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Bollettino Ufficiale n. 17 del 24 / 04 / 2002

Codice 22.5
D.D. 10 gennaio 2002, n. 2

Reg. CEE 2081/93 - ob 5b - Misura V1. C.M. Valli Gesso, Vermenagna, Pesio. Area attrezzata per lo stoccaggio e la valorizzazione dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata. Presa d’atto

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Per le considerazioni esposte in premessa:

di prendere atto che con provvedimento n. 54 del 2 ottobre 2001 il Consiglio della C.M. Valli Gesso, Vermenagna, Pesio ha deliberato di concedere in locazione all’ACSR di Cuneo l’Area attrezzata di Roccavione e le relative pertinenze, per la realizzazione di un impianto di valorizzazione della frazione secca dei rifiuti urbani e la produzione di CDR di qualità (CDR-P).

Le condizioni economiche di contratto dovranno essere commisurate all’entità della spesa sostenuta dalla C.M. per la realizzazione dell’intervento, non coperta dal contributo concesso ai sensi del Reg. CEE 2081/93 - ob 5b - Misura V1.

La gestione dell’impianto di valorizzazione della frazione secca dei rifiuti urbani e di produzione del CDR non dovrà in alcun modo bloccare o rendere difficoltoso il funzionamento della stazione di conferimento di Roccavione, adiacente all’Area attrezzata e anch’essa oggetto di contributo a valere sui fondi della Misura V1.

La C.M. dovrà concordare con l’ACSR, in qualità di consorzio competente per l’organizzazione dei servizi di bacino, l’utilizzo delle presse e delle altre attrezzature già installate presso l’Area attrezzata e che non saranno utilizzate per la valorizzazione della frazione secca dei rifiuti urbani e la produzione di CDR.

Entro il 30 settembre 2002, termine ultimo stabilito dai Servizi della Commissione Europea per la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finanziati ai sensi del Reg. CEE 2081/93 - ob 5b, la C.M. dovrà inviare al Settore Regionale Programmazione Gestione Rifiuti copia degli atti relativi alla messa in disponibilità dell’Area attrezzata all’ACSR e all’utilizzo delle attrezzature installate presso l’impianto e non utilizzate per la produzione di CDR.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone