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Bollettino Ufficiale n. 17 del 24 / 04 / 2002
Deliberazione della Giunta Regionale 15 aprile 2002, n. 11-5789
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Canelli (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Canelli, in provincia di Asti, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 43 in data 3.5.1999, n. 87 in data 27.10.1999, n. 46 in data 28.6.2000 e n. 64 in data 7.11.2001, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante allo Strumento Urbanistico Generale, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 20.3.2002, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione costituente, nella forma definitiva, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata e successivamente integrata e modificata dal Comune di Canelli, debitamente vistata, si compone di:
Atti amministrativi
- Deliberazioni Consiliari n. 43 in data 3.5.1999, n. 87 in data 27.10.1999 e n. 46 in data 28.6.2000 (con gli All. B e C), esecutive ai sensi di legge;
- Deliberazione Consiliare n. 64 in data 7.11.2001, esecutiva ai sensi di legge;
Elaborati tecnici
- Elab. Relazione
- Tav.1.1 Stato di fatto - Dotazione attrezzature e servizi pubblici
- rete fognaria e rete acquedotto, in scala 1:5000
- Tav.1.2 Stato di fatto - Dotazione attrezzature e servizi pubblici
- rete illuminazione - infrastrutturazioni secondarie, in scala 1:5000
- Elab.All.2.1 Caratteristiche geomorfologiche ed idrologiche del territorio comunale
- Tav.All.2.2 Carta geologico-strutturale, in scala 1:10000
- Tav.All.2.3 Sezione geologica n. 1, in scala 1:10000/1:5000
- Tav.All.2.3 Sezione geologica n. 2, in scala 1:10000/1:5000
- Tav.All.2.4 Carta geoidrologica, in scala 1:10000
- Tav.All.2.5 Carta geoidrologica - Sezione rappresentativa dellassetto idrogeologico del territorio nellarea del concentrico, in scala 1:5000/1:100
- Tav.All.2.6 Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000
- Tav.All.2.7 Carta delle acclività, in scala 1:10000
- Tav.All.2.8 Carta delle aree inondate in occasione dellevento alluvionale del 6 e 7 Novembre 1994, in scala 1:10000
- Tav.All.2.9 Altezze dellonda di piena in occasione dellevento alluvionale del Novembre 1994. Rilievo effettuato dai funzionari della Regione Toscana il 7-8-9 Dicembre 1994, in scala 1:5000
- Tav.All.2.10 Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
- Tav.All.2.11 Carta del censimento delle opere idrauliche, in scala 1:10000
- Elab.All.2.12 Atlante fotografico delle opere idrauliche censite
- Elab.All.2.13 Relazione geologico-tecnica riguardante lo studio delle aree interessate da nuovi insediamenti residenziali, produttivi e per servizi previsti dalla Variante al P.R.G.C. in adeguamento allevento alluvionale del novembre 94
- Tav.1 Planimetria con fasce marginali dei Comuni contermini, in scala 1:15000
- Tav.2 Planimetria generale, in scala 1:5000
- All."A"-Tav.2 Progetto di Piano - Cartografia dei vincoli e fasce di rispetto, in scala 1:5000
- Tav.3 Sviluppo dei nuclei frazionali, in scala 1:2000
- Tav.4 Sviluppo del centro storico, in scala 1:1000
- Tavv.5/1, 5/2, 5/3, 5/4, 5/5, 5/6 - Sviluppo centro urbano, in scala 1:2000
- Elab. Norme tecniche di attuazione, con allegati:
- compresi nel medesimo fascicolo:
- Allegato A - Particolari prescrizioni esecutive e di ornato
- Allegato 1 allarticolo 37 - Tabella del fabbisogno totale dei posti parcheggio
- Allegato 2 allarticolo 37 - Adeguamenti del P.R.G. alla L.R. 28/1999
- in separati fascicoli:
Allegato (fare riferimento al file PDF) B - Abaco degli interventi nel centro storico, composto da:
- Relazione
- Schede dintervento - Aree: A/1, A/2/1, A/2/2, A/3/1, A/3/2, A/3/3
- Tavola 1 - Sviluppo del centro storico, in scala 1:1000
- Tavola 2 - Dettaglio area A1 - Comparti, in scala 1:500
- Tavola 3 - Dettaglio area A21 - Comparti R1- R2-R3-R4-R5-R6-R7-R8-R9-R10-R11-R12, in scala 1:500
- Tavola 4 - Dettaglio area A22 - Comparti R20-R21 - Case dei vini, in scala 1:500
- Tavola 4bis - Dettaglio area A22 - Comparti R13-R14-R15 - Case dei vini, in scala 1:500
- Tavola 5 - Dettaglio area A31 - Comparti R16-R17-R18-R19, in scala 1:500
- Tavola 6 - Dettaglio area A32 - Comparti R22, in scala 1:500
- Tavola 7 - Dettaglio area A33 - Comparti R23, in scala 1:500
- Elab. Schede dintervento
- Elab. Scheda quantitativa dei dati urbani.
