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Bollettino Ufficiale n. 03 del 17 / 01 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 21 dicembre 2001, n. 26-4892

Reg. (CE) 1260/99 - DOCUP obiettivo 2. Programmazione 2000/2006. Approvazione del documento denominato “Criteri della Regia Regionale” per l’attuazione delle misure rivolte agli enti pubblici

A relazione dell’Assessore Ferrero:

Premesso che :

il Regolamento (CE) n. 1260/99 del 21/6/99 che riporta le disposizioni generali sui Fondi Strutturali comunitari, per il periodo 2000/2006, definendo in particolare i nuovi obiettivi su cui concentrare l’azione dei Fondi;

la Commissione Europea con Decisione C (2001) 2045 assunta in data 07/09/2001 ha approvato il Documento Unico di Programmazione (DOCUP) ob. 2 della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000/2006;

con deliberazione n. 51/4056 del 01/10/2001 la Giunta Regionale ha preso atto della citata decisione di approvazione del DOCUP ob. 2 programmazione 2000/2006;

con deliberazione n. 83/4453 del 12/11/2001 la Giunta Regionale ha adottato, sulla base delle modifiche ed integrazioni apportate dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 31/10/2001, nella versione definitiva il “Complemento di Programmazione” (di seguito denominato C.d.P.) che contiene le schede delle misure (suddivise per assi d’intervento) da cofinanziare con il F.E.S.R., che costituiscono l’articolazione attuativa del Docup;

richiamate le parti del Regolamento Generale sui Fondi Strutturali che assegnano all’Autorità di Gestione del DOCUP compiti di gestione del programma, responsabilità dell’efficacia e della regolarità della sua attuazione e che tale obiettivo si realizza, anche, mediante la predisposizione di sistemi attuativi omogenei per tutte le misure del programma;

considerato che:

il C.d.P. - allegato 3 “ Disposizione di attuazione” - stabilisce che la realizzazione del Programma sarà assicurata mediante modalità di attuazione, cosiddette “a titolarità regionale”, a “regia regionale” e a “bando”, in funzione delle specifiche tipologie di progetti, specificandone le fasi della procedura amministrativa e definendo, inoltre, il sistema dei criteri utilizzato per la selezione dei progetti;

le misure/linee d’intervento del Docup da sottoporre alla procedura della “regia regionale” sono rispettivamente:

1.1b Promozione internazionale per settori economici ed aree geografiche

2.3 Completamento e sviluppo di strutture insediative per il sistema economico

2.5b Sviluppo del sistema dei prodotti turistici territoriali e termali

3.2 Interventi di riqualificazione locale effettuati da soggetti pubblici

4.1a Riqualificazione edifici ed aree a funzione sociale plurima

4.2b Realizzazione infrastrutture territoriali per lo sviluppo imprenditoriale

ravvisata la necessità che:

per le misure regolate secondo la procedura della “regia regionale” e che rientrano nell’interesse principale degli Enti locali e/o di altri soggetti di diritto pubblico, venga svolta un’azione integrativa da parte dell’autorità regionale volta a garantire una distribuzione equilibrata delle risorse prevenendo possibili distorsioni nello sviluppo equilibrato e armonico di tutti gli ambiti locali;

tra le priorità regionali vada evidenziato l’interesse a perseguire l’obiettivo della valorizzazione del patrimonio regionale delle residenze sabaude, in continuità con il valore strategico già affermato nella precedente programmazione comunitaria e concretizzatosi con l’intervento di restauro della Reggia di Venaria Reale, sul quale peraltro si è rilevata in passato un’ampia convergenza di intenti a livello comunitario, nazionale, regionale e locale;

Al fine di esplicitare gli indirizzi e le priorità d’intervento regionali si rende necessario;

- Approvare il documento denominato “Criteri della Regia Regionale” - allegato e parte integrante del presente provvedimento - quale ulteriore specificazione dei criteri di selezione previsti nel Complemento di Programmazione tramite i quali assicurare un’applicazione omogenea delle procedure di selezione dei progetti rientranti nell’interesse degli enti pubblici;

- Dare mandato alle Direzioni responsabili dell’attuazione delle misure/linee d’intervento di predisporre i provvedimenti attuativi conformemente ai principi stabiliti nel predetto documento;

- dare attuazione ad azioni di rilevante interesse regionale volte a favorire l’offerta culturale attraverso interventi di ristrutturazione e recupero delle “Residenze Sabaude”, creando una riserva specifica all’interno delle risorse previste per le aree ob. 2 della Misura 3.2 pari a 15 Meuro;

tutto ciò premesso;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

Per le considerazioni espresse in premessa:

- di approvare il documento denominato “Criteri della Regia Regionale” - allegato e parte integrante del presente provvedimento - quale ulteriore specificazione dei criteri di selezione previsti nel Complemento di Programmazione tramite i quali assicurare un’applicazione omogenea delle procedure di selezione dei progetti rientranti nell’interesse degli enti pubblici;

- di dare mandato alle Direzioni responsabili dell’attuazione delle misure/linee d’intervento di predisporre i provvedimenti attuativi conformemente ai principi stabiliti nel predetto documento;

- dare attuazione ad azioni di rilevante interesse regionale volte a favorire l’offerta culturale attraverso interventi di ristrutturazione e recupero delle “Residenze Sabaude”, creando una riserva specifica all’interno delle risorse per le aree ob. 2 della Misura 3.2 pari a 15 Meuro;

(omissis)

Allegato

DOCUP ob. 2 - 2000/06

CRITERI DELLA REGIA REGIONALE

Premessa

Il presente documento è finalizzato a precisare i criteri e le procedure utilizzate durante la fase di selezione dei progetti che si realizzano mediante la cosiddetta “regia regionale” previsti nell’attuazione del Docup obiettivo 2000/06. In particolare il Complemento di Programmazione (di seguito denominato CdP) prevede che, per alcune misure, la procedura di concessione dei contributi, oltre a considerare gli aspetti di compatibilità e di coerenza del progetto con la linea d’intervento (sulla base dei criteri di valutazione definiti per ciascuna misura e approvati in sede di adozione del CdP), deve coniugare le attese dei soggetti proponenti con l’insieme degli indirizzi regionali volti al coordinamento, alla razionalizzazione, all’ottimizzazione e alla sostenibilità ambientale dell’intervento generale.

Peraltro la modalità di presentazione a “sportello”, individuata per la presente tornata programmatoria quale la più idonea a garantire condizioni di velocità di spesa per non incorrere nei meccanismi di penalità automatica previsti dalla nuova regolamentazione, venendo meno di fatto la fase di comparazione dei progetti, rischia di favorire involontariamente quei soggetti che hanno maggiore esperienza nell’utilizzo di tali fondi o che, comunque, dispongono di mezzi più favorevoli per accedere più velocemente di altri alle risorse comunitarie.

La “regia regionale” si caratterizza pertanto come attività attraverso cui l’autorità regionale afferma la propria potestà in materia di programmazione dello sviluppo del territorio promuovendo tutte quelle azioni integrative capaci di correggere possibili distorsioni nello sviluppo equilibrato e armonico di tutti gli ambiti locali.

Nella predisposizione degli strumenti procedurali si è tenuto conto, comunque, di alcune esigenze generali che sottostanno agli impegni specifici assunti dalla Regione nei confronti della Commissione Europea durante il negoziato che ha condotto all’approvazione del Docup, ai quali bisognerà quindi assicurare realizzazione e, più in generale, dei principi comunitari posti alla base del funzionamento dei fondi strutturali. Tali orientamenti riguardano:

* Garantire, per la concessione dei contributi, il ricorso a procedure in applicazione delle norme comunitarie, nazionali o regionali nel rispetto dei principi del Trattato di parità di trattamento, di trasparenza, di riconoscimento reciproco e di proporzionalità;

* Garantire il principio dell’addizionalità secondo cui le risorse del Docup devono essere considerate aggiuntive e non sostitutive dell’intervento ordinario reso disponibile dallo strumento nazionale o locale;

* Favorire la distribuzione omogenea degli interventi scongiurando la sovrapposizione delle stesse funzioni in ambiti territoriali limitati e tal fine, nel limite del possibile, orientare l’investimento di risorse secondo il principio di equità;

* Favorire la concentrazione tematica su quelle tipologie d’intervento che, secondo l’interesse regionale, più di altre possono innalzare l’efficienza economica e la competitività dei propri territori nel rispetto dei principi fondamentali di sostenibilità ambientale;

* Valorizzare la programmazione integrata favorendo quelle progettualità che fanno ricorso a tale principio nell’attuazione del programma;

* Promuovere la strategia generale del Docup che viene perseguita in un quadro di integrazione con le altre politiche di sviluppo indipendentemente dallo strumento finanziario utilizzato;

* Favorire lo sviluppo della società dell’informazione quale condizione per accrescere stabilmente la competitività del sistema regionale;

* Favorire quelle iniziative correlate direttamente con l’aumento dell’occupazione, specie se femminile;

* Favorire le iniziative che perseguono obiettivi di miglioramento ambientale globale e specifico.

Procedura della “Regia Regionale”.

La procedura per la selezione dei progetti a regia regionale concerne le azioni di programmazione che rientrano nell’interesse principale degli Enti locali e/o di altri soggetti individuati dal CdP (prevalentemente caratterizzati dalla natura di organismo di diritto pubblico), ai quali la Regione rivolge invito a presentare le proposte progettuali attraverso una manifestazione di interesse.

Le misure/linee d’intervento regolate secondo gli indirizzi della “regia regionale” sono le seguenti:

1.1b Promozione internazionale per settori economici ed aree geografiche

2.3 Completamento e sviluppo di strutture insediative per il sistema economico

2.5b Sviluppo del sistema dei prodotti turistici territoriali e termali

3.2 Interventi di riqualificazione locale effettuati da soggetti pubblici

4.1a Riqualificazione edifici ed aree a funzione sociale plurima

4.2b Realizzazione infrastrutture territoriali per lo sviluppo imprenditoriale

La procedura di raccolta delle domande avviene tramite l’emissione di un avviso pubblico per utilizzare le risorse conferite a ciascuna misura/linee d’intervento previste per tutto il periodo di programmazione 2000/6; verrà, quindi, attivato uno sportello permanente che rimarrà funzionante fino all’esaurimento delle disponibilità finanziarie corrispondenti.

L’implementazione della misura sarà caratterizzato dall’articolazione delle fasi come di seguito specificato e dalla relativa tempistica:

FASE 1: Predisposizione, a cura delle Direzioni interessate, dell’avviso pubblico nel quale saranno precisati i tempi, le modalità di presentazione e la relativa modulistica, entro il primo trimestre 2002. Il bando sarà pubblicato, oltre che sul B.U. della Regione, sul sito INTERNET al seguente indirizzo: www.regione.piemonte.it/industria nella sezione DOCUP ob. 2 2000/06. L’avviso sarà inviato a tutti le Province, le Comunità Montane e i Comuni potenzialmente interessate all’attuazione delle misure.

Le manifestazioni di interesse, con i relativi progetti definitivi e/o documentazione allegata, saranno presentate alle Direzioni competenti cui farà seguito la trasmissione delle domande stesse per via telematica.

FASE 2: Istruttoria e valutazione delle domande. Entro 60 gg dalla data di arrivo della domanda le Direzioni interessate esamineranno la “finanziabilità” del progetto sulla base dei criteri di ammissibilità alla “regia regionale” (già evidenziati nell’allegato 3 del CdP) che nel presente del documento saranno ulteriormente specificati.

Qualora il progetto non superi positivamente questa fase, la domanda viene respinta; tuttavia non si esclude che la stessa possa essere ripresentata previa rimozione delle cause di non finanziabilità.

Valutazione dei progetti ammissibili secondo i principi della “regia regionale”. Questa fase ha l’obiettivo principale di assicurare una equa distribuzione dei finanziamenti sul territorio secondo i criteri successivamente evidenziati.

FASE 3: Comunicazione formale dell’esito finale del procedimento: ai soggetti beneficiari sarà comunicato l’ammissione al finanziamento, l’entità del contributo, le eventuali prescrizioni amministrative e organizzative per la realizzazione del progetto.

Ciascuna Direzione regionale interessata, nel rispetto dei principi generali delineati con il presente documento e in stretto coordinamento con la Direzione Industria, in qualità di autorità di coordinamento Docup, dovrà prevedere che negli avvisi pubblici siano precisati: i soggetti beneficiari (come desunti dal CdP), ulteriori specificazioni attuative volte al perseguimento di obiettivi settoriali e/o specifiche delle linee d’intervento, le modalità di presentazione della domanda e la relativa documentazione da allegare.

Le Direzioni responsabili potranno valutare l’opportunità di introdurre per specifiche tipologie progettuali soglie minime di investimento e massime di contributo.

Elementi rilevanti ai fini della valutazione.

Le domande dovranno essere redatte secondo la modulistica predisposta da ciascuna Direzione competente accompagnata da opportuna documentazione che consenta di verificare:

- Appartenenza del soggetto proponente alle categorie di beneficiari finali individuati nel CdP

- Localizzazione degli interventi con le aree ammissibili ai benefici

- Corrispondenza/pertinenza del progetto con i contenuti della misura/linea d’intervento del CdP

- Compatibilità della tempistica prevista con il cronoprogramma di spesa del Docup

- Rispetto delle politiche comunitarie (concorrenza, ambiente e pari opportunità)

- Completezza degli indicatori di monitoraggio

- la fattibilità giuridico-amministrativo del progetto: possesso degli atti autorizzativi, convenzioni o accordi formali con enti/soggetti coinvolti nel progetto, conformità alla normativa vigente;

- la fattibilità tecnica: predisposizione degli elaborati tecnici definitivi (nel caso di opere e lavori pubblici si fa riferimento al “progetto definitivo” art. 16 L. 109/94.);

- la stretta connessione degli obiettivi del progetto con i fabbisogni del territorio di riferimento;

- la funzionalità dei costi in rapporto all’economicità del progetto e all’ammissibilità delle tipologie di spesa;

- la fattibilità gestionale intesa come dimostrazione dell’efficienza del progetto in rapporto alle soluzioni economiche, organizzative e gestionali adottate per il funzionamento dell’opera, a conclusione dell’intervento;

- la sostenibilità ambientale intesa come protezione della quantità e qualità delle risorse e corretto utilizzo delle stesse, riduzione e contenimento delle pressioni sull’ambiente, prevenzione e controllo di specifiche criticità ambientali.

Il cronoprogramma previsionale di attuazione delle misure dovrà tenere conto delle scadenze di spesa rese vincolanti dalla nuova regolamentazione comunitaria.

Indicazioni generali per la redazione dei cronoprogrammi.

FASE 1: I soggetti che beneficiano dei finanziamenti devono provvedere ad appaltare e avviare i lavori entro i 9 mesi successivi alla data di ammissione del contributo regionale.

FASE 2: L’intervento dovrà raggiungere un livello di avanzamento della spesa (quietanzata) nella misura del 30%, entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo regionale.

FASE 3: La conclusione degli interventi (comprensivo del collaudo finale e della rendicontazione delle spese sostenute e quietanzate) dovrà avvenire in compatibilità con le scadenze del Docup tendo conto delle tempistica più restrittiva del phasing out. Le Direzioni responsabili, in stretto collegamento con la Direzione Industria, potranno prevedere un termine più restrittivo tenendo conto della tipologia dei progetti.

Le Direzioni interessate determineranno autonomamente le modalità da utilizzare per l’organizzazione della valutazione: l’eventuale ricorso a supporti e competenze esterne è raccomandato nei casi in cui la complessità tecnica del progetto richieda approfondimenti specialistici.

La valutazione dei progetti, ai fini dell’ammissione al contributo, sarà effettuata sulla base dei criteri sottoindicati, peraltro già specificati all’allegato 3 del CdP.

* Fase della verifica formale:

- Titolarità del soggetto proponente

- Localizzazione del progetto in zona ammissibile

- Completezza della documentazione richiesta

* Fase della ammissibilità :

- Corrispondenza ai contenuti della misura/linea d’intervento

- Funzionalità dei costi

- Compatibilità del cronoprogramma di spesa

- Coerenza con le politiche comunitarie

- Completezza degli indicatori di monitoraggio

- Fattibilità gestionale (esclusa la linea 1.1.b)

Le Direzioni responsabili dovranno tener conto dei succitati criteri sia nella predisposizione dei moduli di domanda sia nel determinare le modalità di istruttoria.

* Fase di ammissione al finanziamento:

1) Nel caso di completamento di progetti relativi alla precedente programmazione:

* Il soggetto che presenta un progetto di completamento di un’opera finanziata parzialmente con la precedente programmazione, può essere finanziato, purché abbia concluso il pregresso dando dimostrazione dell’effettivo utilizzo;

* Il soggetto che presenta domanda finanziamento ma che deve ancora ultimare progetti finanziati con la precedente programmazione (a valere sui Docup ob. 2, 5b e programmi di iniziativa comunitaria - PIC) viene posto in lista attesa finché non ha concluso il pregresso;

2) Nel caso di nuovi progetti:

* Il soggetto che presenta un solo progetto localizzato in aree non comprese (totalmente o parzialmente) nella precedente programmazione, può essere finanziato;

* Il soggetto che presenta più progetti localizzati in aree non comprese (totalmente o parzialmente) nella precedente programmazione, può ottenere il finanziamento del progetto indicato come prioritario; gli altri vengono posti in lista di attesa e possono essere finanziati successivamente, previa verifica delle disponibilità finanziarie;

* Il soggetto che presenta un solo progetto localizzato in aree comprese totalmente nel precedente periodo di programmazione viene e istruito e può essere finanziato tenendo conto delle iniziative già finanziate con precedenti programmi comunitari nell’area di riferimento, delle motivazioni addotte e degli altri progetti nel frattempo presentati;

* Al soggetto che presenta più progetti localizzati in aree comprese totalmente nel precedente periodo viene finanziato, previa verifica delle condizioni di cui al punto precedente, quello indicato dal soggetto come prioritario; gli altri sono posti in attesa e, compatibilmente con la disponibilità delle risorse, finanziati successivamente.

La presente regolamentazione è da intendersi riferita all’insieme del DOCUP e non alle singole misure.

A parziale deroga di quanto sopra detto, per la Città di Torino potranno essere finanziati anche più di un progetto.

Lista di attesa

I progetti dichiarati ammissibili, ma non finanziati, verranno posti in lista di attesa.

Accertata la disponibilità di risorse finanziarie, a partire da un periodo indicativo di 10 mesi dalla data di apertura del bando i progetti in lista di attesa potranno essere ammessi al finanziamento tenendo altresì conto dei seguenti indirizzi e/o criteri prioritari.

a) Interventi localizzati in comuni non ricompresi nel precedente periodo.

b) Riequilibrio territoriale delle risorse facendo riferimento ai sistemi di riparto provinciale utilizzati per la Misura 3.1a

c) Interventi che dimostrano:

* rilevanza regionale (desumibile da atti programmatici, accordi di programma);

* collegamento e/o l’integrazione con altri interventi previsti dal Docup;

* complementarietà dell’intervento con altri programmi di sviluppo;

* collegamento con le Olimpiadi invernali Torino 2006;

* creazione di nuovi posti di lavoro, specie se rivolta alle donne;

* rapporto diretto (e dimostrabile) con il miglioramento ambientale.

Introduzione del meccanismo di premialità.

I principi introdotti dalla nuova regolamentazione comunitaria evidenziano l’esigenza di garantire una efficace e celere gestione dei fondi mediante una rapida esecuzione degli interventi. Il meccanismo del disimpegno automatico e il mancato raggiungimento della riserva di performance possono determinare un danno economico per la Regione Piemonte. A tale scopo la Regione intende sperimentare, con i soggetti attuatori, forme di incentivazione del tutto analoghe a quelle applicate nel Docup.

Il meccanismo di premialità sarà rapportato al rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma di attuazione degli interventi e della relativa spesa. Saranno applicati i massimali di contribuzione a carico del Docup che tengano conto della caratteristica del soggetto beneficiario in rapporto alla dimensione dell’investimento programmato secondo il seguente schema.

Tabella per il calcolo dei massimali di contribuzione a carico del DOCUP

Ente locale

 

Importo per progetto

 

10.000 ab.

> 10.000 ab.

 

500.000 Euro

 

 

75%

 

65%

> 500.000 Euro

 

 

70%

 

60%

Le percentuali di cofinaziamento a carico del Docup saranno incrementate rispettivamente del 5% per i progetti al di sotto della soglia dei 500.000 Euro e del 10% al di sopra della soglia dei 500.000 Euro qualora verranno rispettate le scadenze di attuazione e di spesa indicate nel cronoprogramma.

Il meccanismo di premialità non si applica alla linea 1.1b

Istituzione del fondo parco progetti.

La Regione ha istituito un Fondo di finanziamento, denominato Fondo Parco Progetti (FPP), allo scopo di favorire i Comuni, di piccola dimensione e con maggiori difficoltà finanziare, per sostenere le progettazioni definitive e concorrere, mediante una sorta di overbooking regionale, a finanziare i progetti che risultano in lista di attesa.

Potranno beneficiare dei contributi per la progettazione definitiva:

* comunità montane

* comuni montani e collinari (vedere Allegato 4 al bando della linea 2.1b).

* comuni singoli o associati fino a 10.000 abitanti

FASE 1: Predisposizione dell’avviso pubblico (e della relativa modulistica); entro la data del 01/02/2002 gli enti locali dovranno far pervenire le loro richieste di finanziamento per la progettazione;

FASE 2: La domanda saranno predisposte secondo la seguente struttura:

* planimetrie di massima;

* la descrizione sintetica dell’intervento e le sue finalità;

* i tempi di realizzazione;

* il costo indicativo, complessivo dell’intervento, da cui sia desumibile il costo per la progettazione definitiva;

* copertura finanziaria per la quota di competenza del beneficiario.

FASE 3: Le strutture regionali verificano la validità dell’iniziativa proposta secondo gli obiettivi e i criteri della misura di riferimento, al fine di valutarne la finanziabilità con il Docup.

FASE 4: Concessione del finanziamento finalizzato a predisporre il progetto definitivo, funzionale alla presentazione della domanda di contributo sul Docup.

FASE 5: Qualora l’intervento sarà ammesso al finanziamento del Docup le spese per la progettazione definitiva rientreranno nei costi rendicontabili al contributo comunitario e, pertanto, le risorse liberate dal FPP potranno essere utilizzate per finanziare nuovi progetti.