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Bollettino Ufficiale n. 07 del 14 / 02 / 2002

Codice 25.6
D.D. 26 ottobre 2001, n. 1551

Eventi alluvionali del 4/5 Maggio 99 - Comune di Dronero - Progetto per il ripristino delle strade borgata Ghio, Mestre, Eremita, Gianti, Fugirus, Tetti e Rimonda e sistemazione del Rio Piossasco in Fraz. Tetti concentrico - Finanziamento di L. 140 milioni

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

1) Di approvare il progetto per il ripristino delle strade Borgata Ghio, Mestre, Eremita, Gianti, Fugirus, Tetti e Rimonda e sistemazione del Rio Piossasco in Fraz. tetti concentrico nel Comune di Dronero (Cn) con le seguenti prescrizioni:

- Interventi n. 6 e n. 8: sia approfondita la struttura di fondazione, il cui estradosso dovrà essere posto ad una profondità di almeno 0,5 metri dal fondo alveo e verificare in fase esecutiva la stabilità di tale struttura a possibili fenomeni di cedimenti, erosione e scalzamento.

Siano evitate soluzioni tali da comportare diminuzioni di sezione di deflusso idraulico, pertanto in corrispondenza di entrambi i ponticelli è necessario che il corso d’acqua conservi una larghezza d’alveo tale da permettere il passaggio della portata di progetto con un franco di almeno un metro e comunque non inferiore a 0.5*v2/2*g.

- Intervento n. 10: in fase esecutiva, al fine di stabilizzare la platea in progetto e proteggere la scarpata a valle siano previsti i seguenti interventi:

a) raccolta e allontanamento delle acque di pioggia:

b) opere di stabilizzazione del pendio con inserimento di gradonate e/o utilizzo di palificate.

La Conferenza di Servizi precisa che l’appalto ed esecuzione dei lavori del presente progetto comunque vincolato al rispetto delle altre prescrizioni raccolta in CdS n. 15 del 11/05/2001 e che vengono nuovamente elencate:

- Intervento n. 1: le opere previste in progetto, consistenti in 2 muretti in pietra da affiancare alle spalle del ponte e di una platea in cls, siano sostituite con un approfondito intervento di sottomurazione e con un risarcimento della muratura del ponte utilizzando materiali simili a quelli esistenti.

- Intervento n. 2: sia posta particolare attenzione nella realizzazione delle fondazioni per la ricostruzione della spalla del ponticello erosa dal corso d’acqua;

- Intervento n. 3 e 4: la scogliera dovrà essere risvoltata per un tratto di sufficiente lunghezza e idoneamente immorsata a monte nell’esistente sponda; l’opera di difesa spondale abbia la parte di monte (quella a contatto con il terreno) verticale; la sezione di deflusso sia idonea a consentire il passaggio della portata di piena con tempo di ritorno di 200 anni;

- Intervento n. 5, 7 e 16: in fase esecutiva siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità delle opere di difesa spondale, anche nei riguardi della struttura di fondazione il cui piano di appoggio dovrà essere posto ad una quota inferiore a 1 metro rispetto alla quota di fondo alveo e la parte superiore della fondazione sia comunque al di sotto del fondo alveo;

- Intervento n. 9: in fase esecutiva sia eseguita una verifica di stabilità del muro di sostegno in progetto sia nei riguardi delle spinte idrauliche che dei terreni;

- Intervento n. 11, 13 e 14: i massi da porsi a difesa del piede della scarpata dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità e inoltre dovrà essere verificata l’idoneità della loro dimensione affinchè non siano spostati dalla corrente;

- Intervento n. 15: il previsto attraversamento stradale sia realizzato con tubazione in cls avente diametro di almeno 80 cm;

2) di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi, della L. 490/99; della L.R. 45/89.

3) di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche ed integrazioni.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli