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Bollettino Ufficiale n. 25 del 20 / 06 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 27 maggio 2002, n. 30-6179

Decreto Ministeriale n. 32442 del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”: Piano Operativo per l’anno 2002

A relazione dell’Assessore Cavallera:

Il Decreto Ministeriale n. 32442 del 31 maggio 2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2000, prevede che debbano essere i Servizi Fitosanitari Regionali competenti per territorio ad individuare quali siano le misure opportune e praticamente adottabili nel proprio territorio;

la D.G.R. n 81-581 del 24 luglio 2000, recepisce il citato D. M. n. 32442 e incarica il Settore Fitosanitario Regionale di stabilire con propria determinazione le zone focolaio, di insediamento e indenni particolarmente a rischio nonché le misure da applicare sul territorio regionale consistenti in trattamenti insetticidi obbligatori contro il vettore della malattia Scaphoideus titanus e nell’estirpo delle piante infette;

la D.D. n. 98 del 25 luglio 2000, modificata dalle D.D. n. 35 del 15 maggio 2001, n. 13 del 14 febbraio 2002 e n. 46 del 2 maggio 2002, ha individuato le zone focolaio, di insediamento e indenni particolarmente a rischio nonché le misure da applicare sul territorio regionale;

la D.C.R. n. 442-14210 del 30 settembre 1997 prevede che al Settore Fitosanitario Regionale competa, tra l’altro, il coordinamento degli interventi correlati all’attuazione della legislazione regionale, nazionale, comunitaria e internazionale nel campo fitosanitario;

il Reg. CE 1493/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativo all’Organizzazione Comune del Mercato viticolo, all’articolo 4 definisce e norma i “diritti di reimpianto” ed il Reg CE 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000, stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n°1493/1999;

il D.M. n. 32921 del 27 luglio 2000, recante norme di attuazione del regolamento (CE) del Consiglio n° 1493/1999 e del regolamento (CE) della Commissione n°1227/2000, dispone tra l’altro che le Regioni e le Province autonome adottino gli opportuni provvedimenti necessari a regolamentare e controllare il corretto esercizio del diritto di reimpianto;

la D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001, stabilisce le misure di applicazione dei Regg. CE 1493/1999 e 1227/2000 e la D.D. n. 16 del 27 marzo 2001, approva la relativa modulistica;

il Regolamento (CE) n° 1257/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia, ed il Piano di sviluppo rurale 2000 - 2006 elaborato in base all’art. 33 prevede la misura U “Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali e l’introduzione di adeguati strumenti di prevenzione” elaborata per fronteggiare la fitopatia “Flavescenza Dorata” presente in diverse aree del Piemonte;

la D.G.R. n. 118-704 del 31 luglio 2000, applica il Piano di Sviluppo Rurale in Piemonte;

la D.G.R. n. 43-5135 del 21 gennaio 2002, come modificata dalla D.G.R. n. 28-5315 del 18 febbraio 2002, stabilisce le linee generali per l’applicazione nel 2002 del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 - Misura U - intervento 3 “Sostegno finanziario di conduttori e produttori”;

la legge 23 dicembre 2000, n. 388, concernente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge finanziaria 2001) ed in particolare l’art. 129, comma 1, prevede interventi strutturali e di prevenzione anche negli impianti viticoli colpiti da flavescenza dorata;

il decreto del 9 aprile 2001 ha definito le modalità di attuazione degli interventi strutturali e di prevenzione della L. 388/2000 per l’eradicazione tra le altre, di Flavescenza dorata nei vigneti;

la D.G.R. 67-4605 del 26 novembre 2001, modificata dalla D.G.R. 29-5316 del 18 febbraio 2002, stabilisce le modalità per l’attuazione della L. 388/2000, art. 129 e del decreto del 9 aprile 2001, per l’eradicazione delle infezioni di Flavescenza dorata nei vigneti;

la D.G.R. n. 24-3383 del 2 luglio 2001 ha previsto l’adozione di un Piano Operativo per l’attuazione delle misure di lotta obbligatoria alla flavescenza dorata in Piemonte per l’anno 2001;

la lotta contro la malattia si basa esclusivamente sulla profilassi attuata attraverso la tempestiva estirpazione delle piante infette, i trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore e l’impiego nei reimpianti di materiale di moltiplicazione sano;

per adempiere alle direttive impartite dal Decreto Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, è necessario istituire una procedura di rilevamento sul territorio delle piante di vite colpite da sintomi riferibili alla suddetta malattia;

la misura U del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 prevede all’intervento 1 il monitoraggio della malattia sul territorio e individua come spese ammissibili quelle sostenute per attivazione di squadre di tecnici che operino sul territorio;

per contenere efficacemente la Flavescenza dorata è opportuno sostenere finanziariamente le aziende colpite impegnate nell’adozione di misure di lotta obbligatoria;

per semplificare gli adempimenti da parte degli agricoltori nonché le verifiche e le operazioni di istruttoria da parte degli uffici preposti, in conformità con quanto disposto dalla D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001 è necessario definire, come per il Piano Operativo 2001, un’unica procedura valida per l’applicazione sia del D.M. n. 32442 del 31/05/2000 che delle misure di sostegno finanziario;

considerato che con successivi provvedimenti verranno accantonati i fondi relativi all’attuazione del “Piano operativo” sui competenti capitoli di bilancio;

consultati i rappresentanti degli agricoltori e gli Uffici agricoli delle Province in data 6 maggio 2002;

acquisito in data 17 maggio 2002 il parere favorevole del Comitato ex art. 8 della L.R. 17/1999;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

ai fini dell’applicazione del D.M. n. 32442 del 31/5/2000 riguardante le “Misure per lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, di adottare il piano operativo contenuto nell’allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

(omissis)

Allegato

PIANO OPERATIVO FLAVESCENZA
DORATA DELLA VITE - ANNO 2002

PREMESSA

L’applicazione del decreto di lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata, D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, riguarda la totalità della superficie coltivata a vite di 276 comuni delle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Torino, pertanto la superficie interessata al monitoraggio supera i 30 mila ettari. L’accertamento della malattia può svolgersi solo in un periodo limitato di tempo nel corso della stagione vegetativa e pertanto le indagini devono essere concentrate in soli due mesi. Di conseguenza, vista la gravità della malattia e la necessità che le misure di lotta obbligatoria vengano puntualmente applicate sul territorio, si rende necessario predisporre un piano operativo che coinvolga altri enti presenti sul territorio e dotati di competenza in materia, quali le Amministrazioni provinciali, le Organizzazioni Professionali degli agricoltori, le Associazioni dei Produttori, i liberi professionisti, il C.S.I., le Cantine Sociali etc.

Il Piano di monitoraggio consentirà inoltre l’attuazione degli interventi finanziari legati alla Flavescenza Dorata da parte degli agricoltori colpiti potendosi fondare sulla rilevazione oggettiva dei danni causati dalla malattia. Inoltre sarà possibile semplificare le verifiche e le operazioni di istruttoria da parte degli uffici preposti alla concessione dei contributi.

Il Piano Operativo si articola in due parti.

1) COMUNICAZIONE DELLA PRESENZA DELLA MALATTIA DA PARTE DEI CONDUTTORI DEI VIGNETI.

1.1 - Comunicazione da parte dei conduttori dei vigneti

La presenza della malattia e l’intenzione di procedere all’estirpo delle piante infette vengono comunicate alla Provincia, da parte dei conduttori di vigneti interessati attraverso la presentazione di apposita modulistica in duplice copia; nel caso in cui le piante infette superino il 10%, tale modulistica varrà anche ai sensi del Reg. CE n. 1493/99 e della DGR n. 48-2240 del 12.02.2001.

La presentazione di tale modulistica è condizione indispensabile ai fini di poter usufruire dei contributi legati alla Flavescenza Dorata.

Le comunicazioni contenenti la richiesta di estirpo totale di un appezzamento vincoleranno il richiedente nell’esecuzione dell’intervento richiesto, fatta salva la possibilità di presentare la richiesta di variazione nei tempi che verranno indicati e comunque prima della conclusione del sopralluogo effettuato dagli organismi preposti al controllo; nella graduatoria relativa alle successive domande di contributo presentate sarà riconosciuta una priorità agli interventi di estirpo totale.

1.2 - Modulistica

La modulistica, l’utilizzo di supporti informatici per la modulistica e le scadenze per la presentazione verranno stabilite mediante apposita determinazione dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura in accordo con le Province.

1.3 - Organizzazione dei controlli

- Le Province raccoglieranno la modulistica.

- I controlli verranno effettuati da apposite squadre costituite a livello provinciale.

- Le squadre saranno formate da tecnici che devono essere in possesso di idoneo titolo di studio individuati dalla Provincia.

- Alle squadre partecipa il Settore Fitosanitario Regionale (S.F.R.) con propri tecnici o con liberi professionisti appositamente incaricati.

- I vigneti segnalati con la richiesta di estirpo o estirpo/reimpianto e quelli con la richiesta di sola sostituzione di viti in percentuale superiore al 10% verranno sempre visitati dalle squadre.

- I vigneti segnalati con la comunicazione relativa alla sostituzione di viti in percentuale inferiore o uguale al 10% verranno verificati solo a campione dalle squadre.

