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Bollettino Ufficiale n. 25 del 20 / 06 / 2002
Deliberazione della Giunta Regionale 10 giugno 2002, n. 37-6283
Reg. CE n. 1257/99, art. 9 - Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006 - Misura C - Azione C1: Formazione nel settore agricolo - Iniziativa B: Formazione per tecnici, dirigenti ed amministratori di Enti, Organismi e Cooperative operanti nel settore agricolo. - Programma per lattività 2003 e conclusione attività 2001 e 2002
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per lattuazione del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura C: Formazione - Azione C1: Formazione nel settore agricolo - Iniziativa B: Formazione di tecnici, dirigenti, amministratori di Enti, Organismi e Cooperative operanti nel settore agricolo, vale quanto segue:
1) Anno 2001
Lattività si è conclusa il 31.12.2001.
I fondi non rendicontati entro marzo 2002 dagli Enti gestori non possono essere utilizzati.
Gli anticipi e gli acconti riscossi non utilizzati entro marzo 2002 devono essere restituiti allAGEA entro 30 giorni dalla richiesta da parte dellAssessorato Regionale Agricoltura.
2) Anno 2002
Le iniziative formative rendicontate dagli Enti gestori allAssessorato Regionale Agricoltura entro il 15 luglio 2002, verranno inviate allAGEA per essere pagate sul bilancio 2002.
Le iniziative formative non rendicontate entro il 15 luglio 2002 decadono.
3) Anno 2003
Viene stanziata la somma di Euro 290.507,00 pari allo stanziamento del 2002 pari a Euro 232.405,60, incrementato del 25%
Viene emanato il bando (Allegato A) che fa parte integrante della presente deliberazione.
(omissis)
Allegato A
Reg. CE 1257/99 art.9. - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 - Misura C - Azione C1: Formazione nel settore agricolo
INIZIATIVA B: FORMAZIONE PER ALTRI OPERATORI AGRICOLI - PROGRAMMA PER LANNO 2003
1. Premessa
In attuazione del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura C: Formazione - Azione C1: Formazione nel settore agricolo e nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali, il presente programma stabilisce le risorse disponibili previsti dalla misura C: Formazione - Azione C1: Formazione nel settore agricolo - Iniziativa B, la presentazione delle domande, i criteri e i parametri economici e finanziari per lattività 2003.
Per quanto non specificato nelle presenti disposizioni, si fa riferimento agli aspetti generali del P.S.R. e al manuale delle procedure AGEA.
2. Stanziamento risorse.
Per lattuazione del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura C: Formazione - Azione C1: Formazione nel settore agricolo - Iniziativa B, viene stanziata la somma di EURO a 290.507,00 per lattività 2003.
La copertura finanziaria è garantita da un cofinanziamento con fondi comunitari, nazionali e regionali.
La quota regionale è annualmente determinata e trasferita dalla Regione allAGEA con specifico provvedimento amministrativo, nellambito degli stanziamenti complessivi previsti per il PSR.
3. Tipologie delle iniziative formative e destinatari.
Le iniziative formative sono destinate ai tecnici agricoli, altro personale con ruoli organizzativi e di programmazione, dirigenti, amministratori di Enti ed Organismi che operano in campi di attività previsti da Regolamenti Comunitari.
I corsi sono così distinti:
1. Normali
2. Speciali
3. teorico-pratici riguardanti la fecondazione artificiale nel settore zootecnico
4. teorico-pratici riguardanti il controllo funzionale e la taratura delle macchine distributrici di fitofarmaci
Le caratteristiche di tali tipologie sono le seguenti:
1) Corsi normali.
Trattasi di corsi con attività didattica, generalmente in aula che comprende eventuali attività pratiche quali esercitazioni, dimostrazioni ecc.
Ogni lezione può essere sia collegiali che di gruppo; in questultimo caso le attività didattiche possono essere destinate allapprofondimento di specifici argomenti per gruppi di partecipanti da indicare nel programma operativo a preventivo.
Nel programma, a supporto dei corsi di formazione possono inoltre essere previste visite guidate e stages, solo se strettamente connesse con le attività didattiche.
Le ore dello stage o delle visite guidate sono conteggiate per un massimo di otto ore giornaliere e non possono superare 1/3 delle giornate complessive del corso.
Gli argomenti trattati da tali corsi devono rispondere agli obiettivi specifici della misura e essere collegati alla programmazione regionale e alle altre misure del Piano di Sviluppo Rurale.
Per tali corsi inoltre dovrà essere assicurata una specifica professionalità dei docenti in dipendenza degli argomenti trattati.
Gli Enti gestori possono organizzare i corsi e svolgerli direttamente oppure possono commissionare la realizzazione ad Istituzioni formative particolarmente qualificate.
Iniziative di formazione innovative.
Tali iniziative riguardano lassistenza formativa individuale ad integrazione dei corsi normali.
Ogni iniziativa consiste in una prestazione di docenza rivolta ad un singolo operatore agricolo.
Gli Enti gestori possono organizzare tali iniziative e svolgerle direttamente oppure possono commissionare la realizzazione ad Istituzioni formative particolarmente qualificate.
Durata.
I corsi normali possono avere durata da 1 a 20 giorni, anche non consecutivi.
Nel caso di corsi giornalieri, un giorno equivale a 8 ore di lezione (con mezza giornata di 4 ore di lezione).
Nel caso di corsi serali, fino a un massimo di 4 ore (considerate 1/2 giorno).
Lassistenza formativa individuale può avere durata fino ad un massimo di 6 ore per partecipante.
Partecipanti.
I corsi normali devono avere da un minimo di 5 ed un massimo di 20.
Lassistenza formativa individuale riguarda un singolo operatore che abbia partecipato ad almeno il 70% delle ore/allievo fino ad un massimo di 5 partecipanti.
Sede delle iniziative formative
La sede deve essere idonea allo svolgimento delle iniziative formative (come dimensioni, arredamento, attrezzature didattiche, illuminazione sufficiente, ecc.).
2) Corsi speciali.
Trattasi dellinserimento, da parte degli Enti gestori, di tecnici, amministratori, dirigenti di Enti ed Organismi in corsi a calendario, organizzati e tenuti da Istituzioni pubbliche o private particolarmente qualificate.
I corsi possono svolgersi sia nel territorio piemontese, che nazionale o allestero.
Per quanto riguarda la durata, larticolazione dei corsi, numero partecipanti, la sede, non valgono le disposizioni per i corsi normali, adeguandosi a quanto previsto dai programmi o dal calendario elaborati dalle Istituzioni formative qualificate che predispongono e gestiscono il corso.
Tra le Istituzioni formative sono comprese anche le Università pubbliche e private, italiane o estere, la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, lI.P.S.O.A. e simili.
3) Corsi teorico-pratici riguardanti la fecondazione artificiale nel settore zootecnico
Trattasi di corsi di formazione per labilitazione di operatori laici di fecondazione artificiale in campo zootecnico, così come definiti dalla Legge n. 30 del 15.1.1991 e dal Decreto Ministeriale 403 del 19.7.2000.
Tali corsi prevedono una parte di didattica in aula e una parte dimostrativa e di addestramento in stalla.
Per quanto riguarda la durata e il numero dei partecipanti, rientrano nella tipologia dei corsi normali.
4) Corsi teorico-pratici sul controllo funzionale e la taratura delle macchine distributrici di fitofarmaci
Trattasi di corsi di formazione per labilitazione di tecnici agricoli per il controllo funzionale e la taratura delle macchine distributrici di fitofarmaci.
Tali corsi prevedono una parte di didattica in aula e una parte dimostrativa sia in laboratorio che in campo.
Per quanto riguarda la durata e il numero dei partecipanti, rientrano nella tipologia dei corsi normali.
4. Enti gestori.
Per quanto riguarda lorganizzazione e la gestione dei corsi normali e speciali, vengono individuati Enti od Organismi di formazione professionale pubblici e privati .
Per lorganizzazione e la gestione di corsi riguardanti la fecondazione artificiale in campo zootecnico vengono individuate le Associazioni Provinciali Allevatori (APA).
Per lorganizzazione e la gestione dei corsi teorico-pratici sul controllo funzionale e la taratura delle macchine distributrici di fitofarmaci viene individuata lUniversità degli Studi di Torino - Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria Forestale e Ambientale (DEIAFA).
5. Condizioni di ammissibilità e requisiti degli Enti gestori
Gli Enti e gli Organismi per la formazione professionale dovranno fornire garanzia per assicurare il livello qualitativo delle iniziative formative, salvaguardando al massimo livello possibile la coesione sociale ed una equilibrata ripartizione territoriale.
In particolare devono possedere i seguenti requisiti allatto della scadenza della domanda:
- nel proprio statuto abbiano tra gli scopi quello della formazione professionale in campo agricolo o forestale;
- struttura organizzativa adeguata;
- esperienza formativa specifica pregressa.
6. Priorità
Per lorganizzazione e la gestione dei corsi normali e speciali, allo scopo di assicurare maggiore rispondenza alle esigenze di formazione e aggiornamento dei tecnici e di altro personale con ruoli organizzativi e di programmazione, amministratori e dirigenti di Enti ed Organismi che operano in campi di attività previsti da Regolamenti Comunitari, sono prioritari gli Enti gestori di emanazione delle Organizzazioni Professionali Agricole e delle Centrali Agricole Cooperative maggiormente rappresentative a livello regionale nonché gli Enti ed Organismi che hanno dimostrato una elevata capacità di realizzazione dei corsi nellanno precedente.
7. Riparto finanziamento tra le tipologie formative.
Il finanziamento di EURO 290.507,00 per lanno 2003 viene così ripartito:
- EURO 264.684,15 per lorganizzazione e la gestione dei corsi normali e speciali.
- EURO 20.658,28 per lorganizzazione di corsi teorico-pratici riguardanti la fecondazione artificiale in campo zootecnico.
- EURO 5.164,57 per lorganizzazione di corsi teorico-pratici sul controllo funzionale e la taratura delle macchine distributrici di fitofarmaci.
Con successivo provvedimento della Direzione 12: Sviluppo dellAgricoltura saranno stabiliti i criteri e i parametri per il riparto dei fondi tra gli Enti gestori per le sopradescritte tipologie.
8. Presentazione della domanda di finanziamento.
Gli Enti gestori interessati alla programmazione, organizzazione e gestione delle iniziative formative presentano domanda di finanziamento:
- allAssessorato Regionale Agricoltura Direzione 12: Sviluppo dellAgricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE (Mod. FOROP1) entro l8 luglio 2002.
Nel caso di inoltro delle domande per via postale farà fede la data del timbro postale.
Non sono ammesse al finanziamento le domande pervenute oltre i limiti di scadenza e senza la documentazione richiesta o incompleta.
Dopo la presentazione della domanda, gli Enti gestori possono, a proprio rischio, iniziare lattività formativa, rispettando le procedure previste dal presente programma.
9. Modulistica regionale.
Modello FOROP1 - Domanda di finanziamento con allegato il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE
Modello FOROP2 - PROGRAMMA OPERATIVO DELLE INIZIATIVE FORMATIVE
Modello FOROP3 - REGISTRO PRESENZE ALLIEVI E DOCENTI
Modello FOROP4 - VERBALE DI ISPEZIONE.
ed è messa a disposizione degli Enti presso lAssessorato Regionale Agricoltura.
10. Istruttoria delle domande.
Il Settore Servizi di Sviluppo Agricolo provvederà, entro i 20 giorni successivi alla scadenza delle domande:
- allistruttoria delle domande pervenute con il controllo del possesso dei requisiti;
- ad applicare le priorità e i criteri di riparto fondi;
- a valutare ed approvare il Piano generale delle iniziative formative;
- a comunicare agli Enti lesito delle risultanze istruttorie.
- ad autorizzare gli Enti ad iniziare lattività formativa.
Per quanto riguarda la valutazione e lapprovazione a preventivo del Piano, si tiene conto dei seguenti criteri:
- coerenza con gli obiettivi specifici della misura.
- argomenti delle iniziative formative collegati al Piano di Sviluppo Rurale.
Il Piano generale delle iniziative formative viene approvato con Determinazione Dirigenziale.
11. Presentazione e approvazione del Programma operativo di ciascuna iniziativa formativa
Gli Enti gestori, entro una settimana prima dellinizio di ciascuna iniziativa formativa devono presentare allAssessorato Agricoltura, il Programma operativo di ciascuna iniziativa formativa a preventivo.
I nominativi degli allievi e dei docenti, se non disponibili al momento dellapprovazione del Programma operativo, possono essere forniti al momento dellapertura.
Eventuali variazioni significative del Programma operativo devono essere comunicate alla struttura incaricata del controllo con almeno due giorni di anticipo anche via fax.
LAssessorato Regionale Agricoltura provvederà ad approvare il programma operativo, almeno due giorni prima dellinizio, dandone comunicazione tempestiva a mezzo fax allEnte gestore.
Per quanto riguarda i corsi normali commissionati ad Enti o istituzioni pubbliche e private specializzate nella formazione e per i corsi speciali, devono essere forniti, al momento della presentazione del programma operativo, tutti gli elementi necessari per valutarne lidoneità (struttura organizzativa, responsabile dei corsi, esperienze maturate precedentemente in corsi di pari livello, programma dei corsi a calendario ecc. ).
12. Finanziamento.
Il finanziamento riguarda contributi per lorganizzazione e lo svolgimento delle iniziative formative nella misura fino al 100% delle spese rendicontate ed ammesse.
13. Erogazione del finanziamento
LOrganismo pagatore AGEA fornisce indicazioni circa lerogazione del finanziamento spettante a ciascun Ente gestore.
Il pagamento dei contributi è effettuato dallAGEA sulla base dellimporto segnalato dallAssessorato Regionale allAgricoltura mediante trasmissione di appositi elenchi.
Dopo lapprovazione del Piano generale delle iniziative formative, gli Enti gestori inoltrano richiesta di liquidazione allAssessorato Regionale Agricoltura dietro presentazione della rendicontazione della spesa delle iniziative formative realizzate,con cadenza bimestrale.
La prima richiesta entro il 15 gennaio 2003, la seconda il 15 marzo la terza il 15 maggio, mentre lultima richiesta avverrà al 15 luglio 2003.
Le iniziative formative non rendicontate entro il 15 luglio 2003 decadono.
LAssessorato Agricoltura provvederà ad inviare gli elenchi degli Enti gestori allOrganismo pagatore AGEA, mediante procedura informatica, entro i 15 giorni successivi per la liquidazione.
La rendicontazione di spesa comprende:
- il programma operativo a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.
- documentazione di spesa: fatture e ricevute quietanzate, note di addebito. I documenti possono essere presentati in copia conforme alloriginale con allegato:
-dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti che la documentazione di spesa è conforme alloriginale e regolarmente pagata, firmata dal rappresentante legale dellEnte.
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sulle spese generali e di coordinamento e di progettazione sostenute e liquidabili forfetariamente, firmata dal rappresentante legale dellEnte.
- registro per la rilevazione delle presenze degli allievi e dei docenti (in copia fotostatica).
- eventuale verbale di ispezione.
14. Spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa
CORSI NORMALI E COMMISSIONATI
La spesa massima ammissibile (comprese le spese forfettarie) è calcolata secondo i seguenti parametri giornalieri e per partecipante:
partecipanti n.: primi 5 da 6 a 20
importo EURO 129,00 EURO 20,00
Il costo delle docenze viene riconosciuto entro i seguenti limiti massimi:
Per docenti Universitari di ruolo o del Politecnico o di Istituti Scientifici di natura pubblica Professionisti e consulenti (Esperti di settore):
EURO 70,00/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).
Per altri docenti o altro personale qualificato
EURO 47,00/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).
Viene riconosciuto un rimborso chilometrico fino a un quinto del costo della benzina verde AGIP al 1° settembre.
Le spese di coordinamento didattico e gestione amministrativa ed organizzativa sono riconosciute in modo forfettario per un importo:
- fino al 20% del totale delle altre spese rendicontate per i corsi normali gestiti direttamente dai beneficiari.
- fino al 10% del totale delle altre spese rendicontate per i corsi normali commissionati.
Per i corsi normali e per quelli commissionati, le spese di progettazione del corso sono riconosciute nella misura fino al 5% sulle altre spese rendicontate.
Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di allievi e docenti
CORSI SPECIALI
Viene riconosciuta la quota di partecipazione al corso e una spesa di gestione amministrativa ed organizzativa fino al 5% della quota di partecipazione.
INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE (Assistenza formativa individuale)
La spesa massima ammissibile per ogni iniziativa è calcolata per EURO 77,00/ora per partecipante.
15. Controlli
LAssessorato Regionale Agricoltura è incaricato di effettuare il controllo e la vigilanza sul regolare svolgimento delle iniziative formative.
LAssessorato dovrà prevedere controlli a campione in misura non inferiore al 10 % delle iniziative formative approvate a ciascun Ente.
I funzionari dellAssessorato incaricati del controllo dovranno redigere apposito verbale di ispezione.