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Bollettino Ufficiale n. 15 del 11 / 04 / 2002

Regione Piemonte - Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro

Comunicato - L. n. 215/92. D.P.R. n. 314/00 art. 21 - Avviso per la presentazione di domande per usufruire dei benefici previsti dal programma regionale approvato dal Ministero delle Attività produttive del 14.11.2001 per la promozione ed il coordinamento delle iniziative a favore dell’ imprenditoria femminile

Il Direttore della Direzione Regionale
Formazione Professionale - Lavoro

rende noto

che è indetto, ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. b) e 12 della L. 215/92 e art. 21 del D.P.R. n. 314/00:

Avviso pubblico per l’individuazione di imprese, o loro consorzi, di associazioni, di Enti, di Società di promozione imprenditoriale, anche a capitale misto pubblico e privato, di Centri di formazione e di ordini professionali che intendono promuovere la fruizione di servizi di assistenza tecnica-gestionale al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o il consolidamento di imprese esistenti formate da donne su tutto il territorio piemontese.

Le domande devono essere redatte in carta da bollo da Euro 10,33. Alla domanda va allegato un progetto nel quale il soggetto dovrà indicare in modo articolato come intende organizzarsi per la prestazione di tutti i servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale, previsti al punto “A” del programma regionale, su tutto il territorio piemontese.

Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:

* curriculum relativo all’ attività svolta;

* progetto relativo all’ attività che si intende svolgere rispetto ai servizi oggetto del programma;

* documentazione attestante il fatturato accumulato sui servizi oggetto del programma nei tre anni precedenti rispetto al 2002;

* copia conforme all’ originale dello Statuto;

* copia conforme all’ originale dell’ ultimo bilancio depositato.

La domanda e l’allegata documentazione (articolata come richiesto dai punti sopra citati) dovranno essere prodotte a norma di quanto previsto dal D.P.R. n. 445/00 in materia di documentazione amministrativa.

Alla domanda dovrà essere allegata copia della carta d’ identità del legale rappresentante dei soggetti predetti.

Poichè i servizi forniti dai soggetti beneficiari del programma sono consulenze, dovranno essere prestate da imprese e società anche in forma cooperativa iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A. e da Enti pubblici o privati aventi personalità giuridica, nonchè da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto.

Le domande devono essere inoltrate a mezzo raccomandata A.R. ad Unioncamere Piemonte Via Cavour, 17 cap. 10123 Torino,

nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo la data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Per la determinazione del termine di scadenza fa fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. L’Amministrazione regionale non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del candidato oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

Non vengono esaminate le domande con timbro postale di data posteriore al termine stabilito nel presente “Avviso” e quelle non sottoscritte.

Inoltre la domanda deve contenere l’indicazione del legale rappresentante, del domicilio o del recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni.

I servizi che dovranno essere prestati dai soggetti beneficiari, come previsto al punto “A” dell’ allegato programma si riferiscono a:

* orientamento ed analisi di mercato per la definizione del progetto di impresa;

* business plan ( un insieme ragionato di punti di riferimento e di indicazioni che delimitano e tracciano la strada maestra sulla quale l’imprenditore intende guidare la propria azienda);

* consulenza ed assistenza nello studio di fattibilità;

* assistenza alla costituzione;

* supporto nella gestione aziendale nei dodici mesi successivi l’ inizio attività (vedi visura camerale);

* servizi di assistenza alla comunicazione aziendale (pubblicità);

* consulenza fiscale e contabile inerenti il decollo dell’ attività imprenditoriale;

* assistenza all’ analisi dei fabbisogni formativi dell’ imprenditore;

* assistenza nella richiesta e nella gestione (rendicontazione) di finanziamento agevolato, aiuti dell’ Unione Europea e/o bancario.

I criteri di individuazione dei soggetti ammissibili alla realizzazione del programma regionale sono quelli approvati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 50 3603 del 23.07.2001 e con deliberazione n. 61 - 5404 del 25.02.02 e precisamente:

* i soggetti ammessi a beneficiare del programma regionale, ossia quelli indicati dall’ art. 2, comma 1, lett. b) della L. n. 215/92 e già citati nell’ intestazione del presente avviso, dovranno dimostrare di essere strutturati per fornire i servizi sopra descritti al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o per il consolidamento di imprese già esistenti su tutto il territorio piemontese;

* il 70% delle imprese, che beneficieranno dei servizi previsti al citato punto “A” del programma, dovranno essere formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1, lett. a) della L. 215/92;

* qualora i soggetti beneficiari siano imprese, l’ agevolazione dovrà essere concessa nei limiti della regola “de minimis”.

Unioncamere Piemonte darà comunicazione degli esiti dell’ individuazione dei soggetti ammessi a beneficiare del programma regionale e l’entità del contributo ammissibile per ogni destinatario entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande e predisporrà un apposito elenco dei soggetti ammessi, di cui verrà data adeguata informazione su tutto il territorio regionale, affinchè le imprese o i potenziali imprenditori possano usufruirne.

Le domande saranno esaminate da un gruppo di valutazione formato da funzionari di Unioncamere e da un funzionario regionale della Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro.

Al presente avviso si allega copia del programma regionale approvato dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 50 - 3603 del 23.07.2001 e con decreto del Ministro delle Attività produttive del 14.11.2001, il cui costo complessivo è di Euro 503.545,48, di cui 50% risorse statali e 50% risorse regionali.

Per informazioni e per eventuali chiarimenti rivolgersi al Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità della Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro - Ufficio Creazione d’ impresa e sostegno all’ impresa cooperativistica (tel. O11/432.4885) e a Unioncamere Piemonte - Ufficio Promozione Estera (tel. 011/5669230).

Allegato (fare riferimento al file PDF) 1

LEGGE n. 215/92 - PROGRAMMA REGIONALE EX ART. 12 - RIFERIMENTI NORMATIVI

L. n. 215/92 - art 1

La presente legge è diretta a promuovere l’ uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell’ attività economica e imprenditoriale.

Le disposizioni di cui alla presente Legge sono, in particolare, dirette a:

a) favorire la creazione e lo sviluppo dell’ imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa;

b) promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici;

c) agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;

d) favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;

e) promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi.

L. n.215/92 - art. 2, comma 1, tett. b)

Possono accedere ai benefici previsti dalla presente Legge i seguenti soggetti:

b) le imprese, o i loro consorzi, le Associazioni, gli Enti, le Società di promozione imprenditoriale, anche a capitale misto pubblico e privato, i Centri di formazione e gli Ordini professionali che promuovono corsi di formazione imprenditoriale o servizi di consulenza e di assistenza tecnica e manageriale riservati per una quota non inferiore al 70 per cento a donne.

L. n.215/92 art. 12

Le Regioni, anche a Statuto speciale, nonché le Province autonome di Trento e di Bolzano attuano per le finalità coerenti con la presente Legge, in accordo con le Associazioni di categoria, programmi che prevedono la diffusione di informazioni mirate, nonché la realizzazione di servizi di consulenza e di assistenza tecnica, di progettazione organizzativa, di supporto alle attività agevolate della Legge.

D.P.R. n. 314/00 - art. 21

Le Regioni e le Province autonome possono predisporre, in coerenza con i propri obiettivi e strumenti di programmazione regionale e con le proprie normative generali e di settore, un programma per la promozione ed il coordinamento delle iniziative previste dall’ art. 2, comma 1, lettera b) e dall’ art. 12 della Legge, diretto a:

a) promuovere la formazione imprenditoriale delle donne;

b) sviluppare servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale a favore dell’ imprenditorialità femminile;

c) attuare iniziative di informazione e di supporto per la diffusione della cultura d’ impresa tra le donne.

PRESENTAZIONE

In questi anni l’Assessorato al Lavoro ed il Consiglio regionale hanno portato avanti un disegno di revisione dell’insieme della legislazione, in materia di politica attiva del lavoro, affinché la nostra regione avesse strumenti di intervento sempre più adeguati alla evoluzione della realtà economica e sociale ed alle aspettative della comunità piemontese.

Infatti la Regione Piemonte si è dotata di leggi specificatamente volte a sostenere l’occupazione dei soggetti più deboli del mercato del lavoro “tra cui i giovani di età tra i 18 ed i 35 anni” e le donne- attraverso un meccanismo di incentivi alle imprese e soprattutto alle imprese cooperative, composte dai predetti soggetti o comunque che ad essi si rivolgessero ai fini dell’assunzione.

In prima fase (dal 1984 a 1994) ha sostenuto l’occupazione concedendo contributi a fondo perduto alle imprese cooperative di nuova costituzione o già operanti per la realizzazione di progetti di sviluppo.

In una seconda fase (dal 1994) la Regione Piemonte ha sostenuto l’occupazione mediante finanziamenti fortemente agevolati alle imprese cooperative (mantenendo le tipologie di impresa già previste) per evitare politiche meramente “assistenziali”, nell’ottica di educare i citati soggetti ad una cultura imprenditoriale.

La nuova legge oltre a modificare la tipologia dell’intervento finalizzato agli investimenti (da contributo a finanziamento agevolato) ha ampliato le categorie dei soggetti beneficiari.

Anche questa legge sta avendo risultati economici ed occupazionali apprezzabili con un continuo aumento del numero di richieste presentate e dal 1997 possono essere destinatarie degli interventi di legge anche le Piccole società cooperative di nuova costituzione.

Sulla stessa ottica è stata formulata recentemente la legge regionale n. 22/97 che ha modificato ed integrato la legge regionale n. 28/93, con l’obiettivo di offrire uno strumento snello di accesso a finanziamenti fortemente agevolati a nuove iniziative imprenditoriali (imprese individuali, società di persone, società di capitali), costituite da soggetti “deboli del mercato del lavoro” con particolare riguardo ai giovani di età tra i 18/35 anni e alle donne.

Da sottolineare che gli interventi legislativi sopra citati sono entrambi assistiti da un Fondo di Garanzia che favorisce le imprese cooperative, le imprese individuali e le società nell’accesso al credito.

E’ consapevolezza dell’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte che il cammino già tracciato di politica imprenditoriale debba subire una svolta, tenuto conto dell’ esperienza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità in questi anni di gestione delle leggi predette.

Infatti gli incontri quotidiani con giovani o donne che hanno deciso di diventare imprenditori pone soprattutto l’ opportunità di passare da una logica di agevolazione creditizia ad una logica di accompagnamento e tutoraggio delle imprese (assistenza tecnico-gestionale, incubatore immobiliare, formazione mirata e personalizzata per il raggiungimento dell’obiettivo imprenditoriale).

Ogni anno nascono migliaia di nuove imprese, contemporaneamente altre cessano la loro attività. Ogni dodici mesi dunque aumenta il numero di chi punta sul rischio d’ impresa per realizzare le proprie aspirazioni.

L’ azione del nuovo imprenditore consiste non solo nelle decisioni che precedono la costituzione dell’ impresa, ma anche e soprattutto in quelle che seguono, essenziali per garantirne la sopravvivenza e assicurarne lo sviluppo. Occorrono cioè competenze tecniche, economiche, finanziarie e di mercato, ma bisogna sapersi muovere con molta attenzione per ridurre al minimo le possibilità di insuccesso insite in ogni attività produttiva. E’ in altri termini necessario essere in grado di sfruttare al meglio le risorse che l’ambiente circostante offre sotto forma di servizi reali, finanziamenti agevolati, sostegni e supporti consulenziali.

Di fronte a queste esigenze è necessario offrire all’ imprenditore consulenza specifica di accompagnamento alla creazione e/o al consolidamento d’ impresa e soprattutto occorre offrire non solo sportelli informativi, ma un elenco di imprese, consorzi, associazioni ecc. che siano in grado di fornire i servizi oggetto del presente programma.

La Regione Piemonte intende soprattutto spingere le citate imprese, associazioni, consorzi ecc. a strutturarsi in modo da poter erogare i servizi di assistenza tecnica e gestionale su tutto il territorio piemontese cercando di eliminare il fatto che molto spesso tali servizi sono forniti in modo frammentario da più soggetti e quest’ attività di accompagnamento d’ impresa non solo non offre tutti i servizi necessari alla creazione o al consolidamento delle imprese, ma soprattutto risulta anche molto costosa e disperde anche l’energia degli imprenditori che devono rivolgersi a consulenti che non hanno alcun legame tra di loro.

Occorre soprattutto trasformare e strutturare gli elementi positivi dei neo imprenditori, quali le forti motivazioni culturali e sociale e la propensione al fare, in cultura e pratica imprenditoriale.

Questo programma regionale intende dare continuità a tutte quelle azioni già intraprese dalla Regione con gli interventi avviati con l’ Asse E avente ad oggetto “ misure specifiche intese a migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne al mercato del Lavoro e all’ attività imprenditoriale e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro, con il Fondo di Garanzia istituito presso la Commissione Regionale Pari opportunità.

Tenuto conto delle diverse collaborazioni già in atto con il Sistema camerale sui temi dell’ imprenditoria femminile, per la gestione del programma regionale la Regione Piemonte prevede di avvalersi di Unioncamere Piemonte (Unioncamere Piemonte è in attesa di sottoporre la sua partecipazione al programma al Comitato Direttivo) in quanto è considerato un soggetto istituzionale che ha le competenze e l’ esperienza per fornire il necessario supporto tecnico nonché per realizzare l’ iniziativa.

A) OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE

La Regione Piemonte in coerenza con i propri obiettivi e strumenti di programmazione regionale e tenendo conto dell’ attività svolta dal Settore Sviluppo dell ‘ Imprenditorialità presenta questo programma con il quale intende promuovere lo sviluppo di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale, su tutto il territorio piemontese, a favore dell’ imprenditorialità femminile. La scelta è stata operata sulla base delle indicazioni previste dall’ art. 21 del D.P.R. n. 314/00, lett. b).

In specifico si vuole promuovere la fruizione di servizi di assistenza tecnica e gestionale al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o il consolidamento di imprese esistenti.

Il 70% delle imprese che saranno indirettamente beneficiarie (o meglio i destinatari finali del programma)dei servizi di seguito indicati ( vedi art. 2, comma 1, lett. b) della L. 215/92) dovranno essere formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1, lett. a) della L. 215/92.

I servizi di assistenza tecnica gestionale sono da intendersi come interventi di:

orientamento ed analisi di mercato per la definizione del progetto di impresa;

business plan ( un insieme ragionato di punti di riferimento e di indicazioni che delimitano e tracciano la strada maestra sulla quale l ‘imprenditore intende guidare la propria azienda);

consulenza ed assistenza nello studio di fattibilità;

assistenza alla costituzione;

supporto nella gestione aziendale nei dodici mesi successivi l’ inizio attività (vedi visura camerale);

servizi di assistenza alla comunicazione aziendale (pubblicità);

consulenza fiscale e contabile inerenti il decollo dell’ attività imprenditoriale;

assistenza all’ analisi dei fabbisogni formativi dell’ imprenditore;

assistenza nella richiesta e nella gestione (rendicontazione) di finanziamento agevolato, aiuti dell’ Unione Europea e/o bancario.

B) DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PROPOSTI, ARTICOLATI PER TIPOLOGIA DI

INIZIATIVA

Gli interventi proposti ricadono nella tipologia di intervento prevista dall’ art. 21, comma 1, lett b) del D.P.R. n. 314/00.

DESCRIZIONE SPECIFICA

ORIENTAMENTO ED ANALISI DI MERCATO PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO DI IMPRESA:

OBIETTIVO: individuare le caratteristiche e la dimensione del mercato per il prodotto/ servizio proposto (prestato anche in subfornitura).

ATTIVITÀ: indicazione delle possibili fonti di informazioni, eventuale piano di ricerca sul campo ed analisi dei dati, pianificazione delle azioni di mercato.

BUSINESS PLAN

OBIETTIVO: realizzare un documento nel quale vengano identificate le principali strategie e le azioni che saranno intraprese dall’ azienda nei successivi cinque anni.

ATTIVITA’: Il business plan consiste un documento nel quale vengano identificate le principali “strategie” e le azioni che saranno o potranno essere intraprese in futuro dall’ azienda. Esso deve contenere: descrizione dell’ azienda, descrizione del prodotto o del servizio, analisi del quadro economico o di riferimento, analisi di mercato, elaborazione del piano di marketing, elaborazione del piano di produzione, elaborazione delle politiche di organizzazione, individuazione delle linee strategiche da seguire e delle principali azioni nei primi cinque anni di attività, analisi dei punti di forza e di debolezza, individuazione dei fattori di rischio.

CONSULENZA ED ASSISTENZA NELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ.

OBIETTIVO: Valutare se il conto economico previsionale conseguente al business plan rappresenta una situazione positiva individuandone eventuali punti critici e margini di rischio.

ATTIVITÀ: elaborazione di un conto economico previsionale a medio termine (cinque anni), individuazione dei margini di rischio correlati alla fase di sviluppo, evidenziazione del fabbisogno finanziario ed individuazione delle forme di copertura.

ASSISTENZA ALLA COSTITUZIONE

OBIETTIVO: Orientamento e scelta della migliore forma giuridica per l’ imprenditore.

ATTIVITA’: scegliere la forma giuridica da dare all’ impresa dopo aver verificato: a) il numero dei soggetti che vi concorrono, b) il volume d’ affari che si prevede di realizzare nel medio periodo, l’entità dei capitali da investire per iniziare l’attività; per tale attività occorre usufruire: di consulenza legale, consulenza fiscale, consulenza nella redazione dell’ atto costitutivo e dello Statuto.

SUPPORTO NELLA GESTIONE AZIENDALE NEI DODICI MESI SUCCESSIVI L’ INIZIO ATTIVITÀ (DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’ ALLA C.C.I.A.A.)

OBIETTIVO: monitorare l’andamento dell’azienda durante il periodo di start up.

ATTIVITA’: check up periodico sullo stato di avanzamento del progetto e verifica dei parametri economici confrontandoli con quanto previsto dal piano di fattibilità, eventuali ed ulteriori consulenze legali e fiscali.(es. contrattualistica, recupero crediti, incentivi ed adempimenti fiscali per l’ottimizzazione del funzionamento aziendale, esclusa la tenuta di contabilità e la redazione di bilanci).

SERVIZI DI ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE AZIENDALE (PUBBLICITÀ)

OBIETTIVO: supportare l’ imprenditore nella scelta degli strumenti di comunicazione più idonei al fine di differenziare l’ impresa agli occhi del potenziale cliente, fornitore e distributore.

ATTIVITA’: supporto nella scelta dell’ immagine, del logo e del nome dell’azienda (anche la scelta del nome del prodotto/servizio), individuazione degli strumenti di comunicazione aziendale (depliants, pubblicità, attività promozionali, stands), supporto nella scelta del mezzo più idoneo rispetto al target (affissioni, stampa, televisioni private, internet ecc.).

CONSULENZA FISCALE E CONTABILE INERENTI IL DECOLLO DELL’ ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE

OBIETTIVO: dotare l’azienda degli opportuni sistemi sia per il controllo della gestione che per lo espletamento degli adempimenti fiscali e burocratico-amministrativi. (tenuta e conservazione dei libri sociali e scritture contabili).

ATTIVITA’: attivazione dei servizi di gestione: contabilità, libri paga, programmazione della produzione, gestione della cassa e controllo finanziario, normativa del lavoro e sindacale, gestione magazzino; attivazione dei servizi di assetto: impostazione della contabilità industriale e del controllo di gestione, pianificazione strategica, pianificazione operativa e pianificazione finanziaria.

La consulenza dovrebbe prevedere anche una valutazione periodica di efficacia ed efficienza dei servizi attivati.

ASSISTENZA ALL’ ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI DELL’ IMPRENDITORE

OBIETTIVO: supportare l’ imprenditore nella scelta delle attività formative più idonee ( formazione manageriale, dei quadri tecnici, dei quadri amministrativi e commerciali e formazione informatica).

ATTIVITA’: analisi dei punti di forza e di debolezza, analisi dei fabbisogni conoscitivi dell’ imprenditore ed individuazione delle modalità di formazione più idonee, individuazione dei fabbisogni formativi per i dipendenti ed individuazione degli strumenti più idonei ed individuazione delle strutture che possono offrire i corsi di formazione prescelti.

ASSISTENZA NELLA RICHIESTA E NELLA GESTIONE (RENDICONTAZIONE) DI FINANZIAMENTO AGEVOLATO, AIUTI DELL ‘ UNIONE EUROPEA E/O BANCARIO

OBIETTIVO: supportare l’imprenditore nella scelta dei canali di finanziamento più idonei per i propri investimenti (investimenti in capitale fisso: impianti, macchinari, mobili, attrezzature e in capitale circolante : scorte e crediti).

ATTIVITA’: individuazione di eventuali possibilità di finanziamento agevolato e loro valutazione, elaborazione del business plan in funzione del finanziamento richiesto, assistenza nella valutazione delle garanzie e dei vincoli in rapporto ai finanziamenti ottenibili, assistenza nelle fasi successive la presentazione della domanda ed assistenza nella fase di rendicontazione.

C) INDICAZIONE DEI SOGGETTI BENEFICIARI

La Giunta regionale dà indicazione alla Direzione Formazione Professionale-Lavoro del Soggetto attuatore (UNIONCAMERE PIEMONTE) di cui deve avvalersi e stabilisce i criteri per il bando pubblico e per la convenzione da stipulare tra Regione e soggetto attuatore (UNIONCAMERE PIEMONTE)

La Regione Piemonte predisporrà un bando pubblico (dopo l’ approvazione da parte del Ministero del presente programma) che abbia come destinatari imprese, o loro consorzi, associazioni, enti, società di promozione imprenditoriale a capitale misto pubblico e privato, centri di formazione e ordini professionali che siano in grado di garantire l’ erogazione di tutti i servizi elencati al punto precedente su tutto il territorio piemontese.

I citati destinatari sono chiamati a dimostrare di essere strutturati o di essere sul punto di strutturarsi per fornire i servizi sopra descritti al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o per il consolidamento di imprese già esistenti. Inoltre gli eventuali soggetti per essere ammessi a beneficiare del programma dovranno organizzarsi nel fornire i citati servizi su tutto il territorio piemontese.

Coloro che daranno garanzie di affidabilità e consolidata esperienza in materia e che si organizzeranno per essere presenti e operanti sul territorio regionale presenteranno apposita domanda per la realizzazione del programma e inoltre confluiranno in un apposito elenco regionale che sarà messo a disposizione delle imprese o dei potenziali imprenditori e di cui verrà data adeguata informazione.

Il Soggetto attuatore, dopo aver valutato le domande, individuerà i soggetti destinatari del contributo e l’ entità del contributo ammissibile per ogni destinatario ( si prevede di dividere lo stanziamento per il programma di formazione imprenditoriale, previsto per la Regione Piemonte, in parti uguali fra tutti i soggetti beneficiari idonei); stipulerà con i predetti soggetti apposite convenzioni o degli atti di adesione dove, in ottemperanza al presente programma, si prevederà la concessione di un primo contributo a fondo perduto pari al 40% del contributo concedibile per la prestazione dei servizi sopra elencati (vedi punto F).

PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE

Entro il 31 gennaio 2002 i soggetti beneficiari previsti dall’ art. 2, comma 1, lett. b) della L. n.215/92 dovranno presentare domanda di contributo in conto capitale redatta in carta da bollo (L. 20.000) Euro 10,33 ed indirizzata a UNIOCAMERE PIEMONTE con allegato un progetto dove il soggetto dovrà indicare in modo articolato come intende organizzarsi per la prestazione di tutti i servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale (modalità e collocamento su tutto il territorio piemontese):

Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:

- curriculum rispetto all’ attività svolta o che si intende svolgere rispetto ai servizi oggetto del programma;

- documentazione attestante il fatturato accumulato sui servizi oggetto del programma nei tre anni precedenti;

- Copia conforme all’ originale dello Statuto;

- Copia conforme all’ originale dell’ ultimo bilancio depositato.

La documentazione e la domanda dovranno essere prodotte a norma di quanto previsto dal D.P.R. n. 445/00 in materia di documentazione amministrativa e alla domanda dovrà essere allegata la copia della carta d’ identità del legale rappresentante dei soggetti predetti.

ESEMPIO DI TARIFFE DA PREVDERE NELLA CONVENZIONE QUADRO

Tariffa oraria massima L. 100.000 (Euro 51,65)

Tetto massimo di ore per azienda 200

Tetto massimo di contributo per azienda L. 10.000.000 (o.f.e) - Euro 5.164,57 - a fronte di una spesa di L. 20.000.000 (Euro 10.329,14) per i servizi prestati.

Ipotesi di impegno orario medio per azienda/attività

Analisi di mercato n. 10 ore

Progetto di impresa n. 25 ore

Studio di fattibilità n. 15 ore

Assistenza alla comunicazione n. 10 ore

Assistenza alla costituzione n 10 ore

Assistenza fiscale e contabile inerenti il decollo dell’ attività imprenditoriale 10

Analisi dei fabbisogni di formazione n. 5 ore

Assistenza ai finanziamenti n. 15 ore

Assistenza gestionale nei 12 mesi n.50 ore

D) LE EVENTUALI PRIORITA’ PER L’ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI

La Regione Piemonte non intende prevedere alcuna priorità di accesso alle agevolazioni, ma si sottolinea l’ importanza che i destinatari delle medesime si strutturino e si organizzino per prestare i servizi di assistenza tecnico-gestionale e manageriale su tutto il territorio regionale affinchè tutte le imprese abbiano la possibilità di usufruire dei citati servizi in quanto l’ esigenza di accompagnamento nelle fase di start up, nella fase di gestione del progetto d’ impresa o nella fase di consolidamento dell’iniziativa imprenditoriale è sentita come necessaria su tutto il territorio piemontese tenuto conto del momento di grande diversificazione imprenditoriale che sta vivendo la Regione.

E) INDICAZIONE DELLA MISURA DELLE AGEVOLAZIONI A FAVORE DEI

SOGGETTI TERZI

I soggetti destinatari del programma dovranno prestare servizi di assistenza tecnico-gestionale alle nuove imprese o a quelle consolidate rispettando il tetto massimo di L. 20.000.000 (o.f.e.) - Euro 10.329,14 per ognuna.

Il tetto massimo di contributo concedibile per ogni impresa sarà di L. 10.000.000 (o.f.e.) - Euro 5.164,57

Se i soggetti destinatari sono imprese si dovrà rispettare il limite “de minimis” per l’agevolazione.

F) MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

La Regione Piemonte prevederà come Soggetto attuatore del presente progetto UNIONCAMERE PIEMONTE.

Con deliberazione della Giunta regionale si prevederà il bando pubblico, i criteri a cui dovrà ispirarsi il bando e si indicherà alla Direzione Regionale della Formazione Professionale-lavoro di avvalersi come Soggetto attuatore di UNIONCAMERE PIEMONTE.

Una determinazione dirigenziale individuerà in UNIONCAMERE PIEMONTE il soggetto attuatore e prevederà la stipula di una convenzione tra Direzione Regionale e UNIONCAMERE PIEMONTE per disciplinare il loro rapporto al fine di gestire il presente programma.

La Regione pubblicherà il bando che preverà la presentazione delle domande da parte dei soggetti destinatari delle agevolazioni. Le domande saranno presenta a UNIONCAMERE PIEMONTE.

Valutazione delle domande presentate dai destinatari degli interventi (valutazione da parte di un gruppo di valutazione formato da rappresentanti di UNIONCAMERE PIEMONTE e da un funzionario regionale in rappresentanza del Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità).

Con determinazione dirigenziale si provvederà ad erogare ad UNIONCAMERE PIEMONTE la prima quota di agevolazione spettante alla Regione dopo l’approvazione del programma da parte del Ministero delle Attività Produttive.

UNIONCAMERE PIEMONTE provvederà in seguito:

- all’ indicazione dei destinatari degli interventi;

- all’ erogazione del 40% del contributo concedibile come prima quota di contributo;

- a stabilire lo scadenziario del programma secondo quanto previsto dal punto H;

- alla valutazione di una prima rendicontazione (al 31.12.2002) sullo stato avanzamento lavori;

- alla valutazione finale della rendicontazione e all’analisi dei risultati (n. di ore dei servizi erogati con distinzione per ogni singola tipologia e numero delle imprese beneficiarie, controllo del rispetto di quanto previsto dalla L. 215/92 sulla formazione del 70% delle imprese alle quali sono stati prestati i servizi sopra menzionati).

FORME DI PROMOZIONE E PUBBLICITA’ DEGLI INTERVENTI

La pubblicizzazione degli interventi proposti con il presente programma regionale è attuata mediante i seguenti qualificati mezzi:

- gli ordinari canali di pubblicizzazione tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

- comunicati stampa ai quotidiani di tiratura regionale;

- apposito spazio sul sito internet della Regione Piemonte e sul sito di UNIONCAMERE PIEMONTE;

- l’ Ufficio regionale per le relazioni con il pubblico;

- C.C.I.A.A. delle Province;

- Comitati per l’ imprenditoria femminile.

Inoltre per una qualificata pubblicità che porti a conoscenza delle imprese gli obiettivi che il programma intende perseguire, cioè l’organizzazione su tutto il territorio piemontese di imprese, consorzi, associazioni ecc. che siano in grado di fornire i servizi di assistenza tecnica, gestionale e manageriale sopra descritti, si intende usufruire della campagna pubblicitaria che la Regione Piemonte sta attuando nel quadro degli interventi a favore delle donne che hanno come riferimento l’ asse E del Programma Operativo regionale Fondo Sociale Europeo - Obiettivo per il 2000-2006.

G) SPESE AMMISSIBILI

Per i destinatari del presente programma è previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% del costo dei servizi da loro prestati a favore delle imprese entro il tetto massimo previsto dall’ atto di ammissione ai benefici del presente programma.

La somma stanziata per il programma regionale sarà equamente divisa fra i soggetti che saranno valutati in grado di garantire e prestare i servizi elencati al punto B) su tutto il territorio piemontese.

Tenuto conto dello stanziamento disponibile nell’anno 2001, nei criteri di valutazione delle domande presentate dai possibili destinatari delle agevolazioni si prevederà un limite di beneficiari affinchè la frammentarietà eccessiva del contributo non renda meno efficace l’agevolazione.

I tetti massimi riguardanti il costo orario per servizio e il numero di ore saranno previsti dalla convenzione stipulata tra Direzione Regionale Formazione-Professionalke-Lavoro ed UNIONCAMERE PIEMONTE.

Le spese ammissibili sono rappresentate dal costo dei servizi di consulenza ed assistenza sopra descritti (sono escluse diarie, trasferte).

Da ricordare che essendo spese per consulenze dovranno essere prestate da imprese e società anche in forma cooperativa iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A. e da Enti pubblici o privati aventi personalità giuridica, nonché da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto.

H) TEMPI PREVISTI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA (VARIATI RISPETTO AL PROGRAMMA REGIONALE PERCHE’ SI TIENE CONTO DELLA DECORRENZA DAL 01.03.2002 PREVISTA CON D.G.R.N. 61 - 5404 DEL 25.02.02)

Entro il 31 ottobre 2001 è prevista l’ approvazione del presente programma, dopo l’approvazione la Giunta regionale delibererà i criteri per il bando pubblico, l’ indicazione del soggetto attuatore ed i criteri per la stipula della Convenzione tra Regione ed il citato soggetto.

Le istanze degli eventuali beneficiari dovranno essere trasmesse entro 30 giorni a decorrere dal giorno successivo la data di pubblicazione del bando.

Il soggetto attuatore dovrà valutare le domande sulla base dei criteri stabiliti dal bando e dalla convenzione sopra citata.

Entro il 31.05.2002 dovranno essere individuati i soggetti destinatari e dopo aver diviso, in parti uguali tra i soggetti ammissibili, lo stanziamento si dovrà provvedere all’ atto di ammissione ai benefici del programma e alla pubblicazione dell’ elenco con determinazione dirigenziale regionale. Inoltre si erogherà il 40 % del contributo spettante.(es. L. 193.000.000- Euro 99.676,18- di contributo a fronte di L. 386.000.000 Euro 199.352,36- di servizi prestati, verranno erogati L. 77.200.000 Euro 39.870,47).

Dal 01.06.2002 al 01.06.2003 è previsto l’ arco temporale di 12 mesi per prestare i servizi di assistenza tecnico-gestionale e manageriale alle imprese.

Entro il 31.12.2002 prima rendicontazione dello stato di avanzamento lavori con presentazione di tabelle di rendicontazione (n. di imprese seguite e n. ore di servizi prestati con la distinzione delle attività svolte dalle imprese).

Entro il 01.06.03 conclusione contratti con le imprese.

Entro il 30.06.03 rendicontazione finale al Soggetto attuatore.

Entro il 01.08.03 relazione finale al Ministero

UNIONCAMERE PIEMONTE dovrà nel mese di luglio completare la verifica della rendicontazione e consegnare il tutto alla Regione affinchè l’ Amministrazione possa entro agosto relazionare al Ministero in merito ai risultati.

La Regione dovrà essere a conoscenza del numero esatto delle imprese assistite, dell’ indicazione dei servizi richiesti e del totale del costo dei servizi prestati da ogni soggetto beneficiario.

Sarà previsto di concerto con Uniocamere un supporto informatico per la raccolta delle tabelle di rendicontazione.

I) ASPETTI FINANZIARI CON L’ INDICAZIONE DEL PIANO DI COPERTURA DEL PROGRAMMA PROPOSTO, ARTICOLATO PER TIPOLOGIA DI INIZIATIVA, E DELLA QUOTA DI RISORSE REGIONALI DESTINATA AL COFINANZIAMENTO DEL PROGRAMMA

La Regione Piemonte ha stanziato L. 500.000.000 (Euro 258.228,45) per il citato programma.

Non è ancora stato possibile stanziare i rimanenti L. 226.000.000 -Euro 116719,26- (occorrenti per raggiungere la quota di L. 726.000.000 -Euro 374.947,71-, come previsto dal Ministero in fase iniziale), per i quali è stata fatta richiesta di inserimento nelle variazioni di bilancio che dovranno essere apportate in autunno.

Pertanto la disponibilità complessiva per lo svolgimento dell’ intero programma è pari a L. 1.000.000.000 -Euro 516.456,90-, considerando la quota di finanziamento statale.

RIPARTIZIONE DELLA SOMMA PER OGNI SINGOLO INTERVENTO

E’ prevista una somma pari a L. 6.000.000 - Euro 3.098,74- (per il network con le regioni realizzato dalla regione Toscana, per partecipare alla comunicazione telematica tra le amministrazioni regionali al fine di monitorare ed aggiornare in tempo reale tutte le attività promosse nelle diverse regioni sulle tematiche in materia di imprenditorialità femminile.

Con la partecipazione al network la Regione Piemonte intende proseguire nella condivisione di intenti, obiettivi comuni con le altre Regioni al fine di offrire un sostegno più efficace alle donne sul proprio territorio.

Per l’anno in corso la Regione Piemonte non prevede di stanziare somme per il monitoraggio sulle domande presentate nel recente IV bando ai sensi della L. 215 /92. Si desidera attendere la conclusione dell’ istruttoria e l’ espletamento dell’ erogazione della prima tranche di contributi prima di procedere ad un’ analisi dei dati, delle imprese finanziate e dell’ impatto complessivo socio-economico delle imprese incentivate.

La parte rimanente della somma sarà utilizzata per la gestione del presente programma.

Si allega schema predisposto dal Ministero.

M) REGIME DELLE REVOCHE

L’ amministrazione regionale può effettuare controlli sull ‘operato dei beneficiari di cui all’ art. 2, comma 1, lett. b) della L. 215/92 e ove rilevi gravi inadempienze ovvero che i contributi concessi ed erogati non siano stati utilizzati conformemente alle finalità del presente programma può disporre la revoca dei benefici.

Si ricorda che a norma della disciplina in materia di documentazione amministrativa si procederà ad una verifica della documentazione allegata alle istanze e a verifiche sulla rendicontazione secondo quanto previsto dall’ art. 71 del DPR. 445/00.

Nel caso in cui alla prima rendicontazione del 31.12.2002 il soggetto destinatario non abbia ancora prestato servizi di assistenza tecnico-gestionale nella misura minima del 40% del contributo già erogato come anticipo, gli sarà ridotto il contributo a quanto rendicontato e la quota rimanente di contributo sarà ridistribuita equamente tra gli altri destinatari ammessi ai benefici del programma.

N ) RISULTATI ATTESI

La Regione Piemonte prevede con il presente programma di realizzare l’ accompagnamento per almeno 120 imprese, di cui il 70% formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1 , lett. a) della L. 215/92.

Illustrerà in un’apposita relazione i risultati, le tipologie di attività delle imprese che hanno usufruito dei servizi e tutti quei dati che possono evidenziare le caratteristiche dell’ imprenditoria avviata sostenuta e consolidata, il numero complessivo di ore di servizi prestati distinguendoli per tipologia, l’incidenza dei servizi prestati rapportando ogni provincia con l’intero territorio piemontese.

INIZIATIVE A FAVORE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

La Regione Piemonte intende al di là del presente programma continuare a sostenere l’ imprenditoria femminile realizzando anche altre attività.

MONITORAGGIO DELL’ IMPRENDITORIA FEMMINILE

Nel 2002 con la collaborazione di Unioncamere Piemonte verrà condotta un’ azione di monitoraggio sull’ imprenditoria incentivata dalla L. 215/92 per cogliere tutti gli elementi positivi e negativi al fine di predisporre progetti di intervento più mirati.

Il monitoraggio non riguarderà solo la L. 215/92 , ma sarà esteso anche alla L.R. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. 22/97 che incentiva la creazione di nuove iniziative imprenditoriali formate in prevalenza da donne e giovani trai 18 ed i 35 anni.

Il monitoraggio permetterà di evidenziare la distribuzione delle domande per settori di attività, area geografica, per tipologia di investimento.

Le indicazioni del monitoraggio potranno influire sull’ adozione dei criteri regionali da adottare per la valutazione delle domande del bando successivo.

FONDO DI GARANZIA

L’ accesso al credito rappresenta l’ ostacolo più difficile per un imprenditore e soprattutto per imprese femminili.

Nessuna agevolazione, ancorchè pubblica e a fondo perduto, è efficace se non si affianca ad essa un Fondo di Garanzia, tale strumento favorisce l’ accesso al credito delle imprese che non hanno alcun appoggio creditizio, nè familiare, nè personale.

Il Fondo di Garanzia è quindi uno strumento specifico che ha come obiettivo l’ abbattimento degli ostacoli che creano difficoltà all’ accesso al credito da parte delle imprese femminili e quindi è necessario istituirlo dove non esiste e potenziarlo dove è già istituito.

La Regione Piemonte ha già istituito nel 1994 un Fondo di Garanzia a favore dell’ imprenditoria femminile, su richiesta della vigente Commissione regionale delle Pari opportunità ed ai sensi della L.R. n. 46/86, al fine di promuovere e favorire lo sviluppo dell’ imprenditoria femminile, individuale e collettiva.

Oggi di fronte alla regionalizzazione della L. 215/92 si intende potenziare tale strumento, cercando tramite la Società finanziaria regionale di firmare nuovi accordi con gli Istituti di credito convenzionati per il sostegno della creazione d’ impresa, affinchè diano condizioni più favorevoli per l’ accesso al credito delle iniziative imprenditoriali femminili e soprattutto che sia utilizzato solo il Fondo di garanzia regionale per le garanzie integrative a sostegno degli affidamenti a breve e medio termine concessi dagli Istituti predetti alle imprese femminili.

La concessione delle garanzie sarà subordinata alla valutazione di un Comitato preposto all’ esame delle richieste e delle allegate documentazioni ed al parere espresso dalla Commissione regionale Pari Opportunità.

E’ obiettivo della Regione Piemonte cercare di perfezionare il Fondo sopra richiamato al fine di dare al più presto uno strumento efficace per il sostegno all’ iniziativa imprenditoriale femminile.

COSTI PREVISTI PER LE ATTIVITA’ (AGGIORNATI CON D.G.R. N. 61-5404 del 25.02.02)

PARTECIPAZIONE AL NETWORK REALIZZATO DALLA REGIONE TOSCANA FINALIZZATO ALLA COMUNICAZIONE TELEMATICA TRA LE AMMINISTRAZIONI REGIONALI

L. 5.000.000 Euro 2.582,28

GESTIONE DEL PROGRAMMA, RAPPORTI CON LE C.C.I.A.A. DEL TERRITORIO, SUPPORTO INFORMATICO RELATIVO ALLA RENDICONTAZIONE DEI SERVIZI OGGETTO DEL PROGRAMMA DA PARTE DI UNIONCAMERE PIEMONTE

L. 20.000.000 Euro 10.329,14

INTERVENTI A FAVORE DEI SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 2, COMMA 1, LETT. B) DELLA L. 215/92: ACCOMPAGNAMENTO ALL’ASSISTENZA E CONSULENZA TECNICA E MANAGERIALE DELLE IMPRESE

L. 975.000.000 Euro 503.545,48

TOTALE L. 1.000.000.000 Euro 516.456,90

COPERTURA FINANZIARIA:

CONTRIBUTO REGIONE L. 500.000.000 Euro 258.228,45

CONTRIBUTO STATO L. 500.000.000 Euro 258.228,45