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Bollettino Ufficiale n. 09 del 28 / 02 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 18 febbraio 2002, n. 5-5293

L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Villafranca Piemonte (TO). Revisione del Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Revisione del Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Villafranca Piemonte, in Provincia di Torino, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 69 in data 23.12.1998, n. 3 in data 19.1.2001 e n. 26 in data 9.5.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 28.11.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

Art. 2

La presente approvazione della Revisione del vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Villafranca Piemonte consente, con l’introduzione delle modifiche “ex officio”, l’esonero del Comune stesso dall’obbligo di adeguare lo Strumento Urbanistico Generale alle prescrizioni del P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico).

ART. 3

La documentazione costituente la Revisione del Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Villafranca Piemonte, debitamente vistata, si compone di:

Deliberazione consiliare n. 69 in data 23.12.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Osservazioni

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Schede di Piano

- Elab. - Norme tecniche di attuazione

- Elab. - Relazione geologico-tecnica sulle aree di nuovo impianto con norme tecniche per l’attuazione del Piano

- Tav.2.1.1 - Carta geolitologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta dei dissesti idrogeologici e Carta geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000

- Elab. - Relazione a commento alla Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica e alla Carta geomorfologica e dei dissesti idrogeologici e Carta geoidrologica

- - Certificazione del Geologo incaricato, datata 30.11.1998, circa la conformità degli elaborati alle indicazioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP dell’8.5.1996

- Tav.2.2.1 - Stato di fatto - Attività, in scala 1:10000

- Tav.2.2.2 - Stato di fatto - Residenze, in scala 1:10000

- Tav.2.3.1 - Condizioni - Centro abitato - Sviluppo “A”, in scala 1:1500

- Tav.2.3.2 - Condizioni - Centro abitato - Sviluppo “B”, in scala 1:1500

- Tav.2.3.3 - Condizioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.3.4 - Condizioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.3.5 - Condizioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.3.6 - Condizioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.4.1 - Destinazioni - Centro abitato - Sviluppo “A”, in scala 1:1500

- Tav.2.4.2 - Destinazioni - Centro abitato - Sviluppo “B”, in scala 1:1500

- Tav.2.4.3 - Destinazioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.4.4 - Destinazioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.4.5 - Destinazioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.4.6 - Destinazioni - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.2.5.1 - Localizzazione attività agricole - Centro abitato - Sviluppo “A”, in scala 1:1500

- Tav.2.5.2 - Localizzazione attività agricole - Centro abitato - Sviluppo “B”, in scala 1:1500

- Tav.3.1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000

- Tav.3.2.1 - Progetto di Piano, in scala 1:10000

- Tav.3.2.2 - Progetto di Piano - Sviluppo “A”, in scala 1:1500

- Tav.3.2.3 - Progetto di Piano - Sviluppo"B", in scala 1:1500

- Tav.3.2.4 - Progetto di Piano - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.3.2.5 - Progetto di Piano - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.3.2.6 - Progetto di Piano - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.3.2.7 - Progetto di Piano - Frazioni, in scala 1:1500

- Tav.3.3.1 - Opere di urbanizzazione - Sviluppo “A”, in scala 1:1500

- Tav.3.3.2 - Opere di urbanizzazione - Sviluppo “B”, in scala 1:1500

- Tav.3.4.1 - Edifici vincolati ed ambiti vincolati - Concentrico, in scala 1:1500

- Elab.3.4.2 - Edifici vincolati ed ambiti vincolati - Frazioni, in scala 1:1500

- Elab.3.4.3 - Edifici vincolati ed ambiti vincolati - Documentazione fotografica

- Tav.3.5.1 - Fasce di rispetto fiumi e vincoli, in scala 1:10000

- Tav.3.5.2 - Fasce di rispetto strade, in scala 1:10000

- Tav.3.6.1 - Piano Territoriale del Po, in scala 1:10000

Deliberazioni consiliari n. 3 in data 19.1.2001 e n. 26 in data 9.5.2001, esecutive ai sensi di legge, con allegati i seguenti elaborati sostitutivi dei corrispondenti precedentemente adottati con deliberazione consiliare n. 69 in data 23.12.1998:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Norme tecniche di attuazione

- Elab. - Schede di Piano

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni al P.R.G.C. formulate in seguito alla pubblicazione delle parti modificate con D.C. n. 69/2000

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni regionali

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav.3.2.1.a - Progetto di Piano, in scala 1:5000

- Tav.3.2.1.b - Progetto di Piano, in scala 1:5000

- Tav.3.2.1.c - Progetto di Piano - Centro storico, in scala 1:1000

- Tav.3.2.2 - Progetto di Piano - Sviluppo A, in scala 1:1500

- Tav.3.2.3 - Progetto di Piano - Sviluppo B, in scala 1:1500

- Tav.3.4.1.a - Centro storico - Edifici ed ambiti vincolati, in scala 1:1000

- Tav.3.5.1 - Fasce di rispetto fiumi e vincoli, in scala 1:10000

- Elab. - Dichiarazione di conformità degli elaborati alla Circolare P.G.R. n° 7/LAP dell’8.5.1996, a firma del Geologo incaricato, datata 2.10.2000

- Tav.GEO1 - Carta dei dissesti idrogeologici, in scala 1.10000

- Tav.GEO2 - Carta geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav.GEO3 - Carta della soggiacenza della falda, in scala 1:10000

- Tav.GEO4 - Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni, in scala 1:10000

- Tav.GEO5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000

- Tav.GEO5b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica. Dettaglio ad Est di Loc. S. Grato, in scala 1:5000

- Tav.GEO6 - Segnalazione della Banca Dati Geologica Regionale, in scala 1:25000

- Elab.GEO7 - Relazione geologico-tecnica.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche cartografiche

Tav. 3-2-1-a e 3-2-1-b in scala 1:5.000

- Nella legenda di entrambi gli elaborati, si sostituisce la dicitura “zone urbane consolidate” corrispondente alla sigla U2 con la corretta dicitura “zone di sviluppo urbano”.

-  Sempre nella legenda di entrambi gli elaborati, si stralciano i seguenti simboli e corrispondenti diciture: “L) insediamento arteriale”, “T) traghetti, porti natanti, guadi, passerelle pedonali”, in quanto non presenti all’interno del confine del Comune di Villafranca.

Tav. 3-2-2 in scala 1:1.500

- Sul bordo superiore della tavola, si intende riportata la porzione di zona SRD, che compare interamente sulla soprastante tav. 3.2.3.

- In legenda, si intende sostituito il fondino a puntini erroneamente indicato per le zone TC con il fondino a quadretti diagonali grandi effettivamente utilizzato nella planimetria (ved. zone TC-A, TC-B).

- Per le motivazioni espresse al punto 2.4 precedente, il lotto contraddistinto con sigla “PR3" compreso nella zona PC3 si annette alla confinante zona ”R18", con adeguamento della retinatura che da “puntinato” viene modificata in “grigio unito chiaro”, analogamente a quanto indicato in legenda per le corrispondenti sigle “R”, sempre mantenendo la sigla “PR3" sul lotto oggetto dell’intervento.

Tav. 3-2-3 in scala 1:1.500

In legenda, si completa il rettangolo corrispondente alla sigla PC con il fondino a puntini effettivamente utilizzato nella planimetria (Ved. zone PC1, PC2, PC10).

Modifiche al testo delle Norme Tecniche di Attuazione

Art. 1 - Elementi costitutivi del P.R.G.

Dopo l’elenco delle tavole, al fondo del comma 2 delle note, in calce alle parole “elaborato in scala più dettagliata.” si inserisce la seguente specificazione: “In ogni caso, qualora si riscontrassero discordanze riguardanti le delimitazioni delle aree sottoposte a vincoli o fasce di rispetto derivanti da strumenti sovraordinati (P.T.O., P.S.F.F.) fra tavole diverse a scale diverse, sarà ritenuta prevalente, e quindi vincolante, la rappresentazione più coerente con lo strumento sovraordinato approvato; qualora si riscontrassero discordanze riguardanti le delimitazioni delle aree sottoposte a vincoli di tipo geologico fra tavole diverse a scale diverse, sarà ritenuta prevalente, e quindi vincolante, la rappresentazione relativa al vincolo individuato ai sensi della Circolare n. 7/LAP più esteso.”.

