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Bollettino Ufficiale n. 08 del 21 / 02 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 11 febbraio 2002, n. 32-5269

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Pettenasco (NO). Approvazione del Piano Particolareggiato riferito all’area ubicata tra Via Roma e Via Nichini e della contestuale variante allo Strumento Urbanistico Generale Intercomunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 17 e 40 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Particolareggiato riferito all’area ubicata tra Via Roma e Via Nichini e la contestuale Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente relativi al Comune di Pettenasco, in Provincia di Novara, adottati e successivamente modificati ed integrati con deliberazioni consiliari n. 21 in data 28.10.1998 e n. 39 in data 30.11.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento in data 13.12.2001, che costituisce parte integrante al presente provvedimento - fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

Di decidere l’osservazione presentata a seguito della pubblicazione degli atti dello Strumento Urbanistico Esecutivo, in Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, secondo quanto specificato in narrativa.

ART. 3

Di stabilire in anni sei, dalla data del presente provvedimento, i tempi entro i quali dovrà essere attuato il Piano Particolareggiato in argomento ed i termini entro cui, a norma di Legge, dovranno essere espletate le procedure di acquisizione delle aree.

ART. 4

La documentazione relativa al Piano Particolareggiato ed alla contestuale Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, adottati dal Comune di Pettenasco, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 21 in data 28.10.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni

Elaborati afferenti il Piano Particolareggiato

- Elab. - Relazione illustrativa e Norme di attuazione

- Tav. - Planimetria di P.R.G.I. vigente e modificato in seguito al Piano Particolareggiato, in scala 1:2000

- Tav. - Planimetria di Piano sulle mappe catastali, in scala 1:2000

- Tav. - Planimetria di Piano- Progetto planovolumetrico, in scala 1:200

- Elab. - Relazione geologico-tecnica

Elaborati afferenti la contestuale variante al vigente P.R.G.I.

- Elab. - Relazione illustrativa e Norme di attuazione

- Tav. - Estratto di P.R.G.I. vigente e variante, in scala 1:2000

- Deliberazione consiliare n. 39 in data 30.11.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni della Regione - Relazione

Elaborati afferenti il Piano Particolareggiato, modificato

- Elab. - Relazione illustrativa e Norme di attuazione

- Tav.1 - Planimetria di Piano e inserimento alla scala del P.R.G.I., in scale 1:2000 e 1:200

- Tav.2 - Progetto planovolumetrico - Piante e sezioni, in scala 1:200

- Elab. - Relazione geologico-tecnica

Elaborati afferenti la contestuale variante al vigente P.R.G.I., modificata

- Elab. - Relazione illustrativa e Norme di attuazione

- Tav. - Estratto di P.R.G.I. vigente e variante, in scala 1:2000.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio” nel testo nelle Norme  di Attuazione del P.P.E.

- inserire nel terzo comma, dopo le parole “____ Piano Particolareggiato con valore prescrittivo” la precisazione “- nei limiti comunque di quanto più puntualmente precisato nei successivi capoversi -”

- introdurre quali ulteriori commi aggiuntivi le disposizioni che recitano: “In sede di progettazione esecutiva non si potranno ricercare soluzioni che prevedano alterazioni dell’attuale configurazione delle scarpate poste in fregio alla Via Roma per non dar luogo ad un’isolata soluzione di continuità alla prevalente conformazione delle scarpate sottostanti alla sede stradale. Le scarpate esistenti devono essere mantenute a verde e sottoposte ad interventi di ripristino del manto erboso e della vegetazione arbustica e/o arborea di tipo autoctono; eventuali modeste variazioni alla loro conformazione potrebbero essere ammissibili se finalizzate alla realizzazione di percorsi_ pedonali-ciclabili a livello stradale, previsti da proposte progettuali di carattere unitario, promosse dall’Amministrazione Comunale.

Dovrà essere di conseguenza rivista la distribuzione planimetrica dei volumi emergenti, in misura sufficiente a garantire la salvaguardia delle scarpate e di una significativa porzione della sottostante area a verde, nonchè la suddivisione in più volumi con caratteri tipologici e dimensionali che possano risultare maggiormente compatibili e in armonia con le attigue preesistenze a carattere residenziale.

Le soluzioni progettuali così riviste dovranno comunque garantire il pieno rispetto delle quantità edificabili (superfici, volumi) e dei parametri di intervento (rapporto di copertura, indici di edificabilità, altezze, distanze) stabiliti dal piano regolatore, nell’osservanza piena delle definizioni e delle modalità di calcolo indicate dallo strumento urbanistico generale.

All’interno dell’insediamento indipendentemente da quanto rappresentato in cartografia dovranno essere reperite le necessarie aree pubbliche e/o di uso pubblico nella quantità almeno sufficiente a soddisfare completamente gli standards imposti per le destinazioni residenziali e commerciali dall’art. 21 della L.R. 56/77. Per le attività commerciali si richiamano altresì i disposti del D.lgs. 14/98 e delle D.C.R. 29.10.1999 n. 563-13414 e 1.3.2000 n. 43-29533.

Particolare attenzione dovrà essere prestata agli aspetti viabilistici, utilizzando al proposito gli assi viari secondari già esistenti convenientemente organizzati ed escludendo immissioni dirette dalla via Roma, in modo da limitare al massimo le interferenze sul sistema viario principale.

Si richiama altresì il pieno rispetto di vincoli, limiti, indirizzi metodologici contenuti nelle indagini idrogeologiche predisposte in accompagnamento alla Variante generale al P.R.G.I. di cui alle DD.CC. n. 1 del 18.3.1999, n. 38 del 30.11.1999 e n. 2 del 29.2.2000.

In particolare si precisa che l’attuazione delle previsioni di Piano, ricadendo l’area in classe di pericolosità IIIB1, potrà avvenire solo ad avvenuta verifica della validità delle opere di riassetto  esistenti o alla loro realizzazione ove necessario.

La competa attuazione dell’iniziativa dovrà avvenire entro un periodo di sei anni dalla data di approvazione dello strumento urbanistico esecutivo.”