La scelta del campione da verificare dovrà essere effettuata dalle Province in raccordo con il Settore Fitosanitario.

I criteri di priorità per le categorie di vigneti da monitorare verranno definiti dal Settore Fitosanitario.

1.4 - Procedura operativa e compiti delle squadre

Le squadre opereranno secondo la seguente metodologia:

1. - Sopralluogo nei vigneti segnalati con la richiesta di estirpo o estirpo/reimpianto con rilevazione delle piante infette, elaborazione di uno schema dell’appezzamento, rilevazione superficie del vigneto, redazione e firma del verbale da parte del tecnico del S.F.R. o del libero professionista appositamente incaricato.

2. - Sopralluogo nei vigneti segnalati per la sola sostituzione di viti con rilevazione e marcatura delle piante infette, elaborazione di uno schema dell’appezzamento, redazione e firma del verbale da parte del tecnico del S.F.R. o del libero professionista appositamente incaricato.

3. - In caso di immediato estirpo da parte del viticoltore, contestuale all’accertamento della malattia, si procederà alla immediata constatazione dell’estirpo.

4. - In caso di non eseguibilità dell’immediato estirpo per elevato numero di piante colpite, il viticoltore procederà al taglio raso del ceppo ed estirperà le piante entro i termini che ha segnalato nel modulo di comunicazione della presenza della malattia.

1.5 - Accertamento dell’estirpazione

Gli interessati effettuato l’estirpo ne danno comunicazione immediata alla Provincia per gli adempimenti di competenza.

2) MONITORAGGIO SUL TERRITORIO

Al fine di mantenere il controllo del territorio e di verificare l’andamento della malattia verranno organizzati monitoraggi, sentito il conduttore, nei vigneti per i quali non è pervenuta la comunicazione di cui al punto 1: vigneti adiacenti a quelli segnalati, vigneti situati in aree confinanti con zone di focolaio o di insediamento, vigneti al primo anno di impianto, vigneti individuati secondo altri criteri. I vigneti saranno scelti in base alle indicazioni del S.F.R. e potranno essere segnalati anche dagli Assessorati Provinciali all’Agricoltura, dalle Organizzazioni Professionali Agricole, dalle Associazioni dei produttori e da altri organismi di assistenza tecnica.

Il S.F.R. inoltre effettuerà, con propri tecnici o con liberi professionisti appositamente incaricati, i monitoraggi nei vigneti segnalati da parte di terzi (Amministrazioni comunali, provinciali, Comunità montane, privati, ecc.).

Il S.F.R. provvederà a inviare alle aziende una notifica sull’esito dei sopralluoghi e sugli obblighi di legge.

3) ISTITUZIONI CHE PARTECIPERANNO ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO OPERATIVO (PUNTO 1 E PUNTO 2):

– Settore Fitosanitario Regionale (S.F.R.):

* coordinamento delle attività e raccolta dati;

* controllo a campione dell’attività delle squadre;

* intervento diretto in caso di particolari problemi;

* eventuale formazione di tutti i tecnici rilevatori;

* messa a punto della procedura in collaborazione con il Settore Sviluppo Produzioni Vegetali e con gli Assessorati Provinciali all’Agricoltura;

* incarichi ai liberi professionisti.

– Amministrazioni provinciali interessate:

* ricevimento modulistica e adempimenti di competenza

* accertamento in campo della malattia mediante propri tecnici;

* contributo forfetario a titolo di rimborso spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia;

* eventuale segnalazione dei vigneti da controllare;

* caricamento pratiche relativi agli estirpi e/o reimpianti;

* coordinamento del caricamento dei verbali relativi a tutti i sopralluoghi effettuati dalle squadre;

* supporto logistico.

– Organizzazioni Professionali Agricole, Associazioni dei produttori, Liberi professionisti, Cantine Sociali:

* caricamento delle comunicazioni presentate su supporto informatico con stampa del modulo di verbale;

* partecipazione alle squadre di monitoraggio

– C.S.I. Piemonte

* predisposizione procedure informatiche per la presentazione delle comunicazioni;

* caricamento dei dati dei verbali di sopralluogo.

4) FINANZIAMENTO DEL PIANO:

a) La Regione Piemonte si farà carico della retribuzione dei liberi professionisti incaricati dal Settore Fitosanitario Regionale (S.F.R.) e delle spese relative al caricamento informatico dei dati dei verbali di sopralluogo, mediante i fondi stanziati per i monitoraggi nell’intervento 1 della Misura U “Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali e l’introduzione di adeguati strumenti di prevenzione” del Piano di sviluppo rurale 2000 - 2006.

b) Le Province di Asti e Alessandria si faranno carico del rimborso forfetario delle spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia.