell’oncologia, in attività intese a valutare la qualità delle procedure diagnostiche e terapeutiche;

h) sviluppare metodologie di ricerca e di interventi preventivi, in particolare nei settori più avanzati dell’epidemiologia dei tumori, quali l’epidemiologia biochimica e l’epidemiologia genetica;

i) sviluppare metodologie per l’estensione di metodi quantitativi, statistici ed epidemiologici nella pratica clinica dei servizi di oncologia del Piemonte.

Tali compiti e funzioni devono essere svolti per la Rete Oncologica del Piemonte, istituita con Deliberazione di Giunta regionale n. 50-1391 del 20.11.2000, nelle sue articolazioni organizzative, in accordo con il regolamento della Rete e dei Poli Oncologici.

2. Articolazione

Il C.P.O. Piemonte è ad oggi costituito dalle Strutture complesse di Epidemiologia dei Tumori, rispettivamente a direzione universitaria ed ospedaliera, dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista e dalla Struttura complessa di Epidemiologia dei Tumori dell’ASL 1, ed è articolato in:

1. Prevenzione primaria e documentazione sulla cancerogenesi

2. Registro Tumori Piemonte

3. Prevenzione secondaria 4. Epidemiologia eziologica

4. Epidemiologia eziologica

5. Epidemiologia clinica

6. Rete Oncologica

Il C.P.O. Piemonte ha sede presso l’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino.

3.1 Organico e criteri organizzativi

L’Organico del Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione è quello delle Strutture complesse di Epidemiologia dei Tumori dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista e della Struttura complessa di Epidemiologia dei Tumori dell’ASL 1 denominata UVOS (Unità per la valutazione e l’organizzazione dello screening).

Sono organi del C.P.O.:

1. il Comitato Direttivo e il suo Coordinatore;

2. il Comitato Tecnico Scientifico.

Fanno parte del Comitato Direttivo:

- i responsabili delle Strutture complesse che lo costituiscono;

- i responsabili delle Strutture semplici di cui al precedente punto 2:

- un rappresentante eletto da e tra i dirigenti sanitari non apicali per ciascuna Struttura complessa di Epidemiologia dei Tumori;

- un rappresentante eletto da e tra il personale tecnico, sanitario e amministrativo ospedaliero e/o universitario per ciascuna Struttura complessa di Epidemiologia dei Tumori.

I componenti eletti restano in carica per il periodo di tre anni.

Il  Comitato si riunisce, di norma, mensilmente.

Al Comitato spettano le seguenti competenze:

- nominare il Coordinatore del C.P.O. Piemonte;

- disciplinare le modalità di funzionamento del C.P.O. Piemonte;

- programmare e coordinare le attività del C.P.O. Piemonte;

- formulare il programma annuale di attività ed il relativo budget;

- approvare la relazione annuale dell’attività svolta ed inviare detta relazione ed ogni altro documento richiesto, alla Regione;

- definire le attività da svolgersi in collaborazione con altre strutture sanitarie e/o enti pubblici e privati.

Il Comitato Direttivo viene istituito con provvedimento del Direttore Generale dell’Azienda ove il C.P.O. ha sede.

3.2 Compiti e funzioni del Coordinatore del C.P.O. Piemonte

Il Coordinatore viene scelto tra i responsabili delle Strutture complesse costituenti il C.P.O.

Il Coordinatore resta in carica per la durata del Comitato Direttivo che lo ha scelto.

I compiti e le funzioni dei Coordinatore sono:

a) convocare e presiedere le riunioni del Comitato Direttivo;

b) convocare il Comitato Scientifico, di cui al punto 3.3 e presentare la relazione annuale dell’attività svolta;

c) formulare proposte in ordine al funzionamento del C.P.O. Piemonte;

d) curare l’esecuzione delle decisioni assunte dal Comitato Direttivo, attribuendo a ciascuna Struttura gli specifici compiti attuativi;

e) promuovere i collegamenti con altre istituzioni con finalità di ricerca scientifica in Italia e all’estero;

f) promuovere e favorire l’integrazione delle attività di prevenzione oncologica e di epidemiologia dei tumori in ambito clinico, di ricerca e di sanità pubblica, con particolare riferimento agli obiettivi del piano socio-sanitario regionale e della rete oncologica piemontese;

g) individuare le prestazioni non rientranti nei compiti istituzionali e proporre le relative tariffe da utilizzare per i convenzionamenti di cui al successivo punto 4;

h) assumere le determinazioni di cui al punto 4;

i) rappresentare il C.P.O.

Restano inalterati i rapporti gerarchici e funzionali all’interno delle Strutture complesse inserite nel C.P.O. Piemonte.

L’eventuale temporaneo utilizzo di personale presso una Struttura complessa di Epidemiologia diversa da quella di appartenenza è consentito, previa autorizzazione del Direttore Generale, su proposta del relativo responsabile.

3.3 Composizione, compiti e funzioni dei Comitato Tecnico-Scientifico

Il Comitato Tecnico-Scientifico è composto da:

- 3 esperti designati rispettivamente dai Dipartimenti di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana, Igiene e Medicina di Comunità, Ortopedia e Medicina del Lavoro dell’Università di Torino;

- 5 esperti riconosciuti per la loro alta qualificazione nel campo dell’epidemiologia dei tumori o in campi correlati, di cui  due provenienti da enti di ricerca straniera o sovranazionali individuati dal Comitato Direttivo;

- il Coordinatore della rete epidemiologica della Regione Piemonte;

- il Coordinatore operativo della Rete Oncologica della Regione Piemonte;

- il Coordinatore del C.P.O.;

- il Direttore dell’ARESS.

- il Direttore regionale della programmazione sanitaria o suo delegato

Le funzioni del Comitato Tecnico-Scientifico sono:

- fornire indirizzi generali sulle attività;

- valutare i programmi a lungo termine;

- revisionare l’attività scientifica svolta.

Il Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico viene eletto dal Comitato stesso nella riunione di insediamento ed allo stesso compete la convocazione del Comitato Scientifico con frequenza almeno annuale. La prima seduta è convocata dal Coordinatore del C.P.O.

Il Comitato Tecnico-Scientifico viene istituito con provvedimento del Direttore Generale dell’Azienda ove il C.P.O. ha sede e resta in carica per il periodo indicato per il Comitato Direttivo.

4. Rapporti organizzativi e criteri di finanziamento

I rapporti tra le Aziende Sanitarie in cui sono collocate le Strutture complesse che compongono il CPO, sono regolati da apposite convenzioni da stipulare qualora scambi non episodici di risorse umane e strumentali si rendessero necessari.

Rapporti con le altre Aziende Sanitarie.

Il CPO, su richiesta o proposta delle Aziende Sanitarie Piemontesi avvierà gli interventi di sua competenza, tenuto conto delle risorse disponibili.

- I costi di gestione non coperti dai ricavi derivanti dall’attività prestata a soggetti terzi e da contributi e/o donazioni, sono finanziati dalla Regione in seguito all’approvazione di apposito budget preventivo corredato dal Programma annuale di attività, definito dal Comitato Direttivo.

- Il C.P.O., al fine di realizzare gli interventi di sua competenza, tenuto conto delle risorse disponibili e/o reperibili, promuove la stipula di apposite convenzioni con altre Aziende Sanitarie, ARPA, ARESS, Enti Locali, altri Enti pubblici e/o privati. Le convenzioni sono stipulate dal Coordinatore del C.P.O., previo assenso dell’Università degli Studi nel caso in cui l’attività sia richiesta al personale universitario.

- I responsabili delle Strutture complesse dispongono del budget assegnato, per tutte le attività e funzioni proprie del C.P.O. I Direttori Generali dell’ASL 1 e dell’ASO San Giovanni Battista di Torino devono certificare la copertura finanziaria degli impegni di spesa, rispetto al budget del C.P.O.

- I responsabili delle Strutture complesse hanno potere di assumere determinazioni, secondo le procedure aziendali, relativamente:

- al personale a contratto

- a missioni, comandi, formazione e aggiornamento

- spese in cassa economale per importi non superiori a Euro 500

- rendicontazione di fine progetto

- convenzioni

- Le Aziende di cui al presente accordo, assumono i seguenti impegni:

a) attivare le strutture complesse indicate al punto 2

b) dare opportuna sede

c) recepire i contratti di collaborazione con personale esterno, le convenzioni e i contratti di ricerca con altri Enti, Aziende e Associazioni pubbliche e private, in  vigore alla data della firma dell’accordo di programma

d) conservare il vincolo di destinazione dei finanziamenti al C.P.O.

- La Regione Piemonte si impegna a finanziare l’attività del C.P.O. nelle sedi individuate per l’assolvimento dei compiti istituzionali del C.P.O. e in base ai programmi di attività presentati.