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Bollettino Ufficiale n. 20 del 16 / 05 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 22 aprile 2002, n. 55-5908

Attuazione del servizio di controllo e certificazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite sul territorio regionale

A relazione dell’Assessore Cavallera:

Il servizio ha lo scopo di assicurare che il materiale di moltiplicazione vegetativa della vite venga commercializzato solo se rispondente a precisi standard qualitativi (genetici, sanitari ed agronomici) ed opportunamente confezionato.

Le norme cui si fa riferimento per lo svolgimento di tale attività sono molteplici ed in particolare si deve citare il D.P.R. 24 dicembre 1969 n. 1164, recante norme sulla produzione e sul commercio dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite, che all’art.12, 1° comma demanda all’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (TV) il controllo dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite, ai fini dell’accertamento delle caratteristiche e condizioni richieste per la loro immissione in commercio, controllo da esercitare secondo le direttive impartite dall’allora Ministero per l’Agricoltura e Foreste, ora Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.

Il 2° comma del succitato art. 12 dà la facoltà al menzionato Istituto di avvalersi, nell’esercizio di tale controllo, degli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, degli Osservatori per le malattie delle piante, degli Enti di Sviluppo Agricolo e di altri Enti che, per statuto o regolamento, non perseguono fini commerciali e si propongono di promuovere il progresso della viticoltura.

Attualmente è in vigore una convenzione tra la Regione Piemonte e l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura che stabilisce che i controlli sul territorio regionale vengano effettuati da funzionari con esperienza nel settore designati dall’Assessore Regionale all’Agricoltura .

La legge della Regione Piemonte n.17/99 “Riordino dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca” all’art.2, 1° comma, ha conferito alle proprie Province le funzioni amministrative relative al miglioramento e allo sviluppo delle produzioni vegetali e, tra queste, la D.G.R. n° 30 - 28905 del 13/12/99 prevede l’attuazione sul territorio del servizio di controllo dei vivai viticoli ai sensi del D.P.R. n. 1164 del 24/12/1969, sotto il coordinamento della Regione Piemonte, Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura, Settore Sviluppo delle produzioni Vegetali.

Bisogna inoltre richiamare la nota tecnica del Ministero delle Politiche Agricole, Servizio Fitosanitario, Prot. 32285 del 28/11/2001, relativa all’applicazione delle normative per il settore viticolo, nella quale si evidenzia la necessità di coordinare le attività del Servizio controllo vivai, competente per gli aspetti di qualità, con quelle del Servizio Fitosanitario regionale, competente per gli aspetti fitosanitari.

La Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 ha profondamente inciso sul nuovo assetto delle competenze legislative statali e regionali conferendo alle Regioni la potestà legislativa esclusiva in materia di agricoltura entro i limiti relativi all’ordinamento comunitario e agli obblighi internazionali.

Il 14/02/2002 è stata approvata la direttiva 2002/11/CE del Consiglio che modifica la direttiva 68/193/CEE relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite. Proprio in relazione alle caratteristiche della produzione vivaistica e del suo ,mercato, all’esigenza che il materiale di moltiplicazione della vite, prodotto nelle diverse realtà regionali e commercializzato sul territorio nazionale - comunitario risponde a criteri e standard di base omogenei, si ritiene opportuno, ai sensi del novellato art. 117 della Legge Costituzionale n. 3/2001, procedere in modo coordinato a livello nazionale tra tutte le Regioni nell’attuazione della Direttiva sopracitata. Entro il 23 febbraio 2003 tale direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale e il D.P.R. 1164 sarà superato.

La Regione si deve pertanto dotare di una nuova organizzazione provvisoria per dare continuità al servizio di controllo e certificazione attenendosi alle disposizioni legislative attualmente in vigore al fine di garantire la congruità del materiale prodotto in Regione, a salvaguardia delle produzioni vitivinicole piemontesi, importante settore dell’economia agricola della Regione.

Considerate le caratteristiche di alta qualità delle nostre produzioni vitivinicole, frutto di un ampio ed importante patrimonio ampelografico tradizionale, si ritiene necessario porre in essere la massima attenzione affinché lo stesso venga conservato senza rischi di contaminazione genetica.

Tenuto conto delle modalità e dei requisiti normativi comunitari e nazionali di moltiplicazione del materiale viticolo, delle norme in materia di importazione che vietano l’introduzione di materiale extra UE per quest’anno i controlli saranno effettuati sulla base delle metodologie tradizionali.

In relazione a quanto previsto dalla Direttiva 2002/11/CE del Consiglio del 14.02.2002 e alle problematiche in materia di organismi geneticamente modificati, la Regione Piemonte porrà in essere la massima attenzione per evitare rischi per la salute umana, per l’ambiente e per la salvaguardia del fondamentale patrimonio ampelografico che sta alla base della nostra vitivinicoltura.

Nel caso in cui sul territorio regionale vengano autorizzate dalle autorità competenti, emissioni deliberate sull’ambiente di O.G.M. a scopo di ricerca e sviluppo, la Regione attiverà tutte le misure necessarie a garantire la massima sicurezza per la salvaguardia del proprio patrimonio ampelografico.

Ogni eventuale passaggio dalla fase sperimentale a quella produttiva di organismi geneticamente modificati dovrà essere attentamente valutato rispetto alle implicazioni sopra richiamate.

Sentito il parere del Comitato ex art. 8 della L.R. 17/1999 nella riunione del 4/4/2002.

La Giunta, unanime,

delibera

di attuare, in relazione a quanto in premessa illustrato, in via provvisoria il servizio di controllo e certificazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite come indicato nell’allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

(omissis)