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Bollettino Ufficiale n. 25 del 20 / 06 / 2002

ANNUNCI LEGALI


 Comune di Torino - Divisione Ambiente e Mobilità - Settore Tutela Ambiente - Servizio Comunale Valutazione Impatto Ambientale

Deliberazione della Giunta Comunale n. 2002/04333/21 dell’11 giugno 2002

Con riferimento al progetto presentato dall’A.T.M. di Torino, con sede in Corso Turati 19/6, Torino, si pubblica, a conclusione della procedura di valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell’articolo 12, comma 8, della L.R. 40/98 e s.m.i., per estratto, il seguente provvedimento: deliberazione della Giunta Comunale n. 2002/04333/21 dell’11 giugno 2002: ad oggetto: A.T.M. Torino - Fase di Valutazione sul progetto di riorganizzazione, ammodernamento e prolungamento della linea tranviaria n. 4 - Legge Regionale 14/12/1998 n. 40, art. 12. Lotti 1B, 2B, 3B, 4A, 4B e 6. Pronuncia del “giudizio di compatibilità ambientale”

N.B. - I testi integrali e gli elaborati alla presente deliberazione sono depositati presso il Servizio Comunale Valutazione Impatto Ambientale della Città di Torino - Via Garibaldi 23 (scala A - piano 1°) - 10122 Torino. Eventuali informazioni e chiarimenti possono essere richieste al Responsabile del Servizio Comunale VIA della Città di Torino: Sig. Carlo Sperti- tel. 011/4422407.

(omissis)

con voti unanimi espressi in forma palese:

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di riorganizzazione, ammodernamento e prolungamento della linea tranviaria n. 4 presentato dall’A.T.M. di Torino (lotti 1B, 2B, 3B, 4A, 4B, 6) con istanza del 1° marzo 2002, registrato al n. 01/Val/2002, per i motivi indicati nella parte narrativa del presente provvedimento da considerare quale componente integrante e sostanziale del presente provvedimento, a condizioni che il proponente ottemperi a quanto segue:

A) Prescrizioni generali:

1. le attività di cantiere dovranno essere programmate nel dettaglio, al fine di minimizzare gli impatti, con particolare riferimento a:

- stoccaggio dei materiali in uso (di cui vanno specificate la tipologia, i quantitativi ed il tempo di permanenza);

- movimentazione;

- tipologia delle lavorazioni (con conseguente produzione di emissioni, polveri, acque reflue ____);

- richiesta di bilancio degli scavi, inclusi i rifiuti, per tutti i lotti prima dell’inizio dei lavori;

2. attenzione e tutela va data alle aree caratterizzate da elementi di particolare interesse: area di cantiere attigua al Duomo che risulterebbe critica nel caso in cui fossero previste lavorazioni rumorose o generanti emissioni di polveri e fumi; inoltre tale localizzazione potrebbe impedire o limitare l’acceso a Piazza Castello ai pedoni e costituire anche un fattore di impatto visivo;

3. gli orari dei lavori rumorosi dovranno rispettare i seguenti turni: 8/12 - 14/18; eventuali variazioni potranno essere valutate in relazione all’assetto urbanistico delle aree interessate dall’avanzamento dei cantieri;

4. per tutti i lotti è richiesta, in fase di programmazione di dettaglio, una maggior chiarezza relativamente alle aree di cantiere e l’indicazione di dove si prevede di posizionare baracche di cantiere o, in altre parole, se esiste almeno un’area fissa di cantiere per ogni lotto;

5. la realizzazione della barriera vegetale avente funzione di mitigazione degli impatti sul sistema ambientale, in particolare verso l’area a verde denominata “Parco Piemonte”, dovrà essere prevista nei futuri elaborati esecutivi di riferimento degli appalti delle opere concernenti il lotto 2B.

6. le opere di mitigazione ambientale relativamente al rumore (indicati nella sezione tipo), per avere efficacia, dovranno essere estese all’intero tratto compreso tra il torrente Sangone e la Strada del Drosso, dal lato del Parco Piemonte.

7. i quadri economici esecutivi dovranno prevedere l’aggiunta di una voce di spesa, di idonea consistenza, per la realizzazione della barriera vegetale e per una prima manutenzione della stessa.

8. in considerazione della potenziale utenza prevista a lavori ultimati, il realizzando parcheggio scambiatore di piazzale Caio Mario potrà risultare insufficiente e quindi viene ritenuto opportuno individuare altre aree da adibire a parcheggio di interscambio del lotto 2B;

9. è fatto obbligo di acquisire le autorizzazioni in deroga per i cantieri, ex L. 447/95;

10. in base alle risultanze dello studio dei flussi veicolari, previsti durante le fasi di cantiere, e specificatamente dall’analisi delle criticità nella zona di via Sacchi e nella zona 3, i progetti esecutivi devono prevedere ulteriori studi e approfondimenti tecnici per migliorare le condizioni viabili e semaforiche necessarie anche sui nodi particolarmente complessi, prossimi all’era di intervento, finalizzate a ridurre i relativi livelli di traffico;

11. provvedere all’aumento della dotazione di spazi per la sosta veicolare specialmente per quanto riguarda le aree adiacenti ai lotti 4A e 4B (Corso Giulio Cesare), lotto 1B (via XX Settembre) ed al lotto 6 (via Sacchi - corso Turati)

ed inoltre:

12. verifica in fase d’esercizio dell’impatto sulla viabilità di Corso Sommeiller e Corso Einaudi, dell’introduzione del senso unico di circolazione su via Sacchi;

13. i macchinari utilizzati nei cantieri dovranno ottemperare a quanto previsto dalla Direttiva CEE/CEEA/CE n. 14 dell’8/5/2000 concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature da utilizzare all’aperto;

14. che sia portata a conoscenza del Servizio Comunale VIA (Organo Tecnico) l’attuazione del piano di comunicazione previsto da A.T.M. Torino;

15. come già indicato dal proponente, prevedere la cantierizzazione il più possibile a livello di isolato;

16. esplicitare negli obblighi contrattuali delle ditte appaltatrici l’obbligo di impedire la fuoruscita di polvere all’esterno dei cantieri, sia direttamente che a causa dei mezzi di trasporto in arrivo/uscita;

17. di procedere all’intervento di mitigazione acustica a protezione della Scuola Parini solo previa valutazione degli effettivi costi e benefici, con particolare riguardo agli aspetti edilizio - architettonici. Eventualmente prevedere una progettazione partecipata con il coinvolgimento degli stessi Organi scolastici;

18. aggiunta di un punto di misura vibrazionale negli uffici di fronte al Duomo;

19. richiesta di eventuale monitoraggio CO in caso di interazione di macchine operatrici o automezzi con luoghi di vita e relativa, se del caso, assunzione di provvedimenti;

20. aggiornare la relazione geologico - geotecnica alla luce dei nuovi dati piezometrici, prima dell’affidamento dei lavori;

21. al fine del monitoraggio sui dati di traffico e dei relativi benefici indotti dall’opera in esercizio, fornire una stima, della riduzione delle emissioni totali nella situazione di parco macchine ATM invariato e in una sezione specifica di riferimento. Fornire anche, se possibile, una stima del consumo elettrico di funzionamento dei mezzi ATM adibiti alla Linea 4;

22. il monitoraggio dei flussi di traffico ipotizzati a supporto delle analisi di impatto dovranno essere condotti per almeno 1 anno dalla messa in esercizio nella configurazione finale (escluso il lotto 2B) della Linea 4.

