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Bollettino Ufficiale n. 01 del 3 / 01 / 2002

Codice 14.1
D.D. 21 dicembre 2001, n. 873

Attuazione del Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER + 2000-2006 approvato con: Decisione della Commissione Europea C/2001 3558 del 19.11.01: invito alla presentazione dei Piani di Sviluppo Locale da parte dei Gruppi di Azione Locale

Con la Comunicazione del 14 aprile 2000 C139/05 la Commissione Europea ha adottato gli orientamenti che definiscono gli obiettivi, il campo di applicazione e le modalità di attuazione dell’iniziativa di sviluppo rurale LEADER + . Indirizzata alle zone rurali, LEADER + si propone di incoraggiare e aiutare gli operatori locali a riflettere sulle potenzialità del territorio in una prospettiva di lungo termine;

il Programma Leader Regionale (PLR) è stato notificato alla Commissione nel novembre 2000 e, a seguito del negoziato con i competenti servizi, è stato approvato nella versione definitiva con Decisione della Commissione Europea C/2001 3558 del 19.11.01;

il PLR, articolato in Sezioni/Misure e Azioni, definisce l’ambito di applicazione dell’iniziativa a livello regionale e contiene tra l’altro:

* l’individuazione delle aree eligibili

* gli obiettivi e la strategia dell’iniziativa

* la tipologia delle operazioni ammissibili a livello di Sezione/Misura/Azione con indicazione dei beneficiari, delle principali categorie di spesa ammissibili, delle intensità e/o l’importo dell’aiuto pubblico cofinanziabile

* la disponibilità finanziaria complessiva per il periodo di programmazione a livello di Sezione

* l’individuazione delle autorità responsabili dell’attuazione;

i beneficiari dei contributi LEADER+ sono società a partecipazione pubblica, rappresentative del tessuto socio-economico del territorio, denominate “Gruppi di Azione Locale”;

per rendere operativo il programma la Giunta Regionale con D.G.R. n. 49 - 4713 del 3.12.01, ha preso atto del PLR approvato dalla Commissione, ha istituito la struttura denominata “Comitato di Sorveglianza” (CdS) incaricata di valutare i risultati raggiunti, e ha approvato il documento attuativo denominato “Complemento di Programma” (CdP), consentendone l’inoltro al CdS per l’approvazione con eventuali emendamenti;

Il Complemento di programma, che definisce le procedure di gestione e le modalità di attuazione, contiene:

* le schede di misura con indicazioni di dettaglio per l’elaborazione dei progetti

* il piano finanziario a livello di misura

* i criteri di valutazione e selezione dei Piani di Sviluppo Locale (PSL)

* le modalità di attuazione e di realizzazione degli interventi contenuti nei PSL

* il sistema di monitoraggio

* il quadro complessivo degli indicatori di programma

* le procedure di controllo finanziario

* il piano delle azioni di comunicazione

il Comitato di Sorveglianza durante la riunione del 12.12.01:

* ha dichiarato aperta l’attuazione del programma approvato con Decisione della Commissione Europea C/2001 3558 del 19.11.01;

* ha approvato il Complemento di Programma, compresi i criteri di assegnazione dei punteggi per la selezione dei GAL richiedendo di adeguarne il contenuto sulla base delle osservazioni intervenute nel corso della riunione e riportate nel verbale agli atti presso l’Autorità di gestione;

* ha demandato all’Autorità di gestione la predisposizione degli atti concernenti:

a) l’elaborazione del modulo di domanda e la pubblicazione dell’invito e per la presentazione dei PSL inerenti la Sezione 1 del PLR denominata “Strategie territoriali di sviluppo rurale”;

b) la selezione dei PSL sulla base di quanto indicato al paragrafo 9.1 del PLR e secondo la metodologia contenuta nel Complemento di Programma;

la Sezione 1 interverrà a favore dei territori rurali che dimostrino attraverso l’elaborazione di un PSL la capacità di concepire ed attuare una strategia pilota di sviluppo integrata e sostenibile, fondata su un partenariato rappresentativo dell’area e imperniata su uno dei seguenti temi catalizzatori:

- utilizzazione dei nuovi know-how e nuove tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi;

- miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali;

- valorizzazione dei prodotti locali;

- valorizzazione delle risorse naturali e culturali;

per essere considerata coerente con il Programma LEADER + la strategia deve risultare:

* “ integrata”: devono essere rese evidenti le interazioni tra operatori, settori e progetti in maniera funzionale allo sviluppo del tema prescelto; potrà trattarsi di una integrazione orizzontale tra settori o di una integrazione verticale tra uno o più segmenti di uno stesso settore; ciò significa che il PSL non può essere una somma di progetti scollegati fra loro o un insieme di interventi settoriali;

* “pilota”, cioè deve risultare innovativa per il proprio territorio anche rispetto agli altri programmi di carattere generale; indicativamente saranno considerati innovativi gli interventi che prevedono:

- la nascita di nuovi prodotti e servizi in riferimento alle specificità locali;

- nuovi metodi che consentano di creare interrelazioni tra le risorse del territorio con lo scopo di sfruttare in maniera migliore il potenziale endogeno;

- interconnessioni tra settori economici tradizionalmente distinti;

- nuove formule organizzative e di partecipazione delle comunità locali alla fase decisionale e attuativa del progetto;

* “trasferibile”, cioè i metodi proposti devono essere replicabili in contesti analoghi; i GAL devono obbligatoriamente prevedere metodologie ad hoc per diffondere i risultati ottenuti;

* “complementare” rispetto agli strumenti di programmazione che insistono sul territorio interessato: da questo punto di vista la strategia deve evidenziare il valore aggiunto apportato da LEADER nei confronti di altri programmi di intervento;

* “sostenibile economicamente” devono cioè essere previsti adeguati strumenti per garantire la vitalità dei progetti in una prospettiva di lungo periodo;

* “sostenibile ambientalmente” cioè lo sfruttamento delle risorse in gioco non deve compromettere le possibilità delle generazioni future; gli interventi proposti devono implicare il raggiungimento di un equilibrio tra lo sfruttamento delle componenti ambientali e la loro capacità di rigenerarsi senza arrecare a queste ultime danni permanenti, o pregiudicare la qualità della vita futura;

la strategia deve rispettare le indicazioni fornite dalla Comunicazione della Commissione del 14 aprile 2000 C139/05, dal PLR e dal Complemento di programmazione; fatti salvi i limiti di partecipazione pubblica contenuti nelle schede di misura, non sono ammissibili investimenti per infrastrutture, né investimenti produttivi di importo unitario superiore a 250.000 Euro;

le Misure e le Azioni della Sezione 1 “Strategie territoriali di sviluppo rurale di carattere pilota” sono le seguenti:

MISURA 1:"Innovazione e qualificazione del sistema produttivo locale"

1.1 Progetti di filiera e di integrazione intersettoriale

1.2 Qualità e certificazione

1.3 Mestieri tradizionali

MISURA 2:"Mantenimento ed insediamento di imprese e residenti"

2.1 Marketing territoriale

2.2 Servizi alla popolazione locale

2.3 Servizi alle imprese

MISURA 3:"Valorizzazione integrata del patrimonio ambientale, culturale e produttivo locale"

1.1. Reti di musei ed ecomusei e utilizzo di edifici di rilevanza storico-culturale

1.2 Interventi di tutela e valorizzazione architettonica e paesaggistica

1.3 Interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale

1.4 Interventi volti alla fruizione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali

MISURA 4: “Comunicazione”

4.1 Interventi generali di comunicazione

MISURA 5: “Supporti tecnici ed organizzativi”

5.1 Organizzazione del GAL

5.2 Servizi di supporto all’attuazione del PSL

5.3 Formazione;

IL DIRIGENTE

Visti gli art 4 e 17 del d.lgs 165/ 2001

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97

determina

a) di prendere atto del Complemento di Programma che recepisce le osservazioni rese dal Comitato di Sorveglianza, in allegato alla presente determinazione per farne parte integrante (ALLEGATO A);

b) di approvare il modulo di domanda per la presentazione dei Piani di Sviluppo Locale in allegato alla presente determinazione per farne parte integrante (ALLEGATO B);

c) di fissare all’ 11 marzo 2002 la scadenza per la presentazione dei PSL; i Gruppi di Azione Locale, devono presentare la domanda, in 3 copie cartacee (di cui una non fascicolata) e 1 copia su supporto magnetico (formato “word” ed “excel”) entro le ore 12 presso:

Direzione Economia Montana e Foreste

Settore Politiche Comunitarie

Corso Stati Uniti, 21 - Torino

Le domande possono essere spedite tramite raccomandata A.R., in tal caso farà fede la data del timbro postale. Le domande pervenute oltre i termini non saranno prese in esame.

Il modulo per la compilazione, il PLR e il Complemento di programma sono disponibili presso il Settore Politiche Comunitarie o sul sito www.regione.piemonte.it/montagna.

I Piani di Sviluppo Locale dovranno essere elaborati esclusivamente utilizzando l’apposita modulistica. Quest’ultima completa di tutti gli allegati, deve essere compilata in riferimento al contenuto del PLR e del Complemento di Programma ai quali si rimanda.

I GAL possono ottenere informazioni per la compilazione all’indirizzo e-mail bianca.eula@regione.piemonte.it o telefonicamente ai seguenti numeri telefonici: 011- 432.2166 oppure 432.2472 dal lunedì al giovedì (ore 9.00 -12.30 e 14.00 - 16.00) e il venerdì (ore 9,00-12.00) ;

La domanda in bollo (ai sensi del D.M. 20/8/92 e s.m.i in materia di “imposta di bollo”) deve essere prodotta in originale con timbro, data e firma del legale rappresentante riportate in ogni pagina dell’elaborato.

Gli allegati indicati nel modulo sono indispensabili ai fini della valutazione del PSL. L’Autorità di gestione si riserva di chiedere qualsiasi ulteriore documentazione che si rendesse necessaria per l’istruttoria.

Le domande presentate incomplete o non redatte in conformità alle indicazioni non verranno prese in considerazione. Farà fede il contenuto del documento cartaceo.

I PSL saranno esaminati dal Comitato Tecnico di Gestione e Coordinamento, così come definito al cap. 9 del PLR, dapprima sotto profilo dell’ammissibilità formale finalizzata a verificare:

* i termini di presentazione

* la completezza della domanda e della documentazione obbligatoria allegata

* i requisiti del soggetto richiedente

* la localizzazione

* le dimensioni dell’area interessata

* la compatibilità del piano finanziario (contributo pubblico max per abitante pari a 50 Euro, distribuzione della spesa per anno, partecipazione pubblica max 60%).

Le domande considerate ammissibili saranno sottoposte alla valutazione di merito secondo quanto stabilito al paragrafo 4.2.1 del Complemento di Programma “Criteri di valutazione e selezione dei PSL”.

I GAL inseriti in graduatoria saranno finanziati fino a concorrenza delle risorse disponibili che per la Sezione 1 ammontano a 19.923.200 Euro.

L’istruttoria e la selezione dei PSL si concluderà entro 90 giorni dalla data di scadenza della presentazione.

L’erogazione dei contributi è disciplinata al paragrafo 4.5 del Complemento di Programma.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione ai sensi dell’art.65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Andrea Ezio Canepa

Allegato (fare riferimento al file PDF)


























ALLEGATO 5 - Schema per la compilazione della Relazione sintetica di compatibilità ambientale del PSL (art. 20 della L.R. 40/98 – Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione) redatta secondo il seguente schema:

- definizione delle caratteristiche ambientali delle aree interessate;

- esplicitazione dei contenuti e degli obiettivi del Piano in relazione alle possibili modifiche sull’ambiente;

- specificazione dei problemi ambientali rilevanti pertinenti alle azioni previste, con specifica attenzione alle aree sensibili;

- definizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale;

- analisi dei prevedibili impatti positivi e negativi sull’ambiente;

- definizione delle misure destinate a ridurre e compensare gli impatti significativi derivanti dall’attuazione del Piano;

- esplicitazione degli indirizzi alternativi presi in considerazione nella fase di elaborazione del Piano.