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Bollettino Ufficiale n. 01 del 3 / 01 / 2002

Codice 25.9
D.D. 19 settembre 2001, n. 1309

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Ornavasso. Opere di sistemazione frana in loc. Fontanone (L. 10.000.000=). Ripristino muro di sostegno S.C. San Bartolomeo (L. 40.000.000=). Ripristino ponte sul torrente Boecch, in fraz. Migiandone (L. 20.000.000=). Importo totale finanziamento L. 70.000.000=. Importo totale progetto L. 70.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il progetto dei lavori opere di sistemazione frana in località Fontanone, scoronamento, demolizione alberi a precaria stabilità; ripristino muro di sostegno a protezione terrapieno S.C. San Bartolomeo; ripristino ponte sul torrente Boaceh in frazione Migiandone, parte restante, sistemazione e consolidamento spalla, formazione soglia di fondo e costruzione soletta e relative sovrastrutture in Comune di Ornavasso dell’importo complessivo di L. 70.000.000. così suddiviso:

a) per lavori    L.    50.549.336
b) somme a disposizione dell’Amministrazione:
per IVA sull’importo dei lavori (20%)    L.    10.109.867
per spese tecniche    L.    7.500.000
per imprevisti e arrotondamenti    L.    340.797
Sommano    L.    17.950.664
Totale    L.    70.000.000

a condizione che:

1) Le nuove spalle del ponte in località Migiandone siano rivestite in pietra a spacco naturale, eventualmente di recupero con giunti aperti e le barriere di protezione di metallo siano di tipologia simile all’esistente nel rispetto della normativa vigente del codice della strada.

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smotamenti, sconscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo nei muri di sostegno;

5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, del D.Lgs. n. 490/1999 e della L.R. n. 45/1989;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole