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Bollettino Ufficiale n. 11 del 14 / 03 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2002, n. 7-5413

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Francavilla Bisio (AL). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Francavilla Bisio (AL) adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 30 in data 13.12.1999, n. 15 in data 26.9.2000 e n. 12 in data 1.8.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 21.1.2002, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Francavilla Bisio, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazioni consiliari n. 30 in data 13.12.1999 e n. 15 in data 26.9.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Norme tecniche di Attuazione

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav.1 - Planimetria sintetica di piano in scala 1.25000

- Tav.2 - Tavola di PRGC in scala 1:5000

- Tav.3 - Sviluppo relativo al concentrico in scala 1:2000

- Tav.4 - Sviluppo relativo al centro storico in scala 1:1000

- Elab. - Relazione Geologica

- Tav.1 - Carta geologica in scala 1:10000

- Tav.2 - Carta Geomorfologica, dei dissesti, della dinamica fluviale e del reticolo idrografico minore in scala 1: 10000

- Tav.3 - Carta geoidrologica e delle opere di difesa idraulica in scala 1:10.000

- Tav.4 - Carta dell’acclività in scala 1:10.000

- Tav.5 - Carta litotecnica in scala 1:10.000

- Tav.6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica del territorio in scala 1: 10000

- Tav.6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica del territorio in scala 1:5000

- deliberazione consiliare n. 12 in data 1.8.2001, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Controdeduzioni

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione

- Elab. - Schede di rilevamento delle frane

Schede di rilevamento dei processi lungo la rete idrografica

- Elab. - Relazione idraulica

- Tav.2 - Tavola di PRGC in scala 1:5.000

- Tav.3 - Sviluppo relativo al concentrico in scala 1:2000

- Tav.2 - Carta Geomorfologica, dei dissesti, della dinamica fluviale e del reticolo idrografico minore in scala 1: 10000

- Tav.6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica del territorio in scala 1:5000.

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi dell’11º comma dell’art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i.

Alle Norme Tecniche di Attuazione -

art. 11  comma 4 - Fasce di rispetto pag. 22

Al punto g) occorre, dopo le parole, “le fasce di rispetto del torrente Lemme pari a mt. 100" inserire la dicitura ”... art. 29 L.R. 56/77 e s.m.i.".

In calce all’articolo 11 a pag. 23 delle N.T.A. occorre inserire il comma h) che recita: “Per i corsi d’acqua demaniali, anche se non individuati con fascia di rispetto di mt. 100 in base all’art. 29 L.R. 56/77 e s.m.i., valgono in ogni caso sempre le fasce di rispetto di mt. 10 come previsto dal R.D. 25 luglio 1904 n. 523".

art. 11 bis - pag. 28

Per l’area edificata in prossimità di C.na della Signora la normativa prevista nelle N.T.A....s’intende stralciata e sostituita con: “Per quanto riguarda l’area edificata in prossimità della Cascina della Signora sottoposta a rischio di smottamento del versante sul torrente Lemme a causa del fenomeno di erosione al piede da parte delle acque di piena del corso d’acqua si rendono necessari interventi di riassetto consistenti in: - protezione della scarpata dall’erosione del torrente Lemme, corretta regimazione delle acque superficiali di gronda e scarico dei fabbricati esistenti.

Le opere ammesse relative agli edifici esistenti sono le seguenti:

manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia senza aumento di carico antropico.".

Per la zona Cascina Molinetta occorre aggiungere in calce all’art. 11 bis “Anche a seguito della realizzazione di opere di sistemazione e riassetto territoriale indispensabili per la difesa dell’esistente, non sarà possibile alcun incremento di carico antropico.”.

Per le “Classi di Pericolosità - Tabella Esplicativa” vengono stralciate le tabelle a pag. 30, 32,33 delle N.T.A. e sostituite con le seguenti:



art. 11 bis - pag. 34

La normativa riguardante gli “edifici sparsi in zone potenzialmente pericolose” si intende stralciata e sostituita dalle seguente:

“Nella vasta area di fondovalle classificata in Classe IIIa, sono presenti alcuni fabbricati isolati (Molino di Bisio, Cascina Eugenia, Cascina Nuova, Cascina Borbotto, Avio superficie), edificati in zone potenzialmente pericolose per esondazioni del torrente Lemme. Per le attività agricole, ubicate nella Classe III a, in assenza di alternative praticabili, si ritiene possibile, qualora le condizioni di pericolosità dell’area lo consentano tecnicamente, la realizzazione di nuove costruzioni che riguardino in senso stretto edifici per attività agricole. Sono escluse in ogni caso, la possibilità di realizzare nuove costruzione in ambiti di dissesti attivi, in settori interessati da processi distruttivi torrentizi, in aree nelle quali si rilevino evidenze di dissesti incipienti.

Tali edifici dovranno risultare non diversamente localizzabili nell’ambito aziendale e la loro fattibilità verificata ed accertata da opportune indagini geologiche, idrogeologiche e se necessario geognostiche dirette di dettaglio, in ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare 16/URE e dal D.M. 11.3.88. La progettazione dovrà prevedere accorgimenti tecnici specifici finalizzati alla riduzione ed alla mitigazione del rischio e dei fattori di pericolosità. Anche a  seguito della realizzazione di opere di sistemazione e riassetto territoriale, indispensabili per la difesa dell’esistente; non sarà possibile alcun incremento di carico antropico.