A) Prescrizioni inerenti l’interferenza opera - ambiente:

impatti indiretti - viabilità:

le situazioni di particolare criticità nella circolazione veicolare in prossimità delle aree di cantiere che comporteranno variazioni nel piano di viabilità alternativa devono essere di volta in volta valutate con il competente settore comunale;

impatti diretti - inquinamento atmosferico

si concorda con le metodologie di valutazione e stima applicate e con gli interventi di mitigazione individuati;

suolo e sottosuolo

per il lotto 3B è necessaria una più approfondita analisi degli impatti sul suolo soprattutto in relazione alla attuale conformazione geologica ed idrologica dell’area. In particolare è necessario considerare l’eventualità della formazione di uno sbarramento al flusso idrico sotterraneo che potrebbe originare fenomeni di rialzo della falda a monte dell’opera in studio. Ciò perché le informazioni riportate in progetto non consentono di dimostrare con sicurezza che la direzione di deflusso delle acque sotterranee sia parallela all’asse dello scavo, come asserito in progetto. Si ritiene pertanto necessario uno studio più approfondito sulla direzione della falda e sulla sua soggiacenza.

Si fa pertanto obbligo, nel periodo precedente all’affidamento dei lavori, di procedere ad un approfondimento su tale impatto potenziale, mediante una campagna di misure piezometriche al fine di fornire:

- una carta piezometrica dell’area interessata dal progetto, in cui siano evidenziati l’ubicazione dei punti di monitoraggio, il tracciato della linea tranviaria in studio e la direzione del flusso della falda;

- grafici riportanti l’escursione di falda;

- modellazione idrogeologica del flusso sotterraneo in funzione dell’interazione con la struttura in studio utilizzando, ad esempio, un modello numerico alle differenze finite come ModFlow, tenendo anche in considerazione le proiezioni future di innalzamento della falda indicate in progetto.

inquinamento delle acque superficiali e sotterranee

per le acque di lavorazione si fa obbligo della predisposizione di adeguate reti di drenaggio e di scarico ed all’applicazione di tutti gli accorgimenti atti ad evitare l’inquinamento delle acque (nel rispetto delle leggi vigenti). Risulta necessario specificare, lotto per lotto, quale sarà la destinazione di tali acque.

In relazione alle opere previste nel lotto 3B, si ritiene che l’attività di monitoraggio sulla falda sotterranea debba essere estesa, oltre che alla fase ante operam ed a quella di realizzazione, anche alla fase di esercizio, per un periodo non inferiore ad 1 anno, al fine di valutare sia le variazioni di soggiacenza sia le variazioni della caratteristiche qualitative delle acque sotterranee conseguenti alla realizzazione dell’opera interrata.

produzione di rifiuti

si fa obbligo della fornitura, per tutti i lotti, e prima dell’inizio dei lavori, dei dati riguardanti i rifiuti ed i materiali di scarto, ciò è richiesto, in particolare, per i lotti 1B, 3B ed alla fase 7 del lotto 4B.

Le traversine in legno impregnate di creosoto, dovranno essere rimosse nei tratti in cui verranno sostituiti o rimossi i binari e le stesse, considerata la particolarità del rifiuto, dovranno essere assoggettate ad analisi chimiche al fine di evidenziare le concentrazioni di creosoto e indirizzare lo smaltimento agli impianti idonei.

Il proponente deve orientare prevalentemente al recupero tutti i materiali quando la tipologia lo consenta.

inquinamento acustico - rumore

in assenza di norme di legge che fissino i limiti di accettabilità per il traffico veicolare si ritiene che, nel caso in esame, devono essere tenute presenti le indicazioni di cui alla bozza di Regolamento di attuazione sul rumore stradale.

Nelle tratte dove la linea tranviaria n.4 passa nelle vicinanze di recettori sensibili (quali ospedali, scuole, ____), è importante porre una particolare attenzione al problema prendendo in considerazione, laddove risulti necessario, la predisposizione di adeguati interventi di mitigazione.

inquinamento acustico - vibrazioni

i riferimenti alla normativa tecnica ISO 2631-2/1989 e UNI 9614/1990 (“Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo”), sostanzialmente analoghe nei contenuti tecnici, risultano corretti.

campi elettromagnetici

relativamente alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz, viene correttamente indicata come fonte di riferimento la Raccomandazione CE n. 512 anziché 519 del 12 luglio 1999.

Il proponente a tale riguardo farà riferimento anche ai limiti di esposizione ai campi elettromagnetici statici raccomandati da ICNIRP (Commissione Internazionale per la protezione dalle Radiazioni non Ionizzanti) nelle linee guida tradotte e pubblicate dall’Istituto Superiore della Sanità (Rapporto ISTISAN 95/6).

paesaggio e verde urbano

nel contesto del paesaggio, il verde urbano costituito da alberi di alto fusto collocati in modo discontinuo lungo alcune strade (C.so Unione Sovietica, Via Sacchi, C.so Giulio Cesare) rappresenta l’unico elemento di naturalità.

Poiché in fase di cantiere alcuni interventi potranno interferire con gli alberi ed arbusti esistenti (es. operazioni di scavo in prossimità dell’apparato radicale, potature ecc.) tutte le operazioni dovranno essere effettuate in modo tale da non comprometterne le funzioni vitali e da minimizzare i possibili danni.

Gli interventi di potatura o di abbattimento dei platani, presenti in alcuni tratti, devono essere eseguiti solo in caso di effettiva necessità e solo in determinati periodi dell’anno.

Nel lotto 2B bisogna inoltre tenere in considerazione l’interferenza dell’opera in progetto con il corridoio ecologico del Torrente Sangone che andrebbe minimizzata con opportune opere di mitigazione.

salute pubblica

è necessario che il proponente si attenga ai criteri di minimizzazione degli impatti proposti nello studio soprattutto durante le fasi di cantiere.

C) Prescrizioni inerenti il monitoraggio ambientale in fase ante operam, di corso d’opera e di esercizio:

rumore

in assenza di un piano di zonizzazione acustica per il Comune di Torino, in fase di predisposizione, si ritiene corretta la strategia del proponente di prestare particolare attenzione ai recettori più sensibili al disturbo provocato dal rumore, (quali ospedali, scuole, luoghi di culto e parchi) che nell’ottica dell’approvazione di una zonizzazione futura implicheranno necessariamente che le aree in cui ricadono siano riferibili alla classe I. I punti di monitoraggio sono stati individuati in modo corretto così come le metodologie di monitoraggio (strumentazione idonea, personale preposto qualificato, rilievi effettuati in orari significativi, ____).

Gli interventi di mitigazione in corso d’opera si ritengono sufficienti.

Quelli in fase post operam sono correttamente previsti nei pressi dei recettori più sensibili:

Parco Piemonte presso il quale è previsto l’inserimento di una alberata (lotto 2B);

Scuola Ambrosini (lotto 3B) presso la quale è progettata l’installazione di una serie di pannelli fonoassorbenti per un’estensione lineare di 90 m. In alternativa a quest’ultimo intervento si potrebbe procedere con la sostituzione dei serramenti nel caso in cui questi ultimi non siano recenti; nel caso venga ritenuta preferibile la barriera fonoassorbente, occorrerà garantire il suo corretto inserimento paesaggistico rispetto al contesto circostante;

Scuola Parini (lotto 4B) per la quale viene ipotizzata la sostituzione dei serramenti;

Ospedale Mauriziano (lotto 6) presso il quale la situazione acustica è piuttosto critica e si rilevano valori che si discostano ampiamente da quelli di riferimento per la classe I: tuttavia tale criticità è solo parzialmente dipendente dalla linea tranviaria ed è comunque stata valutata nell’ambito di uno specifico studio di impatto e di risanamento acustico, tuttora non realizzato. Presso l’ospedale è in ogni caso preferibile la scelta di elementi di mitigazione alternativi ai pannelli fonoassorbenti previsti dal SIA e piuttosto impattanti dal punto di vista visivo.

vibrazioni

nel lotto 1B si ritiene necessario spostare il punto di monitoraggio con metodica V1 (o inserirne uno aggiuntivo) dal Duomo al palazzo degli uffici regionali che si trova dall’altro lato della strada ove la permanenza del personale è maggiore e costante nel corso della giornata.

atmosfera:

a livello dei punti di maggiore sensibilità è necessario effettuare la determinazione del PM10, in quanto si tratta di un parametro più strettamente correlato con i possibili danni alla salute umana.

Ciò in considerazione del fatto che le polveri aero disperse costituiscono un fenomeno attivo per il quale esistono degli specifici limiti legislativi.

D) Prescrizioni genersli sul monitoraggio:

Si ritiene necessario che la prima misurazione, per quanto riguarda il monitoraggio in fase di cantiere, venga effettuata a cantiere stabile cioè non appena quest’ultimo abbia iniziato pienamente l’attività; le successive misurazioni dovranno avere cadenza trimestrale, in linea generale; eventuali variazioni dovranno essere valutate sulla base di necessità specifiche o eventi imprevisti.

Il proponente deve coordinare le attività di monitoraggio in fase di cantiere (anche se affidate a imprese differenti), affinché i risultati possano essere confrontabili in termini di tempi e di strumentazione.

Si richiede che la valutazione post operam della qualità ambientale, finalizzata ad evidenziare le ricadute positive della realizzazione del progetto, si protragga per un intervallo di tempo più esteso di quello previsto dal progetto (in cui si indica una sola misurazione entro i primi sei mesi di esercizio) e preveda l’elaborazione dei dati di inquinamento atmosferico dell’intero ambito urbano.

E) Prescrizioni in merito all’inizio dei lavori:

il proponente deve comunicare al Servizio Comunale Valutazione Impatto Ambientale sito presso il Settore Tutela Ambiente della Città di Torino (per conoscenza all’A.R.P.A. Piemonte - Dipartimento di Torino, Settore Valutazione Impatto Ambientale VIA), l’inizio dei lavori per ciascuno dei lotti previsti;

2. il giudizio è motivato dalla compatibilità del progetto in questione con gli obiettivi e gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, dal rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei beni ambientali, architettonici, archeologici, e del verde pubblico e arredo urbano, di tutela delle acque ed anche dalla generale condivisione dello studio di impatto ambientale che trova riscontro nei pareri ed autorizzazioni rese dai vari soggetti territoriali ed istituzionali;

3. di dare atto, conseguentemente, dei pareri e delle autorizzazioni rese ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/98 e dell’art. 14 della Legge 241/90 come modificato dall’art. 17 della Legge 127/97, descritte nelle premesse del presente provvedimento e nei verbali dell’Organo Tecnico Comunale VIA e della Conferenza dei Servizi delle sedute del 30 aprile, 21 maggio 2002, in atti;

4. di dare atto che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi di cui al progetto di riorganizzazione, ammodernamento e prolungamento della linea tranviaria n. 4 presentato dall’Azienda Torinese Mobilità, ha efficacia per un periodo non superiore a tre anni dalla data di approvazione del presente provvedimento;

5. di inviare, ai sensi dellart. 6, comma 5, della L.R. 40/98, copia del presente provvedimento al proponente (A.T.M. di Torino) e a tutti i soggetti territoriali e istituzionali interessati compreso l’Ufficio Deposito Progetti della Regione Piemonte;

6. di dare atto che la presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8, della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio Deposito Progetti del Servizio Comunale VIA;

7. di dare atto che contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto;

8. di dare atto che sul presente provvedimento non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto il medesimo non comporta effetti diretti od indiretti sul bilancio comunale;

9. di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

Letto, confermato e sottoscritto.

In originale firmati da:
Assessore all’Ecologia e alle Politiche di Indirizzo
Aziende di Settore
Dario Ortolano

Il Direttore Divisione Ambiente e Mobilità
Biagio Burdizzo

La Dirigente - Settore Tutela Ambiente
Gabriella Bianciardi