Art. 6 - Tipi di intervento

Paragrafo “Interventi fondiari”, punto “f) - demolizione”:

per una maggiore tutela degli interventi su edifici di pregio, al 4º comma, dopo le parole “vincoli di cui” si stralciano le parole “alle leggi n. 1089/1939 e n. 1497/1939" e si aggiunge ”al D.L. 490/99, né quelli individuati dal P.R.G. ai sensi dell’art. 24 della L.R. 56/77 e s.m.".

Art. 7 - Interventi su immobili di particolare interesse

al comma 3, dopo la parola “Soprintendenza”, si inserisce la seguente precisazione: “____ o del Settore Beni Ambientati della Regione Piemonte secondo le specifiche competenze”; inoltre, nel titolo del 3º comma stesso, il riferimento alle leggi 1089/39 e  1497/39 deve intendersi sostituito con “____ D.L. 490 del 29.10.99.”.

Art. 10 - Condizioni per l’insediabilità

Paragr. 2-1, aree PC-PN-TC-TN:

alla penultima alinea, dopo le parole “nella misura” si sostituisce “ritenuta necessaria” con “conforme alle prescrizioni dell’art. 21 della L.R. n. 56/77 e s.m.i. riferite alle singole destinazioni d’uso ammesse.”.

Art. 11 - Prescrizioni

In  attesa dell’approfondimento avente come oggetto il centro storico, così come previsto dalla citata D.C. n. 3/2001, si rende al momento necessario perfezionare almeno in parte l’apparato normativo facente parte dello strumento urbanistico in esame al fine di rendere coerente l’operatività edilizia ammessa con le modalità attuative previste (intervento diretto e/o P.d.r.).

[] Paragr. 1 - 1 - aree urbane aventi carattere storico - artistico - documentano ed ambientale RS:

- i commi 1 e 2 “La tav. 3-2-1c elaborata ____ omissis ____  prescrizioni di Piano Regolatore.” sono stralciati e sostituiti dalla seguente prescrizione: “La tav. 3-4-1 - a riporta le aree e gli edifici del centro storico vincolati ai sensi dei D.L. 490/99 (ex L. 1089/39) e dell’art. 24 della L.R. 56/77 e s.m.i.; la tav. 3-2-1-c riporta i tipi di interventi ammissibili sui singoli ambiti o edifici compresi nel centro storico,”;

- i commi 4, 5, 6, dalle parole “Per taluni interventi ____” alle parole “____ con ricostruzione”, si intendono stralciati poiché di natura discorsiva e privi di carattere prescrittivo.

- nel testo del successivo 7º comma (“Tutti gli interventi ____”) si intendono eliminate le seguenti parole “____ nel rispetto del presente articolo al n. 3 comma 4º ____” e “____ al n. 3 comma 5º ____”.

- al comma 8, si ribadisce la necessità di escludere la possibilità generalizzata di effettuare arretramenti dei corpi edilizi, operazione pertinente al previsto studio di approfondimento; si stralcia pertanto la frase “Sono possibili arretramenti a discrezione ____ omissis ____ parere favorevole della C.I.E” anche in ragione dell’attuale mancata individuazione cartografica nelle tavole in scala 1:1.000 fornite in sede controdeduttiva;

- al comma 12, il testo dei punti 2 e 3 risulta evidentemente difforme dalle prescrizioni della tav. 3.2.1 c adottata dal Comune in sede controdeduttiva per normare l’operatività del Centro Storico; pertanto, tenuto anche conto di quanto segnalato dal Comune con nota n. 9129 del 2.10.2001, si intende eliminato il testo dei punti 2 e 3 e sostituito con la seguente precisazione: “2) con concessione e con strumento urbanistico esecutivo quelli prescritti dalla tav. 3-2-1c e relativa legenda.”.

- al comma 14 dopo le parole “____ diversa da quella residenziale ____” si stralciano le parole “____ con le sottoelencate modalità di intervento” e si integra il testo secondo il seguente criterio generale: “sono recuperabili ad uso residenziale i volumi compresi negli edifici principali, e quelli caratterizzati da dimensioni, struttura e posizionamento compatibili con tale riuso; tali operazioni sono attuabili con le sottoelencate modalità di intervento: ____”.

- alla seconda alinea del comma 14, dopo le parole “- con strumento urbanistico” si inserisce la precisazione “esecutivo”;

- nel testo del comma 26 riferito alla parte di area RS inserita in fascia C del PSFF, si eliminano le parole “ove possibile” che annullerebbero di fatto il carattere prescrittivo della norma.

[] Paragr. 1 - 2 - Nucleo urbano consolidato di antica formazione R:

- In coerenza con i disposti applicati al paragrafo 1 - 1, al comma 6, dopo le parole “____ diversa da quella residenziale ____” si stralciano le parole “____ con le sottoelencate modalità di intervento” e si integra il testo secondo il seguente criterio generale: “sono recuperabili ad uso residenziale i volumi compresi negli edifici principali, e quelli caratterizzati da dimensioni, struttura e posizionamento compatibili con tale riuso; tali, operazioni sono attuabili con le sottoelencate modalità di intervento: ____”.

[] Paragr. 1 - 4 - Nuclei frazionali RA:

- poiché in evidente contrasto con quanto stabilito dall’art. 16 (punto 4) delle N.T.A. del P.S.F.F, ovvero dell’art. 39, punto 4, delle N.T.A. del P.A.I., (Interventi di carattere incrementativi sono ammessi in fascia B solo per gli edifici e le attività agricole), al comma 12 si stralcia l’intero punto “f) Interventi di ampliamento delle attività ____ omissis ____ l’area del previsto intervento.”.

[] Paragr. 2 - 3 - Aree turistiche ricettive confermate TC:

- al comma 5, si corregge il seguente errore materiale: dopo le parole “con la simbologia” si stralcia la sigla “ET” e si sostituisce con “*T”;

- al comma 12, dopo le parole “varie attività della zona” si aggiunge la precisazione “, ai sensi dell’art. 28 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.”

- al comma 18 (l’Amministrazione Comunale potrà ____ ecc.) si intende aggiunta la seguente precisazione: “con esclusione dei parcheggi che dovranno, in ogni caso, essere realizzati in loco.”.

[] Paragr. 2 - 5 - Insediamenti produttivi confermati PC:

- poiché in evidente contrasto con quanto stabilito dall’art. 16 (punto 4) delle N.T.A. del P.S.F.F., ovvero dell’art. 39, punto 4, delle N.T.A. del P.A.I., si stralcia l’intera prescrizione della 3^ alinea del 3º comma: “- Interventi di ampliamento delle attività ____ omissis ____ l’area del previsto intervento.”.

[] Paragr.  5 - 1 - Aree agricole A - A1 - A2:

- al comma 27, poiché in evidente contrasto con quanto stabilito dall’art. 16 delle N.T.A. del P.S.F.F., ovvero dell’art. 39, punto 4, delle N.T.A. del P.A.I., si stralcia l’intero punto: “j) interventi di ampliamento delle attività ____ omissis ____ l’area del previsto intervento.”.

[] Paragr. 5 - 2 - Aree A3:

- al terz’ultimo comma, poiché in evidente contrasto con quanto stabilito dall’art. 16 delle N.T.A. del P.S.F.F., ovvero dell’art. 39, punto 4, delle N.T.A. del P.A.I., si stralcia l’intero punto “n) Interventi di ampliamento delle attività ____ omissis ____ l’area del previsto intervento.”.

[] Paragr. 6-1

Si inserisce un nuovo paragrafo, avente il seguente titolo: “6 - 1 Prescrizioni derivanti dal recepimento dei pareri dei Settori Regionali ”Prevenzione territoriale del rischio geologico", “Pianificazione Difesa del Suolo” e “Sett. decentrato OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Torino” ed il seguente articolato, estratto testualmente dai pareri dei suddetti Settori:

“In tutto il territorio comunale si applicano le disposizioni seguenti, derivanti dal recepimento dei pareri dei Settori Regionali citati nel titolo; qualora si riscontrassero discordanze con i contenuti di altri paragrafi e/o articoli delle presenti Norme Tecniche di Attuazione, relativamente a determinate zone urbanistiche, sarà ritenuto prevalente, e quindi vincolante, quanto stabilito nel presente paragrafo.

- Relativamente al reticolo idrografico secondario (Bealera grossa del Molino, Bealera Sterpissone, Bealera Sterpissone nero, Gora Mottura), si intendono applicati i disposti dell’art. 29 della L.R. 56/77 con individuazione delle relative fasce di rispetto anche se le stesse non risultano riportate graficamente sulle tavole di piano.

Per esigenze di interventi di manutenzione e di prevenzione territoriale, si intende prevista e riportata graficamente sulla cartografia di Piano una fascia di territorio in classe terza (rispettivamente “3a” se inedificata e “3b” se edificata) di pericolosità geomorfologica di cui alla Circ. 7/LAP, di ampiezza non inferiore a 5 mt. per sponda, che deve interessare anche i tratti intubati o coperti.

- Si intende parte integrante del P.R.G.C. una copia delle tavole del P.A.I. (foglio 173, sez. II e sez. III; foglio 191, sez. I e sez. IV della cartografia del P.S.F.F.; foglio 191, sez, IV del P.A.I.) riferita al territorio comunale dove sono riportate le fasce fluviali del fiume Po e del torrente Pellice.

- Per quanto riguarda le problematiche idrogeologiche legate alla superficialità della falda freatica, prevalentemente nella porzione centrale del territorio comunale, non possono essere realizzati locali interrati nelle aree classificate in classe 2a e 2b, caratterizzate da soggiacenza compresa tra 0 e 3 metri; per analoghi motivi e per problemi di allagamento, la realizzazione di locali interrati è vietata anche in tutti i terreni posti all’interno delle fasce fluviali A, B e C del P.A.I..

- Per quanto riguarda gli ambiti posti all’interno delle fasce fluviali, valgono le seguenti prescrizioni:

- Fascia Fluviale C

In tale ambito fluviale, in ottemperanza ai disposti della Nota Esplicativa alla Circ. 7/LAP, punto 10.2, è esclusa l’appartenenza alla classe I, mentre è ammessa l’appartenenza alle classi II e III; pertanto tutte le aree ricadenti nella fascia fluviale C sono ricondotte alla classe IIb di pericolosità geomorfologica, e in esse è vietata la realizzazione di locali interrati per evitare problemi di allagamento.

- Fascia fluviale C protetta fascia B di progetto

In tale ambito fluviale, situato nel settore nord-occidentale del Comune, nell’area compresa tra le località i Ballarini, i Buffa, Palot, Cascina Bellina, Miglioretti e San Michele, la realizzazione di nuove edificazioni è subordinata alla realizzazione ed al completamento delle opere di difesa sottese dalla fascia B di progetto, così come indicato agli artt. 30 e 31 delle N.d.A. del P.A.I.; in questo settore si applicano altresì le prescrizioni previste per la fascia fluviale B, ai sensi dell’art. 31 delle N.d.A. del P.A.I. e dell’art. 11 della Delibera di approvazione del P.A.I..

- Fascia Fluviale A e B

All’interno di tali fasce è ammessa esclusivamente la realizzazione delle opere e degli interventi indicati agli artt. 29, 30 e 39 delle N.T.A. del P.A.I.; in caso di difformità tra le indicazioni contenute nel presente testo normativo e le prescrizioni dell’Autorità di Bacino, prevalgono queste ultime.

In particolare, le indicazioni sugli interventi permessi nelle aree 3b1 e 3bs.s. (contenute nella Relazione geologica e nella legenda della Carta di Sintesi per la classe 3b1 e 3bs.s.), in quanto aree poste all’interno delle fasce fluviali B e A, si intendono sostituite con quanto prescritto nelle N.d.A. del P.A.I..

La suddivisione in classi di rischio geomorfologico contenuta nella Carta di Sintesi per i terreni all’interno delle fasce fluviali A e B rimane inalterata."

[] Si intendono altresì corrette le indicazioni contenute nel presente testo normativo circa le opere e gli interventi consentiti in tali ambiti, sostituendole con le prescrizioni di cui all’art. 39 delle N.T.A. del P.A.I.; in particolare, si intende corretto in tal senso l’art. 11 del presente testo normativo, di cui si intendono eliminati i commi seguenti: paragr. 1-1, ultimo comma; paragr. 1-2, ultimo comma; paragr. 1-3, comma 24; paragr. 1-4, comma 22; paragr. 1-5, ultimo comma; paragr. 2-1, ultimo comma; paragr. 2-3, ultimo comma; paragr. 2-5, comma 11; paragr. 2-5bis, comma 7; paragr. 2-7, ultimo comma; paragr. 2-8, comma 1 1; paragr. 5-1, comma 41; paragr. 5-2, comma 16.

- Inoltre al termine dei punti dei commi sottoelencati si intende aggiunta la seguente frase  “____ e a condizione che gli stessi non aumentino il livello di rischio e non comportino significativo ostacolo o riduzione apprezzabile della capacità di invaso delle aree stesse, previa rinuncia da parte del soggetto interessato al risarcimento in caso di danno o in presenza di copertura assicurativa”:

- paragr. 1-2, comma 24, punto a)

- paragr. 1-3, comma 14, punto a)

- paragr. 1-4, comma 12, punto d)

- paragr. 2-5, comma 3, prima alinea

- paragr. 5-1, comma 27, punto h)

- paragr. 5-1, comma 50, secondo asterisco del penultimo comma

- paragr. 5-2, comma 16, punto 1).

- Infine al termine dei punti dei commi sotto elencati si intende aggiunta la seguente frase “____ previa rinuncia da parte del soggetto interessato  al risarcimento in caso di danno o in presenza di copertura assicurativa”:

- paragr. 1-4, comma 12, punto c)

- paragr. 5-1, comma 27, punto g)

- paragr. 5-1, comma 50, primo asterisco del penultimo comma

- paragr, 5-2, comma 16, punto k)

Art. 14 - Distanze

[] 4) Distanza dei fabbricati dai corsi d’acqua

- Alla fine, dell’ultimo comma, dopo le parole “allegata al Piano Regolatore Generale Comunale”, si integra con la seguente precisazione: “____’ in ogni caso, qualsiasi proposta di modificazione delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua o del P.S.F.F. dovrà essere preventivamente sottoposta al vaglio delle autorità idrauliche competenti, e non potrà essere considerata operativa prima dell’avvenuta autorizzazione.”.

- Per le motivazioni espresse al precedente punto 2.7, (cfr. anche osservazione della Provincia di Torino, punto m), si integra il citato paragrafo, quale ultimo comma, con le seguenti disposizioni: “Nel rispetto dell’art. 20 del P.T.R. vigente, punto 2.3, si precisa che lungo i corsi d’acqua Po, Pettice e Cantogno compete alla Regione Piemonte il rilascio della autorizzazioni di cui all’art. 151 del D.L. 490/99, in conformità al disposto dell’art. 10 della L.R. 20/89.”.

[] 9) Distanza da pozzi e sorgenti di interesse pubblico

Non essendo ancora concluso l’iter amministrativo che autorizza le nuove fasce di rispetto relative all’area di captazione del pozzo dell’acquedotto comunale, si stralciano i commi 2, 3 e 4 “Si ritiene di adottare ____ omissis ____ alcune attività produttive.” e si sostituiscono con la seguente disposizione: “La fascia di rispetto, anche in presenza di diverse Indicazioni cartografiche, si intende riferita a quella dello strumento urbanistico vigente, nel rispetto del D.P.R. n. 236 del 25.4.1988; le modifiche indicate sulle tavole di piano avranno efficacia solo a conclusione delle procedure di riduzione in corso, previo ottenimento definitivo dell’autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti.”.

Art. 22 - Norme in contrasto

Si ritiene di aggiornare il riferimento di legge al regolamento edilizio  tipo, sostituendo “____ dal D.C.R. 29.7.99 n. 548/9691 ____ omissis ____ Edilizio Tipo ____” con “____ dalla legge regionale 8.7.99 n. 19 (Regolamento Edilizio Tipo)”.

Art. 25 - Aree soggette a vincoli particolari - Normativa del P.T.O.

Per le motivazioni espresse al precedente punto 2.6 e per una piena corrispondenza alla normativa sovraordinata, si inseriscono le seguenti correzioni ed integrazioni:

- Paragr. “Zona N2 inserita nella Riserva naturale speciale (RNS)”:

- al comma 2, punto a), dopo le parole “compatibilità paesistica e ambientale”, si inserisce la frase: “, con i criteri di cui all’art. 4.2 del P.T.O.”;

- al comma 2, punto c), si sostituisce “comma 2’ con ”comma 3";

- Paragr. “Zone A1 e A2 di prevalente interesse agricolo”:

- alla fine del 7º comma, dopo le parole _"coerentemente nel paesaggio agrario" si inserisce la seguente frase “evitando impatti visivi contrastanti”;

- Paragr. “Beni di interesse documentario e di architettura minore e gli ‘annucleati rurali’”:

- nel titolo, si sostituisce la parola “annucleati”, con “annucleamenti”;

- al punto a) del comma 2, dopo le parole “afferenti alle preesistenze”, si aggiunge “edificate e connesse funzionalmente ad esse”;

- al 3º comma, penultima riga, si sostituisce il riferimento “comma 12" con ”comma 6";

- Paragr. “Aree ed attività estrattive”:

- al 1º comma punto b), dopo le parole “di difesa idraulica e di”, si inserisce la parola “ricostruzione”;

- al 1º comma, punto c), dopo le parole “prosecuzione delle attività”, si stralcia la parola “agricole” e si inserisce la parola “estrattive”;

- al 2º comma, punto a.1), dopo le parole “prima dell’adozione del”, si stralcia “presente Piano” e si inseriscono le parole “P.T.O. del Po”;

- ancora al 2º comma, punto a.1), dopo le parole “data di approvazione del”, si stralciano le parole “presente Piano” e si inseriscono le parole “P.T.O. del Po”;

- al 2º comma, punto a.2, dopo le parole “presente articolo, l’attività”, si stralcia “agricola” e la si sostituisce con “estrattiva”;

- ancora al punto a.2 del 2º comma, dopo le parole “fuori degli ambiti”, si stralciano le parole “di coordinamento progettuale” e si inserisce la seguente frase “definiti dalle schede progettuali e dagli schemi grafici illustrativi di cui all’art. 4.1 delle N.T.A. del P.T.O. del Po,”;

- alla 19^ riga dello stesso punto a.2, dopo le parole “altre utilizzazioni incompatibili”, si stralciano le parole “alle norme di cui al presente Piano” e si inserisce la frase “con le norme di cui al P.T.O. del Po,”;

- al comma 2, punto a.3), dopo le parole “da apposite convenzioni”, si stralcia il periodo “con l’ente di gestione ovvero ____ omissis ____ Ente di gestione” e si inserisce la seguente frase: “con le Amministrazioni competenti al rilascio dell’autorizzazione prevista dalla L.R. n. 69/78, ovvero con l’Ente di gestione per le aree comprese nel sistema delle Aree protette dalla Fascia fluviale del Po”;

- al comma 2, punto a.4), dopo il capoverso 11), ovvero dopo le parole “sicurezza dell’alveo del fiume.”, si inserisce la seguente frase: “Lo studio idraulico dovrà avere carattere di organicità e definitività e dovrà contenere, oltre alle normali valutazioni esplicative dell’intervento, gli elementi informativi e valutativi di cui al comma 4 dell’articolo 4.2 del P.T.O. del Po ai fini della verifica di compatibilità ambientale.”; - al comma 2, all’inizio del punto b), prima delle parole “all’esterno della fascia”, si inserisce la seguente precisazione: “nella fascia di operatività diretta,”;

- al comma 2, punto b.4), dopo le parole _eventuali specifiche indicazioni del", si stralciano le parole “presente Piano” e si sostituiscono con “P.T.O. del Po”;

- al comma 2, punto b.4), dopo le parole “posti in calce alle”, si stralciano le parole “presenti norme” e si sostituiscono con “norme del P.T.O. del Po”;

- al comma 2, punto b.4), dopo le parole criteri di cui alle", si stralciano le parole “presenti norme” e si sostituiscono con “norme del P.T.O. del Po”.

Inoltre, osservato che le controdeduzioni comunali, nell’ambito della verifica complessivamente richiesta in merito alla coerenza delle previsioni di piano rispetto alla normativa sovraordinata del P.T.O., non hanno preso in considerazione il contrasto determinato in tal senso dalle possibilità operative ammesse per le aree “PC6" ed ”RC33", nonché dalla previsione della circonvallazione in progetto nel settore sud-est del territorio comunale, si stabilisce di integrare il testo normativa al fino di determinare la necessaria coerenza con lo strumento sovraordinato.

Pertanto nel testo dell’art. 11 delle N.T.A. di variante al paragrafo 1.3, il comma riferito all’area “RC33" si intende sostituito con il seguente:

“L’area RC33 rientra in zona Z.A1 ed in Fascia complementare Fc del P.T.O.; gli usi consentiti dalla destinazione urbanistica stabilita dal P.R.G.C. per le zone RC devono essere limitati a quanto ammesso dalla normativa del P.T.O. (art. 15 delle N.T.A.), ovvero:

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.1 legata alla condizione di intervento C.1;

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.2 legata alla condizione di intervento C.1;

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.3 legata alla condizione di intervento C.2;

- attività 4.2 con modalità di intervento M4.1 legata alla condizione di intervento C.1".

Analogamente al paragrafo 2.1, il comma riferito all’area “PC6" si intende sostituito con il seguente:

“L’area PC6 rientra in zona Z.A1 ed in Fascia complementare Fc del P.T.O.; gli usi consentiti dalla destinazione urbanistica stabilita dal P.R.G.C. per le zone PC devono essere limitati a quanto ammesso dalla normativa del P.T.O. (art. 15 delle N.T.A.), ovvero:

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.1 legata alla condizione di intervento C.1;

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.2 legata alla condizione di intervento C.1;

- attività 4.1 con modalità di intervento M4.3 legata alla condizione di intervento C.2;

- attività 4.2 con modalità di intervento M4.1 legata alla condizione di intervento C.1".

Infine dopo il sesto comma dell’art. 15 delle N.T.A. di variante si intende inserita la seguente prescrizione:

“La realizzazione del tracciato della tangenziale in progetto, prevista a sud-est del centro abitato in prossimità del fiume Po, è subordinata, nel rispetto degli artt. 1 e 5 delle N.T.A. del P.T.O., a specifica autorizzazione da parte delle autorità competenti, ed a condizione che lo stesso progetto risulti incluso nei piani sovraordinati degli Enti territoriali competenti.

Tale infrastruttura risulta infatti ricompresa in parte in ambito “Z.A2" e ”fascia di pertinenza fluviale" del P.T.O,, in parte al confine tra gli ambiti “Z.A1" e ”Z.U"’ ed in “fascia complementare del P.T.O.”.

Modifiche alle schede di piano

Tab. 2 - 2:

I dati relativi alle aree R 18, RC 33, PC 6 si intendono corretti in adeguamento alle modifiche cartografiche e normative apportate.