(omissis)
Allegato
Introduzioni ex officio ai sensi dell11° comma art. 15, L. R. 56/77 e s.m.i.
Sugli elaborati cartografici:
- Nella legenda dellAllegato A alla Tav. 2, scala 1.5.000;
alla definizione Fascia di rispetto dellarea cimiteriale è aggiunto il testo seguente: In difformità da quanto indicato in cartografia e in assenza della prescritta autorizzazione sanitaria di legge per leventuale riduzione, la fascia è da intendersi della profondità di m. 150 dal perimetro esterno del cimitero.
- Nelle legende delle tavole di piano:
Tav. 2 Planimetria Generale, scala 1:5.000
Tav. 3 Sviluppo dei nuclei frazionali scala 1:2000
Tavv. 5/1, 5/2; 5/3, 5/4; 5/5 e 5/6" Sviluppo del Centro Urbano", scala 1:2.000;
è inserita la seguente prescrizione:
In merito alle fasce del P.S.F.F., in parziale difformità da quanto indicato sulla tavola, si deve far riferimento a quanto rappresentato nelle tavole del P.S.F.F. applicando, per i territori posti allinterno del dominio fasciato, le norme di cui allart. 39 delle NTA del P.A.I. o comunque quelle più restrittive.
- Nelle legende delle Tavole:
Allegato 2.10 Carta di Sintesi della Pericolosità geomorfologiche dellidoneità allutilizzazione urbanistica;
Tav. 2 Planimetria Generale, scala 1:5.000;
Tav. 3 Sviluppo dei nuclei frazionali scala 1:2.000;
Tavv. 5/1, 5/2: 5/3, 5/4, 5/5 e 5/6 Sviluppo del Centro Urbano, scala 1:2.000,, sono inserite le seguenti prescrizioni:
Le parti di territorio puntualmente indicate negli estratti cartografici allegati al parere del Settore Prevenzione Territoriale del rischio Geologico prot. 3682/20.5 del 8.3.2002 e riprese nelle successive modifiche 1 e 2, sono da intendersi classificate in classe IIIa.
In difformità da quanto indicato in cartografia, tutti le parti del territorio con pendenza maggiore di 35º (evidenziate nellallegato 2.6 Carta Geomorfologica e dei dissesti) sono da ritenersi classificate in classe III.
Le parti del territorio ricomprese in fascia A e fascia B dellAutorità di Bacino dovranno essere inserite in classe IIIa, pertanto, in difformità di quanto indicato in cartografia, le porzioni di territorio inserite in classe IIIb e II, situate allinterno della Fascia B del P.S.F.F. devono ritenersi classificate in classe IIIa
- Limitatamente alle parti in classe I a diretto contatto con le parti in classe III è prescritta una fascia da ascrivere alla classe II per una profondità di 50 m. allinterno della stessa classe I."
Sugli elaborati normativi:
Sul testo delle Norme Tecniche di Attuazione:
- Art. 27, pag. 18
Al paragrafo del quarto comma relativo alla classe III C è stralciato il testo che recita:
___ e in cui il patrimonio esistente dovrà essere recuperato secondo i disposti del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali relativo agli interventi ammessi nelle fasce di tipo B.
- Art. 28, pag. 19
Al punto 6) Aree di classe IIIA/1, il primo comma che recita: In dette aree saranno ___ (omissis) ___ interventi di cui al precedente punto 5), è sostituito con il seguente:
In dette aree gli interventi ammessi sono unicamente i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione di tipo A e B (questultima unicamente finalizzata ad una diminuzione del rischio delledificio non prevedendo viceversa un aumento del carico antropico) e, con specifico riferimento alle attività agricole presenti in assenza di alternative praticabili e qualora le condizioni di pericolosità lo permettano (escludendo quindi le aree in dissesto attivo) potranno essere consentite nuove costruzioni che riguardino in senso stretto edifici per attività agricole e residenze rurali connesse alla conduzione aziendale.
In ogni caso non potranno essere ammessi interventi che eccedano il punto e2) dellart. 17 delle N.T.A. e non si dovrà verificare un aumento del carico antropico."
- Art. 28 pag. 21
Il punto 9) e ultimo comma dellarticolo che recita: In dette aree (omissis) ___ del precedente art. 17. è sostituito dal seguente:
In dette aree, sulle quali la Circ. P.G.R. 7/LAP/96 prevede la rilocalizzazione degli edifici esistenti, lAmministrazione Comunale, con successivo atto, in coerenza con la normativa vigente, dovrà indicare criteri, modalità e tempi per adeguarsi alle indicazioni emerse dagli elaborati di sintesi, in accordo sia con la Circ.P.G.R. 7/LAP/96 sia con quanto prevedono lart. 40 delle N.T.A. del P.A.I. e la Circ. P.G.R. n. 8/PET del 8/7/1999.
Solo per eventuali edifici per attività agricole e residenze rurali connesse alla conduzione aziendale che risultino non diversamente localizzabili nellambito dellazienda agricola, in assenza di alternative praticabili e qualora le condizioni di pericolosità dellarea lo consentano tecnicamente è possibile lutilizzo della normativa e degli interventi ammessi nella fascia B del P.S.F.F."
- Allart. 32, pag. 25.
Allultimo comma, ultima riga, Il termine: ___sostanziale___ è sostituito con ___ strutturale ___
Dopo lultimo comma è aggiunto un nuovo comma che recita:
Il S.U.E. unitario delle Aree C1, C2, C3, dovrà prevedere laccorpamento delle volumetrie nelle parti meno acclivi cercando di evitare una dispersione disomogenea delledificazione.
- Allart. 34, pag. 29,
Al punto 11 Aree ER, alla terza riga il valore ___ 30% ___ è sostituito con ___ 20% ___:
- Allart. 36, pag. 33
Dopo il punto 5 del primo comma è inserito un nuovo comma che recita:
Su tutte le aree produttive D, DC, DR e DE confinanti con aree ad altra destinazione duso, lattivazione di interventi di ampliamento, completamento e nuovo impianto dovrà garantire il corretto inserimento ambientale delle strutture attraverso la realizzazione sul confine interessato di idonee barriere antirumore e antinquinamento con fasce a verde, piantumate a file sfalsate con essenze arboree forti, autoctone, di alto fusto.
- Allart. 41, pag. 39
Al termine dellarticolo è aggiunto un nuovo comma che recita:
Le fasce di rispetto cimiteriali sono definite, dallart. 338 del T.U.LL.SS. approvato con R.D. 27/07/1934, n. 1265; dallart. 57 del D.P.R. 10/9/90, n. 285; dallart. 27 della L.R. 56/77 e dalla Circolare del Presidente della Regione Piemonte - n. 16/URE del 9/12/1987. Eventuali riduzioni saranno ammesse solo a seguito delleffettuazione delle procedure di cui alla circolare.16/URE cosi come modificata dalla L.R. 5/2001 (Delega alle A.S.L. delle funzioni amministrative ____).
- Allart.42, pag. 39
Al termine dellarticolo sono inseriti due nuovi commi che recitano:
Tutte le aree allinterno della Fascia C devono obbligatoriamente rientrare nel Piano di Protezione ealizzate a quote compatibili con la piena di riferimento e non costituiscano un aumento del rischio per gli edifici esistenti e, soprattutto, per gli usi abitativi;
- lesclusione della destinazione residenziale al di sotto delle quote compatibili con la piena di riferimento;
- leventuale prescrizione di uso di porte a tenuta stagna per i locali posti al di sotto della quota compatibile con la piena di riferimento;
- lesclusione di depositi di materiali nocivi, pericolosi, insalubri, ecc.
Come prescritto per la fascia C, a maggior ragione allinterno dei settori localizzati in fascia A e B, è vietata la realizzazione di piani interrati con esclusione della destinazione residenziale al di sotto delle quote compatibili con la piena di riferimento nonchè il deposito di materiali nocivi, pericolosi, insalubri.
- Allart. 42/bis, pag. 40.
Al nono comma, i previsti interventi fino al punto" ___e1 ___" ed ___e2___ dellart. 17 delle N.T.A. sono rispettbri, ecc.
Come prescritto per la fascia C, a maggior ragione allinterno dei settori localizzati in fascia A e B, è vietata la realizzazione di piani interrati con esclusione della destinazione residenziale al di sotto delle quote compatibili con la piena di riferimento nonchè il deposito di materiali nocivi, pericolosi, insalubri.
- Allart. 42/bis, pag. 40.
Al nono comma, i previsti interventi fino al punto" ___e1 ___" ed ___e2___ dellart. 17 delle N.T.A. sono rispettivamente sostituiti con i punti ___ d1 ___ e ___d2___.
Dopo il decimo comma è inserito un nuovo comma che recita:
Tutti gli interventi previsti nelle aree perimetrate ai sensi dellart. 24 della L.R. 56/77 s,m.i., dovranno tener conto delle specifiche caratteristiche paesaggistiche dei luoghi interessati e prevedere la progettazione delle sistemazioni a verde delle aree di pertinenza seguendo indirizzi volti a permettere un adeguato inserimento paesaggistico delle volumetrie in progetto e per salvaguardare la vegetazione arborea ad alto fusto eventualmente presente nella stessa proprietà.
- Art. 54 pag. 47
Al termine dellarticolo devono essere inseriti due nuovi commi che recitano:
Leffetto delle impermeabilizzazioni dovrà essere sempre valutato, indipendentemente dalle classi di pericolosità della zona, ciò al fine di non provocare negative variazioni degli afflussi e dei tempi di corrivazione delle acque.
Tutti gli interventi sono comunque soggetti ai disposti del D.M. 11.3.1988 di cui si raccomanda la piena applicazione."
Sul testo delle Schede di intervento:
- In tutte le schede relative alle aree di nuovo impianto e completamento oggetto di indagine nella Relazione Geologico Tecnica (vedi Allegato 2.13), alle Note e prescrizioni particolari, è introdotta la seguente prescrizione:
Le porzioni di area eventualmente inserite in classe IIIa dagli studi geologici allegati al Piano sono da intendersi inedificabili e non dovrà essere modificato in alcun modo lo stato dei luoghi con espresso divieto di realizzare manufatti e/o rinterri che non siano funzionali alla urbanizzazione e alla attività in essere e/o previste.
- Pag. 7 Scheda 2/4 Area A2.1
Alla voce Interventi ammessi il testo: ___ e oltre fino al punto e2) del citato articolo 17___ è sostituito con: ___ e oltre fino al punto e1) del citato articolo 17___.
- Pag. 27 Scheda n. 7 - Area AF1; Pag. 33 Scheda n. 13 - Area AF7, Pag. 38
Scheda n. 18 - Area AF12
Alle Note e prescrizioni particolari delle singole schede è aggiunto il testo che recita:
Lintera area è soggetta alla tutela di cui allart. 24 della L.R. n. 56/1977 e s. m e i.
- Pag. 93 Scheda n. 73 Area C1; Pag. 94 Scheda n. 74 Area C2; Pag. 95 Scheda n. 75 Area C3
Alla voce Note e prescrizioni particolari delle singole schede, il richiamo: ___ di quanto previsto al 7º comma dellart. 32" è sostituito con il seguente: ___ di quanto previsto ai commi 6º e 7º dellart. 32."
- Pag. 110 Scheda n. 90 Area DE1; Pag. 112 Scheda n. 92 Area DE2; Pag 113
Scheda n. 93 Area DE3/1; Pag. 114 Scheda n. 94 Area DE3/2;
Alla voce Note e prescrizioni particolari, al terzo comma, dopo: ___ allarticolo 22 ___, è aggiunto il richiamo che recita: ___ e 26 ___;
Il richiamo che recita: ___ allart. 38/bis ___ è sostituito con: ___ allart. 37/bis___
- Da pag 115 Scheda n. 95 a pag. 130 Scheda n. 110, per tutte le Aree DR,
Alla voce Note e prescrizioni particolari al secondo comma, il testo: ___ agli articoli 21 e 22 ___ è sostituto con il seguente: ___ agli articoli 21, 22 e 26 ___
- Pag. 144 Scheda 124 - Area TS3
La Scheda si intende interamente stralciata.