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Bollettino Ufficiale n. 08 del 21 / 02 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 28 gennaio 2002, n. 38-5175

Gestione del patrimonio immobiliare

A relazione dell’Assessore Burzi

Questa Amministrazione ha affidato con gara ad evidenza pubblica - a far data dal 1999 l’incarico di svolgere il servizio di censimento dei beni immobili e dei beni mobili di proprietà dell’Ente.

I risultati di tale analisi hanno evidenziato un imponente frazionamento sul territorio delle sedi regionali particolarmente evidente nella città di Torino dove gli uffici della Regione risultano articolati in n. 26 sedi con evidenti dispersioni di tempo, di duplicazione di servizi simili, di diseconomi strutturali.

In questi ultimi anni - peraltro - l’Amministrazione ha in più occasioni ribadito la necessità, in attesa di concentrare in una sede più grande il maggior numero di funzioni ed attività, di procedere comunque ad una razionalizzazione degli uffici raggruppandoli - per quanto possibile - per Direzione.

Tale azione ha da subito evidenziato problematiche di spessore venendo altresì a coincidere con l’obbligatorietà per l’Ente di mettere a norma sotto il profilo impiantistico, elettrico ed edile gli spazi dedicati alle attività ospitanti dipendenti ed accessibili al pubblico.

Le normative nel frattempo intervenute hanno imposto la stesura dei “documenti di valutazione dei rischi” (ex D.lgs 626/94), redazione avvenuta in contemporanea con il censimento del patrimonio.

Oggi tutte le sedi in cui operano i dipendenti regionali, sia di proprietà che in locazione e/o comodato, sono state censite sotto questo aspetto ed è faticosamente iniziata, stante altresì il cospicuo onere conseguente, la loro messa a norma.

L’individuazione da parte della Giunta della figura del datore unico di lavoro oggi per definizione coincidente con il Direttore regionale al Patrimonio e Tecnico ha accelerato tale processo e nel contempo è ormai avviato da due anni, l’appalto del “Sistema dei Servizi per la gestione e l’innovazione degli impianti tecnologici e speciali all’interno dell’Ente Regione.

Parallelamente si è assistito alla massiccia delegificazione derivata dalle riforme che hanno investito la Pubblica Amministrazione: nuove funzioni attribuite alle Regioni, alle Province con inevitabile acquisizione di spazi e cessione di contratti. Una situazione assai dinamica che - soprattutto negli anni 1999/2000 - ha visto un incremento cospicuo anche della spesa dedicata all’acquisizione di nuovi spazi per uffici, anche perché le nuove norme afferenti la sicurezza sul posto di lavoro hanno comportato precise limitazioni soprattutto per quanto concerne la materia della prevenzione incendi, la presenza di archivi e materiale stampato negli uffici, nei corridoi, a volte nei sottotetti oppure negli scantinati: situazioni che sono state rilevate ed alle quali si è dovuto porre con urgenza rimedio.

Analogamente il “posto di lavoro”, gli spazi adiacenti, la collocazione dei videoterminali hanno di per sé imposto sotto il profilo della sicurezza e della qualità nuove regole, attenzioni e vincoli.

Ciò ha comportato una ricerca sul mercato di nuovi immobili, non essendo sufficienti e funzionali quelli di proprietà, ed hanno conseguentemente trovato diversa collocazione la Direzione Programmazione, Edilizia, Patrimonio e Tecnico, Organizzazione, Personale, Informatica, Controllo di Gestione.

Le “carte” sono state archiviate in nuovi spazi a ciò predisposti rendendo sotto il profilo “sicurezza” più efficienti gli uffici. Pur avendo risolto alcune situazioni critiche ne rimangono altre in attesa di soluzioni derivanti anche dall’obbligo di restituire immobili al Ministero. (vedi la Manica Lunga al Palazzo Reale futura sede della Galleria Sabauda) o di collocare alcune nuove Agenzie di recente costituzione (Aress, ATR ecc.) o di sovraffollamento come quelle dell’Assessorato al Turismo.

Pur considerando l’oggettiva necessità di proporre adeguate soluzioni alle suddette criticità regionali, in attesa di poter dar definitivamente corso alle procedure per l’affidamento dell’incarico di progettazione della nuova sede per uffici dell’Ente, la Giunta Regionale ritiene necessario definire alcune linee di carattere generale a cui la Direzione Patrimonio e Tecnico dovrà scrupolosamente attenersi nell’attribuzione degli spazi alle singole Direzioni nonché nella ricerca di nuove soluzioni logistiche, al fine di rendere per quanto possibile equilibrata la distribuzione e le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Prioritariamente, richiamando i principi stabiliti anche a livello europeo nonché dalla legislazione italiana e dalle norme Uni in materia, si ritiene di stabilire quanto segue:

a) lo spazio netto per ogni dipendente non può essere superiore a 12 mq.;

b) l’ufficio singolo - in linea di massima - deve essere esclusivamente garantito alle figure dirigenziali. Pertanto sarà cura dei Direttori, in collaborazione con la Direzione Patrimonio e Tecnico, ridefinire l’assegnazione degli spazi con un conseguente accorpamento;

c) tale accorpamento dovrà conseguentemente comportare la dismissione di alcune unità oggi locate;

d) le Direzioni che ancora non hanno provveduto dovranno redigere in accordo con la Direzione competente il massimario di scarto dei documenti d’archivio, con le conseguenti eliminazioni - secondo le consolidate procedure - dei documenti oggi inutilmente ricoverati a titolo oneroso;

e) il ricovero delle autovetture personali dei dipendenti non può in nessun caso configurarsi come un onere a carico dell’Amministrazione salvo casi eccezionali riservati esclusivamente ai Direttori che utilizzano l’auto di proprietà per lo svolgimento delle attività di competenza.

Tutto ciò premesso e considerato, al fine di dare attuazione al piano di riordino come da allegato nell’ambito e nel rispetto dei principi su definiti di massimo rigore per il contenimento dei costi a carico dell’Amministrazione;

visto il DPR 547/55 art. 12;

visto D.lgs 626/94;

visto il D.P.R. 303/96 e la norma UNI 10915/2001;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

per le ragioni in premessa descritte, di dare mandato alla Direzione Patrimonio e Tecnico affinché nell’assegnazione degli spazi e degli uffici alle strutture si attenga al seguente criterio: venga garantito ad ogni singolo dipendente, in conformità con quanto stabilito dalle vigenti normative, uno spazio netto non superiore ai 12 mq., nonché di attenersi alle altre indicazioni descritte in premessa.

Nel rispetto di tale principio vengano effettuati gli accorpamenti necessari con la conseguente dismissione di alcune unità già locate come da scheda allegata.

Per un costante monitoraggio della spesa la Direzione Patrimonio e Tecnico fornirà ogni 4 mesi un’informativa alla Giunta Regionale.

(omissis)