Bollettino Ufficiale n. 51 del 19 / 12 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 26 novembre 2001, n. 93-4631

Tenuta dei Libri Genealogici ed effettuazione dei controlli funzionali . Modalità di erogazione dei contributi alle Associazioni Provinciali Allevatori del Piemonte (A.P.A.)

A relazione dell’Assessore Cavallera

1. Premesse.

La vigente normativa in materia di tenuta dei Libri Genealogici ed effettuazione dei Controlli Funzionali (L.15.1.91, n.30 e successive modificazioni ed integrazioni; DM 13.1.94, n.172, regolamento di applicazione della suddetta Legge; D.Lgs 4.6.97, n.143; D.Lgs 29.10.99, n.443) conferisce alle Regioni, con il coordinamento del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (MIPAF), la competenza sul finanziamento delle attività esercitate dalle Associazioni Provinciali Allevatori (APA). Le Regioni svolgono anche funzioni di vigilanza e verifica per accertare la regolare esecuzione dei controlli, la tenuta dei Libri, la rispondenza delle registrazioni.

Il MIPAF, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, sentite le associazioni nazionali di allevatori interessate, predispone il “Programma annuale dei controlli funzionali”, al fine di concertare i criteri e gli indirizzi unitari nel rispetto delle specificità delle singole realtà regionali ed assicurarne l’uniforme applicazione su tutto il territorio nazionale: con DDMM n.21157 del 18.4.00 e n.21344 del 10.4.01, sono stati da ultimi approvati, rispettivamente, i programmi per gli anni 2000 e 2001.

Il contributo erogato dalla Regione Piemonte per l’attività di selezione e progresso genetico del patrimonio animale delle diverse specie (145.000 bovini, 14.500 ovicaprini, 2.000 suini, 3.500 conigli, 300 equini) evidenzia un continuo incremento passando dai circa 7,8 miliardi del consuntivo 1996 ai 9,5 miliardi del preventivo 2001, nell’ordine così ripartiti:

APA di Cuneo 4,0 mld;

APA di Torino 2,4 mld;

APA di Vercelli 0,9 mld;

APA di Novara 0,9 mld;

APA di Alessandria 0,7 mld;

APA di Asti 0,6 mld.

L’evoluzione della spesa è imputabile da un lato ad un sensibile incremento dell’attività svolta sul territorio dalle APA (+ 20% di capi controllati nel periodo in osservazione, correlato ad una riduzione del costo unitario) e, in misura maggiore, al recente adeguamento del calcolo della percentuale del contributo concedibile agli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo.

I fondi necessari, un tempo trasferiti dallo Stato con destinazione vincolata, dovranno ora essere individuati dalla Regione all’interno del proprio bilancio, sulla base delle risorse finanziarie complessivamente ed indistintamente assicurate dallo Stato per lo svolgimento delle funzioni conferite.

I fondi, così individuati, saranno finalizzati all’attività di selezione nel rispetto dei principi sanciti dalla L.280/99 che, all’art.2, stabilisce l’unicità per tutto il territorio nazionale della tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici e dei controlli funzionali attraverso la concertazione di criteri e indirizzi unitari nel rispetto della specificità delle singole realtà regionali.

2. Metodo forfetario per il calcolo della spesa da ammettere.

Il MIPAF ha individuato nel metodo di finanziamento forfetario lo strumento conoscitivo delle necessità e dei costi sostenuti dalle APA per le funzioni in esame, elaborando specifici “Manuali operativi” per la determinazione dei costi standard dell’attività di selezione e per la conseguente definizione dell’erogazione contributiva.

Per l’elaborazione del modello di forfetizzazione si è determinato l’elenco dei fattori di produzione dell’intera attività, per ciascuna specie ed i diversi tipi di controllo, quantificando per ognuno di essi il fabbisogno standard ed il costo standard. Per ogni fattore produttivo sono stati altresì individuati i coefficienti di correzione dei parametri quantità e valore unitario, adeguando il risultato del forfait di ciascuna APA a situazioni oggettive. Il sistema di calcolo stabilisce dei parametri di riscontro oggettivo per la stima della congruità della spesa stessa: numero dei capi sottoposti a controllo, numero e tipologia delle aziende nelle quali si effettuano i controlli, numero delle giornate lavorative necessarie

La spesa complessiva quantificata annualmente per ciascuna APA con il metodo a “forfait”, preventiva e consuntiva, viene definita analizzando ogni singola attività di controllo prevista dai rispettivi regolamenti e determinando i costi di ogni singolo fattore di produzione che concorre alla sua formazione. Il modello viene aggiornato, nei parameri e nei criteri, dal Comitato di monitoraggio costituito presso il Ministero al quale partecipano rappresentanti delle Regioni e del Sistema Allevatori.

L’iter tecnico-amministrativo individuato dal metodo si articola, per ciascun anno, in un calendario operativo che prevede sostanzialmente due momenti, uno preventivo ed uno consuntivo:

- 1) il MIPAF comunica alle Regioni le somme necessarie al finanziamento dell’attività, in base al fabbisogno preventivo (forfait preventivo). Il preventivo viene presentato completo dei prospetti finanziari del forfait, accompagnati da una relazione tecnica. Le Regioni esaminano i programmi APA ed erogano acconti compatibilmente con la vigente normativa e le disponibilità di bilancio.

- 2) a conclusione del periodo, l’AIA certifica ed invia a MIPAF e Regioni i volumi dell’attività effettivamente svolta da ciascuna APA, calcolando i relativi importi del forfait consuntivo. La spesa complessiva forfetaria, quantificata per ogni APA, viene definita determinando per tutti i fattori di produzione il costo medio e la quantità relativa ai volumi di attività effettivamente svolta. L’organizzazione degli allevatori garantisce la correttezza nell’attività dei controlli funzionali attraverso una procedura di autocontrollo, sulla base di appositi disciplinari.

Le Regioni provvedono, a seguito della presentazione della richiesta di liquidazione finale e dell’idonea documentazione, all’erogazione del saldo, calcolato nel pieno rispetto degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/2 punto 15). Il contributo annuale concedibile per la tenuta dei libri genealogici ed i controlli funzionali non può superare, rispettivamente, il 100% ed il 70% delle spese ammesse.

Il metodo forfetario risulta pertanto fondato su elementi e parametri omogenei ed oggettivi di determinazione della congruità della spesa rispetto al volume di lavoro effettivamente svolto. L’applicazione del metodo consente inoltre, alla luce delle disposizioni in materia di procedimento amministrativo e compatibilmente con le norme che regolano l’erogazione dei contributi e le funzioni di vigilanza:

- di conseguire una maggiore trasparenza gestionale;

- di evitare la dispersione delle risorse ed ottimizzare quelle esistenti;

- di garantire finanziamenti commisurati, costanti e certi per una struttura organizzativa sempre più efficiente nel settore della selezione del bestiame;

- di semplificare la fase istruttoria amministrativa e snellire le procedure di controllo, con conseguente celerità nelle erogazioni dei contributi e massima convenienza per la stessa Amministrazione.

Per quanto sopra, la Regione ritiene di adottare il metodo forfetario per la determinazione della spesa e del relativo contributo. La spesa ammissibile è in ogni caso vincolata alla disponibilità del bilancio regionale, anche tenuto conto della spesa storica liquidata e del numero dei capi controllati. Comunque si pone l’obiettivo della razionalizzazione del servizio, al fine di recuperare efficienza ed efficacia ed il contenimento della spesa.

3. Contabilizzazione delle spese.

E’ necessario che le APA tengano la contabilità secondo il metodo analitico, che consente di imputare e ripartire distintamente le varie voci di spesa sostenute durante l’anno per le attività di tenuta dei libri e di effettuazione dei controlli funzionali oggetto di finanziamento da tutte le altre attività svolte. Per la ripartizione delle suddette voci di spesa tra attività dei libri ed attività dei controlli viene adottato il sistema individuato nell’allegato al Programma annuale dei controlli definito in sede di Comitato di monitoraggio.

Il calcolo della spesa da ammettere a finanziamento per l’attività in oggetto farà pertanto riferimento ai Manuali operativi ministeriali ed alla contabilità analitica. Tale metodologia viene adottata a partire dall’attività relativa all’anno 2000, per la quale non è stata ancora prodotta la documentazione amministrativa a saldo.

4. Delega alle Province.

La Legge Regionale n.17/99 di “riordino dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca”, dispone il trasferimento alle Province delle funzioni riguardanti gli interventi relativi al miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni animali (art.1, comma 1, lettera c) nonché quelle concernenti la vigilanza sulla tenuta dei registri anagrafici e dei libri genealogici e sull’attuazione dei relativi controlli funzionali (art.1, comma 3, lettera c).

In applicazione dell’allegato I, capitolo I, alla Deliberazione G.R. 45-1880 del 28 dicembre 2000, l’erogazione dei contributi alle APA per gli anni 2000 e 2001 è effettuata dalla Regione, ferma restando la competenza delle Province allo svolgimento dei controlli sull’attività pratica negli allevamenti e la corretta tenuta dei Libri. Dal 1° gennaio 2002, alle Amministrazioni provinciali verrà conferito l’esercizio di tutte le funzioni connesse alla corresponsione del contributo alle Associazioni Allevatori operanti nell’ambito territoriale.

In data 20 novembre 2001 il provvedimento è stato esaminato dal Comitato ex art.8 della L.R. 17/99.

Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

1) di adottare la metodologia ed i criteri forfetari individuati dal “Manuale per il finanziamento dell’attività di tenuta dei Libri genealogici e dei controlli funzionali”, previsto dal Programma annuale dei Controlli Funzionali di cui al Decreto Legislativo n.443/99, per la determinazione della spesa annuale, preventiva e consuntiva, relativa all’attività svolta da ciascuna Associazione Provinciale Allevatori (APA) in materia di tenuta dei Libri Genealogici e dei registri anagrafici e di effettuazione dei Controlli Funzionali, su cui viene quantificato il contributo pubblico nel rispetto degli Orientamenti Comunitari per gli aiuti di Stato.

2) di approvare le procedure e le modalità operative per la corresponsione dei contributi alle APA individuate nell’allegato alla presente deliberazione, per farne parte integrante.

Trattandosi di un nuovo sistema di finanziamento, i primi anni di applicazione rappresentano un periodo di sperimentazione del sistema stesso.

Per i programmi degli anni 2000 e 2001, la liquidazione del saldo del contributo viene corrisposta a cura dell’Assessorato Regionale Agricoltura, ferme restando le competenze delle Province ad effettuare le verifiche ed i controlli sulle attività svolte dalle APA.

A partire dall’attività dell’anno 2002, il contributo viene erogato a ciascuna APA dalle Amministrazioni Provinciali.

La Regione provvede a ripartire e trasferire alle Province le risorse necessarie.

Per le Province di Novara e Verbano Cusio Ossola per le quali esiste un’unica APA con sede a Novara ma che opera sul territorio delle due Province vale quanto segue:

- l’assegnazione dei fondi viene effettuata alla Provincia capofila, individuata in Novara. I controlli sulle aziende agricole interessate dall’attività dell’APA in esame saranno svolti dall’Amministrazione sul cui territorio è localizzato l’allevamento, che provvederà a comunicarne le risultanze alla Provincia capofila di riferimento, per il seguito di competenza.

Per le Province di Vercelli e Biella per le quali esiste un’unica APA con sede a Vercelli ma che opera sul territorio delle due Province vale quanto segue:

- l’assegnazione viene effettuata alle due Province interessate, in misura direttamente proporzionale al numero di “capigrossi” oggetto di controllo nei rispettivi territori di competenza. Il criterio viene utilmente considerato per l’attuazione di tutte le fasi di cui all’allegato alla presente deliberazione.

Tale soluzione è stata concordata tra le quattro Province interessate, con riserva di rivedere tali meccanismi dopo il primo anno di attività.

3) di incaricare la Direzione “Sviluppo dell’Agricoltura”, competente in materia, ad emanare eventuali istruzioni operative (riguardanti, ad es. modulistica, scadenze, resoconti e monitoraggi, ecc...).

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

La determinazione e l’erogazione del contributo per la tenuta dei libri genealogici e l’effettuazione dei controlli funzionali, avviene secondo le seguenti fasi:

1. Le APA presentano annualmente, entro il 31 ottobre, richiesta di finanziamento alla Provincia territorialmente competente, unitamente al programma preventivo di attività: nel quale, tra l’altro, viene indicato, distintamente per le attività di tenuta dei libri e di effettuazione dei controlli funzionali, il numero dei capi suddiviso per specie, razza ed indirizzo produttivo. Per l’anno 2002, il termine è stabilito al 31 dicembre 2001;

2. Entro il 31 ottobre, la Regione effettua il riparto provvisorio alle Province delle disponibilità finanziarie per l’attività dell’anno successivo, sulla base dell’ultimo contributo liquidato. Per l’anno 2002, il termine è stabilito al 31 dicembre 2001.

La Regione, entro gennaio, effettua il trasferimento di cassa del 50% della somma ripartita a ciascuna Provincia, compatibilmente con l’approvazione del bilancio regionale.

3. In appositi incontri di coordinamento, sentite le APA, la Regione e le Province valutano e definiscono l’entità della spesa preventiva ammissibile, sulla base del programma di attività, del Programma annuale dei controlli, del preventivo economico forfetario determinato e comunicato dal Ministero Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) e delle disponibilità del bilancio regionale, tenuto conto della spesa storica complessiva liquidata, nel rispetto degli Orientamenti comunitari. La somma indicata dal MIPAF, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, rappresenta il limite massimo di spesa, in proporzione al quale viene definito il riparto alle Province. In assenza della segnalazione ministeriale l’acconto è calcolato sulla base del contributo quantificato nell’anno precedente. Comunque si pone l’obiettivo della razionalizzazione del servizio, al fine di recuperare efficienza ed efficacia ed il contenimento della spesa;

4. A seguito delle determinazioni di cui al punto precedente e tenuto conto delle somme già erogate, la Regione trasferisce alle Province, entro il 30 giugno, una seconda quota parte di risorse a titolo di anticipo, nel limite massimo complessivo del 90% del contributo ammissibile. Le Province dovranno, a loro volta, corrispondere alle APA un ulteriore acconto, in coerenza con i trasferimenti regionali;

5. A partire dall’anno 2002, le APA devono presentare ai competenti uffici provinciali, entro il 30 aprile di ogni anno, la richiesta di liquidazione finale del contributo per l’attività svolta nel periodo precedente. Per gli anni 2000 e 2001 la richiesta viene presentata alla Regione, Direzione Sviluppo dell’Agricoltura, rispettivamente entro i termini del 31 gennaio 2001 e del 30 aprile 2002.

La domanda deve essere corredata della seguente documentazione:

A) riepilogo generale dei costi imputabili alle attività dei controlli funzionali e di tenuta dei libri genealogici (sullo schema riportato nel Manuale MIPAF- allegato 3, comprendente il dettaglio dei vari capitoli), quali risultanti dalla contabilità analitica.

Il riepilogo deve essere firmato dal Presidente dell’APA e controfirmato dal Presidente del Collegio dei Sindaci, attestanti altresì che la spesa evidenziata è di esclusiva competenza delle attività relative ai controlli funzionali ed alla tenuta dei libri genealogici e che la stessa non è presentata ad altri Enti pubblici per l’ammissione ad ulteriori contribuzioni.

B) relazione tecnica sull’attività svolta nella quale, tra l’altro, viene dettagliato, distintamente per le attività di tenuta dei libri e di effettuazione dei controlli funzionali, il numero dei capi suddiviso per specie, razza ed indirizzo produttivo.

Gli Enti incaricati dell’erogazione del contributo possono, qualora ritenuto necessario, effettuare controlli sulla documentazione di spesa.

6. La spesa finale da ammettere a contributo viene individuata in quella inferiore fra la spesa ammessa a preventivo, il forfait consuntivo ministeriale ed il riepilogo consuntivo dell’APA, tenuto conto delle risultanze dei controlli compiuti dalle competenti Amministrazioni provinciali sulla regolare esecuzione dei controlli, la tenuta dei libri, la rispondenza delle registrazioni. La somma determinata a preventivo costituisce in ogni caso il limite massimo di spesa ammessa e può essere solamente ridotta, in caso di minore attività a consuntivo o di rendiconto inferiore

7. Sulla base del fabbisogno finanziario (spesa complessiva) determinato a consuntivo e del contributo che ne deriva, dedotti gli acconti, la Regione assicura alle Province le risorse necessarie affinché le stesse provvedano sollecitamente alla liquidazione del saldo spettante a ciascuna APA. Quando si verificano economie nella gestione del programma rispetto alla somma determinata a preventivo, dette economie vengono accantonate in apposito fondo a livello regionale ed assegnate alla stessa Provincia nella quale si sono realizzate, da utilizzarsi esclusivamente per investimenti finalizzati all’attività istituzionale dell’APA.

L’attività deve essere informatizzata secondo i criteri e le modalità indicate dal MIPAF, per l’anno 2001, con il DM 21344 del 10.4.01. In particolare, l’Ufficio centrale dei controlli dovrà mettere a disposizione della Regione e delle Province i dati dei Controlli Funzionali e delle relative elaborazioni.