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Bollettino Ufficiale n. 23 del 6 / 06 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 13 maggio 2002, n. 13-6011

Accantonamento della somma di Euro 1.549.370,70 sul cap. 12265/2002 per il finanziamento dei progetti di ricerca sanitaria finalizzata. Approvazione criteri e direttive per il bando

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio:

La Regione, in relazione alle indicazioni del Piano Sanitario regionale ed in coerenza con quanto previsto dalla programmazione sanitaria nazionale, allo scopo di favorire il trasferimento delle conoscenze scientifiche a livello applicativo ed in base all’esigenza di trovare soluzioni idonee a domande di ricerca che provengono dai servizi periferici, promuove la Ricerca Sanitaria finalizzata.

Si tratta di prassi consolidata che la Regione ha già adottato negli anni precedenti, finanziando numerosi progetti di ricerca che hanno consentito di migliorare il livello tecnico-qualitativo dei Servizi sanitari piemontesi.

L’esperienza acquisita in questi anni conferma pertanto che la Ricerca Sanitaria finalizzata rappresenta uno strumento importante e necessario per la realizzazione qualificata ed efficace di obiettivi individuati nel Piano Sanitario Regionale (art. 18, L.R. 61/97).

In coerenza con quanto stabilito dall’art. 18 succitato, viene riconosciuto, come soggetto privilegiato della ricerca finalizzata, anche l’Università.

E quindi, indispensabile, predisporre gli atti preliminari necessari per l’acquisizione di progetti di ricerca riconducibili a filoni di attività che la Regione propone alla Comunità Scientifica, destinando a questo scopo una quota del fondo sanitario regionale.

Al fine di dare avvio al bando per la ricerca sanitaria finalizzata, occorre accantonare, sul cap. 12265 del bilancio regionale 2001, la somma di Euro 1.549.370,70.

I progetti di ricerca ammissibili al finanziamento regionale devono essere afferenti ai seguenti filoni tematici:

* FILONE TEMATICO A

PREVENZIONE E FATTORI DI RISCHIO IN PATOLOGIA UMANA ED ANIMALE

1) La prevenzione delle malattie infettive dell’uomo e degli animali.

2) Indagini sui fattori di rischio nelle malattie degenerative e tumorali.

3) Prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro.

4) Prevenzione delle patologie collegate agli stili di vita.

5) Prevenzione in ambito di salute mentale.

* FILONE TEMATICO B

SICUREZZA ALIMENTARE

1) Contributi alla sicurezza alimentare nell’ambito del controllo della produzione di alimenti.

2) Metodologia per la ricerca dei residui volontari ed involontari negli alimenti.

3) Prevenzione delle patologie collegate all’alimentazione.

* FILONE TEMATICO C

STUDI EPIDEMIOLOGICI IN PATOLOGIA UMANA ED ANIMALE

1) Indagini epidemiologiche sulle malattie degenerative e tumorali.

2) Indagini epidemiologiche sulle malattie infettive.

3) Indagini epidemiologiche per la prevenzione delle malattie allergiche.

* FILONE TEMATICO D

PROMOZIONE, INNOVAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE

1) Applicazione della medicina basata sulle prove di efficacia (EBM) alla prevenzione.

2) Ricerca collegata alla tutela del benessere sugli animali da produzione, di affezione e per la sperimentazione.

* FILONE TEMATICO E

STUDIO, SPERIMENTAZIONE E VALUTAZIONE IN ORGANIZZAZIONE SANITARIA, DIAGNOSTICA, TERAPIA E RIABILITAZIONE

1) Appropriatezza, efficienza ed equità delle prestazioni sanitarie.

2) Nuove tecnologie in organizzazione sanitaria, in diagnostica, follow up, terapia e riabilitazione delle malattie.

Nella valutazione dei progetti saranno considerati soggetti preferenziali: ASL, Aziende Ospedaliere, Università, Enti ed Istituti di ricerca pubblici.

Saranno accettati, purché in coerenza con le finalità e gli orientamenti delineati dal bando, anche progetti presentati da singoli ricercatori o da ricercatori associati a uno oppure a due co-presentatori, da organismi internazionali con compiti di ricerca nonché da Associazioni e Società Scientifiche.

Ad ogni responsabile di progetto (e/o co-presentatore) è consentito partecipare ad un unico progetto.

Costituiscono motivo preferenziale per l’assegnazione di finanziamenti (che avverrà dopo aver acquisito, come da procedure consolidate, il parere consultivo del CORESA) i criteri che saranno ulteriormente precisati nel bando approvato con successiva determinazione dirigenziale, con particolare riferimento ai temi proposti dall’Assessorato regionale alla Sanità nell’ambito di progetti speciali riferiti all’attività di prevenzione primaria.

In linea di massima i parametri di valutazione saranno:

1. congruenza e pertinenza del progetto con i filoni tematici del bando e rilevanza delle ricadute in sanità pubblica (50% dei punti disponibili);

2. validità scientifica e fattibilità del progetto (30% dei punti disponibili);

3. pubblicazioni presentate dal presentatore e co-presentatori (20% dei punti disponibili).

I progetti verranno valutati da una Commissione tecnico-scientifica, nominata dalla Direzione Sanità Pubblica, che si riserva inoltre la possibilità di considerare il giudizio di valore che esperti, particolarmente versati nelle materie in questione, formuleranno su ogni progetto, fatto loro pervenire in forma anonima.

La quota del finanziamento assegnato alle ricerche approvate e accettate, verrà erogata nella misura dell’80%, come prima assegnazione, su presentazione di regolare documentazione fiscale e di uno stato di avanzamento dei lavori di ricerca da consegnare entro il primo mese dalla comunicazione e accettazione dell’avvenuto finanziamento.

Il restante 20% verrà erogato quando il responsabile della ricerca invierà alla Direzione Sanità Pubblica il rapporto finale sui risultati ottenuti e l’elenco delle spese effettivamente sostenute, corredato da apposito, dettagliato rendiconto, reso con dichiarazione sostitutiva di atto notorio a cura del Legale Rappresentante dell’ente destinatario del finanziamento su presentazione di regolare documentazione fiscale..

Si precisa che qualora il progetto non venisse concluso e rendicontato entro i termini previsti non sarà possibile ottenere l’erogazione della quota a saldo.

L’utilizzo dei finanziamenti è rigorosamente vincolato allo svolgimento dei progetti di ricerca ed i titolari degli stessi non potranno, per nessun motivo, stornare i fondi accreditati per far fronte a spese per altri compiti.

Al termine della ricerca, è fatto obbligo all’ente destinatario del finanziamento di restituire all’Amministrazione regionale le somme eventualmente non utilizzate.

La Direzione Sanità Pubblica si riserva in ogni momento di eseguire controlli, nelle forme opportune, sul merito e sulla legittimità delle spese.

I progetti ammessi al finanziamento, avranno durata annuale o biennale dalla data di comunicazione dell’avvenuta approvazione e di accettazione della medesima.

La Giunta Regionale, condividendo le argomentazioni del Relatore, ad unanimità,

delibera

* di approvare i criteri e le direttive per il bando regionale relativo al finanziamento di progetti di Ricerca Sanitaria finalizzata, come in premessa indicato;

- di accantonare a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di Euro uro 1.549.370,70, sul cap. 12265/2002 (A. 100839), quale quota necessaria al finanziamento dei progetti di ricerca sanitaria finalizzata.

* di autorizzare la Direzione Sanità Pubblica ad attivare le procedure del bando per la ricerca sanitaria finalizzata regionale che sarà approvato con successiva determinazione dirigenziale.

(